Giovedì 18 Luglio 2024
ALESSANDRO FARRUGGIA
Esteri

A che punto è la controffensiva ucraina: le forze di Kiev avanzano nel sudest del Paese

La situazione sul campo secondo l'analista militare Tom Cooper

Roma, 13 giugno 2023 – Non è ancora l’avanzata vera e propria ma la tecnica dello ‘schiaccianoci’ –  mettere pressione su varie piccole fronte per cercare di provocare la rottura della prima linea da qualche parte – sta avendo i primi successi. 

“Nell'ultima settimana, durante l'operazione offensiva nelle aree operative di Donetsk e Tavriysk: l'avanzata delle truppe del gruppo offensivo è stata di 6,5 km; l'area del territorio presa sotto controllo è di 90 kmq; 7 insediamenti sono stati liberati: Lobkovo, Levadne, Novodarivka, Neskuchne, Storozheve, Makarivka, Blagodatne”, ha annunciato lunedì sera la viceministra della Difesa ucraina Hanna Malyar.

Bakhmut, soldato ucraino spara un razzo (Afp)
Bakhmut, soldato ucraino spara un razzo (Afp)

Stallo a Zaporizhzhia 

A Sud di Zhaporizhzhia la 33ª e la 47ª Brigata ucraine non riescono a passare. Due giorni fa, hanno attaccato da Lobkove in direzione sud-ovest fino a Luhove: sono state respinte e costrette a ritirarsi. Detto questo, gli attacchi sostenuti in quest'area  – costosi in termini di Leopard e M2 Bradley  – hanno costretto la 58ª CAA a portare la 22ª brigata Spetsnaz dalla seconda alla prima linea di difesa. Praticamente inesistenti guadagni territoriali anche nella zona di Mala Tomacka e Hujyajpole.

I progressi a Velyka Novosilka

Discorso diverso a sud di Velyka Novosilka, dove gli ucraini hanno sfondato la prima linea. “In sostanza  – spiega l’analista Tom Cooper, di solito molto ben informato  –  un gruppo di formazioni di fanteria (motorizzata) e di fanteria meccanizzata della ZSU, le forze armate ucraine, ha fatto breccia con un attacco “non spettacolare” e da allora si sta scatenando nelle retrovie russe. La ZSU ha eseguito una serie di attacchi notturni lungo il lato orientale del fiume Mokri Yaly, di solito iniziando in direzione sud, prima di virare verso ovest e poi verso nord, direttamente nelle retrovie russe”.

Le perdite russe 

“La cosa migliore  –  prosegue Cooper  – è che il fiume è la linea di demarcazione tra la 58ª Armata Combinata (CAA; lato occidentale) e la 35ª CAA (lato orientale). Questo ha colto i russi del tutto impreparati e ha causato loro ingenti perdite. La guarnigione russa di Neskuchne è stata la prima ad essere spazzata via, contava 200 uomini: 60 sono stati uccisi, 2-3 catturati, il resto è fuggito. Lo stesso è accaduto a Blahodatne, Stoozheve, Makarivka, Staromayorske e Urozhane. Alla fine, la 60ª Brigata di fucilieri a motore (MRB) e la 366ª Brigata di fanteria navale sono state sbranate e sono andate in pezzi. Quando le loro colonne sparse hanno iniziato a fuggire lungo la strada che corre a ovest del Mokri Yaly, hanno subito imboscate in più punti, subendo ulteriori perdite”.

Il contrattacco fallito del Cremlino

“Qualcosa di simile  –  spiega l'analista  –  è accaduto quando i russi hanno portato la loro ‘riserva operativa’ sotto forma di 127° MRD, dalla 3a linea di difesa fino all'area di Staromlynivka e le hanno ordinato di contrattaccare, il 10 giugno. Questa mossa è stata rilevata in tempo dalla ZSU e la divisione è stata pesantemente bombardata già durante la preparazione, subendo numerose perdite in carri armati, veicoli corazzati da combattimento e cannoni.

Dopodiché i russi hanno contrattaccato. Un reparto ha aggirato Staromayorske a nord e ha tentato di recuperare Storozheve. Lì si è imbattuto nella fanteria della Difesa territoriale ucraina ed è caduto in un'imboscata, subendo numerose perdite. Un altro è andato a est del fiume e ha cercato di colpire la ZSU a Urozhaine da est, ma è incappato in imboscate e mine e ha subito pesanti perdite. Inoltre, gli ucraini (a quanto pare, il 35° Fanteria di Marina e il 3° Meccanizzato) hanno liberato Novodonetske e hanno colpito il contrattacco russo sul suo fianco orientale... Infine, il 10 o l'11 giugno, il 127° russo ha contrattaccato su Makarivka, subendo di nuovo pesanti perdite e consentendo agli ucraini di rilanciare la loro avanzata e di raggiungere Staromlynivka, ieri mattina: da allora, ci sono aspri combattimenti all'interno del villaggio”.

Aspri combattimenti

Gli ucraini hanno perso i primi tank Leopard 2, ma anche i russi subiscono perdite di mezzi importanti. Lungo il fiume Mokry Yali, osserva l’analista Andrew Perpetua, i russi hanno perso 3 tank T80BV (i loro migliori) praticamente nella stessa località.  

Nella zona di Vuhledar, più ad est, ci sono molti rapporti che indicano aspri combattimenti a sud-est della città, approssimativamente tra Blahodatne e Volnovakha. A quanto pare, la ZSU potrebbe aver raggiunto l'area di Blahodatne, già il 7-8 giugno, prima che la VSRF lanciasse un contrattacco da est (con riserve ridispiegate dall'area di Donetsk). Il contrattacco potrebbe aver avuto un parziale successo nel rallentare l'avanzata ucraina.

Cosa succede a Bakhmut 

Gli Ucraini continuano a fare progressi, lenti ma continui anche nella zona di Bakhmut. "Le nostre forze  –  ha riferito il portavoce dello Stato Maggiore Andriy Kovalev durante un incontro con la stampa presso il Military Media Center  –  stanno avendo successo e nell'ultimo giorno sono riuscite ad avanzare di 500-1000 metri in direzione di Berdyansk. In totale con questa avanzata 3 km² sono stati presi sotto il nostro controllo".