Roma, 13 agosto 2024 – Kiev avanza, Putin è furioso: si teme un aumento delle linee di fuoco. "La situazione è sotto il nostro controllo”, ha riferito a a Zelensky dal comandante in capo Oleksandr Syrskyi, le forze ucraine hanno invaso 1.000 chilometri quadrati nell'Oblast di Kursk. Lanciati nella notte 38 droni kamikaze contro l'Ucraina: 30 sono stati intercettati e abbattuti dalle difese aeree di Kiev. Zelensky, intanto, fa sapere su X che “Nonostante le battaglie difficili e intense, le nostre forze continuano ad avanzare nella regione di Kursk e il 'fondo di scambio' del nostro stato sta crescendo” e che “74 comunità sono sotto il controllo ucraino”.
Le milizie russe hanno anche distrutto posto di comando ucraino a nell'oblast di Kharkiv, mentre a Sumy sono state colpite le infrastrutture: la città è senza luce e gas, c’è anche un ferito. “Secondo fonti dell'intelligence, i militari ucraini hanno allestito un posto di comando in una delle case private di Kurilovka”, dicono da Mosca. Intanto, l'ispezione dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) nella torre di raffreddamento della centrale nucleare di Zaporizhia non ha permesso di determinare le cause dell'incendio scoppiato domenica
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Il ministero della difesa lettone ha annunciato che fornià Kiev di altri 500 droni da combattimento di produzione locale, che si vanno ad aggiungere agli oltre 30 veicoli della polizia di stato destinati agli Ucraini. Lo scopo di Riga, che solo due settimane fa aveva inviato 100 droni, è quello di inviare a Kiev un totale di 2.500 velivoli senza pilota. La Lettonia è a capo di una coalizione, del quale fa parte anche l'Italia, che ha l'obiettivo di produrre e inviare droni da combattimento all'Ucraina.
"Tre insediamenti nella regione di Belgorod sono stati attaccati dalle forze armate ucraine. Secondo le informazioni preliminari, nessuno e' rimasto ferito" ha dichiarato il governatore del territorio, Vyacheslav Gladkov.
"Se l'offensiva ucraina nella regione russa di Kursk non piace a Putin, se la cosa lo mette un pò a disagio, allora c'è una soluzione semplice: può andarsene dall'Ucraina e farla finita" ha dichiarato il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale statunitense, John Kirby. Washington fa sapere di appoggiare Kiev riguardo l'incursione in territorio russo che ormai da una settimana a questa parte sta portando imbarazzo al Cremlino. Dal governo Usa, inoltre, fanno sapere di non essere coinvolti "in nessun aspetto della preparazione o della pianificazione di questa operazione".
Il governatore ad interim della regione del Kursk, Aleksei Smirnov, ha fatto sapere che i cittadini rimasti sfollati dopo l'incursione delle forze armate dell'Ucraina saranno trasferiti nella zona di Zaporizhzhia, controllata tutt'ora da Mosca. Il piano è stato stilato dopo una discussione con Evgeny Balitsky, suo collegato insediato nella zona, che ha proposto di ospitare gli sfollati nei sanatori e nei pensionati sul Mare d'Azov.
"Sono costantemente in contatto con il comandante in capo Oleksandr Syrsky e ricevo resoconti sulla situazione in prima linea e sulle nostre operazioni nella regione di Kursk. Nonostante le battaglie difficili e intense, le nostre forze continuano ad avanzare nella regione di Kursk e il 'fondo di scambio' del nostro stato sta crescendo - scrive nel proprio profilo X il presidente ucraino Volodimir Zelensky -. 74 comunità sono sotto il controllo ucraino, dove vengono eseguite ispezioni e misure di stabilizzazione. Lo sviluppo di soluzioni umanitarie per questi territori continua".
L'agenzia per i diritti umani delle Nazioni Unite è preoccupata per il possibile impatto sui civili dei recenti sviluppi militari nella guerra tra Russia e Ucraina. Lo riporta il Guardian. "Ovunque si verifichino operazioni militari da entrambe le parti, la protezione dei civili in conformità con il diritto umanitario internazionale deve essere la massima priorità", ha affermato la portavoce dell'agenzia in un briefing, aggiungendo che l'Onu ha ricevuto resoconti non verificati di quattro civili uccisi, più un corrispondente di guerra e una paramedica feriti. Non è stata in grado di stabilire in quali circostanze si siano verificati questi episodi.
