Giovedì 18 Luglio 2024

Guerra in Medio Oriente, ultima ora. Dieci razzi da Gaza su Tel Aviv. Media: in prima fase accordo 45 giorni di tregua e 35 ostaggi

Ma Israele: “La strada è ancora lunga”. Si teme una nuova escalation del conflitto. Houthi lanciano missile contro nave da guerra americana nel sud dello Yemen. Gallant: truppe israeliane presto in azione al confine col Libano. Arrivati a Ciampino i primi bambini palestinesi feriti

Roma, 29 gennaio 2024 – Si aggrava la tensione in Medio Oriente dopo l’attacco a un avamposto statunitense tra Siria e Giordania: ormai il conflitto è sull’orlo di un’escalation. Tre soldati americani uccisi e altri 34 feriti da un drone, Biden incolpa i militanti sostenuti dall'Iran e annuncia: “Risponderemo”. La Repubblica Islamica risponde: “L'Iran non ha nulla a che fare con l'attacco”. 

“Adesso il conflitto si sta drammaticamente allargando. È urgente un cessate il fuoco globale: non ci stiamo accorgendo, o facciamo finta di non vedere, che siamo sull’orlo dell’abisso", ha detto Papa Francesco in una intervista a ‘La Stampa’. Secondo il ‘New York Times’, Israele ha consegnato agli Usa un dossier con l’accusa a 12 dipendenti Unrwa di coinvolgimento nell’attacco del 7 ottobre. Almeno 10 razzi sono stati lanciati dalla Striscia di Gaza verso il centro di Israele, facendo scattare le sirene a Tel Aviv per la prima volta in un mese, e nelle città circostanti, tra cui Rishon Lezion, Holon e Bat Yam. "C'è ancora una strada lunga da fare". Così al Times of Israel funzionari israeliani riguardo a una possibile intesa, mentre secondo Sky News Arabia 

la prima fase dell'accordo raggiunto a Parigi tra Israele, Egitto, Stati Uniti e Qatar prevede un cessate il fuoco di 45 giorni a Gaza in cambio del rilascio di 35 ostaggi.

Tre soldati Usa uccisi, milizie filo-iraniane in fuga. “Temono la ritorsione: evacuate le basi al confine tra Iraq e Siria”

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Truppe israeliane al confine con la Striscia di Gaza (Ansa)
Truppe israeliane al confine con la Striscia di Gaza (Ansa)

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21:43
Arrivati a Ciampino i primi bambini palestinesi feriti

Sono arrivati alle 21.34, all'aeroporto militare di Ciampino, con un C130 dell'Aeronautica Militare coordinato dal Comando vertice interforze e proveniente da Al-Arish, dieci bambini, più un adulto, palestinesi feriti che saranno curati presso strutture ospedaliere italiane, accompagnati dai loro familiari. Ad accogliere questo primo gruppo di bambini il vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani. A Ciampino sbarcheranno a breve quattro bambini, che saranno trasferiti all'ospedale Bambin Gesù di Roma con i loro accompagnatori, che saranno a loro volta ospitati nella stessa struttura. Il ferito maggiorenne, invece, sarà accompagnato all'ospedale San Camillo di Roma. Il volo proseguirà poi per Pisa dove sbarcheranno altri sei bambini, tre dei quali saranno poi trasferiti all'ospedale Gaslini di Genova e tre all'ospedale Meyer di Firenze. 

20:29
Meloni: stasera primi 14 bambini palestinesi in Italia per le cure

"La vicenda di Gaza non è stata affrontata nell'ambito del vertice ma dei bilaterali, nei quali ho ribadito il lavoro prezioso dell'Italia per una nuova tregua e per impedire una escalation nel conflitto e sul fronte umanitario. Son diversi i leader che ci stanno ringraziando per questo lavoro", "è prezioso lavorare di concerto con i maggiori protagonisti della regione, stasera arriverà un primo gruppo di 14 bambini palestinesi per essere curati negli ospedali italiani, sono i primi di cento bambini che cureremo". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nella conferenza stampa a Palazzo Madama dopo i lavori del vertice Italia-Africa.

