Roma, 25 ottobre 2024 – “Massacro di massa” in una zona residenziale vicino al campo profughi di Jabalia: 150 vittime tra morti e feriti, ci sono anche donne e bambini. È il bilancio dell’attacco aereo effettuato questa notte nel nord della Striscia, che avrebbe raso al suolo 10 edifici residenziali. A renderlo noto è la protezione civile di Gaza.
38 sono le vittime degli attacchi israeliani su diverse strutture residenziali a Khan Yunis. Tra le vittime ci sarebbero 14 bambini rimasti soffocati dal fumo dei missili israeliani: 13 erano della stessa famiglia.
Uccisi tre giornalisti in un altro attacco aereo israeliano, questa volta le bombe sono cadute nell'est del Libano, vicino al confine con la Siria. I reporter lavoravano per l’emittente televisiva panarabo Al Mayadeen, vicina a Hezbollah. Oggi il segretario di Stato americano Blinken è a Londra, dove incontrerà i suoi omologhi della Giordania e degli Emirati, e il primo ministro ad interim del Libano.
L'Unifil afferma che il 22 ottobre scorso i soldati israeliani hanno aperto il fuoco contro una delle loro postazioni vicino al villaggio di Dhayra, nel sud del Libano.
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Il ministero della Sanità di Gaza accusa le forze israeliane di aver aperto il fuoco all'interno dell'ospedale Kamal Adwan di Jabalya: due bambini sono morti dopo che i generatori si sono guastati e l'esercito israeliano ha sparato sulle bombole di ossigeno.
Dopo l'appello israeliano ai civili ad evacuare l'area è iniziato il raid di caccia con la Setlla di David sulla periferia sud di Beirut, lo confermano i media locali.
Wall Street Journal, ripreso da Haaretz, ha svelato che Israele nei giorni scorsi ha offerto ai leader di Hamas un passaggio sicuro verso un altro Paese se avessero disarmato e liberato gli ostaggi da loro trattenuti. Il capo del Mossad, David Barnea, ha presentato l'offerta durante gli incontri avvenuti in Egitto la scorsa settimana. Hamas ha respinto la proposta.
Le forze israeliane (Idf) hanno dato un nuovo ordine di evacuazione per i civili che vivono in aree della periferia sud di Beirut, roccaforte di Hezbollah. I militari israeliani chiedono di liberare immediatamente edifici nelle zone di Bourj el-Brajné e Haret Hreik e quelli limitrofi. Su X il portavoce delle Idf, Avichay Adraee, ha pubblicato le mappe dei palazzi interessati con la richiesta ai civili di tenersi ad almeno 500 metri di distanza dai siti indicati.
Il Comando centrale Usa (Centcom) ha reso noto che sono arrivati in Medio Oriente i F-16 americani di base in Germania. "F-16 dell'Aeronautica militare Usa della 480esima squadriglia di caccia di base presso la base aerea di Spangdahlem, in Germania, arrivano nell'area di responsabilità del Centcom".
"Ci sono tanti innocenti uccisi a Gaza. Tutto questo deve finire", ha detto Joe Biden a una manifestante pro-palestinese che urlava "Gaza libera" interrompendo il suo discorso, e l'ha anche difesa dal pubblico che voleva zittirla: "Lasciatela manifestare".
Le IDF negano quanto affermato dall'UNIFIL questa settimana riguardo alle truppe israeliane che avrebbero aperto il fuoco contro i peacekeeper in un posto di guardia vicino a Dhayra, nel Libano meridionale. "Il 22 ottobre, i peacekeeper in servizio presso un posto di osservazione permanente vicino a Dhayra stavano osservando i soldati dell'IDF che conducevano operazioni di sgombero delle case nelle vicinanze. Dopo essersi resi conto di essere osservati, i soldati dell'IDF hanno aperto il fuoco contro il posto. Le guardie di servizio si sono ritirate per evitare di essere colpite", aveva scritto l'UNIFIL su X. Ma un portavoce dell'esercito israeliano al 'Times of Israel' ha che le IDF non sono a conoscenza dell'incidente. "Le IDF sono in contatto continuo e aperto con l'UNIFIL", aggiungendo che le attività di Hezbollah rappresentano un pericolo per la forza di mantenimento della pace.
È Hussein Ahmad Karaki il capo operativo di Hezbollah in America Latina, lo ha reso noto il ministero della Sicurezza nazionale in una conferenza stampa. Conosciuto anche come Saad Ezzeddine, é accusato di aver reclutato e pianificato numerosi atti terroristici, tra cui gli attentati all'Amia e all'ambasciata di Israele tra 1992 e 1994, che causarono 113 morti tra i civili e circa 500 feriti.
