Sabato 21 Dicembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Guerra in Ucraina, Kiev colpisce un deposito di petrolio a San Pietroburgo. Intercettati anche droni lanciati contro Mosca

Biden in pressione sui leader del Congresso Usa per sbloccare gli aiuti militari per Kiev. Ma l’Europa non aspetta e dopo l’accordo per la sicurezza tra Zelensky e Sunak, oggi a Parigi si firma il patto per una “coalizione d’artiglieria” con 23 nazioni

Roma, 18 gennaio 2024 - Nella guerra tra Ucraina e Russia le azioni di Kiev si fanno sempre più pericolose per Mosca. La scorsa notte i servizi del ministero della Difesa hanno colpito in territorio russo un deposito di petrolio a San Pietroburgo, nella regione di Leningrado. Secondo quanto ha riferito una fonte alla Bbc il raid è stato realizzato "con l'utilizzo di moderni mezzi ucraini". La stessa fonte ha affermato che d'ora in poi le strutture militari di San Pietroburgo e della regione di Leningrado sono "alla portata delle forze ucraine".

Sempre nella notte i sistemi di difesa aerea russi hanno intercettato droni ucraini anche nella regione di Mosca. Il Ministero della Difesa russo in una nota: "Il 18 gennaio, verso l'01,30 ora di Mosca è stato fermato un tentativo da parte del regime di Kiev di effettuare un attacco terroristico utilizzando veicoli aerei senza pilota di tipo aereo contro obiettivi sul territorio della Federazione Russa". Attacchi di droni anche in direzione opposta. Le difese aeree di Kiev hanno reso noto di aver abbattuto nella notte 33 droni kamikaze, 22 dei quali sono stati abbattuti vicino a Kiev.

Un missile russo lanciato da Belgorod contro l'Ucraina
Un missile russo lanciato da Belgorod contro l'Ucraina

Mosca non ha commentato le azioni di Kiev, ma il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha ribadito che "non c'è speranza che la Russia possa in qualche modo venire sconfitta". Aggiungendo: "Non ci opponiamo agli accordi che altri Paesi stipulano con l'Ucraina. Ma questo non cambia affatto il nostro obiettivo, lo ha confermato proprio l'altro giorno il presidente Putin. Raggiungeremo gli obiettivi (in Ucraina) in modo coerente, persistente e arriveremo a realizzare questi obiettivi", riferendosi al patto per la sicurezza firmato giorni fa dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky e dal primo ministro britannico Rishi Sunak, e all'accordo che sarà siglato oggi a Parigi di una "coalizione di artiglieria" per rafforzare le capacità militari di Kiev a cui hanno aderito 23 nazioni (Ma il ministro della Difesa ucraino, Rustem Oumerov, ha dovuto annullare la sua partecipazione per motivi di sicurezza).

E non è un caso questa mobilitazione europea per i rifornimenti di armi, dopo che il Congresso Usa ha bloccato l'ultima trance di aiuti per Kiev. Washington ha fatto sapere che alle forze ucraine restano munizioni immagazzinate per i prossimi due mesi, mentre il presidente Joe Biden è al lavoro per sbloccare la situazione. Il numero uno della Casa Bianca ha convocato i leader del Congresso per esortarli a continuare con gli aiuti statunitensi all'Ucraina, sospesi a causa della mancanza di un accordo tra repubblicani e democratici sui finanziamenti. Il presidente ha insistito perché sia "approvare rapidamente" la sua richiesta di fondi supplementari per Kiev, in modo da "mandare un forte segnale della determinazione Usa". Al contrario secondo Biden con il non agire "si mette in pericolo la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, l'alleanza Nato e il resto del mondo libero".

Orban controcorrente: "Aiuti a Kiev annuali e fuori dal bilancio Ue"

"Gli eurodeputati vogliono dare soldi all'Ucraina per 4 anni, mentre mancano solo 5 mesi alle elezioni europee. In sostanza, vogliono privare i cittadini del diritto di decidere del proprio futuro. Che posizione antidemocratica! L'Ungheria non è d'accordo. Se vogliamo aiutare l'Ucraina, facciamolo al di fuori del bilancio dell'Ue e su base annuale. Questa è l'unica posizione democratica a soli 5 mesi dalle elezioni", ha twittato il premier Viktor Orban parlando dello scontro con gli altri Paesi membri sul bilancio Ue.