Roma, 28 febbraio 2024 – “Tutti devono dare il loro contributo. Apprezziamo quanti studiano, ma senza l’esistenza fisica, non c’è quella spirituale”. Con queste parole il ministro della Difesa israeliano lancia l’appello al reclutamento degli ebrei ortodossi “in numero crescente” nella guerra con Hamas.
Nel frattempo, è in corso un’operazione militare dell’esercito israeliano a Jenin, in Cisgiordania. Israele starebbe attaccando con droni e armamenti pesanti, secondo quanto riferisce l’agenzia russa Tass.
Intanto Biden vuole assicurazioni a tutti i Paesi in guerra sul rispetto della legge internazionale con l'uso delle armi americane e al governo Netanyahu chiede di sbloccate l'ingresso di aiuti umanitari a Gaza. Il countdown è iniziato: c’è tempo fino a metà marzo per firmare l’impegno.
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Un appello al reclutamento degli ebrei ortodossi per le difficoltà nate con la guerra in corso è stato lanciato oggi dal ministro della difesa Yoav Gallant. "Ci troviamo in una guerra di un genere che non avevamo conosciuto per 75 anni - ha affermato - e ciò richiede decisioni che finora non avevamo preso". "Israele è lo Stato del popolo ebraico, e la Torah ci ha protetti nei 2000 anni di esilio. Apprezziamo quanti la studiano. Ma senza l'esistenza fisica, non c'è esistenza spirituale. Tutte le componenti del popolo devono dare ora il loro contributo. Dobbiamo concordare il reclutamento nel pubblico ortodosso, in numeri crescenti".
Il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich si è impegnato a continuare ad espandere gli insediamenti nella Cisgiordania, sfidando le pressioni internazionali su Israele affinché smetta di costruire. Smotrich ha annunciato l'approvazione di un nuovo insediamento chiamato Mishmar Yehuda, nel Gush Etzion, un gruppo di insediamenti ebraici situati a sud di Gerusalemme. L'espansione delle colonie "proseguirà con impeto", ha annunciato Smotrich.
Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha espresso la speranza che ci possa essere a breve un accordo per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. "Speriamo che nei prossimi giorni arriveremo al cessate il fuoco e che ci sarà autentico sollievo per la popolazione di Gaza", ha affermato, stando al sito Ynet. A riferirne è Times of Israel.
Le parole del presidente americano Joe Biden su un imminente cessate il fuoco tra Israele e Hamas sono un "pio desiderio, legato forse ad affari interni in vista delle elezioni americane". Lo ha sottolineato a Sky News un portavoce del gruppo palestinese, Basem Naim, capo del Consiglio per le relazioni internazionali dell'organizzazione a Gaza. Parlando a The World, Naim ha detto che il gruppo spera di raggiungere un accordo entro il Ramadan, che dovrebbe iniziare la sera di domenica 10 marzo ma le affermazioni di Biden non hanno nulla a che fare con la realtà: "Penso che ci siano ancora dei divari tra ciò che chiediamo e ciò che viene proposto". Naim si è poi rifiutato di rispondere alle domande su dove si trovi il leader di Hamas Yahya Sinwar, dicendo che il gruppo ha il diritto di proteggerlo.
Il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, ha dichiarato oggi in un discorso televisivo che il gruppo palestinese sta dando prova di flessibilità nei colloqui in corso per un accordo con Israele sulla sospensione delle ostilità nella Striscia di Gaza, ma è pronto a continuare a combattere. Stando a quanto riportato dai media israeliani, Haniyeh ha quindi invitato i musulmani della Cisgiordania e di Gerusalemme a riversarsi "in massa alla moschea Al-Aqsa e a fortificarla il primo giorno di Ramadan".
Fonti diplomatiche egiziane citate dal network Al Quds - vicino ad Hamas - hanno riferito che c'è "un accordo preliminare" per tenere un incontro domenica prossima al Cairo per annunciare il cessate il fuoco, se verrà raggiunto una intesa. Il quotidiano del Qatar 'Al-Arabi Al-Jadid' - ripreso dai media israeliani - ha detto che c'è una intesa generale sul cessate il fuoco e lo scambio degli ostaggi ma "i dettagli sono ancora un ostacolo".
