Mercoledì 29 Gennaio 2025
REDAZIONE ESTERI

Trump-Netanyahu, incontro negli Usa il 4 febbraio. Israele: “Tagliamo i contatti con l’Unrwa”. L’Iran mette in guardia: “Attacco a siti nucleari sarebbe follia”

La guida suprema iraniana Khamenei: "La piccola Gaza ha messo in ginocchio il regime israeliano". Il premier israeliano sarà alla Casa Bianca all’inizio di febbraio

Roma, 28 gennaio 2025 - Trump incontrerà Netanyahu alla Casa Bianca. Secondo alte fonti di Walla News, il summit avverrà all’inizio di febbraio e il presidente Usa annuncia: “Molto presto verrà qui per incontrarmi”. All’ordine del giorno, ci sarebbe anche la ‘soluzione a due Stati’ per la Striscia.  Trump: "Egitto e Giordania accoglieranno i palestinesi da Gaza".

L’Iran mette in guardia Israele e Stati Uniti: un attacco ai siti nucleari iraniani scatenerebbe una “risposta immediata e decisiva”. il ministro Araghchi: “Sarebbe follia”. È crisi a Gaza per il rientro di migliaia di profughi dal Nord della Striscia. Hamas avverte: il 90% dei palestinesi non ha casa. "Arrivate solo 800 tende". Idf: due sospetti "terroristi" uccisi a Jenin. Sei persone ferite, quattro arresti. 

Ultime notizie in diretta

Il presidente Usa Donald Trump (a sinistra) e il premier israeliano Benjamin Netanyahu
Il presidente Usa Donald Trump (a sinistra) e il premier israeliano Benjamin Netanyahu
19:42
Netanyahu negli Usa il 4 febbraio: "Primo leader da Trump"

"L'invito del primo ministro Benyamin Netanyahu alla Casa Bianca è un passo importante e simbolico per il forte legame tra Israele e gli Stati Uniti sotto la presidenza di Donald Trump. Questo rappresenta anche un messaggio di supporto reciproco,  specie in un periodo in cui ci sono questioni sensibili e strategiche all'ordine del giorno internazionale, come i processi in Medio Oriente e le relazioni Israele-Palestina. Netanyahu, essendo il primo leader straniero invitato alla Casa Bianca durante il  secondo mandato di Trump, sottolinea la fiducia reciproca tra i 2 leader". Lo scrive l'ufficio del premier. L'invito è per il 4 febbraio.

15:37
Israele: "Tagliamo ogni contatto con l'Unrwa"

Israele interromperà ogni contatto con l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unrwa) e "chiunque agisca per suo conto" a partire dal 30 gennaio: lo ha reso noto l'ambasciatore israeliano all'Onu, ribadendo che l'agenzia avrebbe dovuto lasciare Gerusalemme entro quella data. "Questa decisione non è stata presa alla leggera, né in fretta. Non è una decisione politica. È una decisione necessaria", ha detto Danny Danon ai giornalisti parlando della scelta di bandire l'Unrwa adottata dal parlamento israeliano lo scorso ottobre. Israele accusa l'agenzia di sostenere la violenza di Hamas a Gaza.

12:21
Gaza, Emergency apre una nuova clinica

Emergency ha aperto una nuova clinica nella Striscia di Gaza ad al-Qarara, nel governatorato di Khan Younis, all'interno della cosiddetta 'area umanitaria' definita dall'esercito israeliano. La clinica offrirà ai palesinesi un primo soccorso, assistenza medico-chirurgica di base per adulti e bambini, attività ambulatoriali di salute riproduttiva e follow up infermieristico post-operatorio, stabilizzazione di emergenze medico-chirurgiche e trasferimento presso strutture ospedaliere a un bacino di diecimila persone. 
 

11:54
Mattarella: "Preoccupa l'astio verso altri popoli"

"Ci preoccupano l'astio predicato verso altri popoli, altre religioni, altre culture e la minaccia continua alla sicurezza e alla stessa esistenza del popolo di Israele, così come quanto, dopo l'orrore del 7 ottobre, è avvenuto di sconvolgente nella Striscia di Gaza, provocando la morte di tante migliaia di innocenti civili palestinesi". Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla cerimonia per il Giorno della memoria.

11:40
Accordo sul nucleare, l'Iran: Usa devono fare di più per tornare al tavolo 

Gli Stati Uniti devono impegnarsi maggiormente per convincere l'Iran ad avviare trattative con l'obiettivo di raggiungere un accordo sul nucleare, dopo l'uscita di Washington nel 2018 dal patto trovato tre anni prima, noto come Jcpoa, e la successiva ripresa dell'arricchimento dell'uranio da parte di Teheran. Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, in un'intervista a Sky News. "La situazione è diversa e molto più difficile della volta precedente", ha detto il capo della Diplomazia di Teheran. "Non abbiamo sentito null'altro a parte la parola 'bello' e questo ovviamente non è abbastanza", ha aggiunto Araghchi, in riferimento a recenti dichiarazioni di Trump, riferisce Irna.

