Domenica 5 Gennaio 2025
GIAMPAOLO PIOLI
Esteri

I due attacchi negli Usa. Il legame tra gli attentatori. Entrambi militari a Kabul

Si continua a indagare se ci sia una connessione tra Las Vegas e New Orleans. L’Fbi smentisce, gli assalitori avrebbero agito da soli. Trump: frontiere colabrodo.

Si continua a indagare se ci sia una connessione tra Las Vegas e New Orleans. L’Fbi smentisce, gli assalitori avrebbero agito da soli. Trump: frontiere colabrodo.

Si continua a indagare se ci sia una connessione tra Las Vegas e New Orleans. L’Fbi smentisce, gli assalitori avrebbero agito da soli. Trump: frontiere colabrodo.

A New Orleans l’FBI è convinta che il terrorista Shamsud-Din Jabbar, 42 anni, nato e cresciuto in Texas, un passato da militare, abbia agito da solo. Le telecamere di sorveglianza lo mostrano mentre depone due ordigni esplosivi in Bourbon street, nel quartiere francese, per farli esplodere a distanza. Nei cinque video postati su Facebook prima della strage, durante il suo viaggio dal Texas alla Louisiana, l’uomo dichiara si essere un seguace dell’Isis e di aver aderito in estate al movimento terrorista. Proprio questi filmati sono ora al vaglio degli investigatori per stilare un profilo del 42enne che ha causato 14 vittime, travolte dal suo furgoncino a Capodanno, prima di essere ucciso dagli agenti. Nel primo video Jabbar spiega che in precedenza aveva pianificato di fare del male alla sua famiglia e ai suoi amici, ma era preoccupato che la copertura mediatica non si sarebbe concentrata sulla "guerra tra credenti e miscredenti", come ha riferito il vicedirettore aggiunto dell’FBI Christopher Raia in una conferenza stampa.

A Las Vegas, invece, un altro militare, stavolta ancora in servizio attivo, Matthew Alan Livelsberger 37 anni, anche lui con un passato in Afghanistan e un training in North Carolina come Jabbar – per un certo periodo i due sono stati nella stessa base –, si sarebbe fatto saltare in aria mentre si sparava un colpo alla testa davanti all’hotel di proprietà di Donald Trump. Nella sua auto gli inquirenti hanno scovato un vero e proprio arsenale con pistole e mitragliatori, oltre a rudimentali esplosivi. Il soldato, che aveva prestato servizio anche in Germania, al momento dell’incidente era in ferie in Colorado. Sua moglie non aveva sue notizie da diversi giorni. L’emittente locale Denver 7 ha riferito che Livelsberger avrebbe prestato servizio nella stessa caserma di Jabbar.

Entrambi i terroristi hanno poi affittato i loro veicoli attraverso una piccola app, spesso usata proprio dai militari per i prezzi contenuti. Potrebbero esserci dei legami e si è indagato proprio se ci sia una connessione evidente. Al momento gli investigatori, però, nonostante le forti similitudini, trattano i due attacchi come atti di terrorismo separati ad opera di due lupi solitari che forse sono stati indottrinati dall’Isis via Internet. Il vicedirettore aggiunto dell’FBI, Raia dice che "non sussiste una connessione chiara" tra quanto accaduto a New Orleans e quanto successo in Nevada.

A detta del capo della polizia di Las Vegas, "il corpo che abbiamo trovato dentro la Tesla era sostanzialmente carbonizzato e, se non fosse per i due documenti di identità, sarebbe stato difficile dargli un nome". Gli specialisti della società di Musk sono stati spediti a Las Vegas per capire se attraverso le molte telecamere che il velivolo elettrico possiede possono spuntare informazioni utili.

A New Orleans, però, in questa doppia indagine parallela la polizia cerca di ricostruire comunque gli ultimi minuti del terrorista prima che questo decidesse di lanciarsi sulla folla massacrando le persone. Per dimostrare che la città non vuole sentirsi vittima del terrore, gradatamente il quartiere francese ha ripreso la sua attività ed è tornato a ripopolarsi. Anche per questo le autorità hanno deciso di consentire lo svolgimento del Sugar Bowl, la famosa partita di football universitario, programmata per la sera del 1 gennaio al quale ogni anno assistono circa 100mila persone, naturalmente tra ingenti misure di sicurezza.

Il presidente americano, Joe Biden, informato costantemente sui due episodi di sangue, ha chiesto la massima vigilanza nel controllo dei social per cercare di intercettare messaggi e video che potrebbero diventare anticipazioni di atti di terrore pianificati dall’Isis o da altri gruppi terroristici dormienti. Mentre Donald Trump, dal canto suo, continua ad attribuire la responsabilità di questi atti alle frontiere colabrodo dove passano i clandestini senza riconoscere tuttavia che i due criminali di New Orleans e Las Vegas erano entrambi cittadini americani con un eccellente passato militare: Jabbar addirittura aveva ricevuto diverse medaglie, tra i quali la Global War on Terrorism Service Medal.