Roma, 20 febbraio 2025 – “Le parole di Trump contro Zelensky? Non è un linguaggio che ci appartiene ma non dobbiamo entrare in polemica”. All’indomani del duro attacco del presidente degli Stati Uniti contro il leader ucraino, definito un “dittatore mai eletto”, Antonio Tajani prova a gettare acqua sul fuoco: “Il nostro interesse è che l’Europa sia unita”. Il ministro degli Esteri italiano ricorda che Zelensky è stato eletto democraticamente. In ogni caso, è necessario “tenere i nervi saldi”. Diversi i toni del governo francese: “In questa guerra l’unico dittatore è Putin, Zelensky è un eroe”, commenta il ministro Haddad. Oggi Trump ha ribadito che Putin ha pieno diritto di negoziare perché – spiega – “ha conquistato tanto territorio”.
Intanto si avvicina l’anniversario dell’invasione russa (24 febbraio). I leader Ue Costa e Von der Leyen con il premier spagnolo Sanchez saranno a Kiev lunedì mentre Washington si rifiuterebbe persino di firmare la risoluzione Onu che condanna l’aggressione di Mosca di tre anni fa. Quando ancora manca un progetto concreto per una tregua – i colloqui hanno visto finora due soli interlocutori, Stati Uniti e Russia – in Europa si continua a ragionare del piano di peacekeeping. Londra ipotizza l’invio di 30mila soldati europei per garantire il cessate il fuoco: per il Cremlino è “inaccettabile”.
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Telefonata stasera tra il presidente francese Emmanuel Macron e quello ucraino Volodymyr Zelensky, "la quarta nel giro di una settimana". Lo fa sapere su X lo stesso Macron spiegando che nel colloquio si è fatto "il punto su tutti i contatti che ho avuto con i partner e gli alleati europei che desiderano lavorare per una pace duratura e solida per l'Ucraina e per rafforzare la sicurezza dell'Europa" e "per preparare i prossimi passi e in particolare il mio viaggio della prossima settimana a Washington".
"Abbiamo rivisto ciò di cui ho parlato di recente con i partner europei e i nostri alleati desiderosi di lavorare per una pace durevole e solida in Ucraina e per rafforzare la sicurezza in Europa", ha dichiarato su X Macron che ha detto che questa e' la quarta conversazione con Zelenski in una settimana. Macron ha anche detto che la conversazione con il suo omologo ucraino e' servito a preparare il viaggio a Washington della prossima settimana.
Capitol Hill "non ha interesse" a garantire nuovi fondi all'Ucraina. Lo ha detto lo speaker della Camera Usa Mike Johnson alla convention dei conservatori a Washington. "Dobbiamo mettere fine alla guerra e anche i nostri alleati europei lo pensano", ha aggiunto.
Lo speaker della Camera Usa, Mike Johnson, ha criticato Volodymyr Zelensky per aver attaccato Donald Trump sul mancato inviti ai colloqui con la Russia. "Quando si inizia un negoziato non si chiamano mai le due parti insieme", ha detto il repubblicano intervenendo alla convention dei conservatori a Washington. "Il presidente ha bisogno di spazio, sa cosa fare", ha aggiunto.
La prossima settimana a Washington il Presidente francese, Emmanuel Macron, dirà a Trump che "non può essere debole con il presidente Putin". In una sessione di domande e risposte con il pubblico francese, Macron ha aggiunto quelle che saranno le sue parole per Trump sull'Ucraina: "Non è quello che sei, non è nel tuo interesse". Macron chiederà anche come il Presidente degli Stati Uniti possa affrontare la Cina se verrà visto come debole nei confronti della Russia. Macron ha anche respinto l'affermazione di Trump secondo cui Zelensky e' un "dittatore". "È un presidente eletto in un sistema libero", ha detto Macron. "Non è il caso di Vladimir Putin, che ha ucciso i suoi oppositori e manipolato le sue elezioni per molto tempo".
Per il presidente francese Emmanuel Macron "nessuno ha il diritto di dire" che "l'Ucraina non ha il diritto di aderire all'Ue o alla Nato", aggiungendo che questa questione "farà parte dei negoziati di pace". Rispondendo alle domande dei cittadini in una diretta sui social media, Macron ha dichiarato: "Penso che in questo momento, quando l'Ucraina è in guerra e resiste e perde ogni giorno i propri figli per difendere il proprio territorio, nessuno abbia il diritto di dire: l'Ucraina non ha il diritto di entrare nell'Unione Europea, l'Ucraina non ha il diritto di entrare nella Nato".
