Roma, 28 settembre 2024 – Escalation in Medio Oriente. Hezbollah ha confermato che il suo leader Hassan Nasrallah è stato ucciso ieri nell'attacco aereo israeliano a Beirut. “Eliminato” anche il numero tre Ali Karki. "Abbiamo saldato i conti con gli assassini degli israeliani", ha detto Netanyahu. La candidata dem alla presidenza Usa, Kamala Harris: "Nasrallah aveva le mani sporche di sangue americano".
Reagisce l’Iran, che si dice detto pronto a inviare truppe in Libano contro Israele. La guida suprema iraniana Ali Khamenei intanto è stata trasferita in un luogo definito di “alta sicurezza”. "Hezbollah continuerà la resistenza armata contro Israele”, ha annunciato in un comunicato il movimento libanese. Gli attacchi di Israele in Libano vanno avanti, l’ultimo a sud di Beirut. I dati del governo: oltre mille vittime dall’inizio di questa offensiva, un milione di sfollati. Tajani: “Gli italiani lascino il paese”
Chi è Hashim Safi al Din, il probabile successore di Nasrallah
Le notizie in diretta
"È tempo per un cessate il fuoco": lo ha detto Joe Biden ai reporter rispondendo ad una domanda se una invasione di terra israeliana in Libano fosse inevitabile.
Il bilancio degli attacchi israeliani oggi in Libano, stando al ministero della Salute di Beirut, è di 33 persone uccise e di 195 feriti. Lo riporta la Afp su X
"Circa un milione di libanesi sono stati sfollati a causa degli attacchi, tra cui centinaia di migliaia solo da ieri". Lo ha detto Nasser Yassin, il ministro libanese che coordina la risposta alla crisi causata dagli attacchi tra Israele e Libano. Lo scrive la Reuters sul suo sito web, precisando inoltre che, secondo Il ministero della Salute libanese, "più di 1.000 persone sono state uccise e più di 6.000 sono rimaste ferite a causa degli attacchi israeliani nelle ultime due settimane".
Joe Biden ha convocato una riunione 'via call' con la vicepresidente Kamala Harris e il team per la sicurezza nazionale "per ricevere un aggiornamento sulla situazione in Medio Oriente, esaminare lo stato della postura della forza militare statunitense nella regione e ordinare di continuare gli sforzi diplomatici per coordinarsi con alleati e partner e la de-escalation dei conflitti in corso": lo rende noto la Casa Bianca. Il presidente e la sua vice continueranno a ricevere aggiornamenti regolari.
Le sirene d'allarme sono scattate nell'area di Gerusalemme in seguito al lancio di un ordigno dal Libano. Lo rende noto l'esercito israeliano.
"Hassan Nasrallah era 'il terrorista', il motore centrale dell'asse del male dell'Iran. Lui e i suoi uomini erano gli artefici del piano per distruggere Israele. Non solo è stato attivato dall'Iran, molte volte ha attivato anche l'Iran". Lo ha detto Benyamin Netanyahu in una dichiarazione video dopo l'omicidio del leader di Hezbollah ieri a Beirut. Il Premier israeliano Benjamin Netanyahu sollecita l'Iran a non attaccare Israele dopo l'uccisione mirata del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah, sottolineando che la lunga mano di Israele può arrivare ovunque, anche in Iran.
"Abbiamo saldato i conti con i responsabili dell'omicidio di innumerevoli israeliani e di molti cittadini di altri Paesi, compresi centinaia di americani e decine di francesi", ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu questa sera rilasciando una dichiarazione video dopo l'assassinio di ieri del segretario generale di Hezbollah Hassan Nasrallah. Per il premier israeliano Benjamin Netanyahu l'uccisione di Nasrallah è un punto di svolta storico nella guerra e potrebbe facilitare la liberazione degli ostaggi sequestrati da Hamas a Gaza.
"Hassan Nasrallah era un terrorista con le mani sporche di sangue americano. Per decenni, la sua leadership di Hezbollah ha destabilizzato il Medio Oriente e ha portato all'uccisione di innumerevoli persone innocenti in Libano, Israele, Siria e in tutto il mondo. Oggi, le vittime di Hezbollah hanno ricevuto una forma di giustizia". Lo ha dichiarato in una nota della Casa Bianca la vicepresidente americana e candidata alla presidenza Kamala Harris, che ha aggiunto: "Sono incrollabilmente impegnata per la sicurezza di Israele. Sosterrò sempre il diritto di Israele a difendersi dall'Iran e dai gruppi terroristici sostenuti dall'Iran".
