Roma, 9 marzo 2025 – Mosca non molla la presa sull’Ucraina che ha vissuto un’altra notte sotto le bombe dopo i pesanti raid dei giorni scorsi. La difesa di Kiev parla di oltre cento droni l’attacco lanciati dalla Russia, di cui solo una parte sono stati abbattuti. E si fa sempre più precaria la situazione dell’esercito ucraino nel territorio russo di Kursk, occupato la scorsa estate da Kiev. Le forze armate russe, nelle ultime hanno preso il controllo di altre tre cittadine. Elon Musk: “Se spegnessi Starlink, la linea del fronte ucraino non esisterebbe più”. E il ministro degli Esteri polacco: “Se Musk inaffidabile valuteremo alternativa a SpaceX”. La replica: “Stai zitto, ometto”. Trump attacca ancora Zelensky: “Non è riconoscente, da Biden ha preso soldi come caramelle da un bambino”. Mentre al G7 gli Stati Uniti mettono il veto sulla proposta di task force contro la flotta ombra russa, in Europa Von der Leyn torna a parlare del piano per il riarmo. “Sarà la base per una difesa comune dell’Ue, dobbiamo assumerci le nostre responsabilità”.
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Elon Musk chiarisce la sua posizione su Starlink all'Ucraina. "Per essere estremamente chiari, per quanto io non sia d'accordo con la politica dell'Ucraina, Starlink non spegnerà mai i suoi terminali", scrive su X. "Sto semplicemente affermando che, senza Starlink, le linee ucraine crollerebbero, perché i russi possono bloccare tutte le altre comunicazioni! Non faremmo mai una cosa del genere né la useremmo come merce di scambio", aggiunge.
La Russia ha rivendicato la riconquista di tre località nel Kursk che erano state occupate dalle truppe ucraine nel corso dell'offensiva della scorsa estate. Mosca, tramite una nota del ministero della Difesa russo, afferma di aver ripreso il controllo, oltre di Malaya (già rivendicata in mattinata), anche Loknia, Cherkasskoye Porekhnoye e Kositsa, un'ulteriore avanzata rispetto ai progressi sul terreno già registrati nei giorni scorsi. L'Ucraina aveva occupato parte del territorio del Kursk per usarlo come merce di scambio in futuri negoziati di pace con la Russia.
Volodymyr Zelensky ha "preso soldi dal nostro Paese come caramelle da un bambino durante Biden. E' stato così facile. Non penso che sia riconoscente: gli abbiamo dato 350 miliardi di dollari e parla del fatto che sono loro a combattere e sono coraggiosi perché qualcuno deve usare le armi". Lo ha detto Donald Trump in un'intervista a Fox.
"Stai zitto, ometto. Paghi una piccola parte del costo. E non c'è niente che possa sostituire Starlink". Ha risposto così Elon Musk su X al post del ministro degli Esteri polacco Sikorski secondo cui è Varsavia a pagare i servizi Starlink per l'Ucraina. Sulla querelle interviene anche il segretario di Stato Usa, Marco Rubio: "Nessuno ha minacciato di tagliare Starlink all'Ucraina - scrive su X -. E dite grazie perché senza Starlink l'Ucraina avrebbe perso la guerra molto tempo fa e i russi sarebbero al confine con la Polonia ora".
"Attualmente è in corso una controffensiva russa decisamente importante nel saliente di Kursk: è stata erosa buona parte del territorio che ancora rimaneva sotto il controllo degli ucraini. Una delle due strade che da Sudža portano all'Ucraina è stata interrotta e attualmente gli ucraini hanno solo una strada per il rientro. Ci sono immagini di molti prigionieri ucraini e la situazione pare abbastanza problematica". Lo afferma all'Adnkronos il generale Marco Bertolini, già comandante del Coi, sull'andamento del conflitto in Ucraina dopo le notizie di nuovi raid e dell'avanzata russa nel Kursk.
La Polonia, che paga Starlink in Ucraina, potrebbe cercare un'alternativa al servizio internet se la società di Elon Musk si dimostrasse "inaffidabile". Lo ha affermato il ministro degli Esteri dopo che il miliardario ha ipotizzato di disattivare l'accesso al sistema nel Paese invaso dai russi. "Starlink per l'Ucraina è pagato dal ministero polacco della digitalizzazione al costo di circa 50 milioni di dollari all'anno", ha scritto il ministro polacco Radosław Sikorski su X. "A parte l'etica di minacciare la vittima di un'aggressione, se SpaceX si dimostra un fornitore inaffidabile saremo costretti a cercare altri fornitori".
