Roma, 20 novembre 2024 - Attacco aereo israeliano contro una squadra della protezione civile palestinese: un soccorritore morto e tre feriti. Si apre con altro sangue la giornata di oggi ad ad Al-Sabra, a sud-ovest di Gaza. "I soccorritori stavano cercando di recuperare corpi e salvare vite umane tra le macerie di una casa bombardata”, ha detto il portavoce dell'organizzazione, Mahmoud Basal. “È il 18esimo attacco contro i nostri equipaggi, 87 le vittime”.
Hezbollah ha annunciato di aver lanciato "missili guidati" contro soldati israeliani che guidavano operazioni di sgombero vicino al confine nel sud del Libano. L'inviato speciale americano Amos Hochstein a Beirut per discutere un piano per la tregua: “La fine della guerra tra Israele e Hezbollah è ora alla nostra portata”. Oggi incontrerà il presidente libanese Berry. Ieri altro attacco contro l’Unifil in Libano. Oggi (alle 16 in Italia) verrà votata una nuova risoluzione Onu sul cessate il fuoco nella Striscia: è l’11esima dall’inizio della guerra. L’Italia non è tra i sostenitori, il voto potrebbe essere bloccato dagli Usa. Nucleare, depositata la nuova risoluzione Aiea contro l’Iran.
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L'inviato americano Amos Hochstein incontrerà di nuovo oggi il presidente del parlamento libanese, Nabih Berry, per discutere della proposta di cessate il fuoco tra Israele e il gruppo libanese Hezbollah. Lo riportano i media libanesi. Da parte sua, il Times of Israel ha riferito di aver appreso da fonte israeliana che Hochstein avrebbe rinviato a domani la visita in Israele per discutere la proposta.
Il mondo ''diviso e lacerato da odio, tensioni, guerre e minacce di un conflitto nucleare'' ci spinge ''a pregare e a operare per il dialogo, la riconciliazione, la pace, la sicurezza e lo sviluppo integrale dell'intera umanità''. Lo ha ammonito il Papa, incontrando questa mattina, nell'auletta dell'Aula Paolo VI prima dell'udienza generale, i partecipanti al XII Colloquio del Dicastero per il Dialogo Interreligioso con il ''Centro per il Dialogo interreligioso e interculturale'' di Teheran, che si sta tenendo in Vaticano.
I coloni israeliani hanno incendiato diversi veicoli palestinesi nel villaggio di Al-Mazra'a Al-Gharbiya a nord di Ramallah in Cisgiordania. Lo riportano i media palestinesi. Attacchi di questo tipo si sono verificati regolarmente nelle ultime settimane, poiché le autorità israeliane non sono riuscite a reprimere il fenomeno. Non si segnalano feriti nell'ultimo incidente. Non si segnalano nemmeno arresti, una tendenza comune che ha portato i paesi occidentali a iniziare a sanzionare gli estremisti israeliani responsabili di attacchi contro i palestinesi, espropriazione delle loro terre e destabilizzazione della Cisgiordania.
Le forze di difesa israeliane hanno ucciso oggi almeno 15 palestinesi nella Striscia di Gaza, tra cui un soccorritore, hanno detto funzionari della Sanità locale, gestita da Hamas, mentre i carri armati dell'Idf stanno intensificando le loro incursioni, abbattendo numerose abitazioni, secondo i residenti. Fonti sanitarie hanno spiegato che almeno 12 persone sono state uccise in un attacco israeliano su una casa nella zona settentrionale di Jabalya, questa mattina. Altre dieci persone sarebbero al momento disperse. Un uomo, inoltre, è morto in un bombardamento di carri armati nelle vicinanze. Nel sobborgo di Sabra, a Gaza City, secondo l'agenzia per l'emergenza civile palestinese, un attacco aereo israeliano ha preso di mira un soccorritore durante un'operazione di salvataggio, uccidendo un membro dello staff e ferendone altri tre.