Il presidente americano Joe Biden ha definito il raid israeliano che ha ucciso il capo di Hezbollah a Beirut, Hassan Nasrallah, "una forma di giustizia" per le molte vittime di cui si è macchiato. "Hassan Nasrallah e il gruppo terroristico che ha guidato, Hezbollah, sono stati responsabili della morte di centinaia di americani in oltre quattro decenni di terrore. La sua morte a causa di un attacco aereo israeliano rappresenta una forma di giustizia per le sue molte vittime, tra cui migliaia di americani, israeliani e civili libanesi. L'attacco che ha ucciso Nasrallah è avvenuto nel contesto più ampio del conflitto iniziato con il massacro di Hamas del 7 ottobre 2023. Nasrallah, il giorno dopo, ha preso la fatale decisione di unirsi a Hamas e aprire quella che ha chiamato un 'fronte settentrionale' contro Israele".
L'esercito israeliano ha annunciato di aver ucciso un alto esponente dell'intelligence di Hezbollah, Hassan Khalil Yassin, nell'attacco lanciato oggi nell'area di Dahieh, nel sud di Beirut, dove ieri è stato ucciso il leader dell'organizzazione sciita, Hassan Nasrallah.
I media libanesi affermano che l'obiettivo dell'ultimo attacco aereo dell'Aeronautica a Beirut è Nabil Qaouk, vice capo del consiglio esecutivo di Hezbollah. Alle 18 ora locale (le 17 in Italia) è stato condotto dai caccia dell'Idf un "attacco mirato" nel sobborgo di Dahiyeh a Beirut.
"Invitiamo tutti i cittadini italiani a lasciare quanto prima il Libano". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine della visita di Stato di Sergio Mattarella in Germania. L'invito è a lasciare il Libano "utilizzando anche i voli di linea che - ha aggiunto - continuano a essere operativi da Beirut verso Milano e Roma".
L'esercito israeliano annuncia che sta colpendo il sud di Beirut, dove si trova la roccaforte di Hezbollah, con un attacco mirato. Più tardi l'Idf fornirà ulteriori informazioni.
Molto probabilmente il religioso Hashim Safi al Din, a capo del consiglio esecutivo del gruppo sciita libanese Hezbollah, succederà a Hassan Nasrallah. Il leader Hezbollah era suo cugino da parte di madre e come segretario generale del movimento del quale era già considerato il "vice". Safi al Din è considerato il secondo nella catena di comando dell'organizzazione, dove ha anche ricoperto il ruolo di capo del Consiglio della Jihad per supervisionarne le operazioni militari.
I leader del partito libanese Marada, cristiano maronita, e del Partito Socialista Progressista druso, Walid Jumblatt, hanno elogiato via social il defunto leader di Hezbollah Hassan Nasrallah. Sleiman Frangieh, leader di Marada e candidato presidenziale di Hezbollah, ha pubblicato un laconico elogio del leader sciita. "Il simbolo è scomparso, la leggenda è nata, la resistenza continua", ha scritto. Per la Costituzione del Libano, il presidente deve essere un maronita. Malgrado Marada abbia solo due seggi in Parlamento, Frangieh è rimasto il candidato preferito da Hezbollah, che si è rifiutato di considerare altri nomi, provocando una situazione di stallo. Anche Walid Jumblatt, leader del partito socialista druso, ha elogiato Hassan Nasrallah e i suoi "compagni", che "si sono uniti alla lunga carovana di martiri sulla strada verso la Palestina. Porgo le mie condoglianze a Hezbollah e ai suoi sostenitori e onoro le anime dei civili innocenti".
I ribelli Houthi nello Yemen hanno condannato l'uccisione di Nasrallah, come loro nell'alleanza sostenuta dall'Iran che si oppone a Israele. "La resistenza non verrà spezzata e lo spirito jihadista dei fratelli Mujaheddin in Libano e su tutti i fronti di sostegno diventerà sempre più forte e più grande".
Gli attacchi aerei di Israele attuati sul Libano dal 16 settembre hanno finora causato la morte di 1.030 persone. Ne dà notizia il governo libanese in un bilancio aggiornato al 27 settembre dei raid israeliani contro Hezbollah. "Dal 16 al 27 settembre sono morte 1.030 persone, tra cui 156 donne e 87 minori. Inoltre, 6.352 persone sono rimaste ferite", ha rivelato il ministro della Sanità pubblica libanese, Firas Abiad, in conferenza stampa.
Il movimento Houthi nello Yemen ha pianto l'uccisione del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah, suo alleato nell'alleanza sostenuta dall'Iran che si oppone a Israele. "La resistenza non verrà spezzata e lo spirito jihadista dei fratelli Mujaheddin in Libano e su tutti i fronti di sostegno diventerà sempre più forte e più grande", ha affermato il gruppo in una nota, rilanciata dal Guardian.
