Lunedì 2 Settembre 2024

Gaza City, bombardata una scuola di sfollati: 11 morti. Sciopero generale a Tel Aviv, strade bloccate e voli sospesi

Negoziati al bivio, la Casa Bianca sta definendo con Egitto e Qatar l'ultima versione dell’accordo. Usa: “Prendere o lasciare”. Hamas: "Richieste di Netanyahu causano morte degli ostaggi". Sciopero generale in Israele: 29 manifestanti arrestati. 

Roma, 2 settembre 2024 – Raid israeliano contro una scuola di sfollati a Gaza City: almeno 11 i palestinesi morti, ma il bilancio è ancora provvisorio. Secondo un medico dell'agenzia di difesa civile Mahmud Bassal, l'attacco ha preso di mira “una stanza usata dalla polizia”. L’Idf afferma che quella scuola era “un centro di controllo dove operavano terroristi di Hamas”. É iniziato stamattina lo sciopero generale in Israele, indetto dopo il ritrovamento dei sei ostaggi morti: la polizia ha arrestato 29 manifestanti.

A breve potrebbe esserci una svolta nei negoziati. Gli Stati Uniti stanno definendo con Egitto e Qatar l'ultima versione di un accordo “prendere o lasciare” che intendono presentare a Israele e Hamas nelle prossime settimane. “Non si può continuare a negoziare. Questo processo deve essere interrotto a un certo punto”, ha detto una fonte della Casa Bianca al Washington Post. Sul cessate il fuoco, l’Iran: "Sosteniamo qualsiasi accordo sia accettato da Hamas".

Segui la diretta qui sotto

TOPSHOT-PALESTINIAN-ISRAEL-CONFLICT
Esplosioni a Gaza
09:19
Contro manifestazione a Tel Aviv, 100 persone dalla parte del Governo

Contro-manifestazione pro-governo a Gerusalemme: nel giorno in cui Israele si ferma per lo sciopero generale indetto a sostegno delle pressioni dei familiari degli ostaggi sul premier Benjamin Netanyahu per raggiungere un accordo, un centinaio di persone del Tikva Forum ha marciato dalla Corte Suprema alla Knesset, a Gerusalemme. Lo riferisce Yedioth Ahronoth. "Non ci fermeremo finché non vinceremo", è lo slogan risuonato nel corteo guidato da Yehoshua Shani, padre di Uri Shani, ucciso nella battaglia contro i miliziani di Hamas nell'avamposto di Kissuf il 7 ottobre.

Il Tikva Forum riunisce una parte minoritaria dei familiari degli ostaggi, è filogovernativa e sostiene la validità della pressione militare sulla soluzione diplomatica per riportare a casa i rapiti. Shimon Or, zio di Avinatan Or, tenuto prigioniero da Hamas e membro del Tikva Forum, ha presentato una petizione contro lo sciopero generale. Arnon Bar David, "il presidente dell'Histadrut, è responsabile del benessere dei lavoratori, non è un personaggio politico e strategico. Sinwar (il leader di Hamas a Gaza, ndr) vede che c'è un'organizzazione nello Stato di Israele che aiuta a promuovere i suoi obiettivi. È scioccante".

08:27
Cisgiordania, autobomba diretta in una colonua: neutralizzata

L'esercito israeliano ha riferito che è stata neutralizzata un autobomba prima che entrasse nell'insediamento di Ateret, nella Cisgiordania centrale. Le forze di sicurezza hanno bloccato le strade e hanno smantellato l'ordigno posto nel veicolo.

08:00
Hamas: "Richieste di Netanyahu causano morte degli ostaggi"

Le dure richieste del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu per un accordo di ‘cessate il fuoco’ sono la ragione della morte degli ostaggi detenuti dal gruppo armato palestinese a Gaza. Lo ha detto l'alto funzionario di Hamas Khalil al Hayya ad al Jazeera. "La risposta di Netanyahu alla nostra accettazione del documento presentato da Biden è stata evasiva, seguita dall'imposizione di diverse nuove condizioni. Netanyahu ha insistito per restare nei corridoi di Filadelfia e Netzarim e si è rifiutato di rilasciare i nostri prigionieri anziani che scontavano l'ergastolo", ha detto al Hayya all'emittente del Qayar. "Non siamo interessati a negoziare le nuove condizioni di Netanyahu. Il movimento ha deciso di non scendere a compromessi sulla proposta del 2 luglio", ha aggiunto.

