Martedì 12 Novembre 2024

I documenti russi top secret che svelano come può iniziare la guerra nucleare

Così si addestra la Marina di Putin. L’obiettivo principale sarebbe “indebolire il potenziale militare ed economico del nemico”. Prima dell’attacco previsto un ‘lancio dimostrativo’

Roma, 13 agosto 2024 – La Russia è pronta a tutto per il conflitto in Ucraina, anche all’utilizzo di armi nucleari. Una realtà già nota, ma che torna ad emergere con un articolo del Financial Times: i documenti di Stato russi studiati dai suoi analisti – risalenti al periodo tra il 2008 e il 2014 – rivelerebbero con certezza che la marina militare russa è stata addestrata ad effettuare potenziali lanci contro determinati obiettivi in Europa. 

missile russo
Russia: i documenti top secret che raccontano come potrebbe iniziare una guerra atomica (foto Ansa)

Dove potrebbero colpire

E se molti analisti ipotizzavano che Putin potesse puntare innanzitutto alla parte orientale del continente – come la Polonia e i paesi baltici – sembra piuttosto che “immaginasse un conflitto con l'Occidente che si estendesse ben oltre la sua immediata frontiera Nato, pianificando una serie di attacchi travolgenti in tutta l'Europa occidentale”. Tra i primissimi obiettivi di un’eventuale guerra atomica ci sarebbero infatti la costa occidentale della Francia e Barrow-in-Furness nel Regno Unito, che ospita diverse imbarcazioni militari e sottomarini nucleari britannici. Stando al quotidiano, le mappe “realizzate a scopo espositivo più che per uso operativo, illustrano 32 obiettivi Nato in Europa per le flotte navali russe”.

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L’ultimo segnale

Un attacco di questa portata sarebbe però anticipato dall’utilizzo dell’atomica su una posizione remota e presumibilmente poco abitata: Mosca vorrebbe in questo modo lanciare un ultimo messaggio alla Nato, dicendosi pronta “all'uso di armi nucleari di precisione non strategiche” anche in siti d’interesse maggiore. Il tutto dovrebbe avvenire in contemporanea a un attacco di terra contro i Baltici.

Le priorità: perché la Marina

A detta degli analisti che hanno letto i documenti riservati, in una guerra contro la Nato la priorità della Russia sarebbe “indebolire il potenziale militare ed economico del nemico”. 

Nei documenti trapela inoltre come il Cremlino abbia “mantenuto la capacità di trasportare armi nucleari tattiche su navi di superficie", inclusi "missili antisommergibile con testate nucleari installati su navi di superficie e sottomarini" e “missili antiaerei guidati da navi e da terra con testate nucleari per sconfiggere i gruppi di difesa aerea nemici”. Quindi, la scelta di riservare alla Marina questo gravoso compito sarebbe dettata dalla sua capacità di sferrare “colpi improvvisi e preventivi” e “attacchi missilistici massicci da varie direzioni”.

L’analisi della Nato

In ogni caso, l’Alleanza atlantica sembrerebbe essere a conoscenza dei potenziali piani russi, avendone già studiato le potenzialità. Stando agli analisti del Financial Times, i documenti del Cremlino sono coerenti con il modo in cui la Nato ha valutato la minaccia di attacchi missilistici a lungo raggio da parte della marina russa e la velocità con cui la Russia potrebbe ricorrere all'uso del nucleare.

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