Roma, 24 dicembre 2023 – Un Natale di guerra in Medio Oriente, nonostante gli appelli di Onu e Oms per una pausa umanitaria. Altri 8 soldati israeliani sono stati uccisi in combattimento a Gaza, con il bilancio che sale a 152 vittime. Sul fronte palestinese, Hamas parla di più di 200 morti in 24 ore. Nel pomeriggio un camion di aiuti è stato assalito dalla folla a Rafah, nel sud della Striscia. Gli agenti di Hamas hanno sparato per disperdere la folla, uccidendo due persone tra cui un adolescente. Secondo fonti sul posto nelle strade si respira “aria di anarchia”.
Ieri i ribelli Huthi nello Yemen hanno nuovamente lanciato missili sulle rotte marittime internazionali nel Mar Rosso meridionale, ma nessuna nave ha riferito di essere stata colpita dai due missili balistici antinave. Oggi il ministro della Difesa Guido Crosetto ha espresso la sua preoccupazione per la crisi nell’area: “Le navi non passano più, dobbiamo intervenire perché non possiamo permetterci una nuova crisi economica”
Le notizie in diretta
Il ministero della Sanità della Gaza controllato da Hamas ha detto che almeno 70 persone sono state uccise in un raid israeliano che ha colpito diverse case nel campo profughi di Al-Maghazi, nel centro della Striscia. Il portavoce del ministero, Ashraf al-Qudra, ha detto che "il numero dei martiri del massacro di Al-Maghazi è salito finora a 70", dopo aver spiegato che il raid ha distrutto un "isolato residenziale" e che il "bilancio probabilmente aumenterà" dato il gran numero di famiglie che risiedono lì. In un altro episodio, il ministero ha detto che 10 membri di una famiglia sono stati uccisi in un raid nel campo di Jabalia.
"Si stima che ci siano 50 mila donne incinte nella Striscia di Gaza, di cui oltre 180 che partoriscono ogni giorno. I medici e le ostetriche dell'Unrwa stanno facendo tutto il possibile per fornire assistenza alle donne in gravidanza dopo il parto e ad alto rischio nei 7 (su 22) centri sanitari operativi dell'Unrwa". Lo scrive su X l'Unrwa.
"La popolazione di Gaza non ha sperimentato la fame fino a questa guerra. Ora è diffusa e il Wfp mette in guardia contro una carestia incombente. Sarebbe niente di meno che una carestia provocata dall'uomo e un'onta nella nostra comune umanità. Non possiamo lasciare che accada". Lo scrive su X Philippe Lazzarini, il commissario generale dell'Unrwa, l'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi
La moglie del primo ministro israeliano, Sara Netanyahu, ha scritto una lettera ufficiale a Papa Francesco in cui chiede il suo aiuto negli sforzi per liberare gli ostaggi detenuti a Gaza. "Hamas tiene ancora in ostaggio 129 uomini, donne e bambini. Molti di loro sono feriti e malati. Soffrono la fame e ad alcuni vengono negate le medicine di base di cui hanno bisogno per sopravvivere. Santita', chiedo il suo intervento personale in questa vicenda. La prego di usare la sua influenza per chiedere il rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi senza indugio", scrive Sarah Netanyahu nella missiva. "La prego inoltre di rivolgersi alla Croce Rossa per chiedere di visitare tutti gli ostaggi immediatamente e di consegnare loro medicinali vitali. Per ora la Croce Rossa non è riuscita a insistere su questi obiettivi. Il suo intervento potrebbe spostare l'ago della bilancia e salvare vite preziose", scrive ancora.
Il Consiglio regionale dell'Alta Galilea, in Israele, ha annunciato che tutte le strade nella zona sono state riaperte al traffico automobilistico, dopo che 12 incroci sono stati chiusi questa mattina a causa di una "valutazione della situazione di sicurezza" da parte dell'esercito. Lo riporta Haaretz. Questa mattina, sirene di allarme erano risuonate nella città di Shlomi, in alta Galilea, in seguito al lancio di razzi dal Libano meridionale.
