Roma, 17 ottobre 2024 – C’è anche il leader di Hamas Sinwar, tra i tre terroristi uccisi in un raid israeliano a Rafah. La notizia, data inizialmente dalla tv di Israele, è diventata ufficiale in serata, dopo l’esito positivo dei test (tra cui quello dna) e la conferma di fonti Hamas. Secondo l'emittente Channel 13, l'assassinio sarebbe avvenuto nella zona di Tal Al-Sultan, a Rafah. Sui social sono circolate fin dal ritrovamento del cadavere foto choc. Il corpo sarebbe stato trovato per caso dai soldati, che inizialmente non si erano resi conto di chi fosse.
Israele e Stati Uniti hanno preso di mira le milizie alleate dell'Iran in Siria e nello Yemen con missili e bombardieri pesanti. La Siria, i ribelli Houthi nello Yemen, Hezbollah in Libano e Hamas a Gaza appartengono tutti al cosiddetto asse di resistenza guidato dall'Iran, che il 1° ottobre ha lanciato un attacco missilistico su Israele.
Israele ha giurato di vendicarsi per l'attacco dell'Iran, scatenando la preoccupazione in tutto il mondo che quella che è già una guerra su più fronti potrebbe trasformarsi in un conflitto regionale totale.
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Il portavoce dell'Idf, il contrammiraglio Daniel Hagari, ha detto che Israele sta attivamente cercando Muhammad Sinwar, fratello del leader di Hamas assassinato, e tutti i comandanti militari di Hamas. Lo riporta il Times of Israel. Il contrammiraglio ha negato inoltre che Israele stia attuando un presunto "piano generale" per assediare la parte settentrionale di Gaza. Afferma che l'Idf ha i suoi piani, che seguono il diritto internazionale. Hagari ha dichiarato che Yahya Sinwar aveva con sé 40.000 shekel (quasi diecimila euro) quando è stato ucciso ieri a Rafah. Durante la presentazione del video girato da un drone che riprende gli ultimi momenti di vita del leader di Hamas, Hagari ha confermato che l'Idf "lo ha identificato come terrorista in un edificio" e che non sapeva che fosse Sinwar. "Abbiamo sparato all'edificio e siamo entrati per cercarlo. Lo abbiamo trovato con un giubbotto antiproiettile e una pistola e 40.000 NIS". Sinwar apparentemente si muoveva nei tunnel della zona da un po' di tempo, dice Hagari. Probabilmente stava tentando di "scappare a nord, in zone più sicure" mentre l'Idf si avvicinava. "Stava scappando di casa in casa, lo abbiamo identificato come terrorista, ci siamo avvicinati e lo abbiamo eliminato".
"Con la morte di Yahya Sinwar viene meno il principale responsabile del massacro del 7 ottobre 2023. La mia convinzione è che ora si debba iniziare una nuova fase: è tempo che tutti gli ostaggi siano rilasciati, che si proclami un immediato cessate il fuoco e che si avvii la ricostruzione a Gaza. Continueremo a sostenere con determinazione ogni sforzo in questa direzione e per la ripresa di un processo politico serio e credibile, che conduca alla soluzione dei due Stati". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
La presidente del Consiglio, in ore rese ancor più concitate dalla notizia della morte di Sinwar, domani andrà prima in Giordania, dove vedrà il Re Abdallah II, e poi in Libano, dove è attesa dal primo ministro libanese Najib Nikati e dal presidente del Parlamento del Libano Nabih Berri. In serata il rientro a Roma.
"Sinwar era il principale ostacolo al cessate il fuoco a Gaza e al rilascio degli ostaggi". Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato Matthew Miller in un briefing con la stampa".
"Israele ha tutto il diritto di eliminare la leadership e la struttura militare di Hamas. Hamas non è più in grado di sferrare un altro 7 ottobre". Lo ha detto il presidente americano Joe Biden in una dichiarazione sull'uccisione del leader di Hamas, Yahya Sinwar.
