Roma, 19 maggio 2022 - La guerra in Ucraina è giunta al giorno 85, i combattimenti continuano nel sud e nell'est del Paese, ma l'avanzata russa è più lenta del previsto. Mosca si è detta disposta a tornare al tavolo dei negoziati con le autorità ucraine, ma è Kiev a prendere tempo. Intanto c'è stato un colloquio telefonico tra il capo di Stato maggiore delle forze armate russe, Valery Gerasimov, e il capo dello Stato maggiore congiunto Usa, Mark Milley. La telefonata, "su iniziativa della parte americana", è stata incentrata su "questioni di reciproco interesse, compresa la situazione in Ucraina", fa sapere il ministero della Difesa russo.
Sul fronte dei combattimenti, le forze ucraine hanno anche colpito in territorio russo e un civile è morto nel villaggio di Tyotkino, nella regione russa di Kursk. Mentre l'esercito russo ha colpito nel sud dell'Ucraina il villaggio di Davydiv Brid, provocando la morte di tre persone. Pesante l'accusa del governatore regionale ucraino di Donestsk, Pavlo Kirilenko: "La Russia sta uccidendo civili! Il 18 maggio i russi hanno ucciso 10 civili nella regione di Donetsk: sette a Lyman e tre a Bakhmut. Due bambini sono stati uccisi: uno a Lyman e uno a Bakhmut". Intanto a Mariupol nell'acciaieria Azovstal sono rimasti solo i comandanti e alcuni nazionalisti, forse un migliaio di uomini. Sulla sorte dei soldati che si sono arresi resta il dubbio riguardo alle intenzioni di Mosca: potrebbero essere scambiati con altri prigionieri o finire a processo per crimini di guerra come vorrebbero i ribelli filorussi del Donbass. Oggi, poi, il premier Mario Draghi ha tenuto la sua informativa sulla guerra in Senato, assicurando che l'Italia sarà indipendente dal gas russo nel 2024.
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Sommario
- Usa: no missili a lunga gittata
- 007 Gb: "Alti ufficiali russi rimossi"
- Mosca vuole reclutare studenti nei territori occupati
- Raccolto dimezzato
- Diplomazia, Mosca pronta al dialogo con Kiev
Usa: no missili a lunga gittata
Washington continua a fornire armi a Kiev, droni, veicoli, munizioni e missili a corta gittata, ma è ferma nel negare all'esercito ucraino i sistemi lancia razzi a lunga gittata. Infatti il presidente Joe Biden vuole evitare che Kiev bombardi il territorio russo. Secondo quanto scrive The Politico, un quotidiano Usa specializzato, Kiev da tempo ha chiesto un sistema missilistico più 'pesante', i lanciarazzi multipli Mlrs, che permetterebbero di colpire l'artiglieria di Mosca, riparata oltre confine.
007 Gb: "Alti ufficiali russi rimossi"
Che le cose vadano male per i russi anche a sud e a est dell'Ucraina lo sostiene il ministero della Difesa britannico: "Nelle ultime settimane, la Russia ha rimosso i comandanti di alto livello che considera si siano comportati male durante le fasi iniziali dell'invasione dell'Ucraina". In particolare, secondo il MOD "il tenente generale Serhiy Kisel, che comandava la 1a Armata carri armati d'élite, è stato sospeso per la mancata cattura di Kharkiv". Poi "anche il viceammiraglio Igor Osipov, che comandava la Flotta del Mar Nero, è stato probabilmente sospeso in seguito all'affondamento dell'incrociatore Moskva in aprile". Diverso il provvedimento di Mosca per "il Capo di Stato Maggiore russo Valeriy Gerasimov, che probabilmente rimane al suo posto, ma non è chiaro se mantenga la fiducia del Presidente Putin". Secondo gli analisti di Sua Maestà parte del fallimento dell'operazione speciale risiede nella "cultura dell'insabbiamento e dell'eliminazione della colpa prevalente nel sistema militare e di sicurezza russo: molti ufficiali coinvolti nell'invasione dell'Ucraina saranno probabilmente sempre più distratti" dall'attività bellica per cercare di "evitare la propria responsabilità personale per le battute d'arresto operative della Russia".
Mosca vuole reclutare studenti nei territori occupati
La ormai evidente mancanza di uomini, aggravata dalla difficoltà di reclutare ancora uomini in patria, e non più sanabile con mercenari e soldati di Paesi alleati, sta convincendo Mosca a reclutare anche gli studenti dei territori occupati della regione di Donetsk. L'accusa arriva sui social dallo Stato Maggiore Generale delle Forze Armate di Kiev. Il comando militare russo "prevede di coinvolgere nei combattimenti gli studenti degli istituti di istruzione superiore", hanno spiegato i militari ucraini ai media.
Raccolto dimezzato
"Quest'anno ci aspettiamo un raccolto pari al 50% della resa dell'anno scorso", è l'allarme, ma non una sorpresa, lanciato dal ministro ucraino dell'Agricoltura, Nikolay Solsky, durante un intervento all'Onu. "A causa della carenza di grano e dell'inflazione, ogni Paese sta già pagando il prezzo dell'aggressione russa contro l'Ucraina". Inoltre, a causa del conflitto, sono "seriamente minacciate" le semine invernali. Il prezzo del grano a livello globale, attualmente a 430 dollari per tonnellata, secondo il ministro ucraino salirà fino a 700 dollari. "Siamo disposti a pagare 500, 600 o 700 dollari per tonnellata di grano? Questa situazione è critica per i Paesi dell'Asia e dell'Africa, che importavano grano principalmente dall'Ucraina", confermando i timori di rischi per la sicurezza alimentare mondiale.
Diplomazia, Mosca pronta al dialogo con Kiev
Una speranza del riavvio dei negoziati di pace arriva dalla Russia. Il vice ministro degli Esteri russo Andrei Rudenko, citato dall'Agenzia Interfax, ha affermato che Mosca è pronta a tornare al tavolo con l'Ucraina, "quando Kiev si dichiarerà pronta a farlo". Un dialogo secondo i russi interrotto proprio da Kiev. "Non siamo stati noi a far saltare il processo negoziale. La controparte ucraina ha impresso una pausa. Non appena esprimeranno la volontà di tornare al tavolo negoziale, la nostra risposta sarà ovviamente positiva. Quel che più conta, è che ci siano cose da discutere" ha detto Rudenko.
Ma, come più volte detto da esperti e politici, i negoziati risentono dell'andamento della guerra, e Kiev ora non vuole cedere nulla. "Non ci offrite un cessate il fuoco - E' impossibile senza il totale ritiro delle forze russe", ha scritto in un tweet il consigliere del presidente ucraino Zelensky, Mikhailo Podolyak. "L'Ucraina non è interessata a un nuovo 'Minsk' (il riferimento è agli accordi di pace sottoscritti nella capitale della Bielorussia nel 2014 e nel 2015 mai attuati, ndr) e alla ripresa della guerra nel giro di pochi altri anni". Podolyak ha quindi affermato: "Fino a che la Russia non è disposta a liberare completamente i territori occupati, i nostri negoziatori sono le armi, le sanzioni e i soldi".