"Stiamo intensificando la guerra a Gaza. Continueremo a combattere fino alla vittoria finale su Hamas". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu aggiungendo che "questa è l'unica maniera per far tornare gli ostaggi, eliminare Hamas e assicurarci che Gaza non sia più una minaccia per il Paese". "Ci vorrà tempo, ma siamo uniti: soldati, popolo e governo. Siamo uniti e determinati a combattere fino alla fine". "La guerra - ha sottolineato - ha un prezzo pesante, molto pesante nelle vite dei nostri eroici soldati e faremo di tutto per salvaguardarle. Tuttavia, c'è una cosa che non faremo; non ci fermeremo fino alla vittoria".
Ingenti quantità di mezzi da combattimento, incluse bombe a mano, armi di vario genere, lanciarazzi Rpg e ordigni, sono state trovate da un'unità dell'esercito israeliano nel rione di Sheikh Radwan a Gaza City, in due scuole situate nelle vicinanze di una moschea e di abitazioni civili. Lo ha riferito il portavoce militare. L'operazione, ha aggiunto, è iniziata con lo sgombero di civili che erano sfollati in quelle scuole. Durante le successive perlustrazioni - ha spiegato il portavoce - sono stati trovati gli armamenti e anche numerosi miliziani che avevano trovato rifugio in quegli edifici. In parte sono stati uccisi, mentre decine sono stati portati in Israele per essere sottoposti a interrogatori.
Si è aggravato il bilancio degli incidenti verificatasi oggi a Rafah (nel sud della Striscia) quando agenti di Hamas hanno sparato - secondo fonti locali - su persone che tentavano di impadronirsi di aiuti umanitari entrati con un camion nel rione Sultan. Secondo le fonti, oltre all'adolescente di cui si era appreso in un primo momento, una seconda persona è morta in ospedale. Nella vicina Khan Yunis si è verificato intanto un incidente analogo e una persona, che pure cercava di appropriarsi di aiuti, è stata ferita da agenti di Hamas. "Nelle strade si respira un'atmosfera di anarchia", secondo le fonti.
"La decimazione del sistema sanitario di Gaza è una tragedia. Continuiamo a chiedere il cessate il fuoco adesso". Lo ha affermato su X il capo dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, elogiando gli operatori sanitari della Striscia che continuano il loro lavoro in circostanze sempre piu' terribili. "Di fronte alla costante insicurezza e all'afflusso di pazienti feriti, vediamo medici, infermieri, autisti di ambulanze e altri continuare a lottare per salvare vite umane", ha sottolineato.
Una delegazione del movimento del Jihad islamico palestinese (Pij) è arrivata al Cairo per colloqui con funzionari della sicurezza egiziana. Lo riportano diversi media, tra i quali Al Jazeera. Come riporta il quotidiano egiziano Ahram, la delegazione è guidata dal segretario generale del gruppo, Ziad Nakhaleh, e discuterà i modi per porre fine all'aggressione israeliana a Gaza. Un'altra delegazione di Hamas, guidata da Ismail Haniyeh, è già al Cairo per colloqui simili con funzionari egiziani sul cessate il fuoco a Gaza e sullo scambio di prigionieri. Secondo fonti citate dal media saudita Asharq la delegazione di Hamas è già tornata in Qatar per consultarsi con l'Ufficio politico sull'iniziativa proposta dall'Egitto, che prevede tre fasi di cessate il fuoco tra Israele e le fazioni palestinesi nel Paese. Le fonti hanno spiegato che il capo dell'ufficio politico del movimento, Haniyeh, è arrivato a Doha al termine dei colloqui di quattro giorni al Cairo, indicando che "Hamas studierà, nell'ambito del suo ufficio politico, il documento di iniziativa egiziana che ha ricevuto in Egitto per un cessate il fuoco"
Un adolescente è stato ucciso oggi a Rafah (nel sud della Striscia di Gaza) da spari di agenti di polizia di Hamas durante tumulti sviluppatisi all'arrivo di aiuti umanitari. Secondo fonti locali, all'ingresso di un camion di aiuti nel rione Sultan molte persone hanno cercato di afferrare scatole di viveri e gli agenti hanno allora esploso spari di avvertimenti in aria. Ma la folla, composta da sfollati, si è subito ingrossata e gli agenti hanno sparato ancora per disperderla. In questa fase è rimasto ucciso il giovane. La folla si è allora lanciata contro un vicino commissariato di polizia e lo ha attaccato a sassate.
