Roma, 6 febbraio 2024 – Una nave mercantile di proprietà britannica è stata colpita in un attacco di droni nel Mar Rosso, al largo dello Yemen controllato dai ribelli Houthi: lo ha reso noto nella notte la società di sicurezza marittima britannica Ambrey. La nave, battente bandiera delle Barbados, ha “subito lievi danni sul lato sinistro”, ha affermato la Ambrey, aggiungendo che non ci sono stati feriti.
Nell’area del Mar Rosso proprio ieri gli Stati Uniti avevano effettuato un nuovo attacco contro gli Houthi nello Yemen, prendendo di mira due droni marini carichi di esplosivi ritenuti “una minaccia imminente per le navi militari e mercantili”: lo ha reso noto su X il Comando militare statunitense in Medio Oriente (Centcom). Da Teheran arriva una nuova condanna dei raid Usa e Gb contro gli Houthi.
Resta ancora distante l'accordo per una nuova tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas e per il segretario di Stato Usa Blinken si fa complessa la sua nuova missione in Medio Oriente con la sua visita oggi in Egitto. Hamas alza la posta e chiede un cessate il fuoco permanente. Il premier israeliano Netanyahu tira dritto e sottolinea che la guerra continuerà fino all'eliminazione dei leader di Hamas: “Il rapporto di scambio ostaggi/detenuti deve essere uguale alle intese precedenti”, dice.
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Le ultime notizie
"La risposta di Hamas è stata trasmessa dal mediatore del Qatar al Mossad. I suoi dettagli vengono attentamente valutati dai funzionari coinvolti nei negoziati", ha reso noto l'ufficio del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu.
Un altro soldato israeliano è stato ucciso nel nord di Gaza. L'esercito israeliano ha aggiornato il bilancio delle vittime a 563 unità.
Le ispezioni di decine di chilometri di tunnel di Hamas situate sotto a Khan Yunis hanno portato alla luce "documenti segreti che confermano i legami tra Iran e Hamas in generale e con Sinwar in particolare". Il portavoce militare dell'Idf, Daniel Hagari, ha spiegato: "Si tratta di documenti ufficiali di Hamas del 2020 che descrivono i trasferimenti dell'Iran negli anni 2014-2020 di oltre 150 milioni di dollari a Hamas e a Sinwar. Questo è un elemento ulteriore a riprova del sistema con cui l'Iran esporta il terrorismo in Medio Oriente".
Biden non dice no: "C'è stata una risposta da Hamas" a proposito dell'accordo sugli ostaggi "ma è un po' oltre il limite.... Ci stiamo ragionando".
"La risposta di Hamas è negativa nella sostanza" ha spiegato una fonte politica israeliana citata dalla tv Canale 12. Infatti secondo Ynet per le autorità israeliane "Hamas ha detto sì al quadro dell'accordo ma ha posto condizioni impossibili. Non cesseremo i combattimenti".
Hamas insiste nella sua richiesta "di un cessate il fuoco totale e comprensivo" e sulla "fine dell'aggressione", fa sapere la fazione islamica su Telegram confermando l'ok all'accordo dato a Qatar ed Egitto alla mediazione di Parigi, "affrontata con spirito positivo".
Il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha annunciato che discuterà domani con Israele la risposta di Hamas sull'accordo sugli ostaggi. In conferenza stampa con il premier del Qatar, Blinken ha poi ribadito che è "essenziale" raggiungere l'accordo.
Il premier del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, ha annunciato di aver ricevuto "una risposta positiva" da parte di Hamas sull'intesa per gli ostaggi israeliani a Gaza.
Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, è arrivato in Qatar dove incontrerà l'emiro, Sheikh Tamim bin Hamad Al Thani, e il primo ministro e ministro degli Esteri, Mohammed bin Abdulrahman Al Thani. Lo riporta la Cnn. Blinken ha raggiunto Doha dopo la tappa in Egitto dove ha avuto un incontro di circa due ore con il presidente Abdel Fatah al Sisi. Ieri Blinken aveva incontrato a Riad il principe ereditario Mohammed bin Salman.
Abdul Malik al-Houthi, leader degli Houthi dello Yemen ha minacciato: il gruppo "aumenterà ulteriormente" le sue azioni nel Mar Rosso se Israele non ferma gli attacchi a Gaza.
Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ieri ha incontrato a Riad il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman. Il capo della diplomazia americana è arrivato lunedì in Arabia Saudita, prima tappa del suo viaggio in Medio Oriente. Blinken oggi si è poi recato al Cairo, in Egitto, per un faccia a faccia con il presidente egiziano Abdel Fatah al Sisi con cui discuterà una tregua a Gaza e un accordo sugli ostaggi mediato da egiziani e qatarioti.
