Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Bombardamenti israeliani in Libano, a sud di Beirut: almeno 14 feriti. Il video

Colpiti magazzini di armi. Israele rivendica l’attacco: “Continueremo a rispondere alle aggressioni di Hezbollah”. Tel Aviv: “Ostaggi liberi entro ramadan o entriamo a Rafah”. Il governo israeliano allineato a Netanyahu. Raid su Gaza: almeno 70 vittime. Onu: non più funzionate l'ospedale Nasser 

Roma, 19 febbraio 2024 – Israele bombarda il sud di Beirut. Lo riferiscono media e social media, pubblicando immagini della densa colonna di fumo che si leva dalla costa mediterranea, nei pressi di Ghaziye, vicino Sidone, a 40 km a sud della capitale. Il bilancio attuale (ma in costante aggiornamento) è di 14 feriti: tutti lavoratori siriani e palestinesi.

Israele rivendica l’attacco: “Abbiamo colpito alcuni magazzini contenenti armi di Hezbollah in risposta all’esplosione di un drone i cui detriti sono stati ritrovati nei pressi del Lago di Tiberiade questo pomeriggio”, dichiara il portavoce dell’Idf Avichay Adraee sur X. E avverte: “Continueremo a rispondere alle aggressioni di Hezbollah”. 

Un ultimatum ad Hamas. Questo, in estrema sintesi, il contenuto delle dichiarazioni fatte dall'ex capo di stato maggiore delle forze di difesa israeliane Benny Gantz, che è anche un membro del gabinetto di guerra dello Stato ebraico, secondo il quale Israele lancerà l'offensiva a lungo minacciata contro Rafah il mese prossimo se l'organizzazione palestinese non avrà liberato i rimanenti ostaggi tenuti a Gaza entro l'inizio del Ramadan.

Intanto Netanyahu ottiene il sì del suo governo a respingere "ogni tentativo d'imporre uno Stato palestinese in modo unilaterale”. Il premier ha sottoposto al voto dei ministri una dichiarazione in cui ribadisce l'opposizione di Israele ad ogni "diktat internazionale”.  

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Le ultime notizie

16:02
Media: "Bombardamento israeliano al sud di Beirut"

E' salito ad almeno 14 feriti il bilancio dei due raid aerei attribuiti a Israele che hanno colpito la zona di Ghaziyeh, in Libano, a circa cinque chilometri a sud di Sidone. Lo ha indicato l'agenzia libanese Nna, precisando che la maggior parte dei feriti sono lavoratori siriani e palestinesi. Israele ha rivendicato l’attacco: “Abbiamo colpito alcuni magazzini contenenti armi di Hezbollah in risposta all’esplosione di un drone i cui detriti sono stati ritrovati nei pressi del Lago di Tiberiade questo pomeriggio”, dichiara il portavoce israeliano Avichay Adraee sur X. E avverte: “Continueremo a rispondere alle aggressioni di Hezbollah”.

 

15:19
Idf: "Trovate a Gaza immagini di Kfir Bibas: il neonato ostaggio di Hamas 

L'esercito israeliano ha trovato a Gaza un video con immagini di Kfir Bibas, assieme alla mamma Shiri e al fratellino Ariel, risalenti ai primi giorni della guerra. Rapito con la sua famiglia, Kfir ha compiuto un anno in prigionia e si ignora se sia ancora vivo. Come più piccolo dei rapiti, ma anche per i capelli rossi suoi e del fratellino, Kfir è uno dei simboli del dramma degli ostaggi. L'Idf ha mostrato il video ai famigliari e aspetta il loro via libera per diffonderlo.  I piccoli Bibas sono gli unici minorenni che non sono stati liberati in occasione dello scambio con detenuti palestinesi. Hamas ha dichiarato che Shira e i suoi bambini sono morti, ma l'esercito israeliano non ha mai avuto una conferma. "Abbiamo visto la famiglia arrivata viva a Gaza, Hamas è l'unico responsabile della loro incolumità", ha detto un portavoce della famiglia Bibas.  Shiri e i due figli sono stati rapiti il 7 ottobre nel kibbutz Nir Oz. Anche il marito Yarder, rapito separatamente, è stato portato a Gaza. I genitori di Shiri sono stati massacrati durante l'attacco. 

Foto del piccolo Kfir Bibas (Ansa)
Foto del piccolo Kfir Bibas (Ansa)
11:28
Ultimatum ad Hamas di Grantz: liberazione degli ostaggi entro il Ramadan o attacchiamo Rafah

Un ultimatum ad Hamas. Questo, in estrema sintesi, il contenuto delle dichiarazioni fatte dall'ex capo di stato maggiore delle forze di difesa israeliane Benny Gantz, che è anche un membro del gabinetto di guerra dello Stato ebraico, secondo il quale Israele lancerà l'offensiva a lungo minacciata contro Rafah il mese prossimo se l'organizzazione palestinese non avrà liberato i rimanenti ostaggi tenuti a Gaza entro l'inizio del Ramadan. "Il mondo deve sapere, e i leader di Hamas devono sapere, che se entro il Ramadan i nostri ostaggi non saranno a casa, i combattimenti continueranno ovunque, compreso nell'area di Rafah", ha detto Gantz durante una conferenza di leader ebrei americani. 

