Domenica 5 Gennaio 2025
REDAZIONE ESTERI

Attacco russo nella regione di Kiev: un morto e 4 feriti. Zelensky: “Trump può aiutarci a fermare Putin". Turchia: “Vogliamo la pace”

Secondo il presidente ucraino, il tycoon "è molto forte e imprevedibile”. Sul possibile cessate il fuoco, Meloni: “Unico modo è costringere la Russia in situazione di stallo”. Gli ucraini vogliono fermare la guerra, ma non ad ogni costo: lo dice un sondaggio. Per il 47%, il divieto di aderire alla Nato è “inaccettabile”

Roma, 3 gennaio 2025 – Attacco russo nella regione di Kiev, un morto e quattro feriti. Le forze di difesa hanno abbattuto 60 droni. C’è un clima di attesa sul fronte ucraino per i possibili sviluppi delle trattative. Dopo le dichiarazioni rilasciate ieri da Zelensky - "Trump può essere decisivo in questa guerra. Può aiutarci a fermare Putin. È molto forte e imprevedibile" – oggi la Turchia si aspetta una tregua imminente. "Vogliamo un cessate il fuoco immediato e la pace", ha detto il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan. “L'unico modo per giungere ad una pace è costringere la Russia in una situazione di stallo”, sottolinea la premier Giorgia Meloni.

Ultime notizie in diretta

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Servizio di emergenza ucraino
15:31
Ramstein presiederà Gruppo di contatto per l'Ucraina

 

Il ministro della Difesa Usa, Lloyd Austin, presiederà giovedì prossimo alla base di Ramstein, in Germania, una riunione del Gruppo di contatto per l'Ucraina, l'ultima sotto l'amministrazione Biden. Lo scrive Politico ricordando che si tratta della 25esima riunione del Gruppo che riunisce oltre 50 Paesi dall'inizio dell'invasione russa del febbraio 2022. L'ultima riunione ad alto livello si è svolta in settembre, mentre ad ottobre era stata fissato un vertice a livello di leader che doveva essere presieduto da Joe Biden che alla fine cancellò la visita in Germania a causa dell'uragano Milton. Chiamato anche il "Ramstein format", dal nome della base dove di solito si riunisce, il Gruppo è guidato, dall'inizio della guerra, dal Pentagono che è il principale veicolo di coordinamento degli aiuti militari occidentali a Kiev. Non è chiaro se Trump, che ha ripetutamente affermato di voler ottenere la fine della guerra rapidamente, intenda continuare l'iniziativa, sottolinea Politico ricordando che alcuni volevano che Nato assumesse la leadership del network per garantire che continuasse con o senza il sostegno della prossima amministrazione Usa.

10:03
Sondaggio: "Ucraini vogliono la pace, ma non a tutti i costi"

Gli ucraini sono pronti a discutere "in modo flessibile" di pace, ma in maggioranza sono contrari ad una pace "ad ogni costo". A dicembre, coloro che avrebbero accettato un "rinvio della liberazione dei territori temporaneamente occupati" dai russi ma sono risolutamente contrari all'imposizione russa del divieto di aderire alla Nato, che considerano "inaccettabile", seppure venisse concesso di aderire all'Unione europea, sono il 47% - contro il 41% dei favorevoli -, in leggero calo rispetto a giugno quando i contrari erano il 54%. Questo è uno dei risultati di un sondaggio compiuto dall'Istituto internazionale di Sociologia di Kiev (Kiis) citato da Rbc-Ucraina.

I sondaggisti, scrive Rbc, hanno posto agli intervistati tre opzioni "a pacchetto", il primo dei quali già citato. Negli altri due è stato chiesto se si fosse d'accordo con l'opzione dell'adesione a Nato e Ue, pur rinunciando per ora alla restituzione di territori invasi e della Crimea da parte di Mosca, ed il 64% degli intervistati si è detto favorevole, a fronte di un 21% "categoricamente contrario", mentre lo scorso giugno i favorevoli erano il 47% e i contrari il 38%.

