Mercoledì 17 Luglio 2024

Houthi minacciano l’Italia “Sarà un bersaglio se ci aggredisce”. Attacco contro una base Usa in Siria: 5 morti. Blinken arrivato a Riad

Colpite dagli americano postazioni missilistiche degli Houthi nel Mar Rosso. Blinken ha discusso con la Gran Bretagna sulla “situazione nel Mar Rosso” e sul “rilascio degli ostaggi israeliani”, ma l’accordo con Hamas appare lontano. Netanyahu: “LA guerra non finisce finché non uccideremo i leader di Hamas”

Roma, 5 febbraio 2024 – Altra notte di tensione in Medio Oriente, dove la zona di guerra si sta allargando velocemente. Le truppe americane hanno colpito postazioni missilistiche da crociera antinave e terrestri degli Houthi nello Yemen, mentre l'esercito israeliano ha bombardato presunti obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano. Oggi, Biden ha avvertito che non sono escluse "ulteriori azioni", che potrebbero avvenire anche in territorio iraniano.

Il segretario di Stato Antony Blinken è arrivato a Riad. Ieri ha avuto un colloquio telefonico con il ministri degli Esteri britannico, David Cameron, sulla “situazione nel Mar Rosso” e sugli "sforzi in corso per garantire il rilascio degli ostaggi israeliani per ottenere una pausa umanitaria che consenta una maggiore consegna di aiuti umanitari ai civili di Gaza". Ma, come ha fatto sapere ieri il consigliere di Biden: “L’accordo non è vicino”. 

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Aerei britannici pronti a partire per il Mar Rosso: cresce la tensione con gli Houthi
Aerei britannici pronti a partire per il Mar Rosso: cresce la tensione con gli Houthi

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15:43
Media: "Nuovi raid Usa e Gb contro i ribelli Houthi"

Nuovi raid delle forze degli Stati Uniti e della Gran Bretagna su obiettivi dei ribelli Houthi dello Yemen vengono segnalati dai media del gruppo Ansar Allah. Si legge: "L'aggressione americano-britannica ha preso di mira l'area di Dune nel governatorato di Hodeidah, nello Yemen occidentale". 

15:17
Netanyahu: "Guerra avanti finché non uccideremo i leader di Hamas"

"Dobbiamo uccidere la leadership di Hamas", la guerra nella Striscia di Gaza non può finire prima che ciò accada. Così, secondo quanto riporta Haaretz, il primo ministro israeliano, Benjamyn Netanyahu, si è rivolto ai membri del Likud durante una riunione del partito. Secondo Netanyahu, l'obiettivo richiederà tempo, ma serviranno "mesi e non anni". Sempre secondo Haaretz, il deputato Danny Danon ha invitato  Netanyahu a "cambiare approccio" e ha chiesto di vietare ai residenti di Gaza di trasferirsi nel nord della Striscia di Gaza. "Questo è l'unico risultato che abbiamo ottenuto nella guerra", ha detto. 

13:59
Blinken è arrivato a Riad. Poi Qatar, Israele ed egitto

Il segretario di Stato americano Antony Blinken è arrivato a Riad, in Arabia Saudita, per il suo nuovo tour in Medio Oriente. E’ la prima tappa del quinto viaggio di Blinken nella regione dall’inizio della guerra, il 7 ottobre. Il segretario di Stato Usa andrà anche in Qatar, Egitto, Israele e Cisgiordania. 

12:24
La Spagna stanzierà 3,5 milioni per l'Unrwa (associazione per il sostegno ai rifugiati palestinesi)

La Spagna contribuirà con 3,5 milioni di euro all'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (UNRWA) per sostenere le sue attività a breve termine, ha riferito il ministro degli Esteri spagnolo José Manuel Albares.  "La Spagna mobiliterà uno stanziamento urgente di 3,5 milioni di euro a favore dell'Unrwa per mantenere le sue attività a breve termine", ha dichiarato Albares al Congresso dei Deputati, il cui video è stato pubblicato dal Ministero degli Esteri sul suo canale social X.

12:21
Tajani: "Non ci facciamo intimidire degli Houthi"

"Non ci facciamo intimorire dalle minacce" dei ribelli Houthi dello Yemen: "proteggiamo il traffico mercantile, non attacchiamo nessuno ma non vogliamo essere attaccati da nessuno". Così il ministro degli Esdteri Antonio Tajani a margine del Med Extraordinary expert meeting di oggi a Roma. "Se ci saranno degli attacchi risponderemo, difendendo le navi mercatili italiane. Questo deve essere molto chiaro", ha precisato il ministro, ribadendo: "non ci facciamo intimidire da nessuna dichiarazione degli Houthi".