La Difesa civile di Gaza annuncia 12 morti in attacchi contro un gruppo in attesa di aiuti umanitari.
La sicurezza dei caschi blu dell'Onu impegnati in Libano nella missione Unifil, a ridosso del confine israeliano, va garantita come qualcosa di "essenziale", lo ha ricordato Londra il segretario di Stato americano Antony Blinken, a conclusione d'incontri con esponenti di Paesi arabi fra cui il premier libanese Najib Mikati.
Hezbollah ha rivendicato un attacco portato con droni contro una base militare Idf vicino a Safed, nel nord di Israele. IL gruppo filo iraniano ha affermato in un comunicato di aver effettuato, questo pomeriggio "un attacco aereo con uno squadrone di droni" contro una base vicino a Safed, poco dopo aver lanciato "una raffica di razzi" sulla stessa città.
Le milizie Hezbollah hanno rivendicato un assalto contro due carri armati israeliani vicino a un villaggio di confine nel sud del Libano. I combattenti del Partito di Dio hanno colpito "due carri armati Merkava alla periferia di Adaysseh con missili guidati", ha dichiarato Hezbollah. Un altro carro sarebbe stato colpito vicino al villaggio di Marwahin, nel distretto di Tiro, sempre nel Libano meridionale.
Le forze israeliane hanno confermato l'uccisione di cinque soldati durante combattimenti nel sud del Libano. Negli scontri sono rimasti gravemente feriti anche altri quattro riservisti. Le vittime sono il maggiore Dan Maori, 43 anni, di Beit Yitzhak-Sha'ar Hefer; il capitano Alon Safrai, 28 anni, di Gerusalemme; il sottufficiale Omri Lotan, 47 anni, di Bat Hefer; il sottufficiale Guy Idan, 51 anni, del kibbutz Shomrat e il sergente maggiore Tom Segal, 28 anni, di Ein HaBesor.
I razzi lanciati da Hezbollah ha colpito hanno colpito un centro commerciale e una palestra cittadina araba di Majd al-Khorum, nel nord di Israele. Il bilancio provvisorio è di due morti e venti feriti.
Prima di essere ucciso in un raid israeliano Yahya Sinwar avrebbe lasciato ai suoi uomini una serie di istruzioni per la gestione dei prigionieri israeliani. Nei documenti alcune note sono censurate. Ma si legge per esempio l'ordine di "prendersi cura della vita dei prigionieri nemici e di proteggerli, poiché sono la merce di scambio nelle nostre mani". In un altro punto Sinwar dice ai suoi miliziani che l'unico modo per liberare i prigionieri palestinesi è quello di sorvegliare "i prigionieri del nemico".
Sette cittadini ebrei israeliani sono stati incriminati dopo essere stati arrestati il mese scorso con l'accusa di aver svolto attività di spionaggio a favore dell'Iran per ben due anni, portando a termine circa 600 azioni su ordine della Repubblica islamica, in cambio di compensi per complessivi 300 mila dollari. Lo riportano i media israeliani sottolineando che i sette sono accusati di reati contro la sicurezza, aiuto al nemico in tempo di guerra e fornitura di informazioni al nemico. Tra i sospettati, tutti residenti ad Haifa e nel nord del Paese, ci sono un soldato che ha disertato l'esercito e due minorenni di età compresa tra 16 e 17 anni. Secondo i pubblici ministeri, se fosse stato scoperto, il capo della rete avrebbe inventato una storia di copertura secondo cui le spie erano guide turistiche: gli inquirenti sostengono che gli indagati hanno raccolto informazioni su siti sensibili in Israele, basi militari e obiettivi umani.
Gli attacchi aerei israeliani della scorsa notte hanno reso inutilizzabile il principale valico di frontiera tra Siria e Libano, ostacolando i tentativi degli sfollati di fuggire da un paese in cui un quinto della popolazione è già sfollata internamente, ha sottolineato l'agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite, Unhcr, come riferisce il quotidiano internazionale arabo Asharq al Awsat. Rula Amin, portavoce dell'Unhcr con sede ad Amman, ha affermato di non essere a conoscenza di alcun avvertimento prima dell'attacco e ha sottolineato che sono circa 430.000 le persone che hanno attraversato il confine dirette in Siria dal Libano sin dall'inizio della campagna di Israele. "Gli attacchi ai valichi di frontiera sono una preoccupazione importante - ha affermato -. Stanno bloccando la strada verso la sicurezza per le persone in fuga dal conflitto".
L'Unifil afferma che il 22 ottobre scorso i soldati israeliani hanno aperto il fuoco contro una delle loro postazioni vicino al villaggio di Dhayra, nel sud del Libano. "I caschi blu in servizio presso un posto di osservazione permanente vicino a Dhayra stavano osservando i soldati dell'Idf che conducevano operazioni di sgombero delle case nelle vicinanze. Dopo essersi resi conto di essere osservati, i soldati hanno aperto il fuoco e i soldati si sono ritirati per evitare di essere colpiti», afferma l'Unifil in una nota mentre l'Onu parla di una situazione di sicurezza «estremamente difficile".
