Lunedì 26 Agosto 2024

Escalation in Medio Oriente, Usa rafforza la presenza militare. Raid in Libano: 6 miliziani morti. Iran a Israele: "Risposta ponderata e definitiva"

Evacuato l’ospedale di Gaza: 500 pazienti in fuga. Sessanta organizzazioni della stampa chiedono a Biden di sospendere l’accordo con Netanyahu: “Ha instaurato uno stato di censura”. Non si fermano i negoziati: nuovi colloqui nei prossimi giorni

Roma, 26 agosto 2024 – Israele attacca Gaza City, almeno cinque palestinesi morti nella notte. Il raid ha colpito un edificio vicino al Patient's Friends Hospital, nella parte occidentale della città.

Non si fermano i negoziati per Gaza, gli Usa premono per una tregua. Dopo il nulla di fatto dell’incontro nel fine settimana, nei prossimi giorni ci saranno altri tentatici per colmare le divergenze tra Israele e Hamas e arrivare al patto su ostaggi e cessate il fuoco. Intanto 60 organizzazioni internazionali della stampa chiedono a Biden di fermare l’accordo Usa-Israele: “Netanyahu ha instaurato uno stato di censura”.

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epaselect MIDEAST ISRAEL PALESTINIANS GAZA CONFLICT
Disperazione e macerie nella Striscia di Gaza
08:44
Raid israeliano in Libano: 6 miliziani morti

Sono almeno sei i miliziani di Hezbollah uccisi nei raid aerei israeliani sferrati questa mattina sul sud del Libano. Lo ha detto il portavoce delle Idf Daniel Hagari nel corso di una conferenza stampa spiegando che solo la scorsa settimana sono stati uccisi trenta miliziani del gruppo libanese sciita.

 

08:00
Usa, rafforzata la presenza militare in Medio Oriente

Il segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin ha ordinato di mantenere la presenza di due gruppi di portaerei in Medio Oriente, la Roosevelt e la Lincoln, estendendo la presenza militare statunitense in un contesto di crescenti tensioni regionali. Lo afferma il Pentagono citando un colloquio telefonico tra Austin e la sua controparte israeliana Yoav Gallan. Il Pentagono aveva inizialmente schierato il gruppo d'attacco della portaerei Abraham Lincoln nella regione con un piano per sostituire il gruppo d'attacco della portaerei Theodore Roosevelt.

07:29
Iran: "Risposta a Israele ponderata e definitiva"

L'Iran darà ad Israele una risposta “definitiva e ben ponderata” per l'uccisione a Teheran del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, e non teme l'escalation: lo ha scritto su X il ministro degli Esteri iraniano, Sayyed Abbas Araghchi, citando la telefonata che ha avuto ieri con il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani. “La reazione dell'Iran all'attacco terroristico israeliano a Teheran sarà definitiva, ponderata e ben calcolata. Non temiamo l'escalation, ma non la cerchiamo, a differenza di Israele”, si legge nel messaggio. Ieri Tajani aveva parlato del suo colloquio con Araghchi riferendo di aver chiesto al suo omologo iraniano “di favorire la de-escalation in Libano e nel Mar Rosso per ridurre le tensioni e per agevolare i colloqui del Cairo”.

07:00
Gaza, ordine di evacuazione per l'ospedale Al Aqsa: 500 pazienti in fuga  

Un ordine di evacuazione imposto dalle forze israeliane invita la popolazione nei pressi dell'ospedale Al Aqsa di Gaza, supportato da Medici Senza Frontiere (Msf), a fuggire. Ieri un'esplosione a circa 250 metri di distanza dall'ospedale ha scatenato il panico e molti hanno scelto di lasciare la struttura sanitaria. Di conseguenza, il team di Msf sta valutando se sospendere alcune attività, cercando di mantenere l'offerta di cure salvavita. Dei circa 650 pazienti, solo 100 sono rimasti in ospedale, di cui 7 in terapia intensiva, secondo quanto riporta il ministero della salute. «Questa situazione è inaccettabile. L'ospedale di Al Aqsa sta operando da settimane ben oltre la sua capacità a causa della mancanza di alternative per i pazienti. Tutte le parti in conflitto devono rispettare l'ospedale e l'accesso dei pazienti alle cure mediche. I continui ordini di evacuazione hanno lasciato a centinaia di migliaia di sfollati una cosiddetta 'zona umanitarià di soli 41 km quadrati in cui cercare riparo» scrive in una nota Medici Senza Frontiere.

MIDEAST ISRAEL PALESTINIANS GAZA CONFLICT
Le truppe israeliane ordina l'evacuazione dell'ospedale di Gaza
06:08
Israele, drone "sospetto" dalla Siria: abbattuto

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno riferito di aver abbattuto ''un oggetto sospetto'', un drone, ''dopo essere stato identificato nello spazio aereo'' di Israele proveniente dalla Siria. Lo riferisce la radio dell'esercito siriano parlando di un evento piuttosto raro dopo che sulle Alture meridionali del Golan sono suonate diverse sirene di allarme. Il presunto attacco è avvenuto nei pressi del Mar di Galilea, vicino ai confini con la Giordania e la Siria, e molto a sud della zona solitamente presa di mira da Hezbollah in Libano, sottolinea il Times of Israel.

04:44
Sirene antiaereo nel nord di Israele

Le sirene hanno suonato tra le 07.03 e le 07.05 ore locali a est del Mar di Galilea, l'Idf Aerial Defense Array ha intercettato con successo un obiettivo aereo sospetto individuato nell'area. È quanto si legge sul canale Telegram dell'Idf.

 

04:31
Negoziati in stallo, si riprende nei prossimi giorni 

I negoziati per un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi continueranno dopo che l'incontro del fine settimana non ha risolto tutte le differenze. Lo afferma un funzionario americano, secondo quanto riportato dall'Associated Press sul suo sito. Le trattative continueranno a livelli più bassi nei prossimi giorni nel tentativo di colmare le restanti divergenze.

04:15
Gaza City, cinque palestinesi morti in un raid

Almeno cinque palestinesi sono morti a Gaza City a seguito di un raid israeliano nella notte tra domenica e lunedì. Lo riferisce l'agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa. Nell'attacco diverse persone sono rimaste
ferite. Il raid si è concentrato su un edificio vicino al Patient's Friends Hospital nella parte occidentale di Gaza City.

04:00
Stop accordo Usa-Israele, lo chiedono 60 organizzazioni internazionali della stampa

Una sessantina di organizzazioni internazionali che difendono la stampa hanno chiesto all'Unione europea di sospendere il suo accordo di associazione con Israele, dopo quasi undici mesi di attacchi alla libertaà dei media e di morti "senza precedenti" di giornalisti nella guerra con Hamas. Dall'attacco del movimento islamista sul suolo israeliano del 7 ottobre, il governo di Benjamin Netanyahu ha adottato una serie di misure "per limitare la libertà dei media, che ha portato all'instaurazione de facto di un regime di censura", scrivono dal Comitato per la protezione dei giornalisti (CPJ), Reporter senza frontiere (RSF), Human Rights Watch (HRW) e la Federazione europea dei giornalisti (EFJ) in una lettera inviata all'AFP.