Roma, 21 febbraio 2024 – Mistero sulla sorte di Yahya Sinwar, il capo di Hamas a Gaza braccato da Israele. La stampa saudita ha rivelato che sarebbe riuscito a passare in Egitto dai tunnel presenti a Rafah, portando con lui anche alcuni ostaggi. Dal Cairo però sono arrivate smentite. Dopo giorni di dubbi e interrogativi, Sinwar sarebbe ricomparso sulla scena: secondo la tv Kan, che cita mediatori delle trattative tra Hamas e Israele, avrebbe ripreso ad inviare messaggi alla leadership del suo movimento all'estero.
Si apre uno spiraglio sulle trattative per uno stop al conflitto. Una delegazione di Hamas è arrivata al Cairo e, secondo fonti egiziane, sarebbe giunta nel più stretto riserbo anche una missione israeliana. La posizione dei terroristi sarebbe “ammorbidita”. Ieri il premier Netanyahu ribadiva che il rilascio degli ostaggi non può essere “a ogni costo”. In Consiglio di Sicurezza dell’Onu gli Usa hanno messo il veto ad una nuova risoluzione araba per l'immediato cessate il fuoco a Gaza, sottolineando che “non è il momento di una tregua permanente”. Per la Cina questo renderà “più pericolosa” la situazione nella Striscia.
Intanto al 137esimo giorno di guerra, Israele non si ferma e ha continuato ad operare a largo raggio sulla Striscia di Gaza, con particolare intensità soprattutto a Khan Yunis, nel sud della Striscia. Colpito un rifugio di Medici senza frontiere. Ci sono vittime.
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Le ultime notizie
Dieci ostaggi sarebbero morti nei raid aerei condotti da Israele sulla Striscia di Gaza. Lo riporta al-Jazeera, citando una notizia diffusa dal sito indipendente israeliano Hamkom. Secondo il sito, i raid sarebbero stati effettuati anche in diversi casi in cui l'esercito sapeva dall'intelligence della possibile presenza di ostaggi negli edifici presi di mira. Per Hakmom, l'esercito israeliano ha definito questi ostaggi "morti durante la prigionia di Hamas".
Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov e l'omologo egiziano Sameh Shoukry hanno discusso della situazione in Medio Oriente e della guerra in corso nella Striscia di Gaza durante un incontro in Brasile a margine della riunione ministeriale del G20. Lo riferisce il ministero degli Esteri russo. "I capi dei ministeri degli Esteri dei due Paesi hanno avuto uno scambio di opinioni sugli aspetti più urgenti della situazione in Medio Oriente, con particolare attenzione alla situazione nella Striscia di Gaza" ha affermato il ministero in una nota riportata da Ria novosti. Lavrov e Shoukry hanno chiesto di unire gli sforzi per risolvere il conflitto israelo-palestinese, ha aggiunto il ministero.
Circa un milione di donne e ragazze sono state sfollate "con la forza da Gaza, metà delle quali nella regione meridionale di Rafah, ha dichiarato sulla piattaforma X, U.N. Women, l'agenzia delle Nazioni Unite per le donne. "Stanno vivendo sofferenze insopportabili, malattie e rischiano la fame", ha sottolineato ancor l'agenzia chiedendo nel post un "cessate il fuoco umanitario immediato". Ieri gli Stati Uniti, al Consiglio di sicurezza, hanno imposto per la terza volta un veto al cessate il fuoco.
Secondo il canale americano Abc News, Israele si sta preparando a riaprire il valico di frontiera di Karni per facilitare l'ingresso degli aiuti umanitari nel nord della Striscia di Gaza. Israele ha ridotto l'attività del valico di frontiera durante l'ascesa al potere di Hamas nel 2007 e lo ha chiuso definitivamente nel 2011.
La Knesset (il Parlamento israeliano) ha votato a stragrande maggioranza a favore di una risoluzione del governo israeliano, il governo più a destra nella storia del Paese, contro il progetto degli Stati Uniti e di diversi Paesi arabi, di cui non si conoscono ancora i dettagli, che culminerebbe con la creazione di uno Stato palestinese. In linea con il voto già arrivato tre giorni in seno all'esecutivo, la Knesset ha approvato la risoluzione con il sostegno di 99 dei 120 parlamentari e con 9 voti contrari.
