Roma, 26 febbraio 2024 – Annunciate dal premier Shtayyeh le dimissioni del governo dell’Autorità nazionale palestinese. Un atto che si inquadrerebbe nelle trattative per il governo post-bellico in Cisgiordania: Shtayyeh ha affermato che rinuncia all’incarico per consentire un ampio consenso tra i palestinesi sugli accordi politici successivi alla guerra di Israele contro Hamas.
L’esercito israeliano ha presentato un piano di evacuazione dei civili da Rafah, la città più meridionale di Gaza. A renderlo noto è stato l'Ufficio del primo ministro Netanyahu, che ha anche approvato una fornitura di aiuti umanitari "in modo da prevenire i saccheggi che si sono verificati nel nord della Striscia di Gaza e in altre aree". Oggi primo raid aereo israeliano in Libano: colpita Bekaa, roccaforte degli Hezbolla.
Tajani: "Stiamo lavorando per stop a combattimenti: abbiamo chiesto di aspettare con l'operazione a Rafah. Speriamo che ascoltino il buon senso”. Netanyahu ha dichiarato ieri sera che l’invasione potrebbe essere "in qualche modo ritardata" se si raggiungesse un accordo per una tregua di settimane tra Israele e Hamas, mentre i mediatori lavorano per assicurare una bozza per una pausa nei combattimenti e per il rilascio degli ostaggi. Colloqui in corso in Qatar. Un militare americano si è dato fuoco ed è morto davanti all’ambasciata israeliana a Washington.
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Sembra che al momento prevalga il pessimismo sul fatto che Hamas accetti lo schema di intesa mediata a Parigi. Lo hanno riferito ai media fonti israeliane alle quali è stato detto che quello schema "non corrisponde alle richieste di Hamas". Canale 12 ha poi riferito che il capo del Mossad David Barnea ha detto al Gabinetto che se Israele non aumenta significativamente l’ingresso degli aiuti a Gaza, c’è possibilità che l’accordo cada.
In un raid israeliano nel sud del Libano è stato ucciso Hassan Hossein Salami "il terrorista di Hezbollah responsabile della regione di Hajir". Lo ha fatto sapere il portavoce militare sottolineando che "Salami faceva parte dell'Unità Nasser di Hezbollah e ha comandato di recente le attività terroristiche degli Hezbollah contro civili e soldati, inclusi lanci di missili anti tank verso la città di Kiryat Shmona e i comandi della 769/a Brigata".
Un 'tunnel strategico' lungo 10 chilometri e scavato a 18 metri di profondità - che consentiva il passaggio dei membri delle brigate di Hamas attive nelle aree di Nusseirat, Sabra e Zeitun, dal nord al sud della Striscia - è stato scoperto dall'esercito israeliano sotto al'ospedale 'Turcò di Gaza City. Alla base di quell'ospedale sono stati trovati quattro imbocchi di ingresso nella vasta rete sotterranea che si estendeva fin sotto agli edifici della Università Israa. All'interno dell'ospedale, secondo l'esercito, sono stati trovati anche mezzi di combattimento. Il tunnel è stato poi dinamitato dal genio militare.
Hezbollah libanese ha dichiarato lunedi' di aver lanciato 60 razzi contro una base militare israeliana nelle alture occupate del Golan come rappresaglia agli attacchi israeliani nel Libano orientale. Il gruppo filo-iraniano ha dichiarato in un comunicato di aver "sparato 60 razzi Katyusha contro la base di Nafah", "come rappresaglia" per gli attacchi effettuati oggi da
Israele alla periferia di Baalbeck, nella pianura della Bekaa orientale, in cui sono rimasti uccisi due dei suoi combattenti.
Decine di razzi sono stati tirati dagli Hezbollah dal Libano verso le Alture del Golan in Israele. Lo ha detto, citati dai media, il portavoce militare aggiungendo che alcuni "sono stati intercettati dall'Iron Dome", il sistema di difesa antimissili. Non ci sono al momento notizie di vittime.
Intorno alla mezzanotte prima dell'attacco di Hamas del 7 ottobre, gli uomini dell'intelligence israeliana avevano notato che centinaia di militanti nella Striscia di Gaza avevano attivato le carte Sim israeliane nei loro telefoni. Lo scrive il Times of Israel sottolineando che la censura militare ha autorizzato la pubblicazione della notizia. Il massacro nel sud di Israele è stato lanciato poche ore dopo, alle 6,30, durante il quale circa 3.000 militanti guidati da Hamas hanno fatto irruzione attraverso il confine con Israele da Gaza via terra, aria e mare, uccidendo circa 1.200 persone e sequestrando 253 ostaggi di tutte le età - per lo più civili - sotto la copertura di un diluvio di migliaia di razzi lanciati contro villaggi e città israeliani.