"Guerra di resurrezione", per Israele. Queste le parole scelte dal premier israeliano Benjamin Netanyahu nelle dichiarazione dopo la conferma, da parte israeliana, dell'uccisione nella Striscia di Gaza del leader di Hamas, Yahya Sinwar. Si tratta delle stesse parole che, secondo indiscrezioni dei giorni scorsi dei media israeliani, Netanyahu aveva proposto durante una riunione di governo il 7 ottobre scorso, suggerendo di cambiare il nome dell'operazione da "Spade di Ferro" a "Guerra di resurrezione".
"Cittadini di Gaza, Sinwar vi ha rovinato la vita. Vi ha raccontato di essere un leone ma si è nascosto dentro i tunnel, e scappava nel panico dai nostri soldati. La sua eliminazione è un importante momento di passaggio nel tramonto del governo di Hamas. Hamas non governerà più nella Striscia, questo è l'inizio del giorno dopo Hamas. È l'opportunità per Gaza di liberarsi dalla dittatura". Lo ha dichiarato Benyamin Netanyahu.
"Il male ha subito un duro colpo oggi". Lo ha detto il premier israeliano, Benjamin Netanyanu, in dichiarazioni rilanciate da Haaretz dopo la conferma dell'uccisione nella Striscia di Gaza del leader di Hamas, Yahya Sinwar. "Hamas non resterà al potere", ha incalzato Netanyahu. Poi ha aggiunto: "Rilasciare gli ostaggi è la condizione per finire questa guerra".
"Ai terroristi di Hamas dico: i vostri leader stanno scappando e saranno eliminati. Mi rivolgo a tutti coloro che tengono i nostri ostaggi: chiunque deponga le armi e restituisca i nostri ostaggi, gli permetteremo di andarsene e di vivere. Chiunque faccia del male ai nostri ostaggi, avrà la testa sporca di sangue e ne risponderà". Ha concluso il premier Netanyahu.
"Cittadini di Israele, vi dico che Yahya Sinwar è morto. Il responsabile del massacro più grande del popolo ebraico dalla Shoah, l'arciterrorista che ha ucciso migliaia di israeliani e rapito centinaia di cittadini è stato ucciso dai nostri eroici soldati. Il conto è stato pagato". Lo ha detto Benyamin Netanyahu parlando alla nazione.
Il presidente israeliano Isaac Herzog ha elogiato l'Idf, lo Shin Bet e i servizi di sicurezza per aver eliminato "l'arciterrorista Yahya Sinwar. Sinwar, la mente dietro il mortale attacco del 7 ottobre, è da anni responsabile di efferati atti di terrorismo contro civili israeliani, cittadini di altri Paesi e dell'omicidio di migliaia di persone innocenti". "Ora più che mai dobbiamo agire in ogni modo possibile per riportare indietro i 101 ostaggi che sono ancora tenuti in condizioni orribili dai terroristi di Hamas a Gaza", ha aggiunto, citato dal Times of Israel.
"Yahya Sinwar è morto mentre era inseguito, in fuga, non è morto da comandante, ma come qualcuno che teneva solo a se stesso". E' quanto ha dichiarato il ministro della Difesa, Yoav Gallant, affermando che "lo stato di Israele "ha fatto giustizia con l'eliminazione di un vile assassino e un terrorista", ricordando che lui ha "pianificato e portato a termine il massacro del 7 ottobre, durante il quale così tanti israeliani innocenti sono stati assassinati, bambini, donne e anziani".
Il ministro israeliano degli Esteri Israel Katz ha confermato ufficialmente la morte di Yahya Sinwar: "Il grande assassino Yahya Sinwar, responsabile del massacro e delle atrocità del 7 ottobre, è stato eliminato dai soldati dell'Idf", ha dichiarato. Israele ha annunciato agli Stati Uniti che il test del Dna ha confermato la morte di Sinwar. Lo riferisce la Cnn.
Fonti di Hamas affermano che secondo alcune indiscrezioni provenienti da Gaza, il leader del gruppo, Yahya Sinwar, sarebbe stato ucciso durante un'operazione israeliana. Il quotidiano saudita Asharq al-Awsat cita due fonti anonime di Hamas, le quali affermano che i leader del gruppo terroristico all'interno e all'esterno di Gaza sono stati informati della morte di Sinwar.