La Corte internazionale di giustizia non può ordinare il ritiro immediato delle truppe israeliane dalla Cisgiordania e da Gaza, senza considerare le reali esigenze di sicurezza di Israele. Lo ha affermato Richard Visek, consulente legale ad interim presso il Dipartimento di Stato americano, durante il procedimento presso la più alta corte delle Nazioni Unite che esamina la legalità dell'occupazione israeliana nei territori palestinesi. "Qualsiasi decisione verso il ritiro di Israele dalla Cisgiordania e da Gaza richiede la considerazione delle reali esigenze di sicurezza di Israele", ha dichiarato Visek. "Ci siamo ricordati tutti di queste esigenze di sicurezza il 7 ottobre, e persistono", ha detto Visek ai giudici.
Il sistema di sicurezza israeliano - citato da Kan tv - ha diffuso nuovi dati sulla presenza dei terroristi di Hamas nell'Unrwa, l'agenzia per i rifugiati palestinesi dell'Onu. Secondo questa fonte, dei circa 12.000 lavoratori dell'Agenzia a Gaza, "440 sono attivi nell'ala militare di Hamas", le Brigate Qassam. "Altri 2.000 circa - ha aggiunto - sono membri di Hamas registrati ma non nell'ala militare". Infine - ha concluso - "altri 7 mila hanno un parente di primo grado membro di Hamas".
Gli attacchi israeliani in tutta Gaza hanno ucciso almeno 67 palestinesi tra la scorsa notte e oggi. Lo riportano i media internazionali tra cui il Guardian e Sky News. Le morti sono avvenute in alcune aree in cui ai civili era stato detto di cercare rifugio. L'ospedale dei martiri di Al-Aqsa a Deir al-Balah ha dichiarato di aver ricevuto 44 corpi dopo molteplici attacchi nel centro della Striscia, riportano i media. Gli attacchi israeliani in tutta Gaza hanno ucciso almeno 67 palestinesi tra la scorsa notte e oggi. Lo riportano i media internazionali tra cui il Guardian e Sky News. Le morti sono avvenute in alcune aree in cui ai civili era stato detto di cercare rifugio. L'ospedale dei martiri di Al-Aqsa a Deir al-Balah ha dichiarato di aver ricevuto 44 corpi dopo molteplici attacchi nel centro della Striscia, riportano i media.
Un rapporto dettagliato sulle violenze sessuali compiute dai miliziani di Hamas il 7 ottobre sulle loro vittime in Israele (ed in seguito anche su parte degli ostaggi) è stato pubblicato oggi dall'Associazione israeliana di assistenza alle vittime di attacchi sessuali (Igud1202). Fondato su testimonianze dirette e interviste, il rapporto afferma che "i terroristi di Hamas hanno fatto ricorso a pratiche sadiche con la finalità di accrescere le umiliazioni ed il terrore provocati dalle sevizie sessuali". Nel presentare il rapporto i media locali consigliano di non esporre il contenuto a minorenni o a persone sensibili
"Il ministro Antonio Tajani è un amico di Israele, ha dimostrato la sua amicizia sia nei fatti che nelle parole, sia prima della guerra a Gaza che durante. Dobbiamo ascoltare attentamente quello che ci dice. Sono d'accordo sul fatto che il nostro sforzo deve continuare a concentrarsi sulla riduzione delle vittime civili a Gaza, aumentando la quantità di assistenza. Hamas d'altra parte sta utilizzando i civili come scudi umani e impedisce il loro accesso agli aiuti. È una situazione difficile". Lo ha detto l'ambasciatore israeliano in Italia, Alon Bar, intervenendo alla trasmissione Ping Pong su Rai Radio1.