11:34
Iran, Khamenei: "La piccola Gaza ha messo in ginocchio Israele"

"La piccola e limitata Gaza ha messo in ginocchio il regime sionista, armato fino ai denti e pienamente sostenuto dall'America". Lo ha dichiarato la Guida Suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, riferendosi all'accordo tra Israele e Hamas sul cessate il fuoco ed il rilascio degli ostaggi entrato in vigore nelle scorse settimane. Parlando nell'Imam Khomeini Hussainia davanti agli ambasciatori dei Paesi islamici in occasione dell'Eid al-Mab'ath, che celebra il giorno in cui il profeta Muhammad è stato scelto come messaggero di Dio, Khamenei è tornato ad attaccare gli Stati Uniti, definendoli "la perfetta descrizione di colonialismo e arroganza nel mondo di oggi" e sostenendo che siano "sotto l'influenza delle principali potenze finanziarie mondiali". La Guida ha poi avvertito il governo di Teheran sul fatto che "dietro i sorrisi" dei funzionari americani si nasconde la loro "natura malvagia, l'inimicizia e i rancori radicati verso la Repubblica islamica", esortando le autorità iraniane ad essere "vigili, ad aprire gli occhi su questi fatti e a stare attenti con chi abbiamo a che fare e con chi parliamo".

IRAN PROTEST ISRAEL GAZA CONFLICT
Un uomo mostra una fotografia della guida suprema dell'Iran, l'Ayatollah Ali Khamenei
10:46
Sindaco di Rafah agli sfollati: "Città pericolosa per la presenza dell'Idf"

La città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, ''resta estremamente pericolosa per la presenza di militari israeliani'' lungo il Corridoio di Filadelfia e ''sarà sicura solo dopo il loro completo ritiro''. Lo ha dichiarato il sindaco di Rafah, Ahmed al-Soufi, in una intervista ad al-Jazeera, mettendo in guardia i palestinesi che stanno facendo ritorno in città. "L'accesso alla parte meridionale della città, vicino al confine, non è possibile", ha affermato il sindaco di Rafah. "Sebbene le aree nordoccidentali, settentrionali e orientali siano relativamente più sicure a causa della loro distanza dal confine, sono comunque a rischio" della potenza di fuoco israeliana, ha aggiunto. Gli sfollati, secondo al-Soufi non dovrebbero tornare di corsa in città, in particolare nelle zone centrali e meridionali, che dono ''devastate'' e ''prive delle condizioni basilari per vivere''. Anche le Idf hanno detto ai cittadini palestinesi di restare lontani 700 metri dalla zona di confine tra la Striscia di Gaza e l'Egitto definendola una ''zona rossa''.

09:09
Israele ai civili libanesi: "Non tornate nei villaggi del sud" 

Israele ha nuovamente avvertito i civili libanesi di non tornare nei villaggi lungo il confine meridionale. "L'Idf si è recentemente ridistribuito in varie località del Libano meridionale, in base all'accordo di cessate il fuoco, per consentire gradualmente l'efficace dispiegamento dell'esercito libanese e smantellare e rimuovere il gruppo terroristico Hezbollah dal Libano meridionale", ha scritto su X il colonnello Avichay Adraee, portavoce in lingua araba delle forze armate israeliane.

"Il periodo dell'accordo è stato prorogato e le forze israeliane sono ancora schierate sul campo. Il processo di dispiegamento sta avvenendo gradualmente e in alcuni settori è stato posticipato e richiede più tempo per garantire che Hezbollah non possa ristabilirvi". Il portavoce dell'Idf ha aggiunto che l'esercito farà sapere quando sarò sicuro tornare ai villaggi di confine.

08:37
Gaza, 300mila sfollati tornati dal nord della Striscia

"Più di 300.000 sfollati" palestinesi sono tornati nel nord della Striscia di Gaza, secondo il governo dell'enclave amministrata da Hamas. Il controesodo è scattato alle prime luci dell'alba di ieri in seguito al via libera dell'esercito israeliano giunto grazie all'accordo di tregua. Nel frattempo, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha ribadito la sua proposta, che ha suscitato aspre polemiche a livello internazionale, affinché Egitto e Giordania accolgano i cittadini di Gaza, suggerendo che i palestinesi starebbero meglio in un posto non "associato alla violenza".

"Vorrei farli vivere in un'area dove possano vivere senza sconvolgimenti, rivoluzioni e violenza", ha detto Trump ai giornalisti parlando a bordo dell'Air Force One. "Quando guardi la Striscia di Gaza, è un inferno da così tanti anni. Ci sono state varie civiltà su quella striscia". Il ciclo di violenza "non è iniziato adesso, è iniziato migliaia di anni fa e c'è sempre stata violenza associata" alla lotta tra i due popoli. Ma, ha aggiunto l'inquilino della Casa Bianca, "Potresti far vivere le persone in aree che sono molto più sicure e forse molto migliori e forse molto più comode".

