Roma, 26 febbraio 2024 – Alcuni Paesi Nato e Ue starebbero riflettendo sulla possibilità di inviare truppe in Ucraina. Lo sostiene il premier slovacco Robert Fico nel giorno del vertice in sostegno dell'Ucraina, voluto dal presidente Emmanuel Macron a cui partecipato la maggioranza dei leader europei.
Il fronte caldo sui campi di battaglia si è spostato nella zona di Marinka, in Donetsk a poco più di 45 chilometri da Avdiivka, caduta la settimana scorsa in mano ai russi. "Nelle ultime 24 ore si sono verificati nell'area 95 combattimenti – fa sapere lo Stato Maggiore ucraino – le forze di difesa ucraine hanno respinto 40 attacchi. Ci sono feriti e morti tra i civili. Edifici residenziali e infrastrutture distrutti o danneggiati".
A un centinaio di chilometri di distanza c'è Bakhmut, che come Avdiivka è caduta dopo mesi di combattimenti, e dove secondo le accuse del difensore civico ucraino Dmytro Lubinets, postate su Telegram, le forze russe avrebbero giustiziato i militari ucraini che si arrendevano. Un video ripreso da un drone mostra l'agghiacciante scena. Nuovi appelli di Zelensky all’Occidente. “Milioni di ucraini moriranno senza gli aiuti degli Stati Uni”, ha detto il presidente in un’intervista alla Cnn, ricordando anche che Kiev ha ricevuto meno di un terzo delle minuzioni promesse dell’Europa.
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"Milioni di ucraini saranno uccisi se il Congresso americano non approverà il piano di aiuti voluto dal presidente Biden". È l'avvertimento lanciato da Voldymyr Zelensky in un'intervista alla Cnn che andrà in onda alle 21 ora locale, le 3 di mattina in Italia. Il presidente ucraino si è anche espresso sui rapporti tra Donald Trump e Vladimir Putin sostenendo che il tycoon "non sa chi è veramente" il leader del Cremlino. "Lo ha incontrato, ma non ci ha mai combattuto contro. L'esercito americano non ha mai lottato contro l'esercito russo".
L'Ucraina ha ricevuto solo il 30% dei proiettili di artiglieria promessi dall'Ue. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky che oggi parteciperà in videoconferenza al vertice convocato da Emmanuel Macron sul conflitto e sugli aiuti. "Dei milioni di proiettili che l'Unione europea ci ha promesso, purtroppo non è arrivato il 50%, ma il 30%", ha detto Zelensky in una conferenza stampa con il primo ministro bulgaro Nikolay Denkov a Kiev.
Il governo giapponese continuerà la fornitura di "aiuti militari indiretti" all'Ucraina. Grazie alla rimozione nel 2014, decisa dal precedente premier Shinzo Abe, dell'embargo sulle armi sancito dalla Costituzione pacifista del Paese, Tokyo può fornire missili terra-aria agli Stati Uniti, le cui scorte si sono ridotte pericolosamente per sostenere le forniture a Kiev. I missili sono prodotti da Mitsubishi Heavy Industries in Giappone, ma per Washington è solo una misura d'emergenza in attesa dell'aumento della produzione Usa. I missili sono i Patriot PAC-2, efficaci contro i jet da combattimento e i missili da crociera, e i Patriot PAC-3 progettati per intercettare i razzi balistici.
Ancora un no del cancelliere tedesco Olaf Scholz alla consegna di missili da crociera Taurus all'Ucraina. Il cancelliere teme il rischio di un potenziale coinvolgimento della Germania nella guerra. "Si tratta di un'arma di grande portata. E quello che stanno facendo inglesi e francesi in termini di controllo degli obiettivi e relativo controllo degli obiettivi non può essere fatto in Germania. Chiunque abbia avuto a che fare con questo sistema lo sa", ha sottolineato Scholz.