Una delegazione israeliana è attesa al Cairo in seguito ad un "ammorbidimento" della posizione di Hamas nei colloqui sugli ostaggi: lo ha scritto il quotidiano saudita Asharq Al-Awsat, citando fonti diplomatiche, e la notizia è rilanciata dai media israeliani. La delegazione israeliana dovrebbe arrivare al Cairo nelle prossime ore, ma altre fonti fanno notare che non significa che ci sia stata "una svolta".
Una fonte egiziana ha smentito le notizie secondo cui il leader di Hamas nella Striscia di Gaza, Yahya Sinwar, sarebbe fuggito in Egitto attraverso i tunnel sotto Rafah: lo ha riferito questa mattina il quotidiano libanese Al Akhbar, affiliato al movimento sciita libanese Hezbollah. "Tutto ciò che è stato pubblicato in questo contesto è infondato, poiché non ci sono tunnel che possano essere utilizzati e la supervisione egiziana della striscia di confine è stata intensificata", ha detto la fonte, aggiungendo che le accuse "sono invenzioni israeliane intese a giustificare le sue azioni".
La decisione degli Stati Uniti di porre il veto alla risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'Onu sul cessate il fuoco immediato a Gaza ha spinto il conflitto in una situazione «ancora più pericolosa». È quanto ha commentato la portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning, ricordando che Pechino "ha votato a favore del progetto di risoluzione". Mentre gli Stati Uniti, ancora una volta, hanno posto il veto da soli, spingendo la situazione a Gaza in una situazione ancora più pericolosa".
Media siriani riferiscono di un attacco missilistico israeliano nel quartiere residenziale di Kfar Sousa, a sud-ovest di Damasco. Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani, nella zona si trovano membri di Hezbollah e milizie iraniane sostenitrici del regime di Bashar al-Assad. Almeno due i morti.
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato la morte di un altro soldato nell'offensiva a Gaza, e il grave ferimento di altri tre. Il totale dei militari rimasti uccisi nella Striscia sale così a 237. Il militare è rimasto ucciso durante gli scontri con i miliziani di Hamas nel nord della Striscia di Gaza. Due militari sono rimasti gravemente feriti nell'esplosione di un missile anticarro, sempre nel nord di Gaza. Nella parte meridionale della Striscia, un soldato è rimasto gravemente ferito nell'esplosione di un ordigno.
"Nella notte l'esercito di Israele ha condotto un'operazione ad Al Mawasi, a Khan Younis, nella Striscia di Gaza, dove è stato bombardato un rifugio che ospitava membri dello staff di Medici Senza Frontiere e le loro famiglie". Lo denuncia la stessa Msf, spiegando che "almeno due familiari del personale Msf sono stati uccisi e altre sei persone sono rimaste ferite. Siamo inorriditi da quanto accaduto".
I ribelli Houthi dello Yemen hanno attaccato una nave americana battente bandiera greca che trasportava grano in quel Paese del Medio Oriente. A rivelarlo è il Comando Centrale degli Stati Uniti. In un messaggio sui social media, la struttura ha spiegato che la nave mercantile in questione, la M/V Sea Champion, ha subito lievi danni quando un missile le è esploso vicino. "Anche così, l'equipaggio è rimasto sulla rotta verso l'obiettivo finale: consegnare grano ad Aden, nello Yemen, a beneficio del popolo yemenita", ha spiegato il Comando Centrale.
Il segretario di Stato americano Antony Blinken è arrivato in Brasile, per un incontro dei ministri degli Esteri del G20 al quale dovrebbe partecipare pure il russo Sergei Lavrov. Blinken incontrerà anche il presidente Luiz Inacio Lula da Silva, nel bel mezzo di un diverbio diplomatico con Israele dopo che ha paragonato l'offensiva del paese nella Striscia di Gaza all'Olocausto nazista - dichiarazioni che Washington ha respinto.
Hezbollah afferma di aver lanciato sei attacchi contro Israele, riporta l'emittente araba Al Jazeera. Il gruppo islamista libanese spiega di aver sparato razzi e di aver preso di mira un gruppo di soldati israeliani in una base sul lato orientale del confine e le posizioni dell'esercito nelle contese fattorie di Shebaa, che il Libano rivendica come proprie.