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, riceverà a Washington il suo omologo francese Emmanuel Macron lunedì e il primo ministro britannico Keir Starmer giovedi' della prossima settimana. Lo ha confermato la Casa Bianca. ll presidente francese dirà a Donald Trump che "non può essere debole" davanti a Vladimir Putin e che il suo "interesse strategico corrisponde al nostro". Rispondendo ai cittadini attraverso i suoi canali social, Macron ha evocato il previsto incontro. "Gli dirò: 'Non puoi essere debole davanti al presidente Putin. Non sei tu, non è il tuo marchio di fabbrica, non è nel tuo interesse'". E ancora: "Come essere poi credibili con la Cina se sei debole con Putin?", tornando ad evidenziare la necessità che Europa e Usa restino uniti sulla guerra in Ucraina.
La premier Giorgia Meloni ha avuto oggi una conversazione telefonica con il primo ministro canadese e presidente di turno del G7 Justin Trudeau. Lo rende noto Palazzo Chigi, spiegando che in "uno scambio di vedute sui principali temi dell'attualità internazionale e sugli ultimi sviluppi del dossier ucraino", Meloni "ribadito che la priorità per l'Italia è la stessa del resto d'Europa, dell'Alleanza Atlantica e di Kiev: fare tutto il possibile per fermare il conflitto e raggiungere la pace".
L'Ucraina deve "abbassare i toni" delle sue critiche a Donald Trump: è il monito lanciato dal consigliere per la sicurezza nazionale Usa Mike Waltz, poco prima dell'incontro a Kiev tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e l'inviato speciale americano per il conflitto russo-ucraino Keith Kellogg. Interrogato dalla Fox News sulla "relazione incrinata" tra Zelensky e Trump, Waltz ha invitato Kiev a "esaminare attentamente la situazione" e a "firmare l'accordo" sui minerali strategici proposto dagli Stati Uniti. Il giorno dopo le sfuriate del presidente americano contro il leader ucraino, che Trump ha definito un "dittatore", Waltz ha definito "inaccettabile" la "cattiva pubblicità" del governo di Kiev nei confronti del presidente americano, evocando "tutto ciò che gli Stati Uniti hanno fatto per l'Ucraina".
Volodymyr Zelensky non è un dittatore, così come non lo fu Winston Churchill che durante la Seconda guerra mondiale sospese le elezioni. A ricordare il precedente storico è stato il ministro della Difesa britannico, John Healey, che ha criticato le accuse di Donald Trump al presidente ucraino di essere un "dittatore senza elezioni". Zelensky "ha guidato il suo paese e lo fa ancora", ha dichiarato Healey, rispondendo ai giornalisti durante una visita in Norvegia. "E' il leader eletto dell'Ucraina e ha fatto ciò che Winston Churchill fece in Gran Bretagna durante la Seconda Guerra Mondiale: sospendere le elezioni durante la guerra", ha ricordato.
"Donald Trump vuole svendere l'Ucraina e sta premendo su Kiev più di quanto non stia facendo sulla Russia per raggiungere un accordo". Lo scrive il Wall Street Journal nell'ennesimo editoriale critico nei confronti del presidente americano. "Una sfida nell'era Trump è distinguere quando il presidente vuole attirare l'attenzione e quando le sue osservazioni indicano un reale cambiamento nella politica e nelle priorità", si legge nell'articolo. "L'assalto retorico del presidente Trump all'Ucraina negli ultimi giorni sembra essere un esempio del secondo e forse è il segno di una brutta soluzione in arrivo". Si è tentati, sottolinea l'editorial board a proposito degli attacchi di Trump a Volodymyr Zelensky, "a liquidare questi come mera retorica, ma c'è la sensazione di un intento politico da parte di Trump". Il presidente "potrebbe distruggere la democrazia ucraina per far credere agli elettori che non ci sia una reale differenza tra il Cremlino e Kiev e pensare che questo renderà più facile raggiungere un accordo di pace che tradisce l'Ucraina", si legge ancora sul Wall Street Journal. Trump, sottolinea il quotidiano, "potrebbe anche pensare di poter mettere gli ucraini contro Zelensky. Ma l'ironia è che le frustate di Trump potrebbero avere l'effetto opposto, soprattutto se vedono Zelensky opporsi ad un pessimo accordo imposto loro da un patto Usa-Russia che non include alcuna credibile garanzia di sicurezza contro futuri saccheggi russi".