"La responsabilita' del fallimento del 7 ottobre ricade tanto sull'intelligence quanto sulla leadership politica". Quello che e' successo e' dovuto al fatto che "Israele non si e' reso conto, o magari non ha voluto rendersi conto, che Hamas si stava trasformando da gruppo terroristico a organizzazione militare su vasta scala. Abbiamo visto dei pezzi ma non abbiamo colto l'intera fotografia". Ne e' convinto Israel Ziv, generale in pensione dopo una carriera nelle forze armate (Idf), tornato 'in azione' il 7 ottobre quando di fronte al massiccio attacco di Hamas, ha preso l'uniforme dall'armadio, la pistola ed e' uscito ad aiutare i civili sotto attacco nei kibbutz intorno alla Striscia.
L'emiro del Qatar Tamim bin Hamad al-Thani, ha incontrato a Doha il leader di Hamas Ismail Haniyeh con il quale ha discusso la situazione a Gaza e la possibilità di raggiungere un cessate il fuoco a
Gaza. Lo hanno riferito i media israeliani.
Una delegazione israeliana si è recata oggi in Qatar, dove Hamas ha il suo ufficio politico, per lavorare sui termini di una tregua per Gaza e di un accordo sul rilascio degli ostaggi con il movimento estremista palestinese, ha detto una fonte a Reuters. Israele è sotto pressione da parte del suo principale alleato, gli Stati Uniti, affinché concordi presto una tregua, per scongiurare un minacciato attacco israeliano a Rafah, l`ultima città all`estremità meridionale della Striscia di Gaza dove si è rifugiata oltre la metà dei 2,3 milioni di persone dell`enclave. La fonte ha detto che la delegazione di lavoro israeliana, composta da personale dell'esercito e dell'agenzia di spionaggio del Mossad, è stata incaricata di creare un centro operativo per sostenere i negoziati. La sua missione includerebbe il controllo dei militanti che Hamas vorrebbe liberi come parte di un accordo sulla liberazione degli ostaggi.
Le dimissioni del governo di Abbas in Cisgiordania arrivano mentre diversi Paesi, compresi gli Stati Uniti, hanno chiesto un'Autorità Palestinese riformata che si assumerebbe la responsabilità di tutti i territori palestinesi dopo la fine della guerra a Gaza. "La prossima fase e le sue sfide richiedono nuove misure governative e politiche che tengano conto della nuova realtà nella Striscia di Gaza", ha detto il premier Mohammad Shtayyeh in un breve discorso, annunciando le dimissioni.
Shtayyeh ha chiesto il consenso inter-palestinese e "l'estensione del dominio dell'autorità (palestinese) sull'intera terra di Palestina". Dal 2007, la leadership palestinese è divisa tra l'Autorità Palestinese di Abbas, che esercita un potere limitato in Cisgiordania, e Hamas che governa Gaza. "Il governo è stato in grado di raggiungere un equilibrio tra la soddisfazione dei bisogni della nostra gente e la fornitura di servizi", ha affermato Shtayyeh, il cui gabinetto è in carica dal 2019. "Rimarremo in conflitto con l'occupante e continueremo a lottare per stabilire uno Stato sulle terre della Palestina". Non è ancora chiaro se Abu Mazen accetterà immediatamente le dimissioni o aspetterà la nomina di un nuovo primo ministro.
Un razzo lanciato dal Libano ha colpito un pollaio a Shtula una comunità di confine israeliano ferendo leggermente una persona. Lo hanno fatto sapere i Servizi di Pronto Soccorso, citati dai media. Le sirene di allarme - ha riferito il portavoce militare - sono risuonate per l'arrivo dei razzi sia a Shtula sia in altre località di frontiera vicine.
"Le strade di Gaza sono diventate cimiteri: appena si trova un pezzo di terra sabbiosa disponibile, lì si seppelliscono i morti”. A dirlo è il parroco della Sacra Famiglia di Gaza, padre Gabriel Romanelli, che attualmente si trova a Gerusalemme: dopo l'attacco del 7 ottobre, non è più potuto rientrare a Gaza. “La maggior parte della comunità cristiana nella Striscia di Gaza – dice Romanelli – continua a essere rifugiata nella chiesa cattolica della Sacra Famiglia, nel quartiere di Zeitoun, a poche centinaia di metri dalla chiesa ortodossa che custodisce le reliquie di San Porfirio”. Oggi Romanelli ha celebrato la messa per San Porfirio, vescovo di Gaza nel 400.
"Alcune famiglie cristiane – prosegue padre Romanelli – si trovano nel sud della Striscia. Sono persone di grande fede, attendono e invocano che questa Via Crucis, questo Calvario di tutti i cittadini, finisca con la liberazione di tutti quelli che sono privati della libertà, da una parte e dall'altra. E i feriti – che sono decine di migliaia, più di 69mila – vengano curati, e i morti siano sepolti e su possa piangere sulle loro tombe”.
