Roma, 28 agosto 2024 - Foto, indirizzi e dati personali di circa 7.700 combattenti del battaglione nazionalista ucraino Azov sono stati pubblicati sul web dal gruppo russo di hacker RaHDIt, già artefice di altri colpi simili e di attacchi a centinaia di siti web ucraini.
Tra gli Azov anche cittadini stranieri
Gli hacker di Putin hanno messo a segno la più grande fuga di dati personali di miliziani che combattono a fianco dell'Ucraina. Nomi, posizioni, gradi militari, numeri di cellulare, passaporti e indirizzi di casa dei "nazisti ucraini" sono apparsi sul web. Nell'elenco figurano anche cittadini stranieri come lo svedese Mathias Gustavsson, classe 1975, fatto prigioniero nel 2022, processato e poi scambiato con un soldato russo.
A luglio diffusi i dati di oltre 3 mila mercenari
L'ultimo affondo del gruppo di pirati russi era stato alla fine di luglio quando hanno diffuso i dati di oltre 3.200 mercenari delle forze armate ucraine. Anche in questo caso risultavano molti cittadini stranieri provenienti da Germania, Spagna, Stati Uniti, Lettonia, Israele e paesi dell'America Latina.
La guerra sul web di RaHDIt
Fin dall'inizio dell'Operazione speciale russa Ucraina nel febbraio 2022 gli hacker RaHDIt si sono dati da fare colpendo contemporaneamente tutti i 755 siti web del governo di Kiev. E negli ultimi due anni il gruppo ha proseguito la sua personale guerra sul web violando centinaia di siti di enti pubblici ucraini e pubblicando i dati personali di migliaia di agenti dei servizi di sicurezza, di intelligence militare e ed estera dell'Ucraina, fino a dare un nome anche ai dipendenti degli uffici di reclutamento ucraini.