Secondo il premier slovacco Robert Fico alcuni Paesi dell'Unione europea e della Nato starebbero valutando la possibilità di inviare le loro forze armate in Ucraina sulla base di accordi bilaterali presi con Kiev. "Per me, l'incontro di oggi" a Parigi "è la conferma che la strategia dell'Occidente in Ucraina ha fallito, ma voglio essere preparato in modo costruttivo... Da queste argomentazioni consegue che un gruppo di paesi della Nato e dell'Ue stanno prendendo in considerazione" la possibilità di "inviare i propri militari in Ucraina sulla base di accordi bilaterali", ha detto Fico ai giornalisti dopo una riunione del governo e del consiglio di sicurezza.
La Russia sarà invitata in Svizzera per partecipare a una conferenza di pace sull'Ucraina, anche se il suo arrivo è improbabile, ha dichiarato oggi il Ministro degli Esteri svizzero Ignazio Cassis. "Questa conferenza ha lo scopo di aprire il processo di pace ad alto livello, almeno a livello ministeriale. È improbabile che la Russia partecipi a questa prima conferenza, ma sarà invitata".
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha fatto sapere che Ucraina e Francia stanno trattando la fornitura di aerei da combattimento Mirage. UNa settimana fa l'ambasciatore ucraino in Francia, Vadym Omelchenko, aveva dichiarato di non fidarsi delle voci sul possibile trasferimento degli aerei da combattimento Mirage 2000D in Ucraina.
L'esercito ucraino ha dichiarato di essersi ritirato dal villaggio orientale di Lastochkyne. Secondo il portavoce militare Dmytro Lykhoviy si tratta di una manovra necessaria per organizzare la difesa nelle zone di Orlivka, Tonenke e Berdychi e impedire ai russi di avanzare in direzione ovest. Lastochkyne si trova ad appena sei chilometri da Avdiivka. Gli ucraini si sono ritirati il 17 febbraio da Avdiivka.
Alexander Lukashenko si ricandida per un settimo mandato da presidente della Bielorussia nelle elezioni del 2025. L'alleato-vassallo di Vladimir Putin, al potere da 30 anni, ha scelto di annunciarlo in modo "dimesso", mentre ieri deponeva le schede nel suo seggio di Minsk nel giorno delle elezioni legislative e amministrative alle quali non partecipano le opposizioni che denunciano una "farsa totale".
Il Cremlino ha criticato il vertice di Parigi voluto da Macron: discutere piani per una soluzione pacifica del conflitto in Ucraina senza la partecipazione della Russia è "ridicolo, non serio". La Russia non ha avuto contatti riguardo al piano di pace dell`Ucraina, ha precisato la presidenza russa.
La Russia ha già prodotto 2 milioni di proiettili di calibro 122 mm e 152 mm nel 2023 e prevede di produrne 2,7 milioni nel 2024. Vadym Skibitsky, vice capo dell'intelligence del Ministero della Difesa ucraino (Gur), ha affermato con la alla stampa che "a febbraio, (la Russia) ha pianificato il lancio di 130 missili (Iskander, Kalibr, Kh-101, Kh-32, Kinzhal)". Inoltre Mosca ha importato dalla Corea del Nord un milione e mezzo di munizioni risalenti agli anni '70 e '80. Infine "in Russia si sta formando un corpo di volontari di 18mila unità".
La Russia ha perso 410.700 soldati in Ucraina dall'inizio della guerra secondo i dati forniti dallo Stato maggiore delle forze armate ucraine.
Il generale Valery Gerasimov, capo di stato maggiore delle forze armate russe, ha fatto visita al posto di comando della 58a armata combinata del distretto militare meridionale nella zona delle operazioni militari speciali.
Nella notte le forze russe hanno attaccato con missili e droni colpendo un'abitazione privata nella città nord-orientale di Sumy: morti due coniugi. "I terroristi russi hanno commesso ancora una volta un terribile crimine contro la popolazione civile della regione di Sumy. Bombe guidate hanno colpito la comunità Yunakovsky. Sono morti due coniugi che erano a casa", ha denunciato l'amministrazione militare locale. I lanci russi nella notte secondo l'Aeronautica militare sono stati diversi: un missile Iskander-M è stato lanciato dalla Crimea, due missili S-300 dalla regione di Belgorod, tre missili aerei guidati Kh-59 e uno Missile anti-radar Kh-31P dalla parte occupata della regione di Zaporizhzhia. Infine inoltre 14 droni Shahed sono arrivati dalla regione di Kursk.