Dodici persone sono state uccise e decine sono rimaste ferite nel bombardamento di un edificio residenziale a Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. Secondo i media palestinesi, che citano fonti sanitarie, almeno una decina di persone sono sotto le macerie. Durante la notte l'esercito israeliano ha colpito altri punti del nord di Gaza, tra cui la città di Beit Lahia, e una casa nel quartiere di Sabra, a sud-ovest della città di Gaza, uccidendo diverse persone, riferisce l'agenzia palestinese Wafa. Tra le vittime c'è un soccorritore colpito mentre cercava sopravvissuti, ha riferito un giornalista di Al Jazeera, anch'egli ferito dopo essere andato sulla scena dell'attacco. Il direttore dell'ospedale settentrionale di Kamal Adawal, Hussam Abu Safiya, ha denunciato che durante ieri le forze israeliane hanno distrutto il tetto e i piani superiori della struttura in un attacco che, sostiene, e' durato tre ore. Gli altri principali ospedali del nord dell'enclave, Indonesian e Al Awda, anch'essi sotto assedio, riescono a malapena a rispondere ai feriti che continuano ad arrivare.
"Io non credo che ci sia un genocidio a Gaza, non ce ne sono i presupposti giuridici. Questo non toglie che siamo molto critici con le conseguenze umanitarie delle azioni del governo israeliano, ci sono troppe vittime civili, con la corresponsabilità di Hamas". Lo dice in un'intervista a 'La Stampa' il ministro degli Esteri Antonio Tajani rispondendo a una domanda sulle parole del Papa. Dopo la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, il titolare della Farnesina spiega di non aspettarsi "novità" perché gli "Stati Uniti hanno sempre appoggiato Israele e continueranno a farlo".
I Paesi europei e gli Stati Uniti hanno presentato al consiglio dei governatori dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) una risoluzione che condanna la mancanza di cooperazione dell'Iran sulla questione nucleare. Lo si apprende da fonti diplomatiche. "Il testo è stato formalmente presentato" poco prima della mezzanotte di martedì, ha detto una fonte all'Afp, con una seconda che conferma l'informazione, prima della riunione del consiglio questa mattina a Vienna, sede dell'organismo delle Nazioni Unite.
Un soldato riservista israeliano è stato ucciso e un ufficiale superiore è rimasto gravemente ferito durante i combattimenti nella Striscia di Gaza settentrionale ieri sera. Lo annuncia l'Idf in una nota. Il giovane aveva prestato servizio a Gaza con il battaglione Nahshon della Brigata Kfir. Un ufficiale di combattimento superiore del battaglione è rimasto gravemente ferito nello stesso incidente, afferma l'Idf. Le circostanze dell'incidente, avvenuto nell'area di Beit Lahiya, sono ancora oggetto di indagine da parte dell'esercito. Secondo Tel Aviv, si tratta del 379esimo soldato israeliano ad essere ucciso in operazioni dentro e intorno a Gaza. I media ebraici riferiscono che 800 soldati sono stati uccisi nei combattimenti dall'attacco del 7 ottobre 2023, compresi gli ufficiali di sicurezza locali uccisi mentre difendevano le comunità dall'assalto di Hamas.
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite tornerà tra poche ore a votare una risoluzione per un cessate il fuoco a Gaza. La votazione si svolgerà oggi alle 10 ora locale a New York (le 16 in Italia). L'ultima risoluzione - avanzata dai 10 membri eletti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite - richiede "un cessate il fuoco immediato, incondizionato e permanente" tra Israele e Hamas. I paesi sostenitori sono Algeria, Ecuador, Guyana, Giappone, Malta, Mozambico, Corea del Sud, Sierra Leone, Slovenia e Svizzera. Il testo potrebbe ancora essere bloccato dagli Stati Uniti, uno dei cinque membri non eletti con il potere di veto sulle risoluzioni, secondo il Security Council Report, un organo di stampa che monitora il lavoro del consiglio delle Nazioni Unite. Dall'ottobre dello scorso anno il Consiglio ha già votato 11 risoluzioni relative alla guerra a Gaza. Solo quattro di queste risoluzioni sono state adottate.