L'ex presidente russo Dmitry Medvedev ha dichiarato che "Il coperchio del calderone fumante è quasi chiuso", in riferimento agli ultimi sviluppi sul terreno nel Kursk, dove i resoconti suggeriscono che le truppe russe stanno ottenendo significativi guadagni territoriali e potrebbero essere vicine a costringere l'Ucraina a una ritirata tattica, al momento smentita da Kiev. "L'offensiva continua", ha sottolineato Medvedev su Telegram, citato da Sky News, aggiungendo che le forze russe a Kursk hanno dato alle donne russe un motivo per festeggiare ieri, in occasione della Giornata internazionale della donna.
"Dovremmo proprio farlo, Non ha senso che l'America paghi per la difesa dell'Europa". Così su X Elon Musk rispondendo a un utente che chiedeva l'uscita dalla Nato
La Gran Bretagna sta pensando di creare un'alleanza per la condivisione di intelligence denominata 'Four Eye', un sottogruppo del 'Five Eyes' ma senza gli Usa, dopo che Donald Trump ha bloccato lo scambio di informazioni di intelligence con l'Ucraina. Lo scrive il Daily Mail. 'Five Eyes' è formata da Stati Uniti, Gran Bretagna, Australia, Canada e Nuova Zeland. 'Non si tratta di ritirarsi dai Five Eyes, ma di creare al loro interno un nuovo 'Four Eyes', senza l'America', ha affermato una fonte. Un'altra fonte è però consapevole che la decisione potrebbe provocare una reazione da parte di Trump.
Con il presidente degli Usa Donald Trump "ci siamo già incontrati" alla fine del suo primo mandato. Dopo la sua rielezione, "abbiamo avuto una telefonata, abbiamo parlato nella videoconferenza del G7 e ci incontreremo quando sarà arrivato il momento. Questo è lo stato delle cose". Lo dice la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, in conferenza stampa a Bruxelles. "Naturalmente gli Stati Uniti sono nostri alleati. Ciò non significa che il modello che abbiamo avuto negli ultimi almeno 25 o 30 anni, se non di più, sia ancora quello giusto, che la maggior parte della responsabilità della difesa ricada sugli Stati Uniti e non su tutti gli altri alleati. Dobbiamo fare i nostri compiti. Dobbiamo adempiere alle nostre responsabilità".
"Questa settimana abbiamo visto il supporto unanime per il pacchetto ReArm Europe. Un pacchetto da 800 miliardi di euro. È un passo storico e potrebbe essere la base per L'Unione Europea della difesa". Lo ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen in una conferenza stampa alla vigilia dei primi 100 giorni del suo secondo mandato. "Porteremo avanti questo piano a pieno regime. Dobbiamo realizzare il nostro pieno potenziale dinanzi a minacce concrete - ha aggiunto - Se ci saranno altri paesi sulla nostra linea, come Norvegia, Regno Unito e Canada, il nostro potenziale sarà massimizzato". Von der Leyen ha poi sottolineato come "la forza dell'Europa e il piano ReArm sono due facce della stessa medaglia: il potenziale economico è un valore per la sua sicurezza, ma anche l'impegno per la difesa può alimentare un mercato unico più competitivo nel medio-lungo termine"
Il nuovo strumento da 150 mld di euro di prestiti volto a promuovere gli acquisti comuni di armamenti nell'ambito del piano ReArmEu "si chiamerà Safe, Security Action For Europe". Lo dice la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen rispondendo, in conferenza stampa a Bruxelles, in merito alle critiche arrivate da più parti, anche dal governo italiano, al nome dato al piano per riarmare l'Europa.
"Nulla è escluso, fuori dal tavolo, per quanto riguarda la difesa". Lo ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen nel corso della conferenza stampa per i 100 giorni d'insediamento rispondendo ad una domanda se la Commissione sia disponibile ad esplorare l'ipotesi di sussidi invece di prestiti. "Ora però la priorità è concretizzare le proposte del piano ReArm, che già è abbastanza, possiamo esplorare idee degli Stati membri in seguito".
Le truppe russe hanno colpito nelle ultime 24 ore obbiettivi strategici per la difesa ucraina. Lo ha reso noto il ministero della Difesa russo. Gli attacchi sono stati sferrati contro "impianti di lavorazione del gas che supportano le operazioni dell'industria della difesa ucraina, le infrastrutture degli aeroporti militari, le officine di produzione di droni e i posti di controllo", ha dichiarato il ministero in un comunicato. Le azioni sono state compiute con l'ausilio di aerei tattici, droni d'attacco, truppe missilistiche e artiglieria.
