Roma, 29 maggio 2024 – Per Vladmir Putin l'invio di truppe occidentali in Ucraina rischia di portare a un conflitto globale. E il presidente russo insulta il segretario Nato Jens Stoltenberg, che ha chiesto il via libera a Kiev ad usare le armi occidentali per colpire obiettivi militari in Russia: “Lo ricordo quando era primo ministro norvegese e ancora non soffriva di demenza...”.
Ma oggi il Wp riporta che il presidente americano Joe Biden valuta la rimozione dei limiti all’uso dei sistemi a corto raggio forniti a Kiev. Ieri il presidente francese Emmanuel Macron si era detto favorevole all’uso delle armi occidentali consegnate all’Ucraina per colpire in Russia. Oggi la Polonia e la Finlandia hanno detto sì all’impiego delle sue armi in territorio russo e la Svezia ha annunciato aiuti militari per oltre un miliardo.
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L'Ucraina sarà il tema centrale della riunione informale dei ministri degli Esteri della Nato che si terrà domani e dopodomani a Praga. Sul tavolo la possibilità di consentire a Kiev di usare le armi occidentali per colpire la Russia nel suo territorio. Secondo un'alta fonte diplomatica alleata, i Paesi più inclini a "fare di più" e "in modo differente" per Kiev proveranno a convincere i più cauti a
"rimuovere le restrizioni". L'idea non è quella di favorire "una escalation", assicura la fonte, ma di "adattare" alla strategia difensiva dell'Ucraina, che deve operare in uno scenario diverso poiché la Russia "ha cambiato tattica" nel corso dell'offensiva a Kharkiv. La discussione avviene nel quadro della preparazione del summit di Washington e della costruzione del pacchetto per l'Ucraina, che comprende diverse opzioni.
Gli attacchi russi hanno ucciso due civili nella città di Nikopol, nel sud dell'Ucraina. Lo ha reso noto il governatore regionale Serhiy Lysak, precisando che un drone di Mosca ha colpito un'ambulanza, uccidendo l'autista e ferendo gravemente sua moglie. Un altro civile è morto in ospedale dopo essere stato ferito da colpi di artiglieria.
"Noi abbiamo fatto degli accordi sull'uso delle armi consegnate e queste valgono e sono confidenziali". Risponde così il portavoce del cancelliere tedesco Olaf Scholz, Steffen Hebestreit, ai giornalisti che gli chiedono se il Kanzler abbia cambiato la sua posizione e veda ora possibili attacchi su obiettivi russi da parte dell'Ucraina con armi tedesche. "Il diritto internazionale non limita la difesa di un paese al suo territorio", spiega Hebestreit, ripetendo le affermazioni di Scholz rilasciate a Meseberg ieri. Alla domanda se il cancelliere fosse sorpreso della posizione dal presidente francese Macron che vuole permettere la neutralizzazioni di obiettivi in Russia, risponde: "Il cancelliere non era sorpreso, avevano parlato a lungo. E mi sono sembrati molto armonici anche in questa questione". Hebestreit ha però più volte sottolineato che gli accordi fra Berlino e Kiev sull'uso delle armi fornite dalla Germania sono "confidenziali". E ha consigliato ai giornalisti di considerare il tipo di armi consegnate all'Ucraina, sostenendo che in questo potrebbe trovarsi la risposta alla domanda posta da più esponenti dei media tedeschi e internazionali.
L'Ucraina può attaccare la Russia con le armi date dalla Finlandia: lo afferma il ministro degli Esteri, Elina Valtonen, come riporta il quotidiano Uusi Suomi. "La Finlandia non ha posto alcuna restrizione speciale sui suoi aiuti all'Ucraina, ma presuppone che il materiale venga utilizzato in conformità con il diritto internazionale. La Russia sta conducendo una guerra illegale di aggressione in Ucraina e l'Ucraina ha il diritto all'autodifesa secondo l'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite. Ciò include anche attacchi contro obiettivi militari nel territorio dell'attaccante necessari per l'autodifesa", afferma Valtonen.
Poche ore dopo che il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale John Kirby aveva ribadito il no alle armi Usa per colpire il territorio russo, dal Washington Post arrivano indiscrezioni che vanno in senso contrario. Per contrastare l'avanzata della Russia in Ucraina, il presidente Usa Joe Biden sta prendendo in considerazione due nuove contromisure: punire la Cina per aver fornito tecnologia chiave a Mosca e revocare i limiti all'uso da parte dell'Ucraina delle armi "a corto raggio" statunitensi per attaccare all'interno della Russia, riferisce il giornale. Il fatto che tali iniziative vengano ora prese in considerazione dimostra la crescente preoccupazione dell'amministrazione Usa per la vulnerabilità dell'Ucraina sul campo di battaglia.
La Casa Bianca respinge al mittente la richiesta di Kiev di porre fine alle restrizioni sull'utilizzo di armi fornite dagli Stati Uniti per colpire il territorio russo. "Non c'e' alcun cambiamento nella nostra politica su questo punto. Non incoraggiamo ne' consentiamo l'utilizzo di armi fornite dagli Stati Uniti per colpire all'interno della Russia", ha detto in un briefing il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale John Kirby.
A un incontro con alcuni dei principali finanziatori statunitensi della campagna elettorale, in un lussuoso hotel di New York, Donald Trump ha detto esplicitamente che se fosse stato presidente lui "avrebbe bombardato Mosca e Pechino se la Russia avesse invaso l'Ucraina o la Cina avesse invaso Taiwan", suscitando molta sorpresa nei suoi interlocutori. Lo riferisce il Washington Post.
La Svezia ha annunciato aiuti militari per 1,16 miliardi di euro all'Ucraina: lo ha reso noto il governo. Il nuovo pacchetto di aiuti militari, che ha un valore di 13,3 miliardi di corone svedesi, include due velivoli da ricognizione Asc 890. "Sarà possibile identificare i missili da crociera in arrivo, i droni e obiettivi a terra e in mare", ha detto il ministro della Difesa svedese, Pal Jonsson, come riporta l'agenzia di stampa Tt. Questo "darà una capacità di ricognizione radar e di gestione del combattimento completamente nuova contro obiettivi sia in aria che in mare" ha aggiunto. La Svezia offrirà inoltre l'addestramento per gli Asc 890. Si tratta del 16/mo pacchetto di supporto per l'Ucraina dall'inizio dell'invasione da parte della Russia, che porta il totale degli aiuti di Stoccolma a Kiev a 4,35 miliardi di euro.
Il governo polacco non limita l'uso delle armi fornite all'Ucraina, che possono essere utilizzate per attaccare strutture sul territorio russo: lo ha dichiarato il vice ministro della Difesa Cezary Tomczyk alla trasmissione Radio Zet, come riporta Tass. "Non ci sono restrizioni sulle armi polacche fornite all'Ucraina", ha detto.