Quattro soldate di leva israeliane, catturate da Hamas il 7 ottobre 2023 dalla loro base di Nahal Oz (a 700 metri dalla Striscia) saranno restituite oggi alle loro famiglie, nella prima fase degli accordi di tregua che prevedono in parallelo la liberazione di 200 prigionieri palestinesi, fra cui decine di ergastolani condannati per aver compiuto efferati attentati terroristici. In un breve video diffuso sul web il portavoce dell’ala militare di Hamas, Abu Obeida, ha precisato i nomi delle militari: Karine Arayev, Daniela Gilboa, Naama Levy e Liri Albag. Di recente Hamas aveva divulgato un drammatico video in cui Liri – fra tremiti incontrollati delle dita e delle gambe – implorava il governo israeliano di non abbandonarla al suo destino a Gaza.
Nel contesto del trauma nazionale degli israeliani per il 7 ottobre, il dramma delle soldate ha acquisito nel tempo un carattere ancora più acuto: perché è poi emerso che a differenza dei vertici militari, dell’intelligence e dei servizi segreti esse – in qualità di vedette addette a monitorare il terreno a Gaza 24 ore al giorno – avevano notato da tempo i preparativi di Hamas al blitz e li avevano segnalati con crescente allarme. Ma quegli avvertimenti non furono presi dai diretti superiori nella dovuta considerazione. Israele si attendeva che fra le donne-ostaggio in procinto di essere liberate oggi ci fosse anche la giovane Arbel Yehud. Essendo prigioniera della Jihad islamica, la sua assenza ha destato preoccupazione in Israele nel timore che quella organizzazione non si senta vincolata dalle intese raggiunte con Hamas. Una doccia fredda per Israele, che ha subito fatto filtrare sui media la protesta ai mediatori per la violazione dell’accordo firmato con Hamas.
Tra le soldate manca anche la 19enne Agam Berger. Violinista, aveva iniziato il servizio militare il 5 ottobre del 2023, due giorni prima dell’assalto di Hamas, nella base vicino al confine con Gaza. Mercoledì sera una sua esibizione al violino è stata trasmessa durante il reality show che seleziona il cantante che rappresenterà Israele a Eurovision, ‘Hakochav Haba’.
Altre preoccupazioni – ancora più gravi – riguardano Shiri Bibas che fu presa prigioniera, assieme con i ‘bambini dai capelli rossi’ Kfir e Ariel. Da oltre un anno di loro non si è più avuta alcuna informazione. Una volta che le soldate saranno rientrate in Israele dovrà iniziare la liberazione dei detenuti palestinesi. Fra questi spicca il nome di Zacharia Zbeidi, il leader carismatico della Brigate dei martiri di al-Aqsa, gruppo armato legato ad al-Fatah.
La sua popolarità in Cisgiordania è molto cresciuta tre anni fa quando – assieme con altri compagni di prigionia – riuscì a evadere da un carcere militare scavando un tunnel sotto le mura. Fu nuovamente catturato dopo pochi giorni. La sua liberazione giunge adesso in un momento molto problematico per l’esercito israeliano che in questi giorni è impegnato proprio a Jenin (la città di residenza di Zbeidi) in una massiccia operazione antiterrorismo.