Roma, 22 febbraio 2024 – Decine di attacchi aerei di Israele nella notte su Rafah nel sud della Striscia di Gaza, un’azione svolta nel momento in cui iniziano complicati colloqui al Cairo per cercare di stabilire una tregua sul territorio palestinese. Mentre secondo le Nazioni Unite 2,2 milioni di persone, la stragrande maggioranza della popolazione, sono minacciate di carestia a Gaza, e le organizzazioni umanitarie denunciano attacchi contro le loro installazioni. Rafah è "l'ultimo bastione" di Hamas agli occhi del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu deciso, nonostante le proteste internazionali, a lanciare lì un'offensiva di terra per sconfiggere il movimento islamico palestinese e liberare gli ostaggi detenuti a Gaza. Quasi 1,5 milioni di persone, secondo l'Onu, sono ammassate in questa città situata al confine chiuso con l'Egitto.
Intanto al Cairo qualcosa si sta muovendo per un nuovo accordo sul rilascio degli ostaggi israeliani e su una possibile tregua a Gaza. Il quotidiano saudita Asharq Al-Awsat, citando fonti diplomatiche, ha riferito di “progressi nei colloqui tra Egitto e Hamas”. La fazione islamica, ha proseguito, “ha ammorbidito le sue posizioni e l'Egitto sta lavorando per ottenere una flessibilità simile anche con la delegazione israeliana che arriverà al Cairo nelle prossime ore”. A dare più forza alle indiscrezioni ci ha pensato il ministro del Gabinetto di guerra israeliano Benny Gantz. “Segni preliminari”, ha detto, indicano che “c'è la possibilità di far avanzare un nuovo accordo per la liberazione degli ostaggi. Non lasceremo intentata possibilità per riportarli a casa”.
In Brasile, a Rio, è iniziato il G20 dei ministri degli Esteri in un clima di tensione sulle crisi in Ucraina e in Medio Oriente: gelo tra il ministro degli Esteri russo Lavrov e il segretario di Stato americano Blinken.
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Le ultime notizie
Le forze israeliane hanno terminato le operazioni all'interno dell'ospedale Nasser di Khan Yunis (Nel sud della striscia) e si sono ritirate oggi da quella struttura. Lo ha riferito la agenzia di stampa palestinese Shehab. In Israele la notizia è stata confermata dalla radio pubblica Kan. In precedenza l'esercito israeliano aveva riferito di aver trovato nel perimetro di quell'ospedale veicoli utilizzati da Hamas per lanciare l'attacco del 7 ottobre ed anche automobili rubate in quella occasione in un kibbutz vicino. In tutto l'esercito ha arrestato nell'ospedale 200 palestinesi sospettati di aver partecipato ad operazioni di Hamas.
Gli Houthi intendono "intensificare le operazioni nel Mar Rosso" usando anche "armi sottomarine". Lo ha annunciato il leader del gruppo sostenuto dall'Iran Abdulmalik al Houthi. "Le operazioni nel Mar Rosso e nel Mar Arabico, a Bab al Mandab Starit e nel Golfo di Aden continuano, si intensificano e sono efficaci", ha aggiunto in un discorso.
Una persona è rimasta ferita dopo che un missile degli Houthi ha colpito una nave mercantile di proprietà del Regno Unito nel Golfo di Aden. Lo riporta SkyNews citando le forze armate statunitensi. Secondo il comando centrale degli Stati Uniti la MV Islander battente bandiera di Palau è stata colpita dopo che gli Houthi hanno lanciato due missili balistici antinave dallo Yemen meridionale, "causando un ferito lieve e danni". La nave sta "continuando il suo viaggio" dopo l'incidente, ha detto il Comando Centrale. L'episodio è avvenuto dopo che 6 droni Houthi erano stati abbattuti dagli Usa e da un loro alleato nel Mar Rosso.
Gli attacchi israeliani hanno ucciso stanotte almeno 48 persone nel sud e nel centro di Gaza, metà dei quali donne e bambini. Lo dicono funzionari sanitari della Striscia citati dall'Ap sul suo sito. Sette attacchi israeliani hanno colpito Rafah stamattina, uno dei quali ha raso al suolo una moschea e devastato gran parte dell'isolato circostante, scrive Ap. Un altro attacco ha colpito una casa a Rafah che ospitava la famiglia al-Shaer, uccidendo almeno 4 persone, tra cui una madre e suo figlio. Secondo i funzionari dell'ospedale locale, gli attacchi notturni nel centro di Gaza hanno ucciso 44 persone, tra cui 14 bambini e 8 donne.