07:28
Medio Oriente, colloquio Erdogan-Salman su Gaza

Mohammed bin Salman, primo ministro di Riad, ha tenuto nella notte una telefonata con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Lo riferisce l'agenzia di stampa saudita Spa. Durante il colloquio, il principe ereditario ha sottolineato la volontà dell'Arabia Saudita di unire gli sforzi arabi e islamici per sostenere il fraterno popolo palestinese di fronte alla brutale aggressione a cui è sottoposto da parte delle forze israeliane. Si è parlato anche della necessità di intensificare gli sforzi per fermare l'aggressione e i continui attacchi e violazioni israeliani contro il popolo palestinese. L'Arabia Saudita afferma sempre che la sua posizione è stata e rimane ferma riguardo alla questione palestinese e alla necessità che il fraterno popolo palestinese ottenga i suoi diritti legittimi. Il Regno ha anche comunicato all'amministrazione statunitense la sua ferma posizione secondo cui non ci saranno relazioni diplomatiche con Israele a meno che lo Stato palestinese indipendente non venga riconosciuto sui confini del 1967 con la sua capitale Gerusalemme Est, fermando l'aggressione israeliana contro la Striscia di Gaza e ritirando tutti i membri delle forze di occupazione israeliane dalla Striscia di Gaza.

Inoltre, il Ministero degli Affari Esteri saudita rinnova la sua condanna e il rifiuto di tutte le forme di crimini contro il popolo palestinese da parte delle forze di occupazione israeliane. Bin Salman ha affermato che "le forze di occupazione israeliane non si preoccupano delle risoluzioni e delle leggi internazionali, cosa che ha causato la morte di di decine di migliaia di palestinesi, la maggior parte dei quali donne, bambini e civili innocenti, in mezzo all'assenza di standard internazionali di responsabilità e all'incapacità del Consiglio di Sicurezza di adottare misure deterrenti".

07:08
Tel Aviv, manifestanti per strada: uffici e scuole chiuse

Decine di manifestanti hanno bloccato la via Ibn Gvirol a Tel Aviv, chiedendo al governo di raggiungere un accordo per liberare gli ostaggi tenuti da Hamas a Gaza, in mezzo alla rabbia pubblica per la gestione della guerra da parte del governo. I manifestanti si sono radunati anche allo svincolo di Shilat, vicino a Modi'in, e hanno bloccato una strada nella città settentrionale di Rosh Pina, riporta il Times of Israel. Histadrut, uno dei sindacati più potenti del Paese, ha annunciato uno sciopero di un giorno, iniziato alle 6 (ora locale) di questa mattina. Non è chiaro quante persone aderiranno. Gli uffici governativi e comunali dovrebbero chiudere, così come le scuole e molte aziende private, così come l'aeroporto internazionale Ben Gurion.

07:03
Sciopero generale in Israele: strade bloccate e voli sospesi

L'aeroporto internazionale Ben Gurion di Tel Aviv ha sospeso le operazioni a partire dalle 8 di questa mattina nell'ambito dello sciopero generale indetto ieri dal principale sindacato israeliano, Histadrout, per fare pressioni sul governo perchè arrivi a un accordo per il rilascio degli ostaggi in mano ad Hamas. Secondo quanto riportato da Haaretz, nell'ambito della protesta gli ospedali stanno operando con un orario ridotto e molte università e banche stanno partecipando allo sciopero.

Lo sciopero si tiene all'indomani delle manifestazioni di piazza tenute dopo il ritrovamento nella Striscia di Gaza dei corpi di sei ostaggi israeliani. Stando alle stime degli organizzatori, circa 300.000 persone sono scese in piazza ieri sera a Tel Aviv e altre 200.000 nel resto del Paese per chiedere al governo di adoperarsi per il rilascio degli altri ostaggi ancora in mano ad Hamas.