Il presidente dell'Argentina Javier Milei, appena arrivato in Israele, accolto dal responsabile degli esteri Israel Katz, ha confermato la sua intenzione di trasferire l'ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme. "Voglio ringraziarla - ha detto Katz - per aver riconosciuto Gerusalemme come capitale di Israele e per aver annunciato adesso il trasferimento dell'ambasciata argentina a Gerusalemme, capitale del popolo ebraico e dello Stato d'Israele".
Qualsiasi attacco "indiscriminato" contro aree densamente popolate o il blocco degli aiuti di cui le persone hanno bisogno per "sopravvivere" può costituire un "crimine di guerra", ha dichiarato il responsabile per gli Affari umanitari delle Nazioni Unite, Martin Griffiths, riferendosi alle operazioni militari nella città di Rafah, nel sud della Striscia. Nella città secondo l'Onu sarebbero ammassati circa metà di tutti gli abitanti dell'enclave palestinese.
Sono centinaia i manifestanti che si sono radunati al valico di Kerem Shalom, tra Israele e la Striscia di Gaza per bloccare i camion diretti a Gaza. Si sono registrati scontri con le forze di polizia, riferisce il Jerusalem Post.
L'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) pubblicherà a marzo il suo rapporto preliminare sugli attacchi del 7 ottobre, ovvero sul coinvolgimento di dodici suoi dipendenti nelle azioni compiute da Hamas nel sud di Israele. Lo ha dichiarato Dorothee Klaus, direttrice dei programmi dell'Unrwa in Libano, aggiungendo che l'Agenzia si aspetta che, dopo aver visto i risultati delle indagini, i donatori che hanno sospeso i finanziamenti rivedano le decisioni prese.
Diversi "proiettili" sono stati lanciati questa mattina nel nord di Israele dal Libano: lo hanno riferito le forze di difesa israeliane, precisando che l'attacco era mirato a colpire Margaliot e che l'artiglieria ha reagito, colpendo le fonti dei colpi. Due soldati sono rimasti leggermente feriti, ha spiegato l'esercito dello Stato ebraico. Aerei da combattimento dell'Idf, questa mattina, avevano preso di mira una base militare di Hezbollah vicino a Marwahin, nel Libano meridionale, così come le strutture operative del movimento sciita vicino a Meiss El Jabal, sempre nel Libano meridionale. Da parte sua, Hezbollah ha confermato di avere compiuto tre attacchi contro obiettivi nel nord di Israele, due dei quali contro la caserma Ramim, vicino a Kiryat Shimona.
Nelle ultime 24 ore è di 107 morti e 143 feriti il bilancio delle operazioni militari di Israele nella Striscia di Gaza. Lo ha reso noto il ministero della Sanità di Hamas, precisando che dall'inizio dell'"aggressione" israeliana all'enclave palestinese si contano 27.585 morti e 66.978 feriti
Le truppe israeliane continuano a combattere contro i miliziani di Hamas sopra e sotto terra a Khan Yunis, nel sud di Gaza, oltre ad effettuare incursioni nelle parti settentrionali e centrali della Striscia. Nel dare notizia dello svolgimento delle operazioni nelle ultime ore, l'Idf - citato dal Times of Israel - informa che nel corso di un attacco aereo notturno a Deir al-Balah, nel centro di Gaza, un terrorista palestinese della Jihad islamica che ha partecipato all'attacco a Nir Oz durante l'assalto del 7 ottobre, è stato ucciso. Nel corso delle ultime 24 ore, i militari hanno ucciso decine di miliziani di Hamas e catturato circa 80 sospetti terroristi.
Si registrano anche oggi nuovi scambi di colpi di mortaio tra il Libano e Israele e in particolare gli attacchi reciproci sono tra Hezbollah e l'esercito israeliano. Secondo il corrispondente della Tv "Al Jazeera" aerei da guerra israeliani hanno recentemente attaccato la città di Marwahin, nel sud del Libano. D'altra parte, le sirene hanno suonato in diversi insediamenti nella zona di Ras Naqoura, nella Galilea occidentale, dopo che i missili erano stati lanciati dal Libano meridionale. Per 4 mesi, le città del Libano meridionale sono state sottoposte quotidianamente ad attacchi aerei israeliani e bombardamenti di artiglieria. Dal canto loro gli Hezbollah libanesi hanno affermato che i suoi combattenti oggi, hanno preso di mira la caserma militare israeliana Ramim con due missili Burkan.