Molte foto del cadavere di Yahya Sinwar sono state scattate dalla gente a Rafah, nella zona di Tel Sultan nel sud di Gaza, quando il corpo è stato liberato dalle macerie. Le immagini diffuse sui social non sono facili da guardare, ma hanno sollevato moltI commenti nella Striscia. Molte persone hanno preferito mantenere il silenzio dopo la notizia della morte del capo di Hamas, perché è molto complicato a Gaza commentare questo assassinio, "un palestinese ucciso dalle forze israeliane, non può essere criticato", dicono i residenti, anche se erano tra quelli contrari alla guerra e al modo in cui Hamas ha condotto questo conflitto che ha causato la morte di più di 40.000 persone. Solo coloro che credono che ciò che Hamas ha fatto sia la cosa giusta, parlano ad alta voce della "santa morte" di Sinwar. Nell'enclave i social sono zeppi di commenti sulla morte di Sinwar.
Il governo israeliano deve sfruttare la probabile uccisione del leader di Hamas Yahya Sinwar per garantire un accordo immediato sulla liberazione degli ostaggi. Lo dice l'Hostage Families Forum rivolgendosi al primo ministro israeliano Benjamyn Netanyahu. "Insieme all'apprezzamento per il significativo risultato (dell'apparente uccisione di Sinwar), le famiglie degli ostaggi esprimono grave preoccupazione per la sorte dei 101 ostaggi che sono ancora tenuti prigionieri da Hamas a Gaza e chiedono che il governo sfrutti il risultato militare per garantire un accordo immediato per ottenere il loro ritorno", afferma il forum.
Le Forze di Difesa israeliane hanno diffuso una foto che ritrae il capo dello Shin Bet, Ronen Bar, e del capo delle stesse Idf, Herzi Halevi, mentre effettuano una valutazione della situazione, apparentemente da un elicottero militare. Il tutto mentre - scrivono i media israeliani - si rafforza la convinzione e la valutazione dell'establishment di sicurezza secondo cui il leader di Hamas, Yahya Sinwar, sia stato ucciso.
La polizia israeliana, in un comunicato ufficiale, ha confermato che il corpo di Yahya Sinwar è stato identificato sulla base dell'esame dell'arcata dentale. Sono in corso comunque ulteriori test. Gli esperti israeliani stanno esaminando il corpo eseguendo tutta la procedura di identificazione prevista dal protocollo.
Eseguiti i test delle arcate dentali, mentre il Dna e le impronte digitali erano già in possesso di Israele poiché Sinwar è stato a lungo detenuto nel Paese. Gli anatomo-patologi hanno esaminato il cadavere con diversi mezzi tecnologici.
I membri del gabinetto di sicurezza israeliano sono stati informati che molto probabilmente il leader di Hamas Yahya Sinwar è morto. Lo affermano due funzionari a conoscenza della questione citati dal Times of Israel. Anche due emittenti televisive israeliane, Kan e Channel 12, citano funzionari israeliani secondo cui Sinwar e' morto. Le IDF intanto hanno pubblicato una foto del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, e del capo delle IDF, Herzi Halevi, che tengono una valutazione della situazione, apparentemente da un elicottero militare.
Il canale 12 israeliano riferisce che l'incidente in questione è avvenuto ieri e che le truppe dell'IDF che operavano nella zona non sapevano che il leader di Hamas Yahya
Sinwar fosse lì, lo scrive il Times of Israel. I soldati hanno visto diversi combattenti entrare in un edificio e ordinato un attacco, che ha fatto crollare la struttura. Solo dopo che i soldati israeliani arrivarono per ispezionare i danni si resero conto che uno dei terroristi uccisi somigliava molto a Sinwar. L'IDF sta ancora valutando se il corpo fosse effettivamente Sinwar, ma Channel 12 afferma che non è ancora stato riportato in Israele perché la zona in cui è stato trovato è piena di trappole esplosive. Il corpo aveva anche un giubbotto militare con dentro delle granate.
