Sabato 23 Novembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Raid a Gaza: 57 morti in 24 ore. Iran: "Se Israele attaccherà, il Libano sarà un inferno"

Sette le scuole colpite negli ultimi giorni nella Striscia. L’Idf accusa Hamas di nascondersi nelle scuole e di usare la popolazione come arma. Human Rights Watch: "Crimini di guerra da parte di Hamas"

Roma, 17 luglio 2024 – Sono 57 i morti nelle ultime 24 ore a Gaza, cinque gli attacchi israeliani in tutta la Striscia. I primi tre attacchi sono avvenuti a ovest di Khan Younis: contro una scuola di rifugiati gestita dall'agenzia Unrwa, nel campo profughi di Nuseirat e a Beit Lahia.

Nel mirino dell'esercito israeliano “terroristi che utilizzano la scuola dell'Unrwa nella regione di Nusseirat un'azienda leader” della Jihad islamica. Negli ultimi diedi giorni, sono state colpite sette scuole. L’Idf accusa Hamas di nascondersi dietro i civili e di usare la popolazione come arma. Nel rapporto pubblicato oggi da Human Rights Watch (Hrw): “Hamas ha “commesso numerosi crimini di guerra e contro l'umanità” durante l'attacco del 7 ottobre nel sud di Israele.

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Decine di vittime negli attacchi a Gaza: la disperazione dei superstiti
Decine di vittime negli attacchi a Gaza: la disperazione dei superstiti
13:30
"Sono vive le 5 soldatesse in ostaggio a Gaza"

Le cinque soldatesse osservatrici e non armate rapite dai terroristi nella base israeliana di Nahal Oz il 7 ottobre sono vive, vengono tenute in ostaggio nei tunnel a Gaza. Lo ha riferito Shiri Elbag, madre di una di loro, Liri, dopo che ieri sono state mostrate nuove foto delle giovani risalenti ai primi giorni di prigionia. "Circa un mese e mezzo fa abbiamo ricevuto un segno di vita dalle ragazze (da parte delle autorità israeliane, ndr). Non ci è stato detto altro", ha spiegato in una intervista a Ynet Shiri Elbag, "sappiamo che le ragazze sono vive. Sono sopravvissute, nei tunnel, per più di sette mesi". Ieri le famiglie hanno deciso di rendere pubbliche le foto dei primi giorni di prigionia delle soldatesse, ferite e contuse.

Le soldatesse rapite il 7 ottobre dai terroristi nella base israeliana di Nahal Oz
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11:34
Per Gallant intesa a breve o destino ostaggi segnato

Se un accordo tra Israele e Hamas non verra' raggiunto entro due settimane, il destino degli ostaggi sara' "segnato". Lo ha affermato il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant in recenti riunioni a porte chiuse, secondo quanto riporta Yedioth Ahronoth senza citare le fonti. Il capo della Difesa ritiene che le condizioni per un'intesa siano mature ma il primo ministro Benjamin Netanyahu sta
ostacolando i progressi per non perdere il sostegno dell'estrema destra e mandare in frantumi la sua coalizione di governo.

09:20
Israele, Turchia spinge per il cessate il fuoco

Il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan ha avuto un colloquio con il capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh. Al centro del dialogo la possibilita' di un cessate il fuoco tra Israele e l'organizzazione palestinese, opzione su cui Ankara spinge, ma anche le drammatiche condizioni in cui versa la popolazione civile della Striscia e il bilancio degli ultimi attacchi israeliani.

09:13
Nasrallah: "Quanto fatto da Hamas il 7 ottobre è un suo diritto"

Il segretario generale delle milizie Hezbollah libanesi, Hasan Nasrallah, è intervenuto oggi pubblicamente difendendo Hamas e l'attacco compiuto il 7 ottobre scorso contro Israele affermando che "ciò che la resistenza ha fatto a Gaza il 7 ottobre è del tutto suo diritto". Parlando oggi pubblicamente, il leader sciita libanese ritiene che "Israele appare impotente per la prima volta dopo 10 mesi di combattimenti, ed ha sottolineato che l'apertura del "fronte di sostegno" libanese all'interno della battaglia per Gaza "è stata una vittoria per i palestinesi". Per Israele anche lo Yemen "è riuscito a impedire la partenza delle navi e a imporre un blocco".

