Roma, 27 gennaio 2025 - La liberazione dell’ostaggio Arbel Yehud – che da giorni tiene col fiato sospeso Israele – avverrà entro venerdì. Così ha fatto sapere Hamas, riferendo che rilascerà la giovane e altri due ostaggi "prima di venerdì", mentre altre tre persone saranno consegnate l'indomani. "Nell'ambito degli sforzi in corso guidati dai mediatori, le due parti hanno raggiunto un'intesa.
Hamas ha consegnato una lista da cui risulta che 25 ostaggi sono ancora in vita dei 33 che dovrebbero essere rilasciati nella prima fase dell'accordo. L'elenco sembra corrispondere al numero di ostaggi sopravvissuti inizialmente stimato da Israele.
E’ iniziata intanto la marcia di migliaia di palestinesi sfollati, come si vede dalle fotografie dei media internazionali, verso il nord di Gaza attraverso il corridoio Netzarim e attraverso la strada del mare Rashid. Più di 200.000 sfollati sono tornati a piedi nel nord di Gaza nelle due ore successive all'apertura del valico.
Le notizie in diretta
La Jihad islamica ha pubblicato un video di Arbel Yehoud, l’israeliana rapita da Hamas il 7 ottobre 2023 che sarà rilasciata giovedì insieme ad altri due
ostaggi sulla base di un accordo tra Israele e Hamas. Lo riporta Haaretz. Nel video - riferisce il Times of Israel - Yehoud afferma di parlare il 25 gennaio, indicando che il filmato sarebbe stato girato due giorni fa. E rassicura la sua famiglia dicendo che sta "bene" e dice che spera di tornare presto a casa "come le altre ragazze". Yehoud avrebbe dovuto essere rilasciata nel fine settimana, poiché è una civile israeliana. Dopo le trattative, verrà rilasciata giovedì, insieme al soldato di sorveglianza Agam Berger e a un altro ostaggio. Secondo quanto riferito da Al Jazeera, nel video la ragazza israeliana affermerebbe di essere un soldato - e non una civile come da giorni sostiene il governo israeliano chiedendone il rilascio - chiedendo a Netanyahu e a Trump di "lavorare per garantire la continuazione del cessate il fuoco in modo che tutti i prigionieri possano tornare" a casa. Già in passato la Jihad islamica e Hamas avevano diffuso video simili di ostaggi, in quella che Israele definisce "una deplorevole guerra psicologica".
Il Consiglio affari esteri dell’Unione Europea ha annunciato oggi la riattivazione - approvata dal Comitato politico e di sicurezza - della missione Eubam-Rafah, conosciuta come European Union Border Assistance Mission, presso il valico di Rafah. Lo riferisce in una nota la Farnesina, ricordando che la missione è stata avviata su richiesta di Israele e dell’Autorità nazionale palestinese, con il pieno sostegno dell’Egitto. “La decisione di procedere al ridispiegamento della missione civile Eubam-Rafah rappresenta una misura concreta per sostenere il recente accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza”, si legge nel comunicato. “L’obiettivo primario è di coordinare e facilitare il transito giornaliero fino a 300 feriti e malati, garantendo assistenza e protezione a persone vulnerabili in un contesto di emergenza umanitaria”. Nella nota si continua: “La riattivazione di Eubam-Rafah è stata fortemente sostenuta dal ministro degli Affari esteri Antonio Tajani e dal ministro della Difesa Guido Crosetto, che, grazie al lavoro congiunto dei rispettivi dicasteri, hanno disposto l’invio di un contingente di personale dei Carabinieri entro la fine di gennaio. Questo personale sarà integrato nella Forza di Gendarmeria Europea (Eurogendfor), a supporto della missione. L’Italia parteciperà con 7 carabinieri, dispiegati all’interno della missione Eubam, che si aggiungeranno ai due italiani già presenti nella missione, e si farà inoltre carico del trasporto in teatro dell’intero contingente della Forza di Gendarmeria europea attraverso il Comando operativo di vertice interforze della difesa (Covi), che coordinerà il trasferimento e il dispiegamento nell’area di militari della Guardia Civil spagnola e di gendarmi francesi, che si uniranno alla forza internazionale.
Il ministero della Salute del Libano ha dichiarato che 24 persone, tra cui sei donne, sono state uccise dagli spari dell'Idf da quando sono iniziati i violenti scontri ieri. Lo riporta Haaretz. Beirut afferma che 134 persone sono state ferite e che due persone, tra cui un bambino, sono state gravemente ferite oggi.
Hamas ha consegnato una lista da cui risulta che 25 ostaggi sono ancora in vita dei 33 che dovrebbero essere rilasciati nella prima fase dell'accordo: lo ha affermato un funzionario di Hamas, come riporta Sky News. L'elenco sembra corrispondere al numero di ostaggi sopravvissuti inizialmente stimato da Israele.
Secondo un funzionario della sicurezza di Gaza, più di 200.000 sfollati sono tornati a piedi nel nord di Gaza nelle due ore successive all'apertura del valico. I posti di blocco per le auto sono stati aperti alle 09:00 ora locale, due ore dopo la riapertura degli attraversamenti pedonali, ma l'Afp segnala ritardi per i veicoli. Il governo di Gaza ha impiegato "più di 5.500" persone per "agevolare il ritorno degli sfollati" a Gaza City e nel nord. Secondo le stime del governo, la popolazione di Gaza City e del nord avrà bisogno di 135.000 tende e roulotte per tornare alle proprie case distrutte.
Sono decine di migliaia i palestinesi, come si vede dalle fotografie dei media internazionali, che si sono messi in marcia verso il nord di Gaza attraverso il corridoio Netzarim e attraverso la strada del mare Rashid. Dalle 7 ora locale i gazawi si potevano muovere solo a piedi mentre i veicoli si sono potuti spostare verso nord dopo un'ispezione" dalle 9 ora locale, le 8 in Italia. Secondo Bbc lo spostamento sta avvenendo senza problemi. Un palestinese ha raccontato a Al Jazeera la gioia del ritorno a casa. "Inizierò a ricostruire la mia casa, mattone dopo mattone, muro dopo muro - ha detto - Inizieremo rimuovendo i detriti e ricostruiremo tutto da capo".
Il ritorno degli sfollati nella Striscia di Gaza settentrionale e' una "vittoria" del popolo palestinese e "segna il fallimento e la sconfitta dei piani di occupazione e di sfollamento". E' quanto afferma Hamas in una dichiarazione. "Questo ritorno e' una risposta a tutti coloro che sognano di sfollare il nostro popolo", sottolinea da parte sua la Jihad islamica.
Il movimento palestinese Hamas rilascerà tre ostaggi israeliani entro venerdì prossimo, 31 gennaio; altri tre saranno rilasciati sabato 1° febbraio, ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majed al Ansari. L'informazione è stata poi confermata direttamente da Hamas. Il gruppo ha riferito infatti che rilascerà Arbel Yehud e altri due ostaggi "prima di venerdì", mentre altre tre persone saranno consegnate l'indomani. "Nell'ambito degli sforzi in corso guidati dai mediatori, le due parti hanno raggiunto un'intesa secondo cui Hamas consegnerà l'ostaggio Erbil Yehud e altri due prigionieri venerdì prossimo", ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri qatarino sul suo social network X.