"È importante smantellare i restanti battaglioni di Hamas nel centro e nel sud della Striscia". Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant incontrando l'inviato della Casa Bianca Brett McGurk a Tel Aviv. Nel vertice - ha fatto sapere il ministero - si è discusso degli sforzi per liberare gli oltre 130 ostaggi israeliani, degli sviluppi operativi nelle roccaforti di Hamas nel centro e nel sud di Gaza e degli aiuti umanitari alla Striscia "facilitati" da Israele, dagli Usa e dai partner internazionali. Gallant ha anche sollevato il tema della "aggressione" iraniana attraverso i suoi alleati in Libano, Siria, Iraq e Yemen e le loro attività di contrabbando di armi in territorio israeliano per "destabilizzare la regione".
Hamas è pronta ad accettare il rilascio di 3mila detenuti palestinesi in cambio degli ostaggi israeliani. Lo ha riferito il Wall Street Journal (Wsj) che cita fonti egiziane. Tuttavia - secondo le stesse fonti - Hamas chiede ancora il rilascio dei detenuti in Israele condannati a lunghe pene e che la discussione di un cessate il fuoco permanente cominci all'inizio di una tregua di 6 settimane. In questo caso - se le trattative andranno avanti - continuerà il rilascio di tutti gli ostaggi.
Gli Houthi dello Yemen hanno annunciato che le navi che sono interamente o parzialmente di proprietà di individui o entità israeliane e le navi battenti bandiera israeliana sono "bandite" dal Mar Rosso, dal Golfo di Aden e dal Mar Arabico. Lo riporta Al Jazeera. Il Centro di coordinamento delle operazioni umanitarie degli Houthi, agenzia controllata dal gruppo, ha inviato una dichiarazione agli assicuratori marittimi e alle aziende che operano nella regione. Sono vietate anche le navi di proprietà di individui o entità statunitensi o britannici, o che navigano sotto la loro bandiera.
Sono 23 i cittadini americani che, tra le fila delle Forze di difesa israeliane (Idf), hanno perso la vita da quando sono iniziate le operazioni militari di terra contro Hamas nella Striscia di Gaza. Lo scrive il Washington Post sottolineando che si tratta del 10 per cento del totale delle vittime dell'Idf a Gaza. Inoltre almeno 32 cittadini statunitensi sono stati uccisi dai miliziani di Hamas durante l'assalto del 7 ottobre e 11 sono stati presi in ostaggio. Sei americani sono ancora nelle mani di Hamas nella Striscia di Gaza.
L'aviazione e l'artiglieria israeliana hanno bombardato stamani diverse località nel sud del Libano nel settore occidentale e orientale della linea di demarcazione tra i due paesi, lungo la linea del fronte con gli Hezbollah libanesi. Lo riferisce l'agenzia di notizie libanese Nna. Nelle stesse ore, testimoni oculari riferiscono di intensi sorvoli di jet militari israeliani sui cieli del sud del Libano. Questi velivoli, affermano le fonti, abbattono il muro del suono creando panico tra la popolazione civile, inclusi i bambini e i ragazzi delle scuole del sud del Libano.
Le forze americane che operano nel Mar Rosso hanno distrutto sette missili antinave, un lanciamissili e un drone provenienti dalle aree dello Yemen controllate dagli Houthi. Lo ha detto questa mattina il comando dell'esercito americano (Centcom). In una dichiarazione sulla piattaforma X, il Comando Centrale ha affermato che le sue forze hanno condotto quattro attacchi di autodifesa contro i missili Houthi mentre erano pronti a lanciarsi verso obiettivi nel Mar Rosso.
Il ministero della Sanità di Gaza, diretto da Hamas, ha riferito che 97 palestinesi sono stati uccisi e 132 sono rimasti feriti nella Striscia di Gaza durante gli attacchi israeliani delle ultime 24 ore. Secondo la stessa fonte, dall'inizio della guerra, il 7 ottobre scorso, 29.410 palestinesi sono stati uccisi e 69.465 feriti nella Striscia di Gaza.
