Roma, 12 febbraio 2025 – Il ritorno ai confini dell’Ucraina precedenti all’annessione della Crimea da parte della Russia (2014) è “un obiettivo irrealistico” secondo il nuovo capo del Pentagono che ha fatto il suo debutto oggi nel gruppo di contatto Nato a Bruxelles. “Perseguire questo obiettivo illusorio non farà altro che prolungare la guerra e causare ulteriori sofferenze". Pete Hegseth ha poi tracciato una linea rossa sull’ingresso nell’Alleanza atlantica di Kiev. Anche questo target viene definito “non realistico”. Gli Usa – ha aggiunto – non sono intenzionati a impegnare le sue truppe in una futura operazione di peacekeeping in Ucraina. Non solo. Gli Usa avranno come "priorità in futuro l'Indopacifico" e l'Europa in Europa dovrà "assumersi la responsabilità” della sua difesa. In giornata il presidente americano Donald Trump ha avuto colloqui telefonici con Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. Il leader del Cremlino lo ha invitato a Mosca.
La notte scorsa la Russia ha sferrato un nuovo massiccio raid missilistico su Kiev. La capitale è rimasta senza elettricità, i bombardamenti hanno riguardato anche cinque aree dell’omonima regione. Un morto e quattro feriti, tra cui un bambino.
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"Credo fermamente che i negoziati avranno successo: milioni di persone sono morte in una guerra che non ci sarebbe stata se io fossi stato presidente, ma è accaduto, e così deve finire. Non dovranno essere perse altre vite!". A scriverlo, nel lungo post su Truth in cui ha riferito del colloquio telefonico con il leader russo Vladimir Putin, è stato il presidente americano Donald Trump.
Nello stesso giorno in cui Donald Trump ha parlato al telefono con Vladimir Putin, si apprende che l'inquilino della Casa Bianca ha avuto un colloquio telefonico anche con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
"Ho appena avuto una lunga e altamente produttiva telefonata con il presidente russo Vladimir Putin. Abbiamo discusso di Ucraina, Medio Oriente, energia, intelligenza artificiale, il potere del dollaro e vari altri argomenti": lo scrive Donald Trump sul suo social Truth. Il presidente statunitense ha auspicato una conclusione positiva della guerra tra Mosca e Kiev. Dal canto suo, il presidente russo ha invitato il collega americano a Mosca, ha riferito il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.

"Non ci deve essere una Minsk 3 in Ucraina, robuste garanzie di sicurezza devono essere date per far sì che non inizi ancora una guerra, ma devono essere assicurate da truppe europee e non europee e se ci sarà una missione di peacekeeping non deve essere una missione Nato e non ci deve essere la copertura dell'articolo 5". Lo ha detto il nuovo capo del Pentagono Pete Hegseth aprendo la riunione del gruppo di contatto sull'Ucraina, presieduto dalla Gran Bretagna. Hegseth ha escluso la presenza di truppe Usa.
Nel corso "dell'ottimo incontro" con il vicepresidente Usa JD Vance "ho sollevato il tema della difesa ma anche, ovviamente, dell'Ucraina, sottolineando che l'Europa deve essere presente al tavolo dei negoziati perché l'esito ci influenzerà molto". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas nel corso di un'intervista con la European Newsroom di cui l'ANSA fa parte. "Vediamo alcune cose in modo diverso ma forse più chiaramente di chi vive molto lontano", ha aggiunto, precisando che gli Usa stanno però chiedendo "qual è il nostro punto di vista"
Se l'Ucraina non sarà ammessa nella Nato, dovrà raddoppiare il numero dei suoi militari. Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un'intervista all'Economist, come riporta Rbc Ukraina. "Se l'Ucraina non è nella Nato, significa che l'Ucraina costruirà la Nato sul suo territorio. Quindi, abbiamo bisogno di un esercito grande quanto quello che hanno oggi i russi. E per tutto questo, abbiamo bisogno di armi e soldi. E chiederemo questo agli Stati Uniti", ha sottolineato Zelensky, definendo questo un "piano B"
Il segretario al Tesoro Usa Scott Bessent ha incontrato a Kiev il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo rende noto la presidenza ucraina.
Il Segretario alla Difesa statunitense Pete Hegseth ha definitivamente chiuso la porta dell'Alleanza Atlantica all'Ucraina affermando che l'ingresso di Kiev nella Nato "non è un esito realistico". "Gli Stati Uniti non credono che l'adesione alla Nato per l'Ucraina sia un risultato realistico di un accordo negoziato" ha spiegato, piuttosto Kiev dovrebbe essere "sostenuta da truppe europee e non europee capaci" che non sarebbero tuttavia coperte dalle garanzie dell'articolo 5 dell'Alleanza.
Secondo il Segretario alla Difesa Usa Hegseth un, sperato da KIev, ritorno ai confini ucraini precedenti al 2014 è un obbiettivo "illusorio" e "non realistico". Il numero uno del Pentagono ha continuato: "Vogliamo un'Ucraina sovrana e prospera. Ma dobbiamo iniziare riconoscendo che tornare ai confini dell'Ucraina pre-2014 è un obiettivo irrealistico. Inseguire questo obiettivo illusorio non farà che prolungare la guerra e causare altre sofferenze".
Washington avrà come "priorità in futuro l'Indopacifico" e l'Europa, in Europa, dovrà "assumersi la responsabilità della difesa convenzionale", sono state le parole del nuovo capo del Pentagono Pete Hegseth aprendo la riunione del gruppo di contatto sull'Ucraina, presieduto dalla Gran Bretagna. "Gli Usa restano impegnati nella Nato e nella sicurezza dell'Europa ma non tollereranno più squilibri" ha sottolineato Hegseth.
In Ucraina un alto funzionario dei servizi segreti militari SBU, è stato arrestato perché accusato di essere una spia russa. Su Ukrainska Pravda si legge che "il presidente del Servizio di sicurezza dell'Ucraina, Vasyl Malyuk, ha personalmente arrestato il traditore". Sui social la foto di Malyuk con il colonnello Dmitry Kozyura, capo del quartier generale del Centro antiterrorismo dell'Sbu.