Un attacco aereo israeliano contro una squadra della protezione civile palestinese ha provocato la morte di una persona e il ferimento di tre nelle prime ore di oggi, mercoledì 20 novembre, ha denunciato l'organizzazione umanitaria sul suo account ufficiale Telegram. L'attacco è avvenuto ad Al-Sabra, a sud-ovest di Gaza, mentre un gruppo di soccorritori stava lavorando nella zona, ha detto il portavoce dell'organizzazione palestinese, Mahmoud Basal. A seguito di questo bombardamento, il soccorritore Ali Muhammad Mustafa Omar è morto e altre tre persone sono rimaste ferite con lesioni diverse.
"I soccorritori stavano cercando di recuperare corpi e salvare vite umane tra le macerie di una casa bombardata nel contesto dei continui attacchi al territorio palestinese", ha aggiunto Basal. Secondo il portavoce, questo evento porta a 87 il numero dei membri della Protezione civile che hanno perso la vita dall'inizio dei bombardamenti israeliani contro l'enclave palestinese. Le autorità palestinesi hanno condannato gli eventi e hanno descritto questa azione come "una flagrante violazione" dei principi del diritto internazionale umanitario e della Convenzione di Ginevra, che protegge le squadre umanitarie nelle zone di conflitto.
"Si tratta del diciottesimo attacco contro i nostri equipaggi mentre svolgono la loro missione di salvare vite umane", hanno denunciato i portavoce dell'istituzione. Hanno inoltre notato che l'offensiva israeliana continua a ostacolare gli sforzi di salvataggio in una regione devastata dai bombardamenti, dove numerose famiglie restano intrappolate sotto le macerie delle loro case. Finora, le Forze di Difesa Israeliane (Idf) non hanno commentato questo incidente.
Hezbollah ha annunciato di aver lanciato "missili guidati" contro soldati israeliani che guidavano operazioni di sgombero vicino al confine. I due razzi sono stati indirizzati contro le forze israeliane mentre cercavano di evacuare i soldati feriti nel sud del Libano, dove l'esercito israeliano sta effettuando incursioni di terra. In un comunicato dettagliato, il movimento libanese filo-iraniano ha affermato di aver ferito soldati israeliani in un primo attacco con un missile teleguidato, nella città di confine di Markaba, prima di lanciare un secondo missile teleguidato contro "un'unità di fanteria israeliana venuta a sgomberare i feriti". Hezbollah ha affermato di aver poi preso di mira con un altro missile teleguidato "una terza unita' di fanti" venuta per "cercare di recuperare i morti e i feriti".
L'inviato speciale americano Amos Hochstein ha detto ieri a Beirut che “la fine della guerra tra Israele e Hezbollah è ora alla nostra portata”, mentre incontrava i funzionari per discutere un piano di tregua ampiamente approvato dal Libano. Gli Stati Uniti e la Francia hanno guidato gli sforzi per un cessate il fuoco, che si è intensificato alla fine di settembre, dopo quasi un anno di scambi mortali tra Hezbollah e le truppe israeliane. Israele ha ampliato il focus delle sue operazioni da Gaza al Libano, promettendo di proteggere il suo confine settentrionale per consentire a decine di migliaia di persone sfollate a causa degli incendi oltre confine di tornare a casa.
Dopo l'incontro con il portavoce del parlamento alleato di Hezbollah, Nabih Berri, che ha condotto la mediazione per conto del gruppo, Hochstein ha detto ai giornalisti di aver visto "una reale opportunità" per porre fine ai combattimenti. "Sono qui a Beirut per facilitare questa decisione, ma alla fine è una decisione delle parti... Ora è alla nostra portata." Berri ha dichiarato dopo l'incontro al quotidiano panarabo Asharq al-Awsat che "la situazione è buona, in linea di principio", aggiungendo che la sua squadra e i rappresentanti statunitensi hanno ancora "alcuni dettagli tecnici" da definire. Hochstein ha incontrato anche il primo ministro libanese Najib Mikati e il capo dell'esercito Joseph Aoun.