11:26
Hamas: "Stiamo ancora valutando proposta per rilascio ostaggi"

Hamas sta ancora valutando la proposta sul rilascio degli ostaggi in cambio di un cessate il fuoco e risponderà presto. Lo hanno detto fonti del gruppo alla tv al-Aqsa, secondo cui stanno valutando con "tutti i rappresentanti delle diverse fazioni e organizzazioni della sfera palestinese". E stanno agendo così per promuovere gli interessi nazionali palestinesi, il primo dei quali è "fermare l'aggressione, ricostruire la Striscia di Gaza e rilasciare i prigionieri".

07:49
Houthi: "Se l'Italia ci aggredisce sarà un bersaglio"

In un`intervista con Repubblica uno dei leader Houthi si è rivolto al nostro Paese che sta per prendere parte alla missione Ue nel Mar Rosso: "L`Italia sarà un bersaglio se parteciperà all`aggressione contro lo Yemen".

07:06
Attacco contro una base americana in Siria: 5 morti

Cinque combattenti curdi sono rimasti uccisi nell'attacco di un drone contro una base americana in Siria. Lo riferisce l'Osservatorio per i diritti umani nel Paese.

06:17
Nuovi raid nello Yemen, Usa: "Proteggere la libertà di navigazione"

Le forze Usa confermano nuovi raid nel quadro delle operazioni contro gli Houthi dello Yemen. "Il 4 febbraio, intorno alle 5.30 ora di Sana'a, le forze del Comando Centrale Usa ha effettuato raid per autodifesa contro un missile da crociera degli Houthi per un attacco terrestre”, si legge in una nota diffusa nelle ultime ore dal Comando centrale degli Stati Uniti (Centcom).

“Dalle 10.30 – continuano dal Centcom – le forze Usa hanno colpito quattro missili da crociera antinave, tutti pronti per essere lanciati contro navi nel Mar Rosso". Le forze Usa hanno "individuato i missili in aree dello Yemen controllate dagli Houthi e stabilito che rappresentavano una minaccia imminente per le navi della Marina Usa e i mercantili nella regione". Il Centcom evidenzia come si tratti di operazioni per "proteggere la libertà di navigazione e rendere le acque internazionali più sicure".

06:10
Biden non escluse "ulteriori attacchi" in Iran

Oggi, dopo due giorni di bombardamenti su strutture delle milizie filo-iraniane in Siria, Iraq e Yemen, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha avvertito che non sono escluse "ulteriori azioni", che potrebbero avvenire anche in territorio iraniano. Sebbene gli Stati Uniti stiano ancora valutando i risultati di questi attacchi, secondo il governo iracheno e l'Ong ‘Osservatorio siriano per i diritti umani’ hanno causato 45 morti in entrambi i Paesi, alcuni dei quali civili.

05:53
Usa, bombardati sei postazioni missilistiche nello Yemen

L'esercito americano ha colpito postazioni missilistiche da crociera antinave e terrestri degli Houthi nello Yemen, ha dichiarato il Comando centrale degli Stati Uniti (Centcom), un giorno dopo gli attacchi congiunti tra Stati Uniti e Regno Unito contro il gruppo militante sostenuto dall'Iran.
Le forze statunitensi, ha dichiarato il Centcom, hanno colpito un missile da crociera antinave preparato per essere lanciato contro navi nel Mar Rosso intorno alle 4 del mattino, ora dello Yemen, di domenica. Novanta minuti dopo, le forze Usa hanno colpito un missile da crociera Houthi da attacco terrestre. Alle 10.30, ora dello Yemen, le forze statunitensi hanno preso di mira altri quattro
missili
da crociera antinave, affermando che rappresentavano una minaccia per le navi mercantili e da guerra statunitensi nella regione.

L'esercito statunitense attacca postazioni missilistiche nel Mar Rosso
L'esercito statunitense attacca postazioni missilistiche nel Mar Rosso
05:45
Libano, l'Idf colpisce obiettivi di Hezbollah 

Nella notte nuovi attacchi aerei dell'esercito israeliano contro presunti obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano. Secondo l'Idf, i siti colpiti dai caccia nel villaggio libanese di Yaroun includono un centro di comando di Hezbollah e un altro edificio utilizzato dal gruppo terroristico. E afferma di aver colpito anche un posto di osservazione di Hezbollah a Maroun al-Ras.

05:30
Colloquio Blinken-Camerum su Mar Rosso e rilascio ostaggi

Il Segretario di Stato americano Antony Blinken e il ministro degli Esteri britannico David Cameron hanno parlato domenica della situazione in Medio Oriente, un giorno dopo che Usa e Gran Bretagna hanno lanciato una nuova ondata di attacchi contro gli Houthi nello Yemen. Secondo un comunicato del Dipartimento degli Stati Uniti, i due hanno discusso "la situazione nel Mar Rosso e l'azione internazionale per ritenere gli Houthi responsabili dei loro attacchi illegali e sconsiderati alle navi". Cameron, inoltre, ha informato Blinken sui suoi incontri in Israele e in
Cisgiordania e ha discusso degli "sforzi in corso per garantire il rilascio di tutti gli ostaggi e per ottenere una pausa umanitaria che consenta una maggiore consegna di aiuti umanitari ai civili di Gaza".