Lunedì 1 Luglio 2024

Ucraina, attacco russo a Zaporizhzhia: 7 morti, due bambini. Appello di Zelensky: “Servono armi”

Le truppe di Mosca hanno attaccato la città di Vilniansk, anche undici persone sono rimaste ferite

Raid russo nella regione di Zaporizhzhia

Raid russo nella regione di Zaporizhzhia

Le truppe russe hanno attaccato la città di Vilniansk nella regione di Zaporizhzhia. Un attacco a seguito del quale 7 persone sono state uccise e altre 11 sono rimaste ferite. Ad annunciarlo è stato il capo dell'amministrazione militare regionale ucraina, Ivan Fedorov. Tra i morti ci sarebbero anche due bambini.

Inoltre, in città sono state danneggiate un'infrastruttura di grande importanza, un negozio ed edifici residenziali.

L'attacco a Vilniansk è stato messo a segno dopo che nel pomeriggio di oggi, sabato 29 giugno, si erano già udite esplosioni nel distretto. Fedorov aveva scritto allora della minaccia di attacchi con missili balistici sulla regione e successivamente si sono sentite esplosioni in alcune aree di Zaporizhzhia. Poco dopo, il capo dell'amministrazione ha annunciato il danno all'infrastruttura.

La Russia aveva già attaccato Zaporizhzhia e le città vicine in diverse occasioni dall'inizio della guerra nel febbraio 2022, ma nelle ultime settimane ha combattuto più nelle regioni del Donbass, a Est, che a Sud. E anche oggi, attacchi russi contro i villaggi che si trovano sulla linea del fronte nel Donetsk hanno provocato la morte di quattro civili: tre a Zarichne, uno nel villaggio di confine chiamato Niu-York, sotto intenso attacco dalla metà di giugno dalle truppe russe che puntano alla citta' di Toretsk. Qui altre 13 persone sono rimaste ferite.

"Ci sono modi per superare i raid russi – spiega il presidente ucraino Volodymyr Zelensky -: distruggendo i terroristi dove si trovano, eliminando i lanciamissili russi, colpendoli con armi a lungo raggio e aumentando il numero di moderni sistemi di difesa aeree. Ringrazio i nostri partner, ma le decisioni di cui abbiamo bisogno devono essere accelerate. Qualsiasi ritardo significa perdere più vite umane”