07:11
Iran: "Se Israele attaccherà, il Libano sarà un inferno"

“I sionisti non possono rimediare ai loro fallimenti a Gaza espandendo le loro mosse bellicose in altre aree della regione, piuttosto stanno annegando nella palude di rischi molto più gravi”. Lo ha detto il ministro degli Esteri iraniano ad interim, Ali Bagheri, avvertendo che “il Libano sarà sicuramente un inferno per i sionisti, se oseranno lanciare una guerra su larga scala contro il Paese arabo”. Bagheri ha commentato così le recenti dichiarazioni del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, secondo cui le sue forze si stanno preparando per un'operazione molto tesa al confine con il Libano. “L'esperienza ha dimostrato che più i sionisti creano tensioni nella regione e commettono crimini, più si immergono nella palude di minacce e pericoli più gravi”, ha sottolineato Kanani, citato dall'Irna, durante un incontro con i media ieri a New York, dove si trova per partecipare alle riunioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

06:00
Human Rights Watch: "Il 7 ottobre, crimini di guerra da parte di Hamas"

I gruppi armati guidati da Hamas hanno “commesso numerosi crimini di guerra e crimini contro l'umanità contro i civili” durante l'attacco del 7 ottobre nel sud di Israele. Lo ha denunciato Human Rights Watch (Hrw) in un ampio rapporto di 236 pagine diffuso oggi. I crimini – secondo l'ong – includono “attacchi deliberati e indiscriminati contro civili e obiettivi civili, omicidio volontario di persone detenute, trattamenti crudeli e altri trattamenti inumani, violenza sessuale e di genere, sequestro di ostaggi, mutilazione e furto di corpi, uso di scudi umani e saccheggi”.

05:30
L'Idf: colpiti 25 obiettivi di Hamas

L'esercito israeliano rende noto che 25 obiettivi sono stati colpiti a Gaza nelle ultime 24 ore e che uomini armati di Hamas sono stati uccisi in tutta la Striscia di Gaza. Secondo i militari, gli obiettivi colpiti ieri includevano siti vicino a un lanciarazzi utilizzato per sparare tre proiettili su Sderot, edifici utilizzati da gruppi armati, edifici con trappole esplosive, altre infrastrutture e cellule di uomini armati. In un attacco di droni nel nord di Gaza, un cecchino di Hamas e un altro membro del gruppo sono rimasti uccisi, dice l'Idf. Gli attacchi avvengono mentre continuano le operazioni a Rafah, nel sud di Gaza, dove l'Idf afferma che le truppe della 162a Divisione hanno diretto attacchi aerei che hanno ucciso diversi uomini armati e distrutto un lanciarazzi il giorno scorso. Nel corridoio Netzarim, nel centro di Gaza, l'Idf afferma che i riservisti della Brigata Alexandroni e dell'8a Brigata hanno ucciso diversi uomini armati e distrutto edifici utilizzati da Hamas come posti di osservazione.

 

05:15
Attacchi a Gaza: 57 morti in 24 ore

La Difesa Civile di Hamas ha annunciato la morte di 57 persone in cinque distinti attacchi israeliani nel centro, nel sud e nel nord di Gaza. Mohammad al-Moughaïr, un funzionario della Protezione civile, ha riferito di 48 morti nella giornata di ieri in “tre massacri avvenuti in meno meno di un'ora”. Tre ore dopo, intorno all'1 di notte e all'1.30 ora locale (un'ora prima in Italia) è stato riferito di due ulteriori attacchi che hanno provocato rispettivamente la morte di sette e di due persone.

I primi tre attacchi sono avvenuti vicino a una stazione di servizio ad Al-Mawasi a ovest di Khan Younes, contro una scuola gestita dall'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) nel campo profughi di Nuseirat e vicino alla rotatoria di Beit Lahia. L'esercito israeliano ha dichiarato in un comunicato di aver preso di mira “terroristi che utilizzano una scuola dell'Unrwa nella regione di Nusseirat” e “un'azienda leader” della Jihad islamica “a ovest di Khan Younis”. L'esercito afferma di aver adottato “numerose misure” per ridurre il rischio di colpire i civili nell'attacco contro la scuola e accusa ancora una volta Hamas di nascondersi dietro i civili e di usare la popolazione come arma, cosa che Hamas regolarmente nega. Secondo la stessa fonte, sono state colpite 7 scuole in 10 giorni.