Un vice comandante della Guardia rivoluzionaria iraniana è morto ieri nell'attacco israeliano a Beirut, in cui è morto anche il leader della milizia libanese Hezbollah Hasan Nasrallah. Lo hanno riferito oggi i media iraniani. "Il generale di brigata Abbas Nilfrushan è stato ucciso nell'attacco israeliano a Beirut, insieme al leader di Hezbollah Hassan Nasrallah", si legge sull'agenzia Mehr.
Hezbollah continuerà la resistenza armata contro Israele: lo ha annunciato in un comunicato il movimento armato libanese dopo la conferma della morte del leader Hassan Nasrallah. "La leadership di Hezbollah giura al martire più nobile, sacro e prezioso della nostra lotta costellata di sacrifici e martiri, che continuerà il suo jihad contro il nemico, a sostegno di Gaza e della Palestina, e in difesa del Libano e del suo popolo resistente e nobile".
"Più di 50.000 libanesi e siriani che vivono in Libano sono ora entrati in Siria in fuga dagli attacchi aerei israeliani. Ben oltre 200.000 sono gli sfollati in Libano. Sono in corso operazioni di soccorso, anche da parte dell'Unhcr, per aiutare tutti coloro che ne hanno bisogno, in coordinamento con entrambi i governi". Lo ha scritto su X l'Alto Commissario per i rifugiati dell'Onu, Filippo Grandi.
"Ho chiesto alle autorità israeliane di garantire la sicurezza di tutti i militari italiani impegnati nelle missioni di pace in Libano. Israele ha risposto positivamente alla nostra richiesta. Continuo a seguire, insieme a Palazzo Chigi, gli sviluppi della crisi in Medio Oriente". Lo ha scritto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani su X.
Hezbollah continuerà la resistenza armata contro Israele: lo ha annunciato in un comunicato il movimento armato libanese dopo la conferma della morte del leader Hassan Nasrallah. "La leadership di Hezbollah giura al martire più nobile, sacro e prezioso della nostra lotta costellata di sacrifici e martiri, che continuerà il suo jihad contro il nemico, a sostegno di Gaza e della Palestina, e in difesa del Libano e del suo popolo resistente e nobile".
"Seguo con preoccupazione l'evolversi della crisi in Medio Oriente in contatto costante con la nostra Ambasciata a Beirut. Invito nuovamente tutti gli italiani a lasciare il Libano al più presto. Per ogni evenienza fare riferimento a @ItalyinLebanon e Unità di crisi +39 06/36225". Lo scrive su X il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
Un funzionario iraniano interpellato dalla Nbc ha dichiarato che Teheran inizierà nei prossimi giorni la registrazione per l'invio di truppe in Libano. L'ayatollah Mohammad Hassan Akhtari, vicepresidente dell'Iran per gli affari internazionali, ha dichiarato che i funzionari daranno il permesso di schierare le truppe in Libano e sul versante siriano delle alture del Golan. "Possiamo inviare truppe in Libano per combattere contro Israele, proprio come abbiamo fatto nel 1981".
"La Premer Meloni, ha tenuto nelle ultime ore diversi contatti telefonici con il Ministro degli Esteri, con il Ministro della Difesa e con l'Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, sottosegretario Mantovano, in merito agli sviluppi della crisi in Libano. Pur nella sua drammaticità, la situazione dei nostri connazionali, militari e civili presenti sul territorio libanese non mostra profili diversi da quelli dei giorni scorsi. L'Italia conferma, in linea con la posizione tenuta finora, la necessità di ogni sforzo diplomatico al fine di riavviare canali di dialogo tra le parti in conflitto", riporta una note di Palazzo Chigi.
Una fonte della sicurezza libanese riferisce di un nuovo attacco israeliano alla periferia sud di Beirut.
Tutti i musulmani si schierino con Hezbollah: è l'appello lanciato poco fa da Ali Khamenei, leader supremo iraniano, in un comunicato scritto diffuso dai media iraniani e panarabi. "È dovere di tutti i musulmani schierarsi con le proprie capacità al fianco del popolo libanese e del vittorioso Hezbollah e aiutarli ad affrontare questo regime usurpatore, ingiusto e malvagio", ha detto Khamenei in riferimento a Israele.
La guida suprema dell'Iran Ali Khamenei è stato trasferito in un luogo definito di "alta sicurezza". Lo riferisce Ynet aggiungendo che Teheran è in continuo contatto con Hezbollah, in Libano, e con gli altri alleati della regione per decidere le prossime mosse dopo l'uccisione di Hasan Nasrallah, annunciata dall'Idf.