Il primo ministro dell'Autorità nazionale palestinese, Mohammad Shtayyeh, ha annunciato le dimissioni del suo governo. “Presento le dimissioni del governo al signor Presidente”, ha detto Shtayyeh, aggiungendo che esse arrivano sulla scia degli "sviluppi legati all’aggressione contro la Striscia di Gaza e all’escalation in Cisgiordania e Gerusalemme". Le dimissioni si inquadrerebbero nelle trattative per il governo post-bellico in Cisgiordania.
"Martedì scorso ho chiesto verbalmente di prendere in considerazione le dimissioni del governo, oggi lo faccio in forma scritta", ha detto Shtayyeh durante una riunione di gabinetto, trasmessa dalla televisione palestinese. Shtayyeh ha affermato che rinuncia al suo incarico per consentire la formazione di un ampio consenso tra i palestinesi sugli accordi politici successivi alla guerra di Israele contro Hamas.
Israele in questo momento sta colpendo “nel profondo” il territorio del Libano. Lo ha fatto sapere il portavoce militare dell’Idf. Anche i media libanesi scrivono che Israele ha compiuto oggi il primo raid aereo nella valle orientale libanese della Bekaa, roccaforte degli Hezbollah libanesi, dall'inizio del conflitto con lo stesso movimento armato filo-iraniano lo scorso 8 ottobre. Secondo i media, l'attacco aereo ha preso di mira la periferia di Baalbek, circa 100 km a nord-est della capitale Beirut.
L'Autorità palestinese respinge e "condanna il piano annunciato dal premier israeliano Benjamin Netanyahu per il trasferimento dei civili palestinesi" nella Striscia di Gaza perché "l'obiettivo è riportare l'occupazione israeliana" nell'enclave palestinese. Lo riferisce l'agenzia palestinese Wafa. Il portavoce della presidenza dell'Autorità palestinese, Nabil Abu Rudeineh, è tornato ad accusare gli Stati Uniti per il loro sostegno a Israele, che "continua la sua aggressione" contro i palestinesi, con l'appello a "muoversi diversamente" e a "fermare questa follia israeliana prima che sia troppo tardi". Ieri l'ufficio di Netanyahu ha confermato che le forze israeliane hanno presentato al gabinetto di guerra il loro piano per il trasferimento di civili palestinesi da possibili zone di scontri a Rafah, città nel sud della Striscia dove hanno trovato rifugio milioni di sfollati.
“Stiamo lavorano in maniera discreta per cercare di arrivare a una sorta di interruzione dei combattimenti per portare aiuti" a Gaza. Lo ha riferito a Radio24 il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, sottolineando che è stato "chiesto di aspettare con l'operazione a Rafah". E conclude: "Speriamo che ascoltino il buon senso".
L'esercito israeliano ha arrestato decine di palestinesi nel corso delle ultime ore in diverse zone della Cisgiordania. Otto palestinesi, tra cui tre 17enni, provenienti da Ramallah e Al-Bireh in Cisgiordania sono stati arrestati in diversi raid nel villaggio di Deir Ammar e nella città di Silwad, riferisce l'agenzia di stampa Wafa. Altre otto persone sono state fermate nel governatorato di Hebron, anche un 17enne e un 15enne. Sei palestinesi, tra cui un 16enne, sono stati arrestati anche nei quartieri Hizma e Al-Issawiya della Gerusalemme est occupata. Wafa riferisce inoltre di "decine" di lavoratori di Gaza arrestati nella città di Nablus.
L'esercito israeliano sta proseguendo le operazioni sia nel nord che nel centro della Striscia. Lo ha detto il portavoce militare dell’Idf spiegando che “più di 30 terroristi di Hamas sono stati uccisi” in scontri avvenuti a Zeitun, nel nord della Striscia. Altri 10 sono stati uccisi nel centro della Striscia”.
Le Forze di difesa israeliane hanno ucciso 30 miliziani di Hamas nel quartiere di Zeitoun a Gaza City nelle ultime 24 ore. Lo riferiscono i portavoci dell’Idf, spiegando che un raid aereo ha colpito un edificio dal quale operava un cecchino di Hamas. I combattimenti stanno anche continuando a Khan Younis, nel sud di Gaza, ha aggiunto l'Idf.
