Londra, 5 dicembre 2024 – Nucleare, guerra mondiale, nuova guerra fredda, attacco della Russia: sono concetti che ormai circolano tra le cancellerie, ma anche nelle dichiarazioni ufficiali, sempre più di frequente. In una escalation verbale che rischia di diventare sempre più reale.
Il mondo è all'alba di una "terza era nucleare" in cui il Regno Unito e l'Occidente sono minacciati da più parti, ha dichiarato oggi l'ammiraglio Tony Radakin, capo di stato maggiore della difesa britannico, durante un discorso al Royal United Services Institute (Rusi), think tank specializzato nella difesa. Le minacce, secondo Radakin, arrivano in particolare da Mosca, per quanto riguarda un potenziale ricorso a ordigni tattici, dall'accumulo di armi nucleari da parte della Cina, dalla mancata cooperazione dell'Iran nell'accordo sul nucleare e dal "comportamento imprevedibile" della Corea del Nord.
Il comandante delle forze armate allo stesso tempo ha sottolineato che è remota la possibilità di un attacco della Russia contro il Regno Unito e la Nato. Ha affermato infine che è necessario mantenere forte il deterrente nucleare britannico, descrivendo la prima era nucleare come la Guerra Fredda e la seconda caratterizzata dagli sforzi di disarmo e di contrasto alla proliferazione mentre la terza, di sicuro molto preoccupante, sta per iniziare.
Ma a Bruxelles l’allarme per le mosse della Russia viene preso molto sul serio e la “remota possibilità di un attacco della Russia” viene forse considerata un po’ meno remota. Il commissario europeo alla Difesa, Andrius Kubilius, in audizione alla sottocommissione Sicurezza e difesa del Parlamento europeo, ha affermato: "Ripeto ancora una volta che dovremmo tenere conto di ciò che l'intelligence tedesca ha detto parlando al Bundestag, e che molti altri servizi segreti hanno detto, e anche la Nato parla con lo stesso linguaggio. Ovvero, che la Russia prima del 2030 può essere pronta per qualche tipo di questa aggressione militare contro di noi, e anche che la Russia ha un'economia di guerra, per cui è in grado di produrre in sei mesi ciò che l'esercito tedesco ha nelle sue scorte".
Del resto il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, intervenendo alla ministeriale Osce in corso a Malta, ha avvertito del pericolo che l'attuale "guerra fredda" nel mondo entri in una "fase calda".