La terza opzione teorica di pace offerta agli intervistati prevedeva l'adesione a Nato e Ue e la restituzione delle regioni occupate di Zaporizhzhia e Kherson, ma il "rinvio della liberazione" del Donbass e della Crimea, ed ha riscosso l'adesione del 60% con un 26% di contrari - a giugno i favorevoli erano il 54% e i contrari il 33%. "L'atteggiamento nei confronti delle opzioni offerte mostra che se queste comprendessero richieste attualmente avanzate dalla Russia, che compaiono regolarmente sui media, la maggioranza assoluta le rifiuterebbe categoricamente", si legge nelle conclusioni del sondaggio Kiis, citate da Rbc-Ucraina.

In un secondo sondaggio di Kiis, sempre citato da Rbc, si dà conto che il 51% degli ucraini intervistati in via di principio a dicembre era contrario a concessioni territoriali alla Russia: in leggero calo rispetto al dato del 58% di ottobre (prima dell'elezione di Trump, ndr) e a fronte di un 32% di intervistati che invece si sono dichiarati favorevoli ad "alcune concessioni" in ottobre, passato al 38% in dicembre. 

09:01
Kiev, abbattuti 60 droni d'attacco russi

Le forze di difesa antiaerea ucraine la scorsa notte hanno abbattuto 60 droni d'attacco russi di fabbricazione iraniana Shahed e di altro tipo su 93 lanciati, mentre 23, definiti droni-esca, sono caduti in zone aperte. Nella regione di Kiev una persona è rimasta uccisa e altre quattro ferite. Lo scrive l'agenzia Ukrinform, che cita il canale Telegram lo stato maggiore militare ucraino. I droni, si legge, sono stati lanciati dalle regioni russe confinanti di Bryansk, Rostov e Oryol; le regioni ucraine prese di mira, scrive Ukrinforn, sono quelle di Poltava, Sumy, Kharkiv, Kiev, Chernihiv, Cherkasy, Zhytomyr, Donetsk e Dnipropetrovsk.

08:35
Intelligence russa: "Presto abbassata l'età di mobilitazione in Ucraina"

La decisione di abbassare l'età della leva in Ucraina è già stata preparata e sarà adottata a breve. Lo ha affermato l'ufficio stampa del Servizio di intelligence estero russo (Svr). "Qualche giorno fa, Washington ha chiesto al presidente Vladimir Zelensky di adottare urgentemente misure per abbassare l'età di mobilitazione a 18 anni (oggi è di 25 anni, prima della guerra era 27 anni, ndr). La decisione corrispondente è già stata preparata a Kiev e sarà adottata nel prossimo futuro", si legge in una dichiarazione del Svr rilanciata dall'agenzia Interfax. Questa decisione sarà adottata, poiché "la Casa Bianca riconosce che fornire alle Forze armate ucraine supporto materiale e tecnico da solo non è sufficiente per stabilizzare la linea del fronte", sottolinea la stessa fonte.

"Le informazioni a disposizione del Svr indicano che è con preoccupazione che le élite politiche occidentali notano un declino nella capacita' dell'esercito ucraino di resistere all'assalto delle forze armate russe", prosegue la dichiarazione. Secondo il Servizio di intelligence estero russo, "non è escluso un rapido crollo delle linee di difesa delle forze armate ucraine. L'amministrazione uscente di Joe Biden sta cercando di scongiurare tale scenario. L'attenzione è rivolta alle forniture di armi ancora più avanzate, tra cui sistemi missilistici con una gittata estesa". Infine, in questo contesto, "i paesi dell'Europa orientale confinanti con l'Ucraina hanno già avviato taciti preparativi per accettare nuove ondate di rifugiati ucraini", conclude la nota ufficiale.