08:35
Trump: "Egitto e Giordania accoglieranno i palestinesi da Gaza"

Donald Trump ha affermato che l'Egitto accetterebbe di accogliere i palestinesi trasferiti dalla Striscia di Gaza, e che glielo avrebbe detto il presidente egiziano, Abdel Fattah al-Sisi durante una conversazione telefonica ieri sera. Lo scrive il Jerusalem Post, che cita parole dette dal presidente americano a giornalisti a bordo dell'Air Force One. Trump ha parlato di Sisi come di un suo amico, scrive il Jp: "L'ho aiutato molto e spero che ci aiuti. Penso che accoglierà i palestinesi da Gaza, e il re di Giordania farà lo stesso". Egitto e Giordania si oppongono al trasferimento dei residenti di Gaza già evocato da Trump. 

08:15
Idf: due sospetti "terroristi" uccisi a Jenin. Sei persone ferite, quattro arresti

 

Due sospetti "terroristi" sono stati uccisi questa mattina in un'operazione militare israeliana a Jenin, in Cisgiordania. Lo hanno riferito le Forze di difesa dello Stato ebraico, citate dal quotidiano Haaretz. Sei persone sono rimaste ferite durante l'intervento dei soldati che ha consentito di smantellare 20 ordigni esplosivi. Quattro sospetti sono stati arrestati.

07:58
Trump: "Palestinesi vivrebbero meglio in posto non violento"

Donald Trump è tornato sulla sua esternazione sul trasferimento dei residenti di Gaza in Giordania ed Egitto, affermando che i palestinesi vivrebbero meglio in un luogo "non associato alla violenza". "Vorrei che andassero in un'area dove possano vivere senza sconvolgimenti, né rivoluzioni e né violenza", ha detto il presidente americano ai giornalisti a bordo dell'Air Force One, secondo quanto scrive il Times of Israel

"Quando guardi la Striscia di Gaza, è un inferno da così tanti anni. Ci sono state varie civiltà su quella striscia. Non è iniziato ora. È iniziato migliaia di anni fa e c'è sempre stata violenza associata a questo. Potresti far vivere le persone in aree che sono molto più sicure e forse molto migliori e forse molto più comode", ha detto Trump ai cronisti, secondo Times of Israel. Alla domanda se questa posizione significhi che non crede più in una soluzione a due stati, Trump - scrive il Toi - ha evitato di rispondere direttamente, dicendo che discuterà la questione con il primo ministro Benyamin Netanyahu quando verrà a Washington per incontrarlo "in un futuro non troppo lontano", aggiungendo che una data per l'incontro sarà fissata "molto presto".

Due fonti confidenziali hanno detto ieri al Times of Israel che l'ufficio di Netanyahu sta pianificando un viaggio del premier domenica a Washington, dove incontrerà Trump all'inizio della settimana prima di tornare in Israele mercoledì. Il viaggio non è stato ancora finalizzato e dipenderà dalla salute di Netanyahu, che si sta riprendendo dall'operazione alla prostata, hanno detto le fonti. 

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PALESTINIAN-ISRAEL-CONFLICT-DISPLACED
Migliaia di palestinesi stanno rientrando a Gaza
07:50
Iran a Israele e Usa: attacco ai nostri siti nucleari sarebbe "follia"

Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi mette in guardia Israele e gli Stati Uniti dall'idea di attaccare le strutture nucleari dell'Iran. "Abbiamo chiarito che qualsiasi attacco alle nostre strutture nucleari sarebbe affrontato con una risposta immediata e decisiva", ha detto Araghchi in un'intervista con Sky News in cui ha comunque espresso i propri dubbi sul fatto che Israele e gli Stati Uniti "vogliano davvero fare questa follia".

Attaccare le strutture nucleari dell'Iran trasformerebbe il Medio Oriente "in un disastro", ha aggiunto Araghchi. Il capo della diplomazia iraniana ha anche accennato ai duri colpi inferti da Israele ai gruppi filosiriani Hamas e Hezbollah. "Sono stati danneggiati", ha riconosciuto, "Ma allo stesso tempo, si stanno ricostruendo. È una scuola di pensiero, un'idea, una causa, ideale che resterà sempre".

07:40
Trump: "Presto parlerò con Netanyahu"

“Parlerò con Bibi Netanyahu in un futuro non troppo lontano. Verrà qui per incontrarmi”. Così il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, rispondendo a una domanda sul sostegno Usa alla soluzione dei due Stati in Medio Oriente. Quando gli è stato chiesto quando avverrà l'incontro, il presidente ha risposto: “Molto presto”.

07:20
Rientro a Gaza, Hamas: il 90% dei palestinesi non ha casa. "Arrivate solo 800 tende"

 

Circa il 90% degli sfollati di Gaza che tornano nel nord della Striscia non ha una casa in cui stare, ha detto un funzionario di Hamas ai media del Qatar. In un'intervista con il canale Al Araby, il funzionario ha spiegato che i residenti sfollati devono camminare per più di otto chilometri su strade distrutte e che non ci sono risorse disponibili per accoglierli. "Sono arrivate solo 800 tende", ha detto la fonte, non identificata, chiedendo un'urgente ondata di assistenza umanitaria.

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