Mercoledì 17 Luglio 2024

Cremlino: “Con Trump solo problemi, ma c’era dialogo”. La Cina all’Ungheria: “Apprezziamo la mediazione di Orban”

Michel boccia il piano del leader ungherese: “Posizione Ue chiara”. Bardella si oppone all’ingresso dell’Ucraina nella Nato: “Rischio escalation”

Kiev, 17 luglio 2024 – Il Cremlino si è espresso in merito ai rapporti che l’amministrazione Trump aveva portato avanti con la Russia. Il portavoce del presidente Putin, Dimitri Peskov, ha affermato che “sotto Trump non è stato fatto nulla di particolarmente buono per la Russia, al contrario, sono state introdotte sempre più restrizioni. Ma nonostante ciò c'era un dialogo”. 

Intanto il presidente del Consiglio europeo, Michel, scrive al leader ungherese Orban dopo gli incontri di Mosca, Pechino e Mar-a-Lago. “Non è vero che abbiamo portato avanti una politica favorevole alla guerra. È esattamente il contrario”. Si è svolto il colloquio tra i ministri degli Esteri di Cina e Ungheria, in cui si è condivisa la volontà di “raccogliere più forze che sostengono la pace”. 

Il presidente del gruppo Patrioti per l’Europa, Jordan Bardella, ha ribadito: “Non siamo a favore della fornitura di armi che permettano di attaccare direttamente il territorio russo e all'ingresso dell'Ucraina nella Nato. Sono due opzioni che presentano un rischio escalation con una potenza nucleare". 

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Donald Trump
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"Non posso accettare le sue affermazioni riguardo al fatto che stiamo facendo una 'politica in favore della guerra'. E' tutto il contrario". E' quanto ha scritto il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, in una lettera al Viktor Orban in cui ricorda al premier ungherese - che da quando ha iniziato il semestre di presidenza della Ue si è recato in Russia e Cina - che non ha il mandato per rappresentare l'Unione in quelle che Budapest chiama 'missioni di pace'. "La Russia è l'aggressore, l'Ucraina è la vittima", continua la lettera che Michel ha inviato in copia a tutti i capi di Stato e di
governo europei, come ha fatto Orban con la lettera scritta per giustificare i suoi viaggi.

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Cremlino: "Sotto Trump c'era dialogo"

"Sotto Trump non è stato fatto nulla di particolarmente buono per la Russia, al contrario, sono state introdotte sempre più restrizioni. Ma nonostante ciò c'era un
dialogo». Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitri
Peskov, ripreso dalla Tass.