"I nostri nemici non possono nascondersi. Li inseguiremo ed elimineremo". Lo scrive su X il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant che cita una frase del Levitico: "Inseguirai i tuoi nemici ed essi cadranno davanti a te per la spada." Gallant non fa cenno a Sinwar, ma pubblica le foto dell'ex capo militare di Hamas, Muhammad Deif, e del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, con delle X sopra, insieme a una terza foto oscurata, anche questa con una X che la attraversa.
La tv israeliana Channel 12 annuncia che "tutti i test effettuati indicano che il leader di Hamas Yahya Sinwar è stato eliminato". Sui social circolano alcune foto choc di Sinwar con la testa fracassata, ma non è certo che si tratti del leader di Hamas
Un alto funzionario israeliano ha dichiarato ai media ebraici che, secondo la valutazione attuale delle autorità di sicurezza, è molto probabile che il leader di Hamas, Yahya Sinwar, sia stato ucciso dalle forze di difesa israeliane. Secondo l'emittente Channel 13, l'assassinio di Al-Sinwar sarebbe avvenuto nella zona di Tal Al-Sultan, a Rafah. Canale 12 informa che i ministri del governo israeliano sono stati informati dell'assassinio di Sinwar. Le IDF non hanno ancora confermato la notizia e stanno valutando se uno dei tre terroristi uccisi a Gaza fosse il capo di Hamas, aggiungendo che non sono stati trovati ostaggi nell'edificio in cui sono stati uccisi i tre.
"Negli edifici in cui sono stati eliminati i terroristi non c'erano tracce della presenza di ostaggi nell'area". E' quanto precisano le forze israeliane (Idf) in un post su X in cui rendono noto che durante operazioni "a Gaza sono stati eliminati tre terroristi" e che con lo Shin Bet "stanno verificando la possibilità che uno dei terroristi sia Yahya Sinwar", il leader di Hamas. "Le forze che stanno operando nell'area continuano le attività con la necessaria cautela", aggiunge il post dopo che in passato sono circolate notizie secondo cui Sinwar potrebbe nascondersi circondato da ostaggi catturati durante l'attacco in Israele del 7 ottobre dello scorso anno e ancora trattenuti nella Striscia di Gaza.
"Durante le operazioni Idf nella Striscia di Gaza, tre terroristi sono stati eliminati. Idf e Isa stanno verificando la possibilità che uno dei terroristi fosse Yahya Sinwar. In questa fase, l'identità dei terroristi non può essere confermata", scrive l'Idf in una nota. "Nell'edificio in cui sono stati eliminati i terroristi, non c'erano segni della presenza di ostaggi - aggiunge la nota -. Le forze che operano nella zona continuano a operare con la cautela richiesta".
"Voglio che sia chiaro e resti agli atti: non è messa in discussione la nostra partecipazione a Unifil, che proseguirà fino a quando ve ne sarà la necessità e le Nazioni Unite,insieme ai 50 Stati contributori, non decideranno diversamente. Andare via ora non porterebbe alcun beneficio e minerebbe, forse definitivamente, la credibilità stessa delle Nazioni Unite". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nella sua informativa al Senato sui recenti attacchi alle basi Unifil in Libano.
L'esercito israeliano ha ordinato l'evacuazione di una zona di Tamanine, nel distretto della Bekaa, nell'est del Libano, in vista di un attacco pianificato. "Avviso urgente ai residenti della regione della Bekaa, in particolare a coloro che si trovano nell'edificio indicato sulla mappa nell'area di Tamnine", ha dichiarato il portavoce militare Avichay Adraee su X. "Vi trovate vicino a strutture e interessi appartenenti a Hezbollah, che saranno presi di mira dalle Forze di Difesa (esercito) nel prossimo futuro".
"Continuiamo a lavorare ad una soluzione diplomatica che, per quanto difficile, è l'unica possibile. Unifil va rafforzato e le forze libanesi rese più credibili. Servono nuove regole d'ingaggio e devono essere fatte rispettare. Ad Israele diciamo di aiutarci a rafforzare Unifil e le forze libanesi per fare in modo pacifico quello che sta facendo con le armi". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nella sua informativa al Senato sui recenti attacchi alle basi Unifil in Libano.