Gli Stati Uniti si rifiutano di essere co-autori di una bozza di risoluzione dell'Onu in occasione del terzo anniversario dell'invasione russa dell'Ucraina, che sostiene l'integrità territoriale del Paese e condanna l'aggressione russa. Lo scrive Reuters online. "La situazione attuale è che gli Stati Uniti non lo firmeranno", ha detto una fonte diplomatica. La bozza, che condanna l'aggressione russa e ribadisce l'impegno per la sovranità dell'Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale, è sostenuta da più di 50 Paesi. Secondo Reuters, non è chiaro quando scade il termine per sostenere la bozza di risoluzione.
Gli Stati Uniti si oppongono all'idea di definire la Russia "aggressore" in una dichiarazione del G7 nel terzo anniversario dell'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca, rischiando di far fallire una tradizionale dimostrazione di unità. Lo scrive il Financial Times. Gli inviati degli Stati Uniti hanno sollevato obiezioni all'espressione "aggressione russa" e a descrizioni simili utilizzate dai leader del G7 dal 2022 per descrivere il conflitto, hanno affermato i funzionari occidentali. "Gli americani stanno bloccando quel linguaggio, ma ci stiamo ancora lavorando e speriamo in un accordo", ha aggiunto il funzionario.
"Abbiamo una posizione abbastanza diretta e chiara: il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è stato eletto legittimamente in elezioni libere, eque e democratiche. L'Ucraina è una democrazia. La Russia di Putin non lo è". Lo ha detto il portavoce della Commissione europea Stefan de Keersmaecker nel corso dell'incontro quotidiano con la stampa.
Fa breccia in apertura su tutti i principali giornali del Regno Unito - in prima fila nella linea dura anti russa e di sostegno all'Ucraina fin dall'invasione di Mosca di tre anni fa - l'attacco lanciato ieri da Donald Trump contro il leader ucraino Volodymyr Zelensky, additato dal presidente americano come "un dittatore" che non vuole andare alle elezioni malgrado il suo mandato sia scaduto. E a insorgere sono soprattutto i tabloid della stampa popolare, a cominciare da quelli che danno tradizionalmente voce agli umori della destra populista britannica. "Vergognoso attacco" a Zelensky, tuona il Daily Express, storica bandiera della Brexit. "Trump inorridisce il mondo", fa eco il Daily Mail, testata che annovera fra le sue firme l'ex premier conservatore Boris Johnson. Mentre il super sensazionalista Daily Star ricorre a un fotomontaggio che mostra Trump in veste di cane da passeggio al guinzaglio del presidente russo e titola: 'Il barboncino di Putin. Ora il bamboccio arancione dà la colpa all'Ucraina per essere stata invasa". Solo il Sun di Rupert Murdoch relega la polemica in secondo piano, evocando comunque "l'oltraggio" suscitato dalle affermazioni del leader della Casa Bianca. Mentre il Mirror, unico tabloid vicino ai laburisti dell'attuale premier Keir Starmer, la butta sul patriottico, mostrando l'immagine dell'Union Jack con il titolo "To Ukraine... with love", nel sottolineare l'impegno britannico a continuare a sostenere Kiev e la solidarietà manifestata ieri sera da Starmer a Zelensky in una telefonata. Telefonata richiamata più sobriamente dal Times con questo titolo: "'Zelensky non è un dittatore', dice Starmer a Trump".
"Lunedì 24 febbraio ricorre il terzo anniversario dell'invasione su larga scala dell'Ucraina da parte della Russia. Ho deciso di essere a Kiev per quell'occasione, con Ursula von der Leyen per riaffermare il nostro sostegno all'eroico popolo ucraino e al presidente democraticamente eletto Volodymyr Zelensky". Lo ha annunciato su X il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa. Poco prima anche il premier spagnolo, Pedro Sánchez, aveva annunciato la sua visita nello stesso giorno.
