Roma, 24 gennaio 2025 – Sono 4 soldatesse israeliane gli ostaggi che verranno liberati sabato dopo 477 giorni di prigionia. Hamas ha comunicato ai mediatori i nomi. Si tratta di Liri Albag, 19 anni, Karina Ariev, 20 anni, Daniella Gilboa, 20, e Naama Levy, 20. Le donne da rilasciare erano di stanza come osservatrici presso la base militare di Nahal Oz, uno dei primi punti attaccati dagli islamisti il 7 ottobre 2023. Durante quell’assalto furono uccisi 66 soldati, tra cui 15 osservatori, e altri sei furono rapiti. Il compito di questi soldati era quello di monitorare i movimenti sospetti dei miliziani lungo il confine, per garantire la sicurezza delle comunità e delle città vicine.
Resterà invece ancora a Gaza una quinta soldatessa: Agam Berger. Nulla di fatto anche per Arbel Yehud, la cittadina tedesco-israeliana ha compiuto 29 anni a Gaza e doveva essere rilasciata domenica scorsa, nel primo scambio tra ostaggi e detenuti palestinesi, ma che è stata sostituita da Hamas all’ultimo minuto. Al suo posto, domenica è stata infatti rilasciata Emily Damari, che ha doppia cittadinanza israeliana e britannica. Israele aveva chiesto che la donna venisse rilasciata domani, ma il suo nome non figura nell’elenco consegnato da Hamas ai mediatori. Si ritiene che Arbel Yehud sia in mano alla Jihad Islamica palestinese e questo potrebbe essere la causa dei ritardo nel suo rilascio.
Arbel Yehud era stata rapita il 7 ottobre del 2023 insieme al fidanzato Ariel Cunio dalla sua abitazione nel kibbutz Nir Oz, dove la sua famiglia viveva da tre generazioni. Suo fratello Dolev Yehud, 35 anni, è stato ucciso durante l’assalto di Hamas e i suoi resti sono stati identificati il 3 giugno del 2024.
La decisione di Hamas di liberare quattro soldatesse sabato, nel secondo scambio tra detenuti palestinesi e ostaggi, rappresenta una violazione dell'accordo sul cessate il fuoco. In base all'accordo dovevano essere rilasciate per prime le donne civili, poi le soldatesse, quindi gli anziani e infine coloro che vengono ritenuti molto malati. Per questo motivo il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha convocato il ministro della Difesa Israel Katz e i responsabili della sicurezza israeliana. Tel Aviv ha informato i mediatori che Hamas ha violato l'accordo e che ciò non è accettabile, ma non farà saltare il piano, riferiscono i media. Un funzionario ha dichiarato che Israele si sta preparando ad accogliere i quattro rapiti secondo la lista pubblicata da Hamas, anche se ciò costituisce una violazione da parte dell'organizzazione terroristica