Roma, 26 marzo 2024 – Mosca torna ad accusare Kiev per l’attentato nella capitale russa. E punta il dito anche contro Stati Uniti e Gran Bretagna. Oggi la presa di posizione è arrivata dal direttore dell’Fsb, che ha parlato di “terroristi addestrati da Kiev” e annunciato una “rappresaglia”. “Gli interrogatori degli arrestati confermano la pista ucraina”, ha sentenziato. Fonti Nato parlano di “accuse ridicole”.
Intanto l'Ucraina ha messo a segno un nuovo colpo nel Mar Nero: ha centrato con un missile Nettuno la nave d'assalto anfibia ‘Kostyantyn Olshanskyi’ in Crimea. Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in un'intervista a Politico, ha affermato che sebbene l'Ucraina non abbia mai chiesto "truppe da combattimento europee sul terreno", i leader dell'Ue devono abituarsi all'idea che questo "giorno potrebbe arrivare". E ha proseguito: "Sono perfettamente consapevole che gli europei non sono abituati all'idea della guerra". "Ma questa è una disattenzione che gli europei non possono permettersi, né per loro stessi né per i loro figli", ha sottolineato Kuleba. "Dateci quei maledetti Patriots": ha poi chiesto, senza mezzi termini.
"Se avessimo abbastanza sistemi di difesa aerea, vale a dire i Patriots, saremmo in grado di proteggere non solo la vita della nostra gente, ma anche la nostra economia dalla distruzione", ha aggiunto nell’intervista. “Ci servono più sistemi di difesa aerea”, aveva affermato poche ore prima il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dopo che Kiev, nella giornata di ieri, era stata colpita da missili ipersonici lanciati da Mosca.
La diretta
Alexander Bortnikov, il capo dei servizi d'intelligence interni russi, ha accusato l'Ucraina di addestrare miliziani islamisti in Medio Oriente. Secondo Bortnikov, citato dalla Tass, ciò è evidenziato dal gran numero di stranieri che combattono con le forze di Kiev. "Sono nazionalisti, mercenari, islamisti che il Paese porta a combattere contro la Russia", ha aggiunto il capo dell'Fsb, senza fare riferimento diretto ai 4 arrestati per l'attentato a Mosca ma sottolineando che rappresentanti ucraini hanno visitato le basi di terroristi in Medio Oriente.
"Mi sembra molta propaganda, chiaramente l'attentato è di matrice islamica, ci sono stati problemi nelle repubbliche musulmane dell'ex Unione Sovietica e c'è sempre una situazione di grande tensione. Credo che sia un'azione dimostrativa di quel mondo contro la Russia, peraltro già prevista". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Tagadà su La7, rispetto alle accuse dell'intelligence russa secondo cui dietro l'attentato a Mosca ci sarebbe l'Ucraina con il coinvolgimento di Stati Uniti e Gran Bretagna.
Le informazioni preliminari raccolte dagli interrogatori degli arrestati "confermano la pista ucraina" nell'attacco di venerdì al Crocus City Hall di Mosca. Lo ha affermato il servizio di sicurezza interno Fsb, citato dall'agenzia Ria Novosti.
"Le ipotesi della Russia di un legame con l'Ucraina per quanto riguarda l'attentato a Mosca sono ridicole", ha dichiarato una fonte diplomatica alleata all'Ansa. "Non è stata presentata alcuna prova: si tratta di un altro esempio della disinformazione del Cremlino", precisa. Il vicepremier e ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani: "Mi sembra molta propaganda, chiaramente l'attentato è di matrice islamica, ci sono stati problemi nelle repubbliche musulmane dell'ex Unione Sovietica e c'è sempre una situazione di grande tensione. Credo che sia un'azione dimostrativa di quel mondo contro la Russia, peraltro già prevista".