08:00
Il dissidente Orlov: "Arriverà un altro Putin"

 

Dopo Vladimir Putin, "potrebbe benissimo venire un altro Putin". Lo dice in un'intervista al Corriere della Sera pubblicata oggi il dissidente russo Oleg Orlov, biologo, esule a Berlino. Per Orlov, dopo l'ex agente del Kgb potrebbe salire al potere in Russia "qualcuno finora anodino, un senza nome che finora magari ha supportato in silenzio la dittatura e potrebbe salire a galla nel potere magari con l'avallo di altre forze estere, di Paesi che formalmente continueranno a dirsi per la libertà in Russia ma nei fatti saranno contenti di poter riavere il gas a poco, il petrolio a poco, al prezzo irrilevante di qualche dissidente in carcere. L'opposizione potrebbe non farcela nemmeno se Putin muore. E voi, cari compagni occidentali, dovrete vedervela con qualche nuova guerra".

Inoltre, l'opposizione al regime è divisa: secondo il dissidente, dopo la morte in carcere di Alexey Navalny "non c'è una figura unica in cui l'opposizione russa possa riconoscersi". E i russi, prosegue, "sono annientati. La repressione voi non credo possiate capirla, ma funziona: nessuno fa più politica se il prezzo è così alto. Uomini del governo a livello locale controllano persino le conversazioni: era da Brezhnev che non si stava così".

Il dissidente spiega di non avere mai avuto dubbi sulla vera natura di Putin: "A me, e a quelli attorno a me, era chiaro da subito che fosse un dittatore. Ma avevamo l'occhio allenato da anni di impegno politico, e stavamo in Russia. Dove i diritti vennero lesi subito; dove subito cominciarono le operazioni imperialiste nel Caucaso. L'Europa ha visto segnali preoccupanti, si è detta 'non esageriamo' e ha continuato a comprare il gas", conclude.

07:29
Pace in Ucraina, Meloni: "Costringere la Russia in situazione di stallo"

"Ho letto le ultime dichiarazioni del presidente eletto degli Stati Uniti Trump. Cito testualmente: 'Putin dovrebbe pensare che è arrivato il momento (per fare la pace; ndr) perché ha perso. Quando perdi 700 mila persone, è il momento', 'voglio arrivare ad un accordo e il solo modo di arrivarci è quello di non abbandonare' l'Ucraina. Sono parole totalmente sovrapponibili a quelle che ho ripetuto, a nome dell'Italia, in molte occasioni". Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un'intervista a Sette, settimanale del Corriere della Sera. "Abbiamo sempre detto - aggiunge - che l'unico modo per giungere ad una pace è costringere la Russia in una situazione di stallo, perché non c'è alcuna possibilità di pace se non l'equilibrio delle forze di campo e se la Russia ha campo libero nell'invasione dell'Ucraina. Questo è quello che sostiene l'Italia, e che dicono anche gli Stati Uniti".

07:15
Turchia: "Vogliamo un cessate il fuoco immediato"

La Turchia si aspetta un cessate il fuoco immediato e la pace in Ucraina. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan. "Vogliamo un cessate il fuoco immediato, la pace", ha detto il capo della diplomazia turca in una conferenza stampa congiunta con il suo omologo belga. "Questa guerra - ha aggiunto - ha causato migrazioni, crisi economiche che hanno travolto l'Europa e il mondo".

Ieri il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato in un'intervista trasmessa stasera dalla tv ucraina che "l'imprevedibilità" del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump potrebbe contribuire a porre fine alla guerra con la Russia. "Trump può essere decisivo (...) in questa guerra. Può aiutarci a fermare Putin. È molto forte e imprevedibile", ha detto Zelenskyj in un'intervista televisiva, credendo che il presidente eletto americano "voglia davvero porre fine alla guerra."

07:00
Attacco russo nella regione di Kiev: un morto e 4 feriti

Una persona è morta e altre quattro sono rimaste ferite la notte scorsa in seguito a un attacco russo nella regione di Kiev: lo ha reso noto su Telegram l'amministrazione militare regionale, come riporta Ukrinform. "In uno dei distretti della regione, un camionista è morto per le ferite causate dai frammenti di un bersaglio abbattuto. In un altro distretto, i detriti di un drone abbattuto hanno colpito una casa privata, provocando un incendio sul tetto. Tre residenti sono rimasti feriti", si legge in un comunicato. In un altro caso, i frammenti di un drone hanno ferito una donna per strada, conclude la nota.