Domenica 17 Novembre 2024

L’inferno delle Hawaii, è blackout anche per i cellulari. Almeno mille dispersi negli incendi

Si lavora per arginare i fuochi ancora presenti, sono 55 i morti accertati. La mancanza di rete telefonica e internet rende difficile i soccorsi e le ricerche e per questo si lavora con i telefoni satellitari. Tra i dispersi non ci sarebbero italiani

Maui (Hawaii), 11 agosto 2023 - Cinquantacinque morti e almeno 1000 dispersi è il bilancio, provvisorio, del disastro alle Hawaii alimentato dall’Uragano ‘Dora’. Un situazione apocalittica con forti incendi che va avanti da martedì. Sono 60 i turisti italiani presenti sulle isole ma sarebbero in salvo.

US-FIRE-HAWAII
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“Ci sono circa un migliaio di persone disperse, questo non significa che siano morte, ma visto che non riusciamo a contattarli non possiamo saperlo", ha detto il governatore delle Hawaii, Josh Green, che ha spiegato come le squadre di soccorso stanno avendo difficoltà a rintracciare centinaia di persone nell'isola di Maui. Le autorità e i soccorritori stanno lavorando con i telefoni satellitari perché, anche per quanto riguarda le comunicazioni, la situazione è disastrosa a causa dei blackout che hanno colpito i ripetitori e la rete telefonica e quindi risulta complicato rintracciare le persone. "E' difficile farlo: non c'è elettricità, non ci sono internet, linee telefoniche e radio", ha detto ancora il governatore.

Il capo della polizia John Pelletier conferma il numero delle vittime (55) resta però ignoto il numero delle persone ancora disperse. Vanno avanti le operazioni di soccorso e assistenza degli sfollati, in migliaia hanno trovato accoglienza nei rifugi. Ieri le autorità hanno invitato i cittadini in possesso di mezzi di trasporto adeguati a lasciare l'isola.

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La situazione incendi

Il governatore Green ha affermato che i roghi di Lahaina sono stati contenuti dell'80%, ma restano ancora attivi quelli che colpiscono un'area sulla costa orientale e nell'entroterra. Sono tre e vasti i roghi che hanno interessato l'isola di Maui, alimentati dai venti causati dall'uragano ‘Dora’ che sta attraversando il Pacifico, nonché dall'aria particolarmente secca. Il tasso di umidità è infatti ulteriormente sceso negli ultimi giorni. La città di Lahaina è una storica meta raggiunta ogni anno da 2 milioni di turisti e sarebbe ridotta quasi completamente in “rovine fumanti" dalle fiamme, che il governatore ha definito "il peggior disastro naturale della sua storia, con oltre un migliaio di edifici completamente distrutti. Ci vorranno anni per ricostruire Lahaina. Sarà una nuova città".

Anche Papa Francesco esprime la propria vicinanza.

“Solidarietà a tutti coloro che soffrono”. Ha scritto il Pontefice in un telegramma indirizzato al Nunzio Apostolico negli Stati Uniti, monsignore Christophe Pierre. Nel messaggio, a firma del cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, il Papa assicura "preghiere per le vittime, i feriti e gli sfollati, nonché per i primi soccorritori e il personale di emergenza".

 

L’Italia monitora la situazione

Il ministro degli esteri Antonio Tajani con un Tweet comunica: “L’Italia è vicina agli USA per gli incendi che stanno devastando le Hawaii e la loro natura incontaminata. Gli italiani sull’arcipelago sono circa 60 e li stiamo rintracciando. Le autorità americane ci hanno confermato che tra le vittime non ci sono connazionali”.