18:30
Gallant: truppe in azione presto al confine col Libano

Le truppe israeliane entreranno "molto presto in azione" vicino al confine settentrionale del Paese con il Libano. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa dello stato ebraico, Yoav 
Gallant. Gallant, rivolgendosi alle truppe vicino al confine con Gaza, ha detto che le forze israeliane sono state dispiegate nel nord di Israele, come ha riferito la France Presse. "Entreranno presto in azione... così le forze a nord saranno rinforzate", ha sottolineato.  Il ministro ha aggiunto che i riservisti saranno gradualmente rilasciati "per prepararsi e venire pronti" per le future operazioni. Il ministro israeliano ha inoltre avvertito che la guerra contro Hamas "richiederà mesi" e ha affermato che la metà dei combattenti di Hamas sono stati uccisi o feriti.

17:42
Media: prima fase accordo prevede 35 ostaggi e 45 giorni di cessate il fuoco

Un cessate il fuoco di 45 giorni a Gaza in cambio del rilascio di 35 ostaggi. E' quanto prevede la prima fase dell'accordo raggiunto a Parigi tra Israele, Egitto, Stati Uniti e Qatar, secondo quanto riporta Sky News Arabia. L'emittente ha anche riferito che saranno rilasciati tra i 100 ed i 250 detenuti palestinesi per ogni ostaggio israeliano liberato.  

16:13
Israele: "Per l'accordo sugli ostaggi la strada è ancora lunga"

"C'è ancora una strada lunga da fare". Così al Times of Israel funzionari israeliani, dopo che alcuni media hanno parlato di un accordo raggiunto a Parigi tra Israele, Egitto, Stati Uniti e Qatar sul rilascio degli ostaggi. Secondo il giornale Israel Hayom, i capi del Mossad e dello Shin Bet avrebbero detto ai loro colleghi americani, egiziani e qatarini che Israele è flessibile sulla lunghezza del cessate il fuoco che verrebbe accordato, del numero dei prigionieri rilasciati e sulla quantità di aiuti umanitari che dovrebbero entrare a Gaza, ma in nessun caso concorderanno la fine della guerra. 

16:03
Dieci razzi lanciati verso il centro di Israele

Almeno 10 razzi sono stati lanciati dalla Striscia di Gaza verso il centro di Israele, facendo scattare le sirene a Tel Aviv per la prima volta in un mese, e nelle città circostanti, tra cui Rishon Lezion, Holon e Bat Yam. Il servizio di ambulanze di Magen David Adom afferma che finora non sono stati segnalati feriti. I media ebraici riferiscono che un'auto a Rishon Lezion è stata colpita da schegge, ma che nessuno è rimasto ferito. 

15:26
Sirene d'allarme razzi a Tel Aviv

Per la prima volta da oltre un mese a Tel Aviv sono tornate a suonare le sirene dell'allarme antiaereo per il lancio di razzi dalla Striscia di Gaza. Lo riferisce il Times of Israel secondo cui l'allerta è scattata anche a Rishon Lezion, Holon, Bat Yam e in altre aree della zona centrale di Israele. 

15:19
Accordo per ostaggi e tregua: oggi la bozza sarà presentata ad Hamas

I negoziatori di Israele, Stati Uniti, Egitto e Qatar hanno concordato a Parigi un quadro per un nuovo accordo sugli ostaggi e una bozza verrà presentata oggi ad Hamas. Lo ha detto a Nbc News una fonte vicina ai colloqui. L'accordo prevedrebbe il rilascio dei rimanenti ostaggi americani e israeliani in più fasi, a partire dalle donne e dai bambini, accompagnato da pause graduali nei combattimenti e dalla consegna di aiuti a Gaza, insieme allo scambio di prigionieri palestinesi, ha detto la fonte. 

15:09
C'è l'accordo: rilascio degli ostaggi in cambio di pause nei combattimenti

I negoziatori di Israele, Stati Uniti, Egitto e Qatar riuniti a Parigi hanno raggiunto un accordo sul rilascio degli ostaggi, in cambio di pause a fasi nei combattimenti, della consegna di aiuti a Gaza e del rilascio di detenuti palestinesi. Lo rivela Nbc News, citando una fonte a conoscenza dei negoziati, secondo cui anche il rilascio dei restanti ostaggi detenuti nella Striscia avverrebbe a fasi, cominciando da donne e bambini.

