Roma, 15 dicembre 2023 - Bambole esplosive, finti ostaggi pronti a saltare in aria, sono le trappole lasciate da Hamas dietro di sé nel nord della striscia di Gaza. Le hanno trovate e disinnescate le forze armate israeliane, evitando di caderci, in un vicolo stretto fra Jabalya e Beit Lahia.
L'agguato
Durante una perlustrazione una pattuglia dell'Idf, a caccia di tunnel o rifugi di Hamas, ha udito rumori, voci e musica ebraica provenire da un vicolo. I suoni erano diffusi da un autoparlante apposta per indurli a credere che nelle vicinanze ci fossero degli ostaggi israeliani. Ma la zona era densamente abitata, infatti nelle immediate vicinanze c'erano una scuola, una moschea ed una infermeria, e i soldati israeliani hanno proceduto con cautela. I rumori li hanno quindi condotti all'entrata di un vicolo stretto, dove al centro c'erano bambole dai colori sgargianti e zainetti scolastici di bambini, in realtà trappole esplosive dei miliziani.
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I cecchini
Il portavoce dell'esercito ha spiegato che all'ingresso del vicolo era posizionata anche una vedetta di Hamas, mentre da due edifici vicini i miliziani erano pronti ad aprire il fuoco sui militari israeliani, attivando allo stesso tempo le potenti cariche esplosive nascoste nelle bambole. Ma il piano è stato sventato dagli artificieri di Tel Aviv, così i soldati sono riusciti ad aggirare la trappola.