Martedì 16 Luglio 2024

Guerra Ucraina, l’Italia esporta sanità: parte un progetto per la cura dei feriti. Ecco quali sono gli ospedali coinvolti

Assistenza per militari e civili sul posto e negli ospedali italiani. Ma anche formazione ai medici e apertura di nuove strutture. Sei i centri di eccellenza coinvolti tra Roma e Bologna. Cosa prevede il progetto

Sanità d'emergenza

Sanità d'emergenza

Roma, 3 agosto 2023 – L’Italia scende in campo per la cura dei feriti in Ucraina, esportando competenze sul fronte delle protesi e della riabilitazione. Militari e civili verranno curati sul posto o trasferiti in Italia, così da permettere ai medici di affrontare i casi più complessi nelle sei strutture di eccellenza coinvolte dal progetto. Nella task force coordinata dal Ministero della Salute, ci sono nomi eccellenti da varie zone della penisola: Centro Protesico Inail e l'Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna, l'ospedale pediatrico Bambino Gesù e la Fondazione Santa Lucia di Roma, ma anche la Croce Rossa Italiana.

Lo aveva annunciato a febbraio la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in visita a Kiev, e ora il piano è pronto a decollare. È in atto in queste ore il sopralluogo a Leopoli della delegazione italiana, capeggiata dal Ministero della Salute. E domani, venerdì 4 agosto, il ministro della Salute, Orazio Schillaci, incontrerà in videoconferenza il suo omologo ucraino per approfondire le forme di assistenza che l'Italia può garantire al paese in guerra nel campo della salute. Non è escluso che si arrivi quanto prima alla firma di un accordo di cooperazione tra i due dicasteri.

Cosa prevede il progetto

L’impegno dell’Italia riguarda il sostegno dei centri Superhumans e Unbroken, ma anche di altre strutture dedicate alla cura dei feriti militari e civili della guerra in Ucraina. Attraverso una partnership di ospedali italiani di eccellenza – al momento sono sei quelli coinvolti, tra Roma e Bologna – offrirà il suo contributo nel campo degli interventi protesici e di riabilitazione. Una delegazione guidata dal ministero, composta anche rappresentanti tecnici di Inail e Croce Rossa Italiana, si trova in questi giorni a Leopoli per una serie di visite alle strutture di cura e riabilitazione Superhumans, Unbroken e Galychyna.

Donne e bambini: come verranno curati

Il progetto che si sta concretizzando vede come assi principali l'assistenza medica sia in loco che tramite il trasferimento in Italia di casi complessi, la formazione del personale medico ucraino e l'ampliamento della capacità infrastrutturale e tecnologica, per la creazione di centri di eccellenza in loco modellati sulla falsariga di quelli italiani. Il ‘know-how’ dei medici italiani servirà a offrire un sostegno concreto anche alle fasce più fragili: bambini, donne e famiglie. Intanto la Lombardia ha stanziato con una delibera di giunta 500mila euro per l’emergenza ucraina.

Delegazione italiana a Leopoli: ecco perché

La delegazione italiana in visita a Leopoli dovrà capire come rendere operativo il progetto sanitario studiato dagli esperti convocati da Schillaci. Il tour di questi giorni nella città ucraina è affiancata da rappresentanti del ministero degli Affari Esteri, dell'Ambasciata d'Italia a Kiev e dell'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics). Durante la permanenza in Ucraina, la delegazione incontrerà il governatore della regione di Leopoli, rappresentanti del ministero della Salute ucraino, direttori, medici e pazienti delle strutture coinvolte nel progetto che si è sviluppato nel quadro del forte impegno assunto dall'Italia per la ricostruzione dell'Ucraina dopo la visita della presidente Meloni, nel febbraio 2023.