Roma, 12 febbraio 2024 – Blitz dei servizi segreti a Rafah, liberati 2 ostaggi nella notte. Si tratta di due argentini, Milei ringrazia Israele. Bombardamenti aerei a tappeto sulla città: 100 i palestinesi morti. La condanna di Hamas: “Guerra di genocidio, Biden corresponsabile”. E invita gli alleati arabi ad “agire con urgenza per fermare l'aggressione”. La Gran Bretagna dice: “Ora basta, Israele si fermi”. Intanto secondo quanto riporta Nbc news Biden avrebbe “insultato” Netanyahu perché lo avrebbe portato “all’esasperazione”.
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"Gli Stati Uniti stanno lavorando a una tregua tra Israele e Hamas di almeno sei settimane". Lo ha detto il presidente Joe Biden dopo il suo incontro alla Casa Bianca con re Abdallah di Giordania.
Il Consigliere del presidente dell'Autorità nazionale palestinese Abu Mazen, Mahmoud Al-Habbash, è giunto al Cairo stasera per esaminare gli ultimi sviluppi delle trattative in corso per un cessate il fuoco. Lo riferiscono fonti aeroportuali. Al-Habbash, presidente della Corte Suprema della Palestina e Consigliere presidenziale per gli affari religiosi e le relazioni islamiche, è arrivato al Cairo da Ramallah via Giordania, per una visita in Egitto che durerà diversi giorni.
Gli Stati Uniti "non sosterranno campagne militari a Rafah" se Israele non terrà conto dei 1,1 milioni di civili che vi si trovano. Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato, Matthew Miller, sottolineando che è "necessario un piano credibile" per i civili "prima di portare avanti una campagna militare a Rafah" e che l'amministrazione Biden si aspetta di vedere i dettagli dei piani militari con le controparti israeliane.
"Il divieto di ingresso da parte di Israele non è una novità. Israele ha negato l'ingresso a TUTTI i Relatori Speciali/OPt dal 2008! Ciò non deve diventare una distrazione dalle atrocità di Israele a Gaza, che stanno raggiungendo un nuovo livello di orrore con il bombardamento di persone nelle 'aree sicure' di Rafah". Lo scrive su X Francesca Albanese, relatrice speciale dell'Onu per i Territori palestinesi, in risposta alla decisione di Israele di negarle l'ingresso nel Paese.
"Straziante": così il portavoce del dipartimento di Stato Usa Matthew Miller ha definito la morte a Gaza di Hind Rajab, la bambina palestinese di sei anni che ha perso la vita dopo che era sopravvissuta a un attacco contro l'auto dei suoi famigliari e aveva telefonato per chiedere soccorsi. Miller ha sollecitato Israele a indagare sull'episodio.
Un accordo tra Israele e Hamas sugli ostaggi resta "possibile" e avrebbe "enormi" vantaggi: lo afferma il dipartimento di Stato Usa.
Hamas ha annunciato su Telegram la morte di 3 degli 8 ostaggi israeliani di cui ieri aveva fatto sapere che erano stati feriti nei "barbari attacchi sionisti sulla Striscia di Gaza". Le Brigate Qassam, ala militare di Hamas, hanno aggiunto che più tardi diffonderanno i nomi e le foto dei morti, "e il destino degli altri feriti sarà chiaro".
La liberazione dei due ostaggi a Rafah "è un punto di svolta nella campagna contro l'organizzazione terroristica di Hamas". Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant secondo cui "Hamas è vulnerabile, è penetrabile ed è possibile andare ovunque e fare qualsiasi cosa". "Ci sono ancora ostaggi - ha aggiunto - e bisogna raggiungerli. Molti di loro non torneranno indietro in questo modo, piuttosto spero attraverso una intesa".
La prospettiva di una "vera" offensiva da parte dell'esercito israeliano a Rafah, nell'estremo sud della Striscia di Gaza, dove centinaia di migliaia di palestinesi sono rifugiati, è "terrificante". Lo ha affermato l'Alto commissario dell'Onu per i diritti umani, Volker Türk. "Considerando la carneficina che ha avuto luogo finora a Gaza, possiamo immaginare perfettamente cosa accadrà a Rafah", ha precisato Türk in una nota.
Il Regno Unito è "molto preoccupato" per la situazione dei civili palestinesi a Rafah, che «non hanno più dove andare». Lo ha detto il ministro degli Esteri britannico, David Cameron, alzando i toni nei confronti del governo israeliano sulla scia degli Usa. "È impossibile vedere come si possa combattere una guerra fra la gente", ha poi rincarato Cameron riferendosi ai civili della Striscia di Gaza e sollecitando Israele a "fermarsi e riflettere molto seriamente prima di ogni ulteriore azione militare: noi vogliamo una pausa immediata dei combattimenti che conduca a un tregua sostenibile senza ripresa delle ostilità".