Non ci sono alternative per Kiev: senza la possibilità di lanciare missili in profondità in territorio russo, sono necessarie operazioni di terra come quella lanciata nella regione di Kursk la scorsa settimana. L'Ucraina torna a chiedere ai partner occidentali di porre fine ai divieti sull'uso dei missili per poter attaccare la Russia per evitare che le forze di Mosca usino i loro territori per sferrare attacchi contro la popolazione civile ucraina. "Questa è una guerra senza regole" per Mosca, ha denunciato il consigliere del Presidente Zelensky.
Il governo britannico non ha concesso a Kiev il via libera per usare i missili Storm Shadow nell'offensiva in corso nella regione russa di Kursk. "Non c'è stato alcun cambiamento", ha detto al Telegraph una fonte del governo. Il quotidiano ricorda che durante la sua visita a Londra, il mese scorso, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha fatto pressioni sul premier Keir Starmer per ottenere la revoca sulle restrizioni imposte all'uso dei missili, che hanno una gittata di circa 250 chilometri. Il Telegrah ha precisato che per usare questi missili occorrebbe anche il via libera di Parigi, dal momento che vengono prodotti in Francia.
L’Ucraina sta limitando la circolazione dei civili all'interno in un'area nella regione nord-orientale di Sumy entro 20 km dal confine con la Russia: lo ha reso noto lo stato maggiore di Kiev, come riporta Rbc-Ucraina. La misura è stata introdotta a causa di un “aumento dell'intensità delle ostilità” e dell'attivazione di gruppi di sabotaggio e ricognizione russi nella zona, ha sottolineato l'esercito.
Il Servizio di intelligence estera russo (Svr) ha sostenuto oggi che gli Stati uniti considerano l'ex ministro degli Interni ucraino Arsen Avakov come un candidato adatto per sostituire il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e che starebbero preparando una campagna per favorire la sostituzione. Lo affermano i media russi. “Attualmente, l'ex ministro degli Interni dell'Ucraina, Arsen Avakov, è considerato un candidato adatto. Gli Stati uniti considerano come punti di forza di Avakov i suoi stretti legami con le formazioni nazionaliste ucraine e i suoi continui contatti con i leader dei paesi europei”, si legge in una dichiarazione dell'SVR, secondo la quale l'amministrazione statunitense starebbe pianificando di lanciare una potente campagna informativa per screditare Zelensky al fine di costringerlo a lasciare il suo incarico. “L'amministrazione statunitense ha già incaricato le Ong affiliate di elaborare lo scenario dell'ascesa al potere di Avakov in Ucraina. Ora questa questione viene discussa con i leader dei principali partiti di opposizione ucraini, così come con un certo numero di deputati influenti della Verkhovna Rada del partito di governo Servitore del Popolo”, ha dichiarato l'agenzia d'intelligence russa.
Le autorità del distretto di Bolshesoldatsky della regione russa di Kursk, dove l'Ucraina sta conducendo un'operazione militare dal 6 agosto, hanno annunciato che la popolazione e' stata evacuata a causa dell'instabilità della situazione nell'area. "Finora non c'è stata alcuna evacuazione nel nostro distretto. Chi voleva, se ne è andato da solo e nessuno si è opposto. Oggi abbiamo iniziato a raccogliere dati sulle persone che hanno bisogno di essere evacuate", ha scritto il leader locale Vladimir Zaitsev sul suo canale Telegram.
Circa 10.000 persone vivono nel distretto di Bolshesoldatski, che confina con il distretto di Sudzha, il primo obiettivo dell'incursione ucraina. È vicino alla città di Kurchatov, che ospita la centrale nucleare di Kursk, e al capoluogo regionale, con una popolazione di circa 430.000 abitanti. Il governatore della regione, Alexei Smirnov, ha riconosciuto ieri che circa 121.000 persone sono già state evacuate dalle aree confinanti con l'Ucraina e altre 60.000 saranno trasferite in luoghi più sicuri in un secondo momento. Smirnov ha anche affermato che le forze ucraine controllano già 28 località nel territorio di Kursk, dove vivono circa 2.000 persone il cui destino è finora sconosciuto.