"L'unico dittatore in questa guerra è Putin. Zelensky è un eroe'': il ministro francese responsabile dell'Europa, Benjamin Haddad, intervistato questa mattina dall'emittente LCI, ha commentato così le recenti dichiarazioni del presidente Usa, Donald Trump, secondo cui il suo omologo ucraino, Volodymyr Zelensky, sarebbe un ''dittatore senza elezioni''. Haddad ha inoltre confermato la missione del presidente francese, Emmanuel Macron, la settimana prossima a Washington. In quell'occasione, ha puntualizzato il ministro, Macron "porterà la voce degli europei e dirà che l'avvenire dell'Ucraina non può decidersi senza di loro''.
L'amministrazione di Donald Trump mira ormai a "liberarsi di Volodymyr Zelensky" come presidente dell'Ucraina e starebbe già lavorando alla scopo. Lo scrive oggi il britannico Economist, evocando il nome del generale Valery Zaluzhny, ex popolare comandante delle forze ucraine silurato a suo tempo da Zelensky e spedito a Londra come ambasciatore, quale possibile successore. L'Economist cita poi un sondaggio secondo cui il presidente attuale risulta al 52% dei consensi, suo minimo storico dopo essere stato al 90%. E verrebbe travolto da Zaluzhny col 65% dei voti contro il 30 in un'ipotetica sfida elettorale a due.
Il Cremlino ha espresso "preoccupazione" per le notizie di stampa sull'eventualità di un futuro "invio di contingenti militari dei paesi della Nato in Ucraina": lo afferma il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, commentando la notizia del Telegraph secondo cui il premier britannico Keir Starmer si appresterebbe a presentare a Donald Trump un piano per l'invio di circa 30.000 soldati europei in Ucraina per mantenere un eventuale accordo di cessate il fuoco. Lo riporta Interfax. "Ovviamente, lo schieramento di contingenti militari di paesi Nato sul territorio ucraino non può essere accettabile per noi", ha detto ancora Peskov. Il Cremlino ha definito "inaccettabili" le parole di Volodymyr Zelensky su Donald Trump. "I rappresentanti del regime ucraino si permettono spesso di dire cose inaccettabili ai capi di altri stati" ha detto il portavoce del presidente russo, Dmitry Peskov, secondo quanto riporta Ria Novosti "e questo è inaccettabile".
Donald Trump ha detto alla Bbc di credere che la Russia abbia "le carte in regola" per partecipare a qualsiasi colloquio di pace per porre fine alla guerra in Ucraina, perché ha "conquistato molto territorio". "Penso che i russi vogliano vedere la fine della guerra, davvero - ha detto il presidente Usa alla tv britannica sull'Air Force One -. Penso che abbiano un po' le carte in regola, perché hanno preso un sacco di territorio. Hanno le carte in regola". Alla domanda se crede che Mosca voglia la pace, Trump ha risposto: "Sì".
I russi hanno lanciato nella notte un attacco combinato con missili e droni contro l'Ucraina, sono stati utilizzati in totale 14 missili e 161 droni, di cui 158 non hanno raggiunto i loro obiettivi. Lo afferma l'Aeronautica militare delle Forze Armate dell'Ucraina su Telegram, come riporta Ukrainska Prevda. Le regioni colpite sono quelle di Kharkiv, Poltava, Sumy, Kiev, Cherkasy, Chernihiv, Kirovohrad, Dnipropetrovsk, Kherson, Mykolaiv e Odessa.
Qualora si decidesse di avere una forza di peacekeeping per l'Ucraina, "io credo che sarebbe meglio avere una forza delle Nazioni Unite, garantita dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite in modo da poter veramente garantire una situazione di interposizione, una zona neutra, tra Ucraina e Russia". E' quanto ha detto oggi il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Radio 24. "Io credo che sarebbe meglio avere un'area neutra dove l'Italia potrebbe anche avere una presenza militare, perché no, però deve essere garantita dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite al fine di evitare che ci sia una contrapposizione", ha insistito Tajani.