È salito ad almeno 38 il bilancio dei morti negli attacchi israeliani su diverse strutture residenziali a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo scrive Al Jazeera citando fonti mediche. Tra le vittime ci sarebbero 14 bambini rimasti soffocati dal fumo dei missili israeliani: 13 erano della stessa famiglia. L'emittente riferisce di immagini "inquietanti" dal luogo dei raid, con molti corpi che giacciono a terra nell'ospedale Nasser mentre genitori e parenti disperati salutano le vittime, già pronte per la sepoltura.
Almeno 163 soccorritori e operatori sanitari sono stati uccisi negli attacchi israeliani in un anno. Lo ha riferito il ministro della Sanità libanese Firass Abiad, in una conferenza stampa dedicata ai "danni causati dagli attacchi israeliani contro il settore sanitario in Libano". Il numero totale degli operatori sanitari e dei soccorritori uccisi "finora ammonta a 163", a cui si aggiungono "272 feriti", ha precisato Abiad. Si tratta del bilancio di poco più di un anno di scontri a fuoco transfrontalieri tra Hezbollah e Israele.
Almeno 14 bambini sono morti in attacchi israeliani a Khan Younis, nei quali in tutto 33 persone hanno perso la vita secondo fonti mediche concordanti. Lo riferisce Al Jazeera, precisando che la forza di terra israeliana si è spinta più in profondità nell'area di al-Manara, nella parte orientale di Khan Yunis, colpendo diverse abitazioni civili. Le vittime sono state evacuate al Nasser Medical Complex. I dottori dell'ospedale hanno confermato che i 14 bambini arrivati erano morti soffocati, a causa di bombe e proiettili mortali sparati contro l'edificio nel quale si trovavano, che hanno portato al crollo di diversi altri fabbricati residenziali mentre delle persone erano ancora all'interno.
Cinque soldati di riserva israeliani sono stati uccisi e quattro sono rimasti gravemente feriti durante gli scontri avvenuti la scorsa notte nel Libano meridionale. Lo ha annunciato l'esercito israeliano. Tutti prestavano servizio nell'89esimo Battaglione dell'ottava Brigata Corazzata. Secondo una prima indagine delle IDF, i soldati sono stati colpiti da un razzo lanciato da Hezbollah contro un edificio in un villaggio del Libano meridionale, dove stavano operando le truppe.
L'uccisione di 3 giornalisti da parte di Israele è un "crimine di guerra". Lo afferma il ministro dell'Informazione libanese dopo la morte dei 3 reporter in un attacco aereo israeliano su Hasbaya, nell'est del Libano vicino al confine con la Siria, scrivono i media libanesi.
L'Iran si sta preparando a una guerra con Israele, ma allo stesso tempo cerca di evitarla. È quanto scrive il New York Times che cita funzionari di Teheran, mentre la Repubblica islamica attende la risposta di Israele al suo ultimo attacco missilistico. "L'Iran ha ordinato alle forze armate di essere pronte per la guerra ma anche di cercare di evitarla", afferma il quotidiano che cita 4 funzionari iraniani secondo cui la Guida Suprema, Ayatollah Ali Khamenei, ha ordinato alle forze armate iraniane di preparare diversi piani per rispondere a un attacco di rappresaglia minacciato da Israele. Secondo i funzionari, l'Iran attaccherà se ci saranno danni o vittime significativi, ma potrebbe trattenersi se Israele prenderà di mira solo un numero limitato di siti militari e depositi di armi.
I funzionari, due dei quali appartengono al Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche, affermano che l'Iran risponderà sicuramente se Israele colpirà siti petroliferi, impianti nucleari o prenderà di mira alti funzionari, con potenziali opzioni tra cui un attacco con un massimo di 1.000 missili balistici o l'interruzione delle forniture energetiche nella regione, si legge nel rapporto pubblicato dal New York Times.
Gli Stati Uniti hanno emesso un avviso di sicurezza mondiale per possibili manifestazioni contro strutture israeliane e americane nella giornata di oggi. Lo riferisce il Dipartimento di Stato americano. "I post sui social media su varie piattaforme chiedono dimostrazioni presso strutture statunitensi e israeliane venerdì 25 ottobre 2024. Il governo degli Stati Uniti ricorda ai cittadini statunitensi di evitare raduni e dimostrazioni quando possibile e prestare attenzione quando ci si trova in prossimità di grandi raduni, poiché anche le dimostrazioni pacifiche possono trasformarsi in violenza senza preavviso", recita la nota.