"Se Putin attaccasse la Nato, la reazione sarebbe devastante". Lo ha detto il segretario generale della Nato, Mark Rutte, in conferenza stampa, evidenziando che il presidente russo "perderebbe e lo sa".
Il Cremlino rifiuta uno scambio di territori con l'Ucraina, ipotesi evocata ieri da Volodymyr Zelensky in un'intervista al Guardian come possibile base per le trattative. "Questo è impossibile. La
Russia non ha mai discusso e non discuterà mai di scambiare il suo territorio", ha detto ai giornalisti il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov riferendosi alla regione di Kursk parzialmente occupata dall'esercito ucraino.
Elon Musk, il miliardario capo del dipartimento per l'Efficienza governativa degli Stati Uniti, ha affermato oggi che la Nato necessita di una revisione dopo che un utente di X ha definito l'alleanza anacronistica. "La NATO necessita di una revisione", ha affermato Musk su X in risposta al post di un utente in cui si afferma che la Guerra fredda è finita e che la Nato è anacronistica.
"Un cittadino russo attualmente in carcere negli Stati Uniti sarà rilasciato e tornerà a casa nei prossimi giorni". Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov dopo il rilascio dell'americano Fogel detenuto dal 2021 in Russia.
Il raid su Kiev dimostra, per il presidente ucraino, che la pace potrebe essere ancora lontana. "Putin non sta preparandosi per la pace. Continua invece a uccidere ucraini e a distruggere le nostre città. Solo misure forti e pressione sulla Russia possono fermare questo terrore, In questo momento abbiamo bisogno dell'unità e del supporto di tutti i nostri partner nella lotta per una fine giusta a questa guerra". Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un post sui social dopo l'attacco missilistico russo che stanotte ha fatto un morto e 4 feriti a Kiev.

Le forze di difesa ucraine hanno abbattuto nelle ultime ore 6 missili balistici Iskander-M su 7 e 71 droni su 123 lanciati dai russi: lo riporta l'aeronautica militare di Kiev su Telegram, citata da Ukrinform e da altri media ucraini. L'attacco missilistico è iniziato alle 19 ora locale di ieri (le 18 ore italiane), con il lancio di 7 missili Iskander-M (anche detti S-400) su Kiev e su Kryvyi Rih. Uno è andato a segno ed è esploso nel quartiere Obolonsky di Kiev, uccidendo una persona e ferendone almeno altre quattro, fra cui un bambino
Nella notte sono stati lanciati 123 droni, per lo più Shahed di fabbricazione iraniana, 71 dei quali sono stati abbattuti dalla contraerea nelle regioni di Kharkiv, Poltava, Sumy, Kiev, Cherkasy, Chernihiv, Kirovohrad, Zhytomyr, Dnipropetrovsk, Kherson e Mykolaiv. Altri 40 droni, per lo più 'esche' per confondere la contraerea, sono caduti in zone aperte. Per respingere l'attacco di missili e droni, scrive Ukrinform, sono stati coinvolti l'aviazione, le unità missilistiche antiaeree, le apparecchiature per la guerra elettronica e i gruppi di fuoco mobili dell'aeronautica militare.
Le principali riserve di litio e titanio nel Donbass si trovano in territorio occupato da Mosca l'attività di estrazione non è ancora iniziata e lo sminamento è ancora in corso. Lo ha affermato il leader dell'amministrazione russa nella regione, Denis Pushilin, secondo cui i giacimenti più importanti si trovano nei territori di Donetsk e Lugansk e a Dnepropetrovsk. Secondo Pushilin, non si parla ancora di avviare lo sfruttamento dei giacimenti. "Il territorio è stato liberato di recente, c'è del lavoro da fare lì. Ma vi dirò, queste sono aree molto promettenti per sanare il bilancio, sia regionale che federale", ha aggiunto.
È di un morto e quattro feriti, tra cui un bambino, il bilancio di un massiccio attacco aereo russo che nella notte ha colpito la regione di Kiev e la capitale dell'Ucraina. Lo ha reso noto il consigliere presidenziale ucraino Andriy Yermak su Telegram, spiegando che una parte della capitale è rimasta senza elettricità a causa del raid. I vigili del fuoco sono impegnati a spegnere un incendio in una zona residenziale di Kiev, aggiungono i media.