14:52
Israele: "Il capo dell'Unrwa Lazzarini non è persona gradita"

"Ho appena annullato gli incontri del capo dell'Unrwa Philippe Lazzarini fissati per mercoledì in Israele con funzionari del ministero degli Esteri". Lo ha annunciato il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz. "Impiegati dell'Unrwa - ha denunciato - hanno partecipato al massacro del 7 ottobre. Lazzarini - secondo Katz - dovrebbe trarre le conclusioni e dimettersi. I sostenitori del terrorismo non sono benvenuti qua".

13:11
Raid di Israele su base Hezbollah a Damasco: 7 morti

E' salito a sette il numero dei morti nel raid contro un quartiere a sud di Damasco, attribuito a Israele. Secondo quanto riferito dall'Osservatorio siriano per i diritti umani, "i raid israeliani hanno colpito una base di Hezbollah e dei Guardiani della rivoluzione, uccidendo sette persone". 

11:18
La resistenza islamica in Iraq rivendita attacchi alla base militare Usa

La Resistenza Islamica in Iraq ha rivendicato un attacco di droni contro Israele, dopo aver rivendicato l'attacco di ieri che ha ucciso tre soldati americani vicino al confine tra Siria e Giordania. Il gruppo armato ha affermato di aver lanciato l'attacco con i droni sulle ''terre occupate in Palestina'' a sostegno dei palestinesi, senza tuttavia specificare dove sia avvenuto, né le conseguenze, come riferisce al Jazeera. 

10:14
Hamas: "Libereremo ostaggi se Israele pone fine alla guerra"

Il giorno dopo il vertice di Parigi tra il Qatar, Egitto e Stati Uniti, Hamas smorza le aspettative per una tregua duratura a Gaza. "Il successo dell'incontro di Parigi dipende dal fatto che Israele accetti di porre fine all'aggressione globale alla Striscia di Gaza", ha detto, come riporta Al Jazeera, Sami Abu Zuhri, alto funzionario di Hamas. Il gruppo afferma inoltre che un rilascio completo degli ostaggi richiede anche che Israele liberi tutte le migliaia di palestinesi detenuti nelle prigioni israeliane.

09:49
Soldato israeliano travolto da auto ad Haifa: vittima di attentato

L'esercito israeliano ha confermato che il giovane travolto oggi a Haifa da un'automobile è stato vittima di un attentato terroristico. "Un terrorista - ha affermato il portavoce militare israeliano Daniel Hagari - ha travolto una persona vicino ad una base militare. Dopo di che il terrorista è sceso dall'automobile e ha cercato di avventarsi con una scure contro militari. I combattenti hanno reagito sparando ed un ufficiale ha neutralizzato l'assalitore". Secondo la radio militare l'assalitore sarebbe un arabo residente in Galilea. Le condizioni del giovane ferito sono gravi.

08:15
L'Austria sospende finanziamenti all'Unrwa 

Il ministero degli Esteri austriaco ha dichiarato questa mattina che "tutti gli ulteriori pagamenti all'Unrwa (l'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi) saranno temporaneamente sospesi in coordinamento con i partner internazionali", in seguito alle accuse di un coinvolgimento di suoi impiegati nel massacro del 7 ottobre. Lo riporta il Kronen Zeitung. "Le Nazioni Unite devono mantenersi al di sopra delle critiche nell'interesse della propria credibilità», ha sottolineato il Ministero in un comunicato. È necessaria è una «indagine ampia, rapida e completa. Le accuse sono scioccanti".