Dieci agenti di polizia pakistani sono stati uccisi in un attacco a un posto di blocco compiuto stanotte da una ventina di presunti combattenti talebani nel distretto di Dera Ismail Khan, situato nella provincia nordoccidentale di Khyber Pakhtunkhwa. "L'intenso scontro a fuoco è durato quasi un'ora: dieci membri della polizia di frontiera sono stati martirizzati e sette sono rimasti feriti durante l'attacco", spiegano le autorità locali. I talebani pakistani hanno rivendicato l'azione.
Timidi segnali di ripresa della diplomazia sulla guerra in Medio Oriente. Il segretario di Stato americano Anthony Blinken è a Londra, dove oggi incontrerà i suoi omologhi della Giordania e degli Emirati, e il primo ministro ad interim del Libano. Gli incontri con il ministro degli Esteri giordano, Ayman Safadi, e con quello degli Emirati Arabi Uniti, Abdullah bin Zayed al-Nagayan, si concentreranno probabilmente sugli sforzi per sostenere i piani di stabilità, sicurezza e la ricostruzione nella Striscia di Gaza dopo la fine della guerra. L'incontro di Blinken con il primo ministro ad interim del Libano, Najib Mikati, sarà invece dedicato alla campagna militare israeliana contro Hezbollah, che ha provocato vittime di massa tra la popolazione civile del Libano, in particolare nella capitale Beirut.
Ieri in una conferenza stampa, il segretario di stato americano ha affermato che la lotta di Israele contro Hezbollah "non può e non deve portare a una campagna prolungata" in Libano. Blinken ha invitato Israele ad adottare le misure necessarie per prevenire danni alla popolazione civile, all'esercito libanese e alle forze di pace delle Nazioni Unite. La visita di Blinken in Medio Oriente è iniziata il 21 ottobre. Il capo della diplomazia Usa ha visitato Israele, Arabia Saudita e Qatar. Il difficile negoziato per il rilascio degli ostaggi in mano ad Hamas e il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza sembra avere fatto un timido progresso dopo lo stallo delle scorse settimane: Blinken e la sua controparte del Qatar hanno annunciato che i colloqui riprenderanno questo fine settimana, anche se la gran parte degli osservatori considerano improbabile che si possa prevedere una svolta prima delle elezioni americane.
L'emittente televisiva panarabo Al Mayadeen ha confermato che un suo cameraman è stato ucciso durante un attacco aereo israeliano su una residenza che ospitava giornalisti nella città di Hasbaiya, nel Libano meridionale, durante la notte. Nell'attacco, che sembra aver preso di mira gli operatori dei media, sarebbero rimasti uccisi anche altri due giornalisti. L'omicidio è avvenuto due giorni dopo che Israele ha effettuato un attacco aereo contro un ufficio di proprietà di Al Mayadeen, che è politicamente alleato di Hezbollah e ha sede a Beirut.
"Al Mayadeen ritiene l'occupazione israeliana responsabile dell'attacco a un noto ufficio stampa di un noto organo di stampa", aveva affermato Al Mayadeen TV, in seguito all'attacco israeliano al suo ufficio alla periferia della periferia meridionale di Beirut. Due giornalisti di Al Mayadeen che stavano documentando le attività militari lungo il confine meridionale del Libano con Israele sono stati uccisi in un attacco israeliano il 21 novembre 2023, riferisce Al Jazeera.
I media statali di Beirut affermano che tre giornalisti sono stati uccisi stanotte in un attacco aereo israeliano su Hasbaya, nell'est del Libano vicino al confine con la Siria.
La Protezione civile di Gaza afferma che l'esercito israeliano ha compiuto nelle ultime ore un "massacro di massa" radendo al suolo almeno 10 edifici residenziali nel campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia, Lo riporta l'emittente araba Al Jazeera. Citando fonti locali, l'agenzia di stampa palestinese Wafa parla da parte sua di circa 150 tra morti e feriti.
Le forze israeliane hanno effettuato un attacco aereo su un complesso residenziale nel campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza, provocando l'uccisione e il ferimento di circa 150 civili, tra cui donne e bambini. Lo scrive l'agenzia di stampa palestinese Wafa. Secondo fonti locali citate dalla stessa agenzia almeno dieci case nella zona di Al-Houja a Jabalia sono state colpite da aerei da guerra israeliani, provocando l'uccisione e il ferimento di decine di civili e una vasta distruzione. Gli abitanti della zona colpita hanno lanciato appelli urgenti per chiedere assistenza per il trasporto dei feriti. Le squadre di soccorso hanno incontrato notevoli difficoltà nel raggiungere la scena a causa dei continui attacchi delle forze israeliane, aggiunge Wafa.