Un volo della compagnia iraniana Qeshm Fars Air proveniente da Teheran, diretto in Libano o in Siria, è tornato indietro nello spazio aereo iracheno nelle prime ore di questa mattina dopo che ieri sera Israele ha preso possesso della torre di controllo dell'aeroporto di Beirut. Lo riferiscono i media israeliani. L'Idf ha avvertito che avrebbe sventato qualsiasi tentativo dell'Iran di trasferire armi a Hezbollah, anche tramite l'aeroporto civile di Beirut. Il ministro dei trasporti Ali Hamiya, secondo i media libanesi, ha ordinato all'aereo iraniano di non atterrare all'aeroporto di Beirut e di non entrare nello spazio aereo.
Hezbollah non conferma la morte del suo leader Nasrallah, annunciata, invece, dall'esercito israeliano. Lo riporta l'Agenzia France-Presse, citando fonti vicine al gruppo. Il movimento sciita ribadisce tuttavia di non essere riuscito a contattare il suo leader Hassan Nasrallah da ieri sera: "I contatti con Hassan Nasrallah sono stati persi venerdì sera", ha detto la stessa fonte.
Le forze israeliane (Idf), che hanno confermato l'uccisione del leader degli Hezbollah libanesi Hasan Nasrallah, danno anche notizia della morte del comandante del gruppo per il 'fronte sud', Ali Karaki, insieme ad altri comandanti militari del Partito di Dio. L'Aeronautica israeliana, riporta il Jerusalem Post all'indomani dei raid a Beirut, ha colpito con un'operazione mirata il quartier generale di Hezbollah nella capitale libanese collocato sottoterra, sotto un edificio residenziale nella zona di Dahiyeh.
La eliminazione di Nasrallah "non è la fine degli strumenti nella cassetta degli attrezzi. Il messaggio è semplice: sapremo come arrivare a chiunque minacci i cittadini dello Stato di Israele". Lo dice il capo di stato maggiore delle IDF, tenente generale Herzi Halevi, dopo l'assassinio del capo del terrorismo di Hezbollah, Hassan Nasrallah, durante i raid israeliani su Beirut.
Oltre al capo di Hezbollah libanese Hasan Nasrallah è stato "eliminato" il numero tre di Hezbollah Ali Karki, comandante dell'organizzazione nel sud del Libano, e altri alti ufficiali dell'ala militare del movimento islamico. Lo ha dichiarato l'Idf.
Il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, è stato ucciso ieri nell'attacco aereo di ieri sera a Beirut. Lo dicono le forze di difesa israeliane. "A seguito di informazioni precise fornite dall'IDF e dall'apparato di sicurezza israeliano, i caccia dell'aviazione militare israeliana hanno effettuato un attacco mirato al quartier generale centrale dell'organizzazione terroristica Hezbollah, situato sotto un edificio residenziale nell'area di Dahieh a Beirut. L'attacco è stato eseguito mentre la catena di comando senior di Hezbollah stava operando dal quartier generale, portando avanti attività terroristiche contro i cittadini dello Stato di Israele", affermano le forze armate israeliane.
"Hassan Nasrallah non potrà più terrorizzare il mondo". E' quanto si legge sul profilo di X delle forze di difesa israeliane, che annunciano ufficialmente l'uccisione del leader di Hezbollah durante i raid notturni su Beirut.
Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha affermato stamattina che l'attacco israeliano a Beirut è un "crimine di guerra", e rivela "ancora una volta la natura del terrorismo di Stato del regime".
L'Iran condanna l'attacco israeliano a Dahiyeh, nel sud di Beirut. Lo ha detto questa mattina il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi, aggiungendo che "l'uccisione di palestinesi e il loro sfollamento nell'ultimo anno sono un crimine di guerra, una guerra contro l'umanità, un genocidio e una pulizia etnica, perpetrati da Israele nel silenzio e nell'inazione della comunità internazionale e dei Paesi che si dichiarano sostenitori dei diritti umani".
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno fatto sapere che gli attacchi in Libano continuano, in risposta ad almeno 5 razzi provenienti dal territorio libanese, la maggior parte dei quali è stata intercettata. Le sirene avrebbero suonato in diverse zone nel nord di Israele, in particolare nelle zone di Wadi Ara, Samaria e Menashe, e sono stati identificati cinque proiettili provenienti dal territorio libanese, la maggior parte dei quali è stata intercettata. "Poco tempo fa, un missile terra-terra è stato lanciato dal territorio libanese ed è caduto in un'area aperta nel centro di Israele" - afferma l'esercito israeliano.
L'Idf ha poi precisato che i dettagli della caduta del missile "sono in fase di revisione". L'Idf sta attualmente colpendo "obiettivi terroristici appartenenti all'organizzazione terroristica Hezbollah nella zona della Beqaa, in Libano". Poco prima - afferma l'Idf - "hanno suonato le sirene nelle zone di Samaria e Menashe", afferma l'esercito israeliano sul suo canale Telegram.