In colloqui privati il presidente americano Joe Biden avrebbe manifestato tutta la sua "frustrazione" per l'"incapacità di convincere Israele a cambiare tattiche militari nella Striscia di Gaza". Lo riferisce Nbc News che cita "cinque persone a contatto diretto con i commenti" e afferma che Biden si sarebbe 'sfogato' anche con donatori della sua campagna. Il presidente americano, secondo tre fonti, avrebbe persino definito Netanyahu uno "str...." in almeno tre occasioni. Stando alle fonti, Biden avrebbe detto che sta cercando di portare Israele ad accettare un cessate il fuoco, dopo più di quattro mesi di operazioni militari israeliane a Gaza scattate in risposta all'attacco del 7 ottobre in Israele, ma Netanyahu - che il presidente degli Stati Uniti conosce da decenni - gli "sta facendo passare l'inferno". Interpellato sulle parole attribuite a Biden, un portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale ha ribadito che "il presidente è stato chiaro nei punti in disaccordo con il premier Netanyahu, ma questo è un rapporto decennale rispettoso in pubblico e in privato".
Respingiamo categoricamente lo sfollamento dei palestinesi dalla Striscia di Gaza". Lo ha detto il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukri, che in dichiarazioni al canale egiziano Al Qahera ha lanciato l'allarme per il "livello senza precedenti di distruzione e uccisione di civili a Gaza". "La situazione a Gaza sta peggiorando e costituisce una violazione del diritto internazionale - ha detto - Non possiamo accettare la perdita di altre vite civili nella Striscia".
I Paesi Bassi devono interrompere la fornitura di parti per i caccia F-35 utilizzati da Israele nella Striscia di Gaza: lo ha stabilito un tribunale olandese, accogliendo le richieste delle organizzazioni per i diritti umani. "La
Corte ordina allo Stato di cessare ogni effettiva esportazione e transito di parti dell'F-35 verso la destinazione finale, Israele, entro 7 giorni dalla notifica della presente sentenza", ha dichiarato la
Corte d'Appello dell'Aia.
Un raid aereo israeliano è stato compiuto poco fa contro l'aeroporto di Aleppo nel nord della Siria. Lo riferisce la tv panarabo-saudita al Arabiya. Non si hanno al momento altre informazioni.L'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria smentisce che ci sia stato stamani un attacco israeliano contro l'aeroporto di Aleppo, nel nord della Siria, come in precedenza riportato da alcuni media panarabi. "Si è trattata di una esplosione causata da ordigni di guerra", ha scritto l'Osservatorio, riferendosi alla guerra ancora in corso in Siria dal 2011.
"Solo una costante pressione militare, fino alla vittoria totale, ci porterà alla rilascio di tutti i nostri ostaggi". Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu parlando della liberazione di due ostaggi da parte dell'esercito a Rafah. "Non perderemo nessuna occasione per riportarli a casa", ha concluso.
E' di 28.340 vittime palestinesi l'ultimo bilancio della guerra a Gaza fornito dal ministero della Sanità di Hamas.
"Si può bandire Hamas per sempre, si può escluderne i componenti da ogni consesso, ma eliminare ogni membro di Hamas non è possibile. Occorre invece una strategia seria per il dopo conflitto”, fa sapere il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in un'intervista a ‘La Verità’.
“Occorre pensare a ricostruire. Altrimenti il comportamento di Israele rischia di essere controproducente per Israele stessa. Anche i Paesi più amici di Gerusalemme, come siamo noi – continua – continuano a parlare di 'due popoli e due Stati' e vogliono una tregua che ponga fine al massacro dei civili. È il momento di mettere fine al conflitto. Ogni cittadino di Israele deve poter tornare in sicurezza nella sua casa e ogni palestinese deve poter riavere pace, futuro e uno Stato".
E ancora: "La risposta comprensibile di Israele all’attacco terroristico subito non giustifica la rottura delle regole legali e morali che le nazioni democratiche rispettano anche nei conflitti e della protezione umanitaria verso i civili", ha commentato il ministro.
L'Italia guiderà la missione navale UE. "Ci sarà un minimo di tre unità navali europee, supporto di intelligence e logistico, e valutiamo la possibilità di offrire assetti aerei con capacità di sorveglianza", spiega il ministro della Difesa, Guido Crosetto.
Sara una missione solo difensiva, sottolinea il ministro. "L'Italia non può attaccare un territorio sovrano se non è aggredita, se non ci chiede aiuto uno Stato amico sovrano invaso o attaccato, o se manca una risoluzione internazionale di condanna che permette un attacco. Ovviamente, se le navi verranno attaccate, le forze italiane si difenderanno".