07:47
Attacco base Usa, 24 feriti: "Otto evecuati per ricevere assistenza"

È salito a 34 il numero dei feriti delle forze degli Stati Uniti a seguito dell'attacco missilistico contro la loro base in Giordania, al confine con la Siria, di ieri. Lo conferma il Comando centrale degli Stati Uniti. “Otto dei nostri soldati feriti sono stati evacuati dalla Giordania per ricevere assistenza sanitaria avanzata", spiega un comunicato. L'attacco è avvenuto alla base di supporto logistico alla Torre 22 della rete di difesa giordana. Nella base ci sono circa 350 soldati di fanteria e dell'aeronautica militare che svolgono missioni di supporto. Nell'attacco con droni lanciato ieri dalle formazioni sciite irachene hanno perso la vita tre soldati statunitensi.

07:04
Turchia, 47 arrestati per l'attacco alla chiesa cattolica di Istanbul

Le forze dell'ordine turche hanno arrestato 47 persone nell'ambito delle indagini sull'attacco armato contro una chiesa cattolica nel nord di Istanbul. Lo ha reso noto il ministro degli Interni turco, Ali Yerlikaya, aggiungendo che due sospettati dell'attacco sono cittadini del Tagikistan e della Russia. Ieri, due persone mascherate e armate di armi automatiche hanno attaccato la chiesa cattolica di Santa Maria nel quartiere Sariyer di Istanbul, provocando la morte di una persona. I media hanno poi riferito che l'Isis ha rivendicato l'attacco.

Attacco alla chiesa cattolica Santa Maria di Istanbul
Attacco alla chiesa cattolica Santa Maria di Istanbul

"Subito dopo l'attacco alla chiesa, la polizia ha lanciato un'operazione su vasta scala. Domenica sono state arrestate 47 persone", ha detto Yerlikaya in un briefing. "Alle ore 22, sono stati arrestati i sospettati direttamente coinvolti nel delitto. Vorrei informarvi che sono stranieri: uno è cittadino del Tagikistan, l'altro è russo. Presumibilmente questi due stranieri sono membri dello Stato islamico", ha aggiunto il ministro turco.

06:45
Dossier Israele, accusati 12 dipendenti Unrwa

Israele ha trasmesso agli Stati Uniti il rapporto che accusa 12 dipendenti dell'Unrwa (l’Agenzia delle Nazioni Unite per i profughi palestinesi) di essere coinvolti nell'attacco di Hamas del 7 ottobre. Lo ha riferito il 'New York Times', riportando una serie di dettagli sullo staff in questione. In particolare, un consulente scolastico dell'agenzia Onu di Khan Younis, nel sud di Gaza, è "accusato di aver collaborato con suo figlio per rapire una donna da Israele".

Non solo. “Un assistente sociale di Nuseirat, nel centro di Gaza, avrebbe contribuito a portare a Gaza il corpo di un soldato israeliano morto, avrebbe distribuito munizioni e coordinato i veicoli il giorno dell'attacco", si legge nel rapporto,. Un terzo dipendente avrebbe "partecipato al massacro in un kibbutz dove morirono 97 persone", il Kibbutz Be'eri. Un altro dipendente è indicato come responsabile di un magazzino di armi e uno avrebbe distribuito munizioni.

06:27
Attacco a base Usa, Trump: “Con me non sarebbe successo”

“Questo sfrontato attacco agli Stati Uniti è l'ennesima conseguenza orribile e tragica della debolezza e della resa di Joe Biden”. Lo scrive Donald Trump sul suo social Truth, affermando che con lui presidente non si sarebbero state la guerra in Ucraina, l'attacco di Hamas ad Israele e questo attacco e ammonendo che invece ora “siamo sull'orlo delle terza guerra mondiale”. Trump si scaglia contro il presidente Usa, suo probabile avversario alle prossime elezioni. “Tre anni fa l'Iran era debole, al verde e totalmente sotto controllo. Grazie alla mia politica di massima pressione – prosegue il tycoon – il regime iraniano riusciva a malapena a racimolare due dollari per finanziare i propri terroristi. Poi è arrivato Joe Biden e ha dato all'Iran miliardi di dollari, che il regime ha utilizzato per diffondere spargimenti di sangue e carneficine in tutto il Medio Oriente”.
 