11:02
Israele: presidente Lula dichiarato "persona non grata"

 
Israele ha dichiarato il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva "persona non grata" dopo le dichiarazioni in cui ha affermato che a Gaza si sta consumando un "grave attacco antisemita", un genocidio che ha paragonato alle azioni di Adolf Hitler e all`Olocausto. Il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz questa mattina ha convocato l'ambasciatore brasiliano sottolineando che "affermazioni come queste sono totalmente inaccettabili" .

08:42
Esercito israeliano: continuano attacchi e raid a Khan Yunis 

L'esercito israeliano continua ad operare nel settore occidentale di Khan Yunis nel sud della Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui nelle ultime 24 ore l'aviazione ha "colpito numerose squadre di Hamas" mentre le truppe sul campo "hanno effettuato raid durante i quali sono stati trovati armi, droni, esplosivi e altro materiale militare". La stessa fonte ha poi aggiunto che è stato "eliminato il terrorista che ieri dalla zona centrale di Gaza aveva tirato un razzo contro il kibbutz di Beeri".

07:40
Hamas: persi 6mila combattenti dopo 4 mesi. Pronti a una lunga guerra a Rafah

Un funzionario di Hamas, con sede in Qatar, ha detto all'agenzia di stampa Reuters che il gruppo palestinese stima di aver perso 6.000 combattenti durante questi quattro mesi di conflitto con 
Israele nella Striscia di Gaza. Circa la metà dei 12.000 che Israele afferma di aver ucciso. Si tratta della prima ammissione di perdite significative da parte di Hamas. Hamas può continuare a combattere ed è pronto per una lunga guerra a Rafah e Gaza, ha poi garantito il funzionario, che ha chiesto l'anonimato. "Le opzioni di Netanyahu sono difficili e anche le nostre lo sono. Può occupare Gaza ma Hamas è ancora lì e combatte. Non ha raggiunto il suo obiettivo di uccidere la leadership di Hamas o di annientarci", ha aggiunto. 

06:52
Reuters: operazioni su vasta scala a Gaza per altre 6-8 settimane

 
Israele prevede di continuare le operazioni militari su vasta scala a Gaza per altre 6-8 settimane mentre si prepara all'offensiva su Rafah. Lo riferiscono quattro funzionari che hanno familiarità con la strategia all'agenzia di stampa Reuters. I vertici militari israeliani ritengono che in questo lasso di tempo potranno danneggiare significativamente le capacità rimanenti di Hamas concentrandosi poi su una fase a bassa intensità con attacchi aerei mirati e operazioni di forze speciali. 

MIDEAST ISRAEL PALESTINIANS GAZA CONFLICT
MIDEAST ISRAEL PALESTINIANS GAZA CONFLICT
06:04
Yemen: danni a una nave mercantile per attacco degli Houthi  

Una nave mercantile battente bandiera del Belize, registrata nel Regno Unito e operata dal Libano è stata attaccata nello stretto di Bab el-Mandeb al largo delle coste dello Yemen, riferisce la società di sicurezza marittima britannica Ambrey. Un'esplosione è avvenuta a circa 64 chilometri a sud di Mukha causando danni all'imbarcazione ma nessuna vittima o ferito, specifica la Ambrey in un comunicato citato dai media internazionali. La nave si stava dirigendo dagli Emirati Arabi Uniti a Varna in Bulgaria quando è stata attaccata. Nella zona imperversano gli attacchi dei ribelli 
Houthi sostenuti dall'Iran. 

04:42
Hamas: "Marcia sulla moschea di al-Aqsa contro la limitazione decisa da Netanyahu"

Hamas ha definito la decisione di Israele di limitare l'accesso degli arabi alla Spianata delle moschee durante il Ramadan "una violazione della libertà di culto" e ha invitato i palestinesi a "mobilitarsi, a marciare ed essere presenti nella moschea di al-Aqsa", che si trova nel complesso religioso di Gerusalemme. 

 

02:20
Onu: non più funzionate l'ospedale Nasser, il principale rimasto nella Striscia

I combattimenti, la carenza di carburante e i raid israeliani hanno compromesso il funzionamento del più grande ospedale ancora attivo nella Striscia di Gaza. Lo hanno denunciato funzionari sanitari locali e delle Nazioni Unite. L'ospedale Nasser nella città meridionale di Khan Younis non è più funzionante da domenica mattina, ha annunciato il portavoce del ministero della Sanità di Gaza, Ashraf al-Qidra. L'ospedale ospitava ancora decine di pazienti affetti da ferite di guerra e dal peggioramento della crisi sanitaria a Gaza, ma non c'era né energia né personale sufficiente per curarli tutti, hanno detto i funzionari sanitari. 

00:30
Media palestinesi: raid su Gaza, almeno 70 morti tra cui donne e bambini

L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che almeno 70 persone sono morte e diverse altre rimaste ferite negli ultimi bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza. Secondo la Wafa, le vittime sono in gran parte donne e bambini. I raid hanno colpito in particolare Nuseirat, Zawaida, Deir al-Balah, Khan Yunis e la città di Gaza. L'ultimo bilancio fornito dal Ministero della Sanità palestinese gestito di Hamas parla di almeno 28.985 morti e 68.883 feriti nella Striscia dal 7 ottobre scorso.