"Ufficialmente gli Huthi lottano per la causa di Hamas, ma la portata del conflitto è più vasta. Rischiamo un forte impatto economico stanno attaccando navi incapaci di difendersi, mentre i cargo cinesi e russi passano indisturbati. Tutto questo un effetto negativo principalmente per l'Italia e crea squilibri inaccettabili nella concorrenza internazionale”. A dirlo è il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in un’intervista a ‘La Verità’.
“Il Mar Rosso – continua – è uno dei colli di bottiglia cruciale del traffico commerciale globale. I cinesi stanno già contattando le aziende anche italiane per promuovere le loro compagnie marittime quelle spedizioni costano meno e non subiscono attacchi. È la nuova guerra ibrida che abbatte intere economie e che potrebbe marginalizzare il Mediterraneo".
Secondo Crosetto, l'Italia è esposta "perché se le navi sono costrette a circumnavigare l'Africa, potrebbero imporsi nuove rotte commerciali stabili a vantaggio, per esempio, di Rotterdam: le nostre merci saranno zavorrate da uno svantaggio competitivo e costeranno di più”.
Il presidente dell'Autorità nazionale palestinese Abu Mazen è arrivato domenica a Doha, in Qatar. È un mediatore chiave nei negoziati tra Israele e Hamas. Abu Mazen dovrebbe incontrare l'emiro del Qatar, lo sceicco Tamim bin Hamad Al Thani, nell'ambito delle continue discussioni per fermare "l'aggressione" di Israele", secondo l'agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa.
La visita avviene mentre il direttore della Cia, Bill Burns, dovrebbe recarsi al Cairo per un incontro in programma domani riguardo a un eventuale accordo sulla liberazione degli ostaggi, secondo due fonti a conoscenza dei piani. Una delle fonti ha detto che saranno presenti anche il primo ministro del Qatar. Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani, e il direttore del Mossad israeliano David Barnea.
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu e il ministro della difesa Yoav Gallant erano presenti la notte scorsa nel Centro di comando in Israele che ha diretto la liberazione dei 2 ostaggi a Rafah. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari.
I due ostaggi “erano trattenuti al secondo piano da terroristi armati che erano presenti nell'edificio e anche in palazzi adiacenti”. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari rivelando particolari che hanno portato alla liberazione dei due ostaggi israeliani nel centro di Rafah. La liberazione – ha aggiunto Hagari – è stata accompagnata da raid aerei per “consentire il disimpegno dei soldati e per colpire i terroristi di Hamas nell'area”.
L'ufficio del presidente argentino Javier Milei, su X, “ha ringraziato l'esercito israeliano e le altre forze di sicurezza per aver liberato i due ostaggi Fernando Simon Marman e Louis Har”, rapiti da Hamas il 7 ottobre. La stessa fonte ha ricordato che Milei nella sua recente visita in Israele aveva ribadito la richiesta della liberazione di ognuno degli ostaggi argentini e “la sua ferma condanna del terrorismo di Hamas”.
Prima reazione da parte di Hamas al pesante bombardamento notturno israeliano su Rafah, la città a Sud della Striscia di Gaza dove sono rifugiati almeno 1,3 milioni di persone. Bombardamento che, secondo fonti palestinesi, ha fatto una cinquantina di vittime. Il Movimento di Resistenza Islamica ha detto che è stata "il proseguo della guerra di genocidio" in corso. Hamas ha anche sottolineato che l'amministrazione statunitense e il presidente Joe Biden hanno personalmente la piena responsabilità dell'accaduto perchè hanno dato "la luce verde". Hamas ha invitato la Lega degli Stati Arabi, l'Organizzazione della Cooperazione Islamica e il Consiglio di Sicurezza ad agire con urgenza per fermare l'aggressione.
Un'imbarcazione è stata attaccata da due missili al largo delle coste dello Yemen, nel Mar Rosso. Lo ha riferito l'ufficio dello United Kingdom Maritime Trade Operations (Ukmto), come riporta Al Jazeera. Non è chiaro se i missili abbiano colpito la nave, ma l'equipaggio è rimasto illeso e la nave sta proseguendo verso il suo prossimo porto di scalo. Il gruppo Houthi, con base nello Yemen, attacca le navi nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden da novembre per protestare contro la guerra di Israele a Gaza.
L'operazione israeliana di questa notte a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, ha provocato “circa 100 morti”: lo rende noto il ministero della Sanità di Hamas.
L'operazione per la liberazione dei due ostaggi israeliani è cominciata attorno alle 2 di notte, quando “le forze israeliane hanno fatto irruzione in un edificio nel cuore di Rafah dove i due erano tenuti da Hamas”. Lo ha detto il portavoce militare Idf, Daniel Hagari, secondo cui l'azione “era stata preparata da qualche tempo”.
“Dal momento dell'apertura del fuoco – ha aggiunto – i soldati hanno protetto i due ostaggi con i loro corpi durante la battaglia con i terroristi che è divampata con pesanti scambi di colpi in molti posti e con molti terroristi