L'Italia ha ribadito che riconosce il diritto di Israele a resistere e difendersi dagli attacchi di chiunque. Allo stesso tempo abbiamo chiesto ad Israele di attenersi alle regole del diritto internazionale e di proteggere l'incolpevole popolazione civile, a Gaza come in Libano, ed il contingente Onu». Così il ministro della Difesa, Guido
Crosetto, nella sua informativa al Senato sui recenti attacchi alle basi Unifil in Libano.
Almeno due civili sono rimasti feriti la notte scorsa in un bombardamento israeliano contro la città mediterranea di Latakia, nella Siria occidentale. Nelle ultime settimane, ricordano fonti ufficiali, la Siria è stata bersaglio di molteplici attacchi da parte di Israele, mentre è in corso la campagna militare in Libano. Una fonte militare citata dall'agenzia di stampa ufficiale siriana Sana ha indicato che, intorno alle 2 e 50 locali mercoledì, "il nemico israeliano ha lanciato un attacco aereo dalla direzione del Mar Mediterraneo" che ha preso di mira un accesso all'ingresso sud-est di Latakia. Secondo i media statali, due civili sono rimasti feriti nel bombardamento, che a sua volta ha causato danni materiali "alle proprietà private circostanti", senza fornire ulteriori dettagli.
Da parte sua, l'Osservatorio siriano per i diritti umani ha dichiarato nel suo resoconto X che l'attacco era diretto contro "un deposito di armi" a Latakia, senza specificare il gruppo che presumibilmente gestiva tale deposito. Questa Ong, con sede nel Regno Unito ma con un'ampia rete di collaboratori sul campo, ha riferito una settimana fa che Israele aveva lanciato almeno 19 attacchi in Siria in un periodo di soli dieci giorni, in cui sono morte 27 persone, principalmente nella capitale Damasco.
Gli Stati Uniti hanno annunciato di aver preso di mira i siti di stoccaggio delle armi degli Houthi in una serie di attacchi allo Yemen. La tv yemenita Al Masirah, che appartiene agli Houthi, afferma che gli attacchi aerei Usa-britannici hanno preso di mira la capitale Sanaa e la città di Saada questa mattina. Citando funzionari statunitensi, Abc News riferisce che l'esercito statunitense ha colpito i depositi di armi degli Houthi. "Le forze del Comando centrale degli Stati Uniti hanno condotto molteplici attacchi aerei su numerosi depositi di armi degli Houthi sostenuti dall'Iran nelle aree dello Yemen controllate dagli Houthi", afferma un funzionario della difesa statunitense, secondo ABC News.
La Resistenza islamica in Iraq - cartello di milizie sciite filo iraniane - afferma di aver lanciato un attacco con drone sulla città più a sud di Israele, Eilat. La dichiarazione del gruppo sostenuto dall'Iran arriva diverse ore dopo che le sirene hanno suonato in un paio di comunità a nord di Eilat e più a ovest. Secondo il Guardian, i cosiddetti "proxy" dell'Iran che combattono in Siria, Iraq e Yemen, che combattono un conflitto nascosto potrebbero essere obiettivi per Israele che sta preparando la sua rappresaglia dopo gli attacchi iraniani. Negli ultimi 20 giorni, le milizie legate all'Iran in Iraq hanno lanciato circa 40 attacchi con missili, droni o razzi contro Israele. Secondo il Washington Institute, un think tank con sede negli Stati Uniti citato dalla testata britannica, gli attacchi sono aumentati da quando, lo scorso 27 settembre, è stato ucciso a Beirut il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah.
La vicepresidente degli Stati uniti e candidata democratica alla Casa Bianca, Kamala Harris, ha detto in un'intervista a Fox News di avere lavorato con i vertici dell'esercito per fare "ciò che l'America deve sempre fare", ovvero consentire a Israele di avere le risorse per difendersi dagli attacchi, "anche dall'Iran e dai suoi rappresentanti terroristici nella regione". E ha aggiunto: "Il mio impegno in tal senso è incrollabile".