Nuovo attacco missilistico contro una nave in transito nel Golfo di Aden, poche ore dopo che raid statunitensi sulle posizioni Houthi nello Yemen avevano provocato la distruzione di lanciatori pronti a sparare. "Una nave è stata attaccata da due missili, che hanno provocato un incendio a bordo", ha riferito un'agenzia britannica per la sicurezza marittima aggiungendo che "le forze della coalizione stanno rispondendo".
L'esercito israeliano prosegue oggi le operazioni di terra a Gaza City (nel rione Zaitun) e a Khan Yunis. Lo ha reso noto il portavoce militare. A Zaitun, ha precisato, l'aviazione è intervenuta ieri dieci volte per proteggere le forze di terra da minacce incombenti da parte di miliziani di Hamas, "20 dei quali sono stati uccisi". In parallelo altre operazioni sono state condotte nel settore occidentale di Khan Yunis (nel sud della Striscia) dove ieri "sono stati uccisi 15 terroristi". Nelle perlustrazioni condotte dalle forze di terra sono stati trovati magazzini di armi e documenti di Hamas. Inoltre - ha aggiunto il portavoce - nel sud della Striscia di Gaza la marina militare ha colpito postazioni di Hamas e della Jihad islamica.
Un missile anticarro lanciato stamattina dal Libano ha colpito una casa privata a Yuval, un villaggio nell'Alta Galilea. Un incendio è scoppiato nell'abitazione, sul posto sono arrivate le squadre dei vigili del fuoco. Non ci sono state segnalazioni di feriti. Un altro missile anticarro è stato lanciato verso la città di Kiryat Shmona ed è atterrato in un'area aperta. Lo riporta Ynet News.
Otto israeliani sono rimasti feriti, di cui tre gravemente, dopo che sono stati sparati colpi di arma da fuoco sulla Highway 1 a est di Gerusalemme, vicino a Ma'ale Adumim, nel centro di Israele. Lo ha confermato la polizia israeliana, aggiungendo che due terroristi sono stati uccisi sul luogo dell'attacco dopo che aver aperto il fuoco sui veicoli in attesa di passare attraverso un posto di blocco. Sul luogo della sparatoria sono attualmente presenti unità di pronto soccorso che prestano cure ai feriti. l direttore di Magen David Adom, Eli Bin, ha precisato che la sparatoria è avvenuta vicino al check point di az-Za'ayyem, tra Gerusalemme e Ma'ale Adumim.
L'Idf afferma che il sistema di difesa aerea a lungo raggio Arrow ha intercettato un missile, lanciato dagli Houthi dello Yemen, sul Mar Rosso che si stava dirigendo verso Israele. Il missile balistico, lanciato verso Eilat, non è entrato nello spazio aereo israeliano quando è stato abbattuto, e le sirene hanno suonato nella città meridionale secondo il protocollo. Gli Houthi hanno lanciato diversi missili balistici e droni su Eilat, in solidarietà con la Striscia di Gaza: tutti sono stati intercettati o hanno mancato il bersaglio. L'intercettazione di Arrow di oggi è stata la sesta intercettazione.
La United Airlines ha annunciato la ripresa dei suoi voli verso Israele a partire dal mese prossimo, diventando la prima compagnia aerea americana a prendere questa decisione dagli attentati di Hamas il 7 ottobre. United Airlines prevede la ripresa dei primi voli per Tel Aviv da Newark, vicino a New York, il 2 e 4 marzo, con l'obiettivo di ripristinare il suo programma giornaliero dal 6 marzo. "United ha condotto un'analisi dettagliata della sicurezza prima di prendere questa decisione", ha affermato la compagnia aerea in una nota sottolineando che continuerà a "monitorare la situazione a Tel Aviv" e ad adattare il suo programma "di conseguenza".
Hezbollah ha dichiarato di aver lanciato 13 attacchi contro Israele nelle ultime ora. Lo riporta Al Jazeera. Il gruppo libanese ha dichiarato di aver preso di mira diverse basi israeliane e di aver lanciato razzi contro le città israeliane di Metula e Matzuva. Di solito, ricorda l'emittente araba, nelle dichiarazioni che annunciano le sue operazioni militari Hezbollah dichiara che esse sono a sostegno dei palestinesi di Gaza, ma il gruppo ha affermato che alcuni dei suoi attacchi di mercoledì erano anche "in risposta al bombardamento israeliano di case civili nel sud del Libano".