I ribelli Houthi dello Yemen hanno rivendicato gli attacchi a navi statunitensi e britanniche in due separate operazioni nel Mar Rosso, uno dei quali è stato confermato dalla società di sicurezza Ambrey. In un comunicato, il portavoce degli Houthi, Yahya Saree ha affermato che "il primo attacco ha preso di mira la nave americana Star Nasia, mentre l'altro ha preso di mira la nave britannica Morning Tide". Le operazioni militari degli Houti continueranno "contro le navi israeliane o dirette ai porti della Palestina occupata fino alla fine dell'assedio e alla fine dell'aggressione contro il popolo palestinese nella Striscia di Gaza". Lo dice in una nota rilanciata dai media arabi, il generale di brigata Yahya Saree.
Il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha chiesto ai Paesi islamici per quale motivo mantengano relazioni con Israele nonostante i "crimini e l'infanticidio", sottolineando: "Il regime sionista, ha sempre cospirato contro i musulmani, non sarà mai loro amico". Lo riportano i media iraniani. "Allontanare i Paesi da Israele è una delle politiche fondamentali dell'Iran, perché se questi Paesi avessero tagliato i loro legami prima, oggi non assisteremmo agli attacchi di Israele contro il popolo oppresso di Gaza", ha aggiunto in un incontro con il ministro degli Esteri del Sudan Al-Sadiq Ali a Teheran ieri.
Si registrano nuove operazioni delle forze di sicurezza israeliane in Cisgiordania. La Mezzaluna Rossa palestinese ha confermato che un palestinese è stato ferito dai proiettili israeliani nella città di Qaffin, nel nord della Cisgiordania. Israele ha intensificato le sue operazioni militari in Cisgiordania e aumentato il ritmo delle incursioni e dei raid nelle città, villaggi e campi palestinesi. Le piattaforme dei media locali hanno documentato l'assalto delle forze israeliane alla città di Kafr Qaddum, situata a est di Qalqilya.
Gli ordini di evacuazione di Israele nella Striscia di Gaza coprono ormai i due terzi del territorio dell'enclave palestinese, ovvero 246 chilometri quadrati, secondo quanto riferito oggi dagli operatori umanitari delle Nazioni Unite. L`area colpita dai raid di Israele ospitava 1,78 milioni di palestinesi, ovvero il 77% della popolazione di Gaza, prima che scoppiasse la guerra tra Israele e
Hamas il 7 ottobre. All`inizio della guerra, l`esercito israeliano ha consigliato ai palestinesi nella metà settentrionale del territorio di lasciare le loro case per sottrarsi ad eventuali combattimenti di terra. Nel corso della guerra, gli ordini di evacuazione si sono poi estese ad alcune aree del sud, compresa la città di Khan Younis e le zone circostanti, attuale fulcro dell`offensiva di terra israeliana.
Uno dei leader del movimento palestinese Hamas, Abdel Rahman Shadid, ha affermato in una dichiarazione al quotidiano del Qatar, Al-Arabyi Al-Jadeed, che Hamas ritarda la sua risposta alla proposta di scambio di ostaggi formulata a Parigi perché starebbe "completando le consultazioni interne e nazionali per giungere alla formula migliore che garantirà la realizzazione dei diritti del popolo palestinese". "Il quadro proposto ignora le richieste fondamentali del nostro popolo che non possono essere aggirate, ci vorrà più tempo per le consultazioni sulle fasi del quadro e sui dettagli dell'accordo", ha sottolineato inoltre l'esponente di Hamas.
Il segretario di Stato americano Antony Blinken volerà oggi in Egitto come parte di un tour in Medio Oriente alla ricerca di una nuova tregua e di "una fine duratura" alla guerra tra Israele e Hamas. Al Cairo, Blinken incontrerà il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi, il giorno dopo aver avuto colloqui a Riad con il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman. Il viaggio, il quinto di Blinken nella regione durante la guerra iniziata quasi quattro mesi fa, includerà successivamente soste in Israele e Qatar.
Il "lato sinistro" di una nave mercantile battente bandiera delle Barbados di proprietà britannica ha subito "lievi danni" durante un attacco di droni, ha detto la società di sicurezza specializzata nel trasporto marittimo Ambrey. Secondo l'Agenzia britannica per la sicurezza marittima (Uktmo), un oblò della nave mercantile è stato "leggermente" danneggiato nell'attacco compiuto mentre la nave si trovava a 57 miglia nautiche, o circa 105 chilometri, a ovest di Hodeida, uno dei principali porti sulla costa occidentale dello Yemen e sotto il controllo dei ribelli Houthi.