La Russia ha addestrato la sua marina a colpire siti nel cuore dell'Europa con missili a testata nucleare, in un potenziale conflitto con la Nato. Lo rivela il Financial Times citando documenti segreti di cui ha preso visione. “In una presentazione riservata agli ufficiali, precedente all'invasione su vasta scala dell'Ucraina, sono illustrate in dettaglio le mappe di obiettivi come la costa occidentale della Francia e Barrow-in-Furness nel Regno Unito”, riporta il quotidiano, spiegando che le mappe “realizzate a scopo espositivo più che per uso operativo, illustrano 32 obiettivi Nato in Europa per le flotte navali russe”.
“Putin è disperato: è pericoloso per la popolazione ucrainae per la regione indopacifica”. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale statunitense, John Kirby. "Cerca disperatamente assistenza e capacità militare, perché i controlli sulle esportazioni e le sanzioni hanno praticamente trasformato l'economia che aveva prima di questa guerra in un'economia di guerra. E si sta rivolgendo con disperazione a Paesi come l'Iran e la Corea del Nord per chiedere aiuto”, ha detto ieri Kirtby durante un briefing con i media.
“È pericoloso, ovviamente, per la popolazione ucraina – aggiunto – visto che questi missili continuano a piovere su di loro e sulle loro infrastrutture energetiche. Ma è pericoloso anche per la regione indopacifica”.
“Qualsiasi idea di un rapporto di difesa nascente tra Corea del Nord e Russia avrà ramificazioni per la nostra sicurezza collettiva e per i nostri requisiti di sicurezza nazionale nell'Indo-Pacifico. Ovviamente dobbiamo, e lo faremo, prendere provvedimenti per mitigare al meglio questa situazione, non solo da soli ma anche con i nostri alleati e partner”, ha concluso.
L'ispezione dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) nella torre di raffreddamento della centrale nucleare di Zaporizhia non ha permesso di determinare le cause dell'incendio scoppiato domenica e sulla cui responsabilità c'è stato uno scambio di accuse Kiev-Mosca. In una nota l'Agenzia chiarisce che il team inviato sul posto non ha rinvenuto resti di droni, secondo le accuse della Russia. Gli ispettori non sono stato in grado di "trarre conclusioni definitive sulla base dei risultati e delle osservazioni fatte finora", prosegue il comunicato, secondo cui "è improbabile che la fonte principale dell'incendio sia partita dalla base della torre di raffreddamento".
Una persona è rimasta ferita la notte scorsa in seguito ad un attacco russo contro la città di Sumy, nell'Ucraina nord-orientale, che ha preso di mira le infrastrutture critiche locali: lo ha reso noto l'amministrazione militare dell'omonima regione. In seguito all'attacco, hanno aggiunto le autorità, un quartiere della città è rimasto temporaneamente senza elettricità e gas.
Le forze armate russe hanno rivendicato la distruzione di un posto di comando ucraino vicino Kupyansk, nell'oblast di Kharkiv. L'obiettivo, ha detto a Ria Novosti il tenente colonnello Andrei Marochko, sarebbe stato colpito con munizioni ad alta precisione. "Secondo fonti dell'intelligence, i militari ucraini hanno allestito un posto di comando in una delle case private di Kurilovka. All'indirizzo indicato sono state effettuate ulteriori ricognizioni", ha detto Marochko
Le forze russe hanno lanciato nella notte 38 droni kamikaze contro l'Ucraina, 30 dei quali sono stati abbattiti dalle difese aeree di Kiev: lo rende noto l'Aeronautica militare ucraina su Telegram, aggiungendo che i russi hanno attaccato anche con due missili balistici Iskander-M dalla regione di Voronezh. I droni provenivano dalle zone russe di Primorsko-Akhtarsk e Kursk. Quelli distrutti sono stati intercettati nelle regioni ucraine di Mykolaiv, Vinnytsia, Sumy, Kirovohrad, Kherson, Chernihiv, Dnipropetrovsk e Cherkasy.