ISRAEL CONFLICT LABOR STRIKE
Voli sospesi all'aeroporto di Tel Aviv per lo sciopero generale


​​​

06:54
Cessate il fuoco, Iran: "Sosteniamo qualsiasi accordo sia accettato da Hamas"

“L'Iran sostiene qualunque accordo, che sia accettato dai palestinesi e da Hamas per stabilire un cessate il fuoco a Gaza e aprire la strada per l'invio di aiuti”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, durante una telefonata con l'omologo bulgaro, Ivan Kondov, dove entrambi hanno dichiarato che i loro governi sono interessati a sviluppare reciprocamente le relazioni, riferisce Irna.

06:14
Sciopero generale in Israele: 29 manifestanti arrestati

È iniziato in Israele lo sciopero generale, annunciato ieri dalla Federazione del lavoro dell'Histadrut, per fare pressione sul governo affinché faccia di più per raggiungere un accordo dopo che i corpi di sei ostaggi assassinati sono stati recuperati da un tunnel a Rafah. Decine di manifestanti, secondo quanto riporta Times of Israel, hanno bloccato Ibn Gvirol Street a Tel Aviv chiedendo al governo di raggiungere un accordo per liberare gli ostaggi. tenuti da Hamas nella Striscia di Gaza. Altri dimostranti si sono radunati a Shilat Junction vicino a Modi'in e hanno bloccato una strada nella città settentrionale di Rosh Pina. Nella notte, secondo quanto riporta il Jerusalem Post, nel corso di una grande manifestazione indetta dalle famiglie delle persone rapite, la polizia ha arrestato 29 dimostranti in seguito a una protesta illegale sulla Ayalon Highway, ha reso noto la polizia.

ISRAEL CONFLICT LABOR STRIKE
Israele si blocca per lo sciopero generale del 2 settembre
05:59
Gaza City, raid israeliano contro una scuola di sfollati: 11 morti

Almeno 11 persone sono rimaste uccise in un attacco aereo israeliano contro una scuola che ospitava sfollati palestinesi. Lo riferiscono i funzionari sanitari, scrive il Guardian. “Undici persone sono rimaste uccise quando un raid israeliano ha colpito la scuola Safad, a Gaza City, che ospitava sfollati”, ha dichiarato il portavoce dell'agenzia di difesa civile Mahmud Bassal, aggiungendo che diverse persone sono rimaste ferite. Secondo un funzionario medico di Gaza, l'attacco ha preso di mira “una stanza usata dalla polizia”. Da parte sua, l'esercito israeliano afferma di aver preso di mira “terroristi di Hamas che operavano da un centro di controllo in un'area che era la scuola di Safad”.

PALESTINIAN-ISRAEL-CONFLICT
Civili e giornalisti in fuga durante un attacco a Gaza
05:30
Ostaggi trovati morti, Hamas: "Sarebbero vivi se Israele avesse accettato l'accordo"

Hamas afferma che i sei prigionieri i cui corpi sono stati ritrovati a Gaza "sarebbero ancora vivi se Israele avesse accettato un accordo di cessate il fuoco". In un'intervista ad Al Jazeera, un leader del movimento islamista Khalil al-Hayya ha sostenuto che Hamas da parte sua ha mostrato flessibilità nei negoziati, anche riducendo il numero di prigionieri palestinesi di cui chiedeva il rilascio e accettando la proposta presentata da Biden e sostenuta dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

05:00
Tregua, Usa propone l'accordo definitivo: "Non si può continuare a negoziare"

Gli Stati Uniti stanno definendo con Egitto e Qatar l'ultima versione di un accordo "prendere o lasciare" che intendono presentare a Israele e Hamas nelle prossime settimane. Lo riporta oggi il Washington Post, citando un alto funzionario dell'amministrazione Usa secondo cui un eventuale rifiuto potrebbe segnare la fine dei negoziati guidati dagli americani. "Non si può continuare a negoziare. Questo processo deve essere
interrotto a un certo punto", ha rimarcato la fonte, precisando che Stati Uniti, Egitto e Qatar stavano già lavorando all'ultima versione dell'accordo per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e il rilascio degli ostaggi israeliani detenuti da Hamas quando sono stati ritrovati a Rafah i corpi di sei cittadini israeliani rapiti il 7 ottobre scorso. "Farà deragliare l'accordo? No. Se non altro, dovrebbe mettere ulteriore urgenza a questa fase conclusiva, dove già eravamo", ha aggiunto il funzionario.