Il premier britannico Keir Starmer sottoporrà al presidente degli Stati Uniti Donald Trump un piano che prevede l'invio di meno di 30.000 soldati europei in Ucraina per il monitoraggio del rispetto di un eventuale cessate il fuoco. E' quanto ha scritto il Telegraph in vista della missione a Washington annunciata per la prossima settimana e dopo il colloquio tra Starmer e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky delle scorse ore. Anche il Guardian ha scritto dell'impegno di Regno Unito e Francia - anche il presidente francese è atteso a Washington la prossima settimana - per la creazione di una "forza di garanzia" europea per impedire possibili futuri attacchi russi a città, porti e infrastrutture cruciali in Ucraina in caso si arrivi a un accordo di pace mediato dagli Stati Uniti. E citando fonti occidentali ha riportato che la proposta coinvolgerebbe meno di 30.000 truppe e sarebbe probabilmente concentrata sulla difesa aerea e marittima, mentre sarebbe minimo il coinvolgimento di forze di terra, non dispiegate vicino alla linea del fronte nell'est dell'Ucraina.
Volodymyr Zelensky "è stato eletto" ed "è sempre stato sostenuto dagli americani, era sostenuto anche dall'amministrazione Trump". E' quanto ha detto oggi il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Radio 24. "Io ricordo che fu l'amministrazione Trump, la vecchia amministrazione Trump, a portare Zelensky in Europa attraverso l'ambasciata a Bruxelles, quindi ripeto non so quali motivi abbiano spinto Trump a usare parole così dure, probabilmente non ha gradito la reazione di Zelensky all'incontro che c'è stato in Arabia Saudita tra americani e russi", ha commentato. Infatti, ha ricordato ancora Tajani, "Zelensky ha annullato la sua visita in Arabia Saudita e quindi probabilmente c'è stata una tensione, ma credo che adesso noi dobbiamo non farci prendere dalla cronaca, cioè dallo scontro verbale, ma dobbiamo invece lavorare per raggiungere l'obiettivo che è quello della pace", ha ribadito.
Quelle di Donald Trump nei confronti del presidente Volodymyr Zelensky sono state "parole forti" ed "evidentemente c'è qualche crepa tra Trump e Zelensky e questa sta emergendo". E' quanto ha spiegato il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Radio 24. "Lo scontro verbale" tra i due presidenti, ha sottolineato il ministro, "non tocca l'Europa" ma "dobbiamo fare in modo che la situazione si calmi e non dobbiamo entrare noi in una polemica". "Certamente non è un linguaggio che ci appartiene", ha insistito Tajani, "però ripeto il nostro interesse è quello che l'Europa sia unita e in una situazione complicata come l'attuale dobbiamo assolutamente tenere i nervi saldi e essere sempre a testa alta sia con gli Stati Uniti sia con la Russia per affrontare e risolvere il problema delicatissimo della costruzione di una pace duratura". "Poi le schermaglie ci sono e ci saranno, siamo abituati al linguaggio della nuova amministrazione americana", ha commentato.
"Proprio in questi giorni del 2014 la Russia scelse la guerra: intraprese i primi passi per occupare la Crimea. Mentre a Kiev venivano uccise persone e la gente difendeva la propria libertà, Putin decise di infliggere un ulteriore colpo - un gesto davvero spregevole. Da allora il mondo vive in una nuova realtà, in cui la Russia cerca di ingannare tutti. Ed è fondamentale non arrendersi, rimanere uniti. E' essenziale sostenere coloro che difendono la libertà", ha scritto su Telegram il presidente ucraino, ricordando i combattenti ucraini.
Trump scarica Zelensky. "Un dittatore mai eletto e un comico mediocre" che è riuscito ad ottenere centinaia di miliardi dagli Stati Uniti "per una guerra che non avrebbe mai vinto. Si rifiuta di indire elezioni, è molto basso nei sondaggi ucraini ed è stato bravo solo suonare Biden come un violino. L'Europa ha fallito", attacca il tycoon dopo che il presidente ucraino, il giorno dopo il vertice Usa-Russia a Riad, lo ha criticato: "Trump vive in uno spazio di disinformazione russa. Aiuta Putin a uscire dall'isolamento", ha detto. Da Mosca elogi a Trump e ironia su Zelensky: "Individuo patetico", dice Lavrov. Mentre Putin afferma che i colloqui di Riad "sono andati bene" e "l'isteria di Kiev è fuori luogo". "Incomprensibili gli attacchi di Trump a Zelensky. Non capiamo la logica", la prima reazione del governo francese. "Nessuno può costringere l'Ucraina alla resa", reagisce il ministro degli Esteri Sybiha.