05:59
"Nessun legame dell'Iran nell'attacco alla base Usa"

L'Iran ha negato di aver avuto un ruolo nell'attacco a un avamposto militare statunitense in Giordania, che ha ucciso tre membri del servizio americano. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale iraniana, citando la missione permanente del Paese presso le Nazioni Unite. "Il rappresentante della Repubblica islamica dell'Iran presso le Nazioni Unite domenica sera ha dichiarato all'Irna che l'Iran non ha alcun legame e non ha nulla a che fare con l'attacco alla base statunitense", ha riferito l'agenzia di stampa della Repubblica islamica.

05:40
Attacco alla base Usa, Biden: "Risponderemo"

L'attacco di un drone a una base americana in Giordania ha causato 3 morti e almeno 34 feriti. Il presidente Joe Biden ha incolpato i gruppi militanti sostenuti dall'Iran e ha promesso di chiedere conto ai responsabili. È la prima volta che un soldato statunitense viene ucciso dal fuoco ostile in Medio Oriente dall'inizio della guerra tra Israele e Hamas. L'incidente potrebbe aumentare ulteriormente le tensioni nella regione, aggiungendosi ai timori di un conflitto più ampio che coinvolga direttamente Teheran.

"Mentre stiamo ancora raccogliendo i particolari di questo attacco, sappiamo che è stato compiuto da gruppi militanti radicali sostenuti dall'Iran che operano in Siria e in Iraq", ha detto Biden in una
dichiarazione, impegnandosi a chiedere conto a "tutti i responsabili nei tempi e nei modi che sceglieremo". Più tardi, in una sala banchetti di una chiesa nella Carolina del Sud, il presidente ha osservato un momento di silenzio per le truppe statunitensi uccise nell'attacco, poi ha detto: "Risponderemo".

05:30
Papa Francesco: "Siamo sull’orlo dell'abisso"

"Adesso il conflitto si sta drammaticamente allargando. C’era l’accordo di Oslo, tanto chiaro, con la soluzione dei due Stati. Finché non si applica quell’intesa, la pace vera resta lontana. È urgente un cessate il fuoco globale: non ci stiamo accorgendo, o facciamo finta di non vedere, che siamo sull’orlo dell'abisso". Lo ha detto Papa Francesco in una intervista a La Stampa.

"È giusto e legittimo difendersi, questo sì. Ma per favore non parliamo di legittima difesa, in modo da evitare di giustificare le guerre, che sono sempre sbagliate", prosegue il Papa. “Il conflitto può peggiorare ulteriormente le tensioni e le violenze che già segnano il pianeta. Però allo stesso tempo in questo momento coltivo un po’ di speranza, perché si stanno svolgendo riunioni riservate per tentare di arrivare a un accordo. Una tregua sarebbe già un buon risultato".

L'appello di Papa Francesco: "Urgente un cessate il fuoco globale"
L'appello di Papa Francesco: "Urgente un cessate il fuoco globale"
05:15
Quattro uomini impiccati in Iran: erano accusati di spionaggio

Quattro uomini sono stati impiccati in Iran dopo essere stati condannati a morte per aver collaborato con i servizi di spionaggio israeliani in un piano di sabotaggio di un sito di difesa iraniano. Lo ha annunciato l'agenzia 'Mizan Online' dell'Autorità giudiziaria. I quattro imputati sono stati arrestati il 23 luglio 2022 mentre, secondo l'agenzia, preparavano un'operazione contro una struttura del Ministero della Difesa a Isfahan, grande città dell'Iran centrale, per conto del Mossad.

Secondo Teheran, gli uomini erano stati reclutati dal Mossad, il servizio di intelligence di Israele, “circa un anno e mezzo prima dell'operazione". Erano stati inviati nei Paesi africani per "corsi di addestramento nei centri militari" dove erano presenti ufficiali dell'intelligence israeliana. Gli uomini sono stati condannati a morte nel settembre 2023. Un mese prima, l'Iran aveva affermato di aver sventato un progetto "molto complesso" del Mossad per "sabotare" la sua industria di missili balistici. I due Paesi sono impegnati in una 'guerra ombra' ormai da decenni, con l'Iran che accusa regolarmente Tel Aviv e Washington di fomentare disordini nelle principali città.