Il Comando Centrale degli Stati Uniti ha annunciato, in una dichiarazione pubblicata questa mattina sul suo account sulla piattaforma X, che il gruppo yemenita Houthi ha lanciato un missile balistico antinave che probabilmente ha preso di mira la ‘MV Trom Dhoor’, una petroliera americana che trasportava prodotti chimici. Ha anche aggiunto che l'attacco non ha causato danni o feriti, sottolineando che il missile è caduto in acqua. Inoltre, ha spiegato che lo stesso giorno le forze del Comando Centrale hanno abbattuto due droni sul Mar Rosso meridionale per legittima difesa. Mentre un terzo drone si è schiantato, molto probabilmente a causa di un malfunzionamento. Il Comando ha ribadito che le misure adottate mirano a proteggere la libertà di navigazione in questa rotta marittima di importanza internazionale e a rendere le acque internazionali più sicure per le navi commerciali.
Questi attacchi Houthi sono avvenuti dopo che le forze statunitensi e britanniche hanno effettuato attacchi su circa 18 obiettivi Houthi nello Yemen due giorni fa, collegati a depositi sotterranei di armi, depositi di missili, sistemi aerei senza pilota di attacco unidirezionale, sistemi di difesa aerea, radar ed elicotteri. Nel frattempo, ieri, gli Houthi sostenuti dall'Iran hanno minacciato "operazioni più qualitative nel Mar Rosso e arabo". Dallo scoppio della guerra nella Striscia di Gaza il 7 ottobre 2023, la tensione è aumentata su diversi fronti nella regione, dal Libano alla Siria, Iraq e Yemen.
Il gabinetto di guerra israeliano ha approvato l'ingresso di aiuti umanitari direttamente nel sud della Striscia di Gaza per evitare il saccheggio dei convogli. Lo riferisce Haaretz, ricordando che al momento i camion entrano nell'enclave palestinese attraverso i valichi di Rafah e Kerem Shalom nella parte meridionale della Striscia e faticano a dirigersi verso nord.
Manifestanti si sono radunati davanti alla casa del ministro Yitzhak Goldknopf a Gerusalemme, esponente di United Torah Judaism, in vista dell'udienza dell'Alta Corte sulla questione della leva militare per gli ultraortodossi. Gli attivisti – membri del gruppo ‘Brothers and Sisters in Arms’, che chiede un'equa condivisione del peso del servizio militare nella società israeliana – chiedono che Goldknopf e i suoi elettori ultraortodossi non siano esentati.
Almeno 10 persone, che ieri aspettavano l'arrivo dei camion con gli aiuti umanitari, sono state uccise in un attacco aereo israeliano nella Striscia di Gaza, mentre altre 15 sono rimaste ferite, ha riferito oggi l'agenzia palestinese Wafa. "Dieci civili hanno perso la vita domenica e molti altri sono rimasti feriti dopo che l'esercito israeliano li ha attaccati su una strada costiera a ovest di Gaza City", ha spiegato la Wafa. I 15 feriti sono stati portati all'ospedale Al-Shifa. I palestinesi stavano aspettando sulla strada i camion con gli aiuti umanitari provenienti dal sud dell'enclave palestinese.
La Mezzaluna Rossa Palestinese ha dichiarato oggi che i membri di una delegazione delle Nazioni Unite, che hanno visitato l’ospedale Al-Amal nella città di Khan Yunis, nel sud di Gaza, hanno assistito alle condizioni "catastrofiche" della struttura medica, causate dalla mancanza di cibo, acqua e medicine.
"Durante la visita di ieri di una delegazione delle Nazioni Unite all'ospedale Al-Amal di Khan Yunis, che è stato sotto assedio per il trentaquattresimo giorno consecutivo, la delegazione ha constatato l'entità del danno causato dai bombardamenti dell'artiglieria israeliana su diversi piani dell'edificio dell'ospedale, così come le condizioni catastrofiche all'interno a causa della grave carenza di cibo, acqua potabile, forniture mediche e farmaci", ha affermato l'organizzazione su X.
L'esercito israeliano ha presentato al Gabinetto di guerra un piano per l'evacuazione dei civili palestinesi dalle zone di combattimento nella città più meridionale di Gaza, Rafah, e la sua strategia operativa per il futuro. Lo ha dichiarato l'Ufficio del primo ministro Netanyahu. L'esercito, spiega un comunicato, "ha presentato al gabinetto di guerra un piano di evacuazione della popolazione dalle zone di combattimento nella Striscia di Gaza, con l'imminente piano operativo".
Inoltre il Gabinetto ha approvato la fornitura di aiuti umanitari al sud di Gaza "in modo da prevenire i saccheggi che si sono verificati nel nord della Striscia di Gaza e in altre aree". Netanyahu ha dichiarato ieri sera che un'operazione militare israeliana a Rafah potrebbe essere "in qualche modo ritardata" se si raggiungesse un accordo per una tregua di settimane tra Israele e Hamas, mentre i mediatori lavorano per assicurare una bozza per una pausa nei combattimenti e per il rilascio degli ostaggi.