Giovedì 2 Gennaio 2025
REDAZIONE ESTERI

“L’Ucraina dovrà cedere territori”: la ricetta slovacca per la fine della guerra. La Russia frena sui negoziati

A suggerire quella che potrebbe essere la risoluzione del conflitto è stato il ministro della Difesa Robert Kalinak: “La gente deve smettere di morire”. Pochi giorni fa il premier Robert Fico si è proposto per ospitare le eventuali trattative di pace

Roma, 30 dicembre 2024 – "L’Ucraina dovrà cedere dei territori alla Russia se vuole la pace”. Le parole del ministro della Difesa slovacco Robert Kalinak colpiscono come un macigno le speranze di Kiev di riottenere i territori sottratti dalle forze del Cremlino. Le osservazioni arrivano a pochi giorni dalla proposta del premier Robert Fico di ospitare un futuro negoziato di pace in terra slovacca.

Zelensky, 550 droni e 100 missili russi sull'Ucraina in 7 giorni
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky

E se non ha confermato, Mosca non ha neppure detto di no: “È una delle opzioni”, ha commentato il presidente Vladimir Putin, in ragione della “neutralità” assunta da Bratislava negli ultimi mesi. Una neutralità che si legge come uno stop alle forniture di armi all’Ucraina, una delle prime decisioni di Fico al suo ritorno alla carica di primo ministro. 

“L'Ucraina probabilmente non sa che non si troverà mai tra la Germania e la Svizzera, ma condividerà sempre il suo confine più lungo con la Russia – ha spiegato Kalinak all’emittente TA3 – In questo caso è indubbio chi sia l'aggressore, perché la Russia ha oltrepassato tutte le regole e violato il diritto internazionale, ma bisogna anche vedere cosa succede in altre zone e se abbiamo lo stesso standard per altre dispute”. Il ministro ha aggiunto che è nell’interesse del suo Paese che la guerra in Ucraina si concluda rapidamente: “Per noi, l'interesse più grande è che la guerra si fermi immediatamente e che ci sia una sorta di negoziato di pace, una sorta di tregua, alla quale tutti noi, ovviamente, possiamo partecipare in qualche modo. Ma è importante che la gente smetta di morire”.

Ma a frenare le speranze di Kalinak non è solo la reticenza di Kiev a rinunciare ai suoi territori – nonostante Volodymyr Zelensky abbia ammesso quanto sia difficile riprendere il controllo di Crimea e Donbass. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha dichiarato oggi che, al momento, la Russia ha bisogno di maggiori garanzie prima di sedersi a un tavolo delle trattative: “Attualmente non ci sono precondizioni per porre fine al conflitto ucraino o a una qualsiasi delle sue fasi”.