Kiev, 5 novembre 2022 - La guerra in Ucraina continua a mietere vittime mentre in Italia le piazze della pace si dividono: Kiev, come il resto del Paese, stamane si è risvegliata con l'ennesimo allarme aereo. La popolazione è stata invitata a raggiungere i rifugi dalle autorità. Nella notte una pioggia di missili S-300 ha colpito il distretto di Vilniansk, nella regione di Zaporizhzhia, nell'Ucraina meridionale: distrutti vari edifici ma non si sono registrate vittime. La controffensiva ucraine procede molto più lentamente, e l'esercito di Kiev si ritrova a respingere diversi tentativi di sfondamento dei russi nelle regioni di Lugansk e Donetsk nel Donbass. Nell'est del Paese le forze di Mosca si stanno concentrando in tre direzioni: Bakhmutsky, Avdiivskyi e Novopavlivskyi, riferisce lo Stato maggiore delle forze armate ucraine.
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Un parà da solo distrugge un tank
I militari ucraini sembrano più motivati in battaglia, una determinazione che gli viene dal difendere la loro terra. E gli atti di coraggio per sopperire alla mancanza di mezzi non mancano. L'ultimo video, divulgato dalle autorità ucraine, sembra tratto da un film di Rambo: nel filmato si vede un paracadutista ucraino della 95esima Brigata d'assalto aereo tendere da solo un'imboscata a un tank russo. Il para attende, nascosto nella boscaglia, il passaggio di un carro armato russo T-80BV, poi esce alle sue spalle e fa fuoco centrandolo in pieno, non curante che un altro tank di Mosca lo sta per inquadrare nel suo mirino. Fortunatamente la corsa del primo carro in fiamme copre la visuale del secondo carro, e lo tocca anche con il cannone contro la torretta, così il militare ucraino riesce a defilarsi. Sono diversi i filmati di questo tono divulgati sui social dalle autorità di Kiev per sottolineare le azioni di coraggio dei soldati e per infondere sicurezza nella popolazione.
#Ukraine: A Ukrainian paratrooper of the 95th Air Assault Brigade ambushed a Russian T-80BV tank at close range in the East. It was destroyed. pic.twitter.com/p9CzuhdYHa
— 🇺🇦 Ukraine Weapons Tracker (@UAWeapons) November 4, 2022
Morale basso e poco addestramento
Ma se il morale degli ucraini è alto, nei limiti del possibile, non si può dire la stessa cosa per le forze russe. Infatti secondo l'intelligence britannica la maggior parte riservisti chiamati nella mobilitazione parziale non vuole combattere, e del resto l'Armata fa fatica a fornire il necessario addestramento militare ai questi civili proiettati al fronte. Gli 007 di Londra scrivono: "Le Forze Armate russe erano già alle prese con l'addestramento dei circa 300.000 soldati necessari per la 'mobilitazione parziale' annunciata il 21 settembre 2022. Questi problemi saranno aggravati dall'ulteriore ciclo di coscrizione annuale d'autunno" annunciato il 30 settembre e iniziato il primo novembre, "che di solito prevede l'ingresso di altri 120.000 effettivi". Inoltre nel rapportop si sottolinea come i nuovi coscritti ricevano "un addestramento minimo o nessun addestramento".
Eliminato un intero battaglione russo
Il 2 novembre scorso un intero battaglione di coscritti russi è stato eliminato dal fuoco ucraino, vicino al villaggio di Makiivka nell'oblast di Lugansk, lo afferma il media indipendente russo Verstka. Secondo Verstka le vittime sarebbero centinaia, e avrebbe avuto conferma da un sopravvissuto il militare Oleksiy Agafonov. La maggior parte degli uomini del battaglione proveniva dalla regione russa di Voronezh. Nella notte del 2 novembre l'unità duramente bombardata dall'artiglieria ucraina, e i comandanti sarebbero fuggiti lasciando i loro uomini morire soto le bombe, ha raccontato Agafonov, che teme ci siano stati più 500 militari copliti, tra morti e feriti.
La guerra delle statue
Oggi le autorità di occupazione russe hanno annunciato oggi di aver eretto nuovamente una statua di Lenin a Melitopol, che era stata demolita durante la rivoluzione euromaidan del 2014. E a Odessa invece l'amministrazione ha votato per smantellare la statua di Caterina II, punto di riferimento prima della guerra della popolazione russofona della città ucraina.
Kherson saccheggiata
Mentre non è molto chiaro cosa stia succedendo a Kherson, la regione ucraina occupata dalla Russia nelle prime fasi dell'invasione, e ora al centro della controffensiva delle forze di Kiev. Dalla presunta ritirata russa al rafforzamento delle posizioni di Mosca, le informazioni sono contradditttorie. Il tabloid britannico Guardian parla di saccheggio di Kherson da parte dei russi in fuga. Sarebbero diventati bottino di guerra svariate cose, da ambulanze, trattori e auto, a archivi, dipinti e sculture. Portate via da una cripta nella cattedrale di Santa Caterina anche le ossa dell'amico e amante di Caterina la Grande, Grigory Potemkin. Anche il Museo d'arte di Kherson ha denunciato il furto di diverse opere.