Lunedì 30 Settembre 2024

Hammamet, cena tra ex 007 italiani: autopsia sul 60enne morto intossicato

La vicenda è ancora tutta da chiarire. Secondo quanto ricostruito fino ad oggi, i 4 avrebbero bevuto un liquore artigianale

Tunisia, Hammamet, view of the city from the ramparts

Giallo ad Hammamet, si muove il Copasir

Hammamet (Tunisia), 1 ottobre 2024 - Giallo ad Hammamet, in Tunisia. Un cittadino italiano residente in Tunisia è morto e altri 3 sono rimasti intossicati - secondo quanto trapela - dopo una cena tra amici.

La polizia giudiziaria ha aperto un’inchiesta. G.M. sarebbe deceduto dopo aver bevuto un bicchiere di liquore artigianale nel corso di una cena. Sul corpo della vittima verrà ora eseguita l’autopsia.

All’appuntamento, svoltosi a quanto apprende l’Adnkronos il 21 settembre scorso in un’abitazione di Hammamet, hanno preso parte 9 persone tra cui alcuni ex agenti dell’intelligence italiana non più operativi e in pensione.

La persona deceduta non avrebbe alcun trascorso tra gli 007 italiani, mentre risulterebbe tra i quattro intossicati un ex appartenente al comparto intelligence.

A quanto risulta dai primi accertamenti sembra che il padrone di casa, anche lui tra gli intossicati e successivamente ricoverato in ospedale, abbia offerto il liquore ai commensali, risultato letale per il sessantenne italiano. Tra gli altri tre intossicati oltre a G.M. il più grave, anche se non più in pericolo di vita, sarebbe a rischio di gravi danni neurologici. 

La bevanda, secondo quanto scrive l’Agenzia Nova, “era simile al nocino, ottenuta dalla fermentazione di noccioli di pesco in alcol etilico”. Il nocciolo di pesco contiene l’amigdalina, sostanza che può liberare cianuro.

Sulla vicenda, che resta tutta da chiarire, un punto fermo: si è già mosso il Copasir. A quanto apprende l’Adnkronos infatti il Comitato ha chiesto informazioni su quanto è accaduto.

Carlo Locatelli, direttore del Centro nazionale antiveleni IRCCS Maugeri di Pavia, senza naturalmente fare riferimenti al caso specifico che non conosce, spiega: “Le intossicazioni da amigdalina esistono, la sostanza rilascia cianuro. Quindi un’intossicazione può essere provocata dall’ingestione di sostanze naturali. L’orario della morte rispetto all’assunzione della sostanza aiuta a capire che cosa si è effettivamente bevuto".