Roma, 28 settembre 2024 – Israele voleva la sua morte, mentre sembrava che lui si fosse
rintanato assieme a un pugno di fedelissimi in un rifugio sotterraneo nel Libano orientale al confine con la Siria. Secondo le informazioni fornite oggi dall’Idf, Hassan Nasrallah è stato ucciso nell'attacco aereo di ieri sera a Beirut.Il leader di Hezbollah sarebbe morto nel quartier generale sotterraneo del gruppo terroristico a Beirut, ha riferito l'emittente israeliana Channel 12. Mentre Channel 13 è leggermente più cauta, ma al tempo stesso ha affermato: "Cauto ottimismo in Israele: L'attacco a Nasrallah è riuscito". Ma chi è Hassan Nasrallah, l'uomo nel mirino dell’Idf e ormai solo al comando di Hezbollah?
Le origini
Hassan Nasrallah era nato il 31 agosto 1960 a Beirut, in una modesta famiglia di nove figli. La sua famiglia proveniva dal villaggio di Bazouriyé, nel sud del Libano. Da adolescente aveva studiato Teologia nella città santa sciita di Najaf, in Iraq, ma aveva dovuto lasciare il paese durante le repressioni contro gli sciiti guidate dall'allora presidente iracheno Saddam Hussein.
Tornato in Libano, si era unito al movimento sciita Amal, ma se ne era allontanato durante l'invasione israeliana del Paese dei Cedri nell'estate del 1982 per entrare a far parte del nucleo fondatore di Hezbollah.
Nasrallah aveva 5 figli, una dei quali, Zainab, è morta ieri nello stesso raid israeliano che ha ucciso il padre. L’uomo indossava il turbante nero dei Sayyed, i discendenti del Profeta Maometto. In una rara intervista, aveva dichiarato di aver giocato a calcio in gioventù e di amare ancora Maradona.
Nasrallah guida Hezbollah dal 1992
Hassan Nasrallah era la guida di Hezbollah dal 1992, quando è succeduto ad Abbas Moussaoui, assassinato proprio da Israele. Il suo forte carisma aveva trasformato Hezbollah, anche grazie ai finanziamenti e alle armi di Teheran, in una forza politica in Libano, rappresentata in parlamento e nel governo.
Un esercito di 100mila uomini
In tutti questi anni la guerra ad Israele è rimasto il tema principale. Nasrallah spingeva perché l'arsenale di Hezbollah fosse pronto ad affrontare il grande nemico di Tel Aviv, mettendo insieme un esercito di 100mila combattenti, ha più volte rivendicato, e di armi potenti, tra cui missili ad alta precisione forniti dall'Iran.
L’ala militare non si disarmò dopo la guerra libanese
L'ala militare di Hezbollah, nella lista delle organizzazioni terroristiche dell'Ue e degli Stati Uniti, riuscì a tenere le armi alla fine della guerra libanese (1975-1990) appellandosi alla ''resistenza contro Israele''. E anche dopo, quando Tzhal si ritirò progressivamente dal Libano fino alla totale evacuazione militare del sud del Paese nel maggio 2000, dopo 22 anni di occupazione.
Presenza ingombrante in Libano
Sebbene non fosse tecnicamente una figura pubblica ufficiale in Libano, era uno dei politici più in vista del Paese. Hassan Nasrallah alla fine della guerra del 2006 proclamò una ''vittoria divina'', guadagnando in credibilità nel mondo arabo. Ma in Libano non è stata la stessa cosa, soprattutto quando Hezbollah fu accusato di essere coinvolto nell'assassinio dell'ex Primo Ministro Rafik Hariri nel 2005 o quando i suoi miliziani presero brevemente il controllo della capitale nel maggio 2008.
I nascondigli e i discorsi pubblici
Narsallah appariva sempre più raramente in pubblico e il suo luogo di residenza è sempre stato tenuto segreto. Ma tutto il Paese era sintonizzato sui suoi lunghi discorsi, trasmessi in diretta, in cui usava l'umorismo, ma non esitava a minacciare i suoi nemici.
Hezbollah nell’asse di resistenza a Israele
Oggi Hezbollah, principale tra gli alleati dell'Iran nella regione, fa parte di un ''asse di resistenza'' che comprende gruppi armati in Iraq e i ribelli Houthi nello Yemen, oltre al palestinese Hamas. E dall'inizio della guerra tra Hamas e Israele, Nasrallah non si è sottratto al sostegno al suo alleato palestinese aprendo un fronte meridionale, però sempre cercando di evitare una guerra su larga scala con Israele, che potrebbe rivelarsi la sua fine.