Sono stati circa 10 i razzi arrivati dal Libano questa mattina nel Nord di Israele, in particolare la zona di Kiryat Shmona dove sono risuonate le sirene di allarme. Lo ha fatto sapere l'esercito aggiungendo che alcuni sono stati intercettati dal sistema di difesa aerea. In risposta - ha continuato l'esercito - Israele ha colpito un "magazzino di armi e strutture militari di Hezbollah nell'area di Ramyeh nel Sud del Libano". Il lancio di questa mattina verso Israele è stato rivendicato dalla fazione in Libano di Hamas che ha parlato di "40 razzi Grad verso le basi vicino Kiryat Shmona".
Secondo i media israeliani, Hamas avrebbe detto no alla proposta di accordo sulla tregua.
L'esercito israeliano ha affermato di aver colpito durante la notte "otto importanti obiettivi terroristici" responsabili dei razzi lanciati verso la città israeliana di Ashkelon. In un messaggio su Telegram l'Idf ha scritto che "nel corso di un'attività congiunta terrestre e aerea nella Striscia di Gaza, otto importanti obiettivi terroristici sono stati colpiti in un'area da cui ieri sera sono stati lanciati razzi verso Ashkelon. Sono stati colpiti anche tunnel e infrastrutture utilizzate dai terroristi".
C'è un accordo nelle linee generali per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e il rilascio degli ostaggi, ma "i dettagli rappresentano ancora un ostacolo". Lo ha riferito il quotidiano del Qatar The New Arab, citando fonti egiziane. Secondo una fonte diplomatica egiziana, qualora si raggiungesse l'accordo, domenica al Cairo sarebbe previsto un incontro per annunciare il cessate il fuoco.
Le sirene di allarme anti razzi stanno risuonando nel Nord di Israele, in particolare nella zona della città di Kiryat Shmona. Lo ha fatto sapere il portavoce militare.
L'esercito israeliano ha annunciato la morte in combattimento di due soldati nel nord di Gaza. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui si tratta di Iftah Shahar (25 anni) e di Itai Seif (24 anni). Il bilancio dei soldati caduti in battaglia - dall'inizio delle operazioni di terra a Gaza - è ora di 242.
La fregata tedesca Hessen, dislocata nel Mar Rosso per proteggere le navi mercantili, ha respinto “per la prima volta” un attacco delle milizie Houthi che operano nello Yemen. Lo riferisce l'agenzia Dpa precisando che la nave, inquadrata nella missione militare della Ue ‘Aspides’, ha abbattuto due droni “in rapida successione” ieri sera. Si è trattato del primo utilizzo di armi da parte della Marina tedesca nella missione, iniziata venerdì e considerata, aggiunge l'agenzia, quella marittima più pericolosa nella storia della Bundeswehr, le attuali forze armate tedesche.
L'esercito israeliano sta attaccando la città palestinese di Jenin in Cisgiordania. Lo riferisce l'agenzia russa Tass secondo cui Israele starebbe usando droni e armamenti pesanti.
Con un memorandum sulla sicurezza rivolto a tutti i Paesi in guerra, l'amministrazione Biden ha concesso a Israele fino alla metà di marzo per firmare una lettera in cui assicura che rispetterà le legge internazionale sull'uso delle armi americane e consentirà l'ingresso di aiuti umanitari a Gaza. Lo riporta Axios. L'iniziativa americana rientra nel memorandum voluto da Biden e pubblicato l'8 febbraio. Anche se il documento non è diretto in particolare a Israele, le politiche che prevede riflettono i timori espressi dai senatori democratici americani sulla campagna di Israele a Gaza. Se le assicurazioni richieste non saranno date entro la scadenza, il trasferimento di armi al paese saranno sospese.