"Dopo la menzogna di Putin", ora "le menzogne vengono ufficialmente diffuse da Patrushev e poi dal capo dell'Fsb Bortnikov... Domanda: perché questa manifestazione dimostrativa di inadeguatezza collettiva?". Lo scrive su X il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak, dopo le accuse dei servizi russi sul coinvolgimento di Kiev, Usa e Regno Unito nell'attacco a Mosca. "Ci sono fatti inconfutabili, comprensione comune (in diversi Paesi) delle cause e delle conseguenze e completa incredulità anche da parte dei Paesi neutrali riguardo alla 'pista ucraina nell'attacco terroristico'", ha aggiunto Podolyak.
I risultati preliminari dell'inchiesta indicano un coinvolgimento degli Usa e della Gran Bretagna nell'attacco a Mosca, ha detto il direttore dei servizi di sicurezza interni russi, Alexander Bortnikov, citato dalla Tass.
Il direttore dell'Fsb Alexander Bortnikov ha dichiarato che i servizi segreti dell'Ucraina hanno contribuito all'attentato terroristico di Mosca che è stato perpetrato da islamisti radicali. Sempre oggi il capo del Consiglio di Sicurezza nazionale russo, Nikolai Patrushev, ha detto che l'Ucraina è responsabile della strage a Mosca. . Rispondendo a una domanda dei giornalisti Patrushev ha risposto: "Ovviamente è l'Ucraina"
La Corte di Mosca che si occupa della strage al Crocus City Hall ha tramutato in arresto il fermo di un ottavo sospetto nell'attacco. Si tratta di Alisher Kasimov, originario del Kirghizistan ma cittadino russo. L'uomo è accusato di avere affittato un appartamento ai presunti terroristi, ma lui ha detto di averlo fatto senza sapere di chi si trattasse.
La Marina ucraina ha rivendicato oggi di aver colpito con un missile la nave anfibia 'Konstantin Olshansky' di cui i russi si erano impadroniti nel 2014 in Crimea. "Attualmente questa nave non è in grado di combattere", ha detto il portavoce della Marina, Dmytro Pletenchuk. I russi avevano preso la Konstantin Olshansky, insieme a molte altre navi ucraine, quando avevano occupato la Crimea 10 anni fa. "Era stata rinnovata ed era pronta a essere usata contro di noi, per questo è stata presa la decisione di colpirla", ha spiegato Pletenchuk.
Un militante russo pro-ucraino che stava organizzando un attacco terroristico nella regione russa di Samara ha azionato l'esplosivo che aveva addosso durante l'operazione di arresto. Lo ha fatto sapere il Servizio di sicurezza federale.
"Putin ha parlato di nuovo a se stesso oggi (ieri, ndr), durante unatrasmissione televisiva. Ancora una volta ha accusato l'Ucraina. Una creatura malata e cinica. Nella sua mente, tutti sono terroristi tranne lui, nonostante il fatto che sia stato alimentato con il terrore per due decenni": lo ha scritto su X la notte scorsa il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Putin è la più grande vetrina del terrore. Lui e i suoi servizi speciali. Quando sparirà, sparirà anche la domanda di terrore e violenza, perché è sua. Non è di nessun altro", ha aggiunto.
È ancora presto per parlare di quale sarà la reazione della Russia se sarà provata la partecipazione dell'Ucraina nell'attacco di venerdì al Crocus City Hall di Mosca. Lo ha detto alla Tass il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "Un'inchiesta è in corso, non sarebbe corretto fare speculazioni ipotetiche in questo momento", ha detto il portavoce.
Tredici proiettili di un lanciarazzi multiplo RM-70 Vampire, sparati dall'Ucraina, sono stati intercettati nella notte sulla provincia russa di Belgorod, ha riferito il Ministero della Difesa. "La scorsa notte è stato sventato un tentativo del regime di Kiev di lanciare un attacco terroristico contro strutture sul territorio della Russia con l'uso di un lanciarazzi multiplo RM-70 Vampire", si legge in una nota del ministero. Tredici razzi sono stati distrutti in volo sopra la provincia di Belgorod, è stato aggiunto.