Volodymyr Zelensky ha dichiarato che l'Ucraina è "pienamente impegnata" nella prospettiva di un "dialogo costruttivo" con i rappresentanti degli Stati Uniti nei colloqui di pace che si aprono domani in Arabia Saudita, malgrado Donald Trump abbia dichiarato di trovare più facile trattare con Mosca che con Kiev. "Sul tavolo ci sono proposte realistiche. La chiave è muoversi velocemente ed efficacemente", ha scritto il leader su X, citato dal Guardian. Zelensky ha detto che, dopo l'incontro con il principe saudita Mohammad bin Salman domani, delegati diplomatici e militari ucraini rimarranno a Riad per incontrare il team americano.
La Russia ha annunciato una doppia vittoria lungo la frontiera con l' Ucraina. Secondo un comunicato del ministero della Difesa, le forze russe hanno preso il controllo di Novenkoye, nella regione ucraina di Sumy, e riconquistato Lebedevka nel Kursk. Il ministero della Difesa ha anche riferito che gli ucraini hanno subito 350 perdite negli attacchi respinti dalle forze russe nel Kursk nelle ultime 24 ore, per un totale di quasi 66mila da quando è iniziata l'offensiva ad agosto.
"Il mio sistema Starlink è la spina dorsale dell'esercito ucraino. L'intera linea del fronte crollerebbe se lo spegnessi". Lo scrive Elon Musk su X. "Ciò che mi disgusta - aggiunge - è il massacro che dura da anni, in una situazione di stallo, che l'Ucraina inevitabilmente perderà".
Le forze armate russe hanno intensificato la loro offensiva nella regione ucraina del Kursk, mettendo in difficoltà le forze di difesa ucraine. Almeno 23 persone sono state uccise nella seconda notte di forti attacchi russi. Secondo fonti militari, Mosca ha sfondato la difesa di Kiev in diversi punti strategici, interrompendo alcune linee di rifornimento dei circa diecimila soldati ucraini presenti nella zona. Il comando ucraino starebbe valutando un ritiro parziale dall'area. A rendere critica la situazione sul campo, secondo gli esperti, è stata la decisione degli Stati uniti di sospendere gli aiuti militari e la condivisioni di informazioni di intelligence con Kiev.
Le forze di difesa dell'Ucraina dalle 19 locali di ieri a questa mattina hanno abbattuto 73 droni d'attacco russi di tipo Shahed su un totale di 119 droni lanciati, con altri 37, per lo più droni esca fatti per confondere la contraerea, che si sono persoi o sono caduti in zone aperte. Lo riferisce l'aeronautica militare ucraina sul suo canale Telegram, citato da Ukrinform. Le regioni prese di mira dagli attacchi russi, si legge, sono state quelle di Kharkiv, Poltava, Sumy, Chernihiv, Cherkasy, Kiev, Kirovohrad, Zhytomyr, Khmelnytskyi, Dnipropetrovsk, Zaporizhzhia e Mykolaiv. Un drone nella capitale Kiev, dice ancora Ukrinform, ha provocato danni ad alcune auto parcheggiate.
Un grande incendio è scoppiato in una infrastruttura critica nell'oblast di Zaporizhzhia, in Ucraina, a seguito di un attacco di droni russi. Lo ha riferito il governatore regionale Ivan Federov, secondo quanto riportato da The Kiev Independent. A seguito dell'attacco, le forniture di gas sono state limitate nella regione, ha aggiunto Federov. Esplosioni multiple sono state udite tra le 22:30 e le 23:00 di ieri ora locale. L'attacco all'oblast di Zaporizhzhia arriva appena un giorno dopo che la Russia ha lanciato un attacco di massa contro varie regioni dell'Ucraina prendendo di mira le infrastrutture energetiche e del gas in tutto il paese.
Gli Stati Uniti hanno posto il veto al G7 sulla proposta canadese di istituire una task force che affronti la cosiddetta flotta ombra di petroliere russe. Lo riporta Bloomberg. Il termine "flotta ombra" è usato per le vecchie petroliere nascoste dalla Russia per superare le sanzioni occidentali imposte a Mosca da quando ha lanciato l'invasione dell'Ucraina nel 2022. Oltre al veto alla proposta del Canada di istituire una task force per monitorare le violazioni delle sanzioni, gli Usa avrebbero anche spinto per rimuovere la parola "sanzioni", così come la formulazione che cita la "capacità della Russia di mantenere la guerra" in Ucraina.