Continuano le operazione dell'Idf a Gaza con forti combattimenti in tutta la Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui nelle ultime 24 ore sono stati colpiti circa 200 obiettivi di Hamas. Nel nord di Gaza - secondo la stessa fonte - le truppe hanno individuato "un deposito di armi di Hamas all'interno di una struttura civile. All'interno del complesso, che si trovava adiacente alle scuole, a una moschea e a una clinica medica, sono state trovate - ha continuato - cinture esplosive adattate ai bambini, dozzine di colpi di mortaio, centinaia di granate e documenti di intelligence". A Jabalya, sempre nel nord, le truppe - secondo la stessa fonte - hanno ucciso "sette terroristi e distrutto quattro posti di osservazione di Hamas distribuiti nell'area". Anche a Khan Yunis, nel sud di Gaza, sono state "trovate armi".
"Io ho lanciato l'allarme e espresso le mie preoccupazioni già due settimane fa e purtroppo si stanno rivelando esatte perché le navi non passano più nel Mar Rosso, quindi aumentano i costi perché devono fare il giro dell'Africa, salgono i costi delle assicurazioni e poi tutto arriva, purtroppo, sulle tavole di ognuno di noi, nella borsa della spesa, nel conto energetico". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nel corso della sua visita al contingente italiano a Camp Adazi, in Lettonia, commentando il nuovo lancio di missili da parte degli Houthi. Secondo il ministro occorre "intervenire perché non possiamo permetterci una nuova crisi economica"
Un missile anticarro è stato sparato dal Libano verso la comunità israeliana di Avivim, situata vicino al confine
"Il sole della libertà e dello Stato indipendente con Gerusalemme Est come capitale sta inevitabilmente arrivando, ed è addirittura proprio dietro l'angolo". Lo ha detto il presidente Abu Mazen nel suo discorso di Natale, citato dall'agenzia Wafa. "Il fiume di sangue, gli enormi sacrifici, la sofferenza e l'eroica fermezza del nostro popolo sulla sua terra è - ha aggiunto - la via verso la libertà e la dignità". Abu Mazen ha detto che i palestinesi "continueranno la lotta per raggiungere i legittimi diritti di vivere sul suolo della Palestina, in uno stato libero, indipendente e pienamente sovrano".
Il ministero della sanità di Hamas ha reso noto che il bilancio nella Striscia di Gaza è salito a 20.424 morti
Sirene di allarme sono risuonate nella città di Shlomi, in alta Galilea, in seguito al lancio di razzi dal Libano meridionale. In precedenza l'esercito aveva ordinato agli abitanti di una ventina di località della Alta Galilea situate vicine al confine di chiudere i cancelli di ingresso e di vietare a tutti di entrare o uscire, fino a nuovo ordine.
"Ci sono gli Houthi, Hezbollah, le milizie appoggiate dall'Iran in Iraq che attaccano le basi militari britanniche e americane. E, naturalmente, Hamas". Il ministro degli esteri britannico David Cameron accusa l'Iran, in una intervista al Sunday Telegraph, di esercitare "un'influenza molto dannosa nella regione e nel mondo". E quindi sottolinea: "Penso che sia estremamente importante che l'Iran riceva un messaggio molto chiaro: questa escalation non sarà tollerata". Cameron è andato in Medio Oriente questa settimana. Ha avuto colloqui con il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sissi sulla guerra tra Israele e Hamas. Cameron ha spiegato che Londra rafforzerà la cooperazione con i suoi alleati "per definire una serie di potenti misure dissuasive contro l'Iran": "È importante farlo. Il livello di pericolo e di insicurezza nel mondo è estremamente elevato rispetto agli anni e ai decenni precedenti, e la minaccia iraniana è parte di questo quadro". Il Regno Unito è membro dell`alleanza 'Prosperity Guardian' che mira a porre fine agli attacchi degli Houthi contro le navi che i ribelli yemeniti, sostenuti dall`Iran, considerano "collegate a Israele". Sono possibili ulteriori misure contro l'Iran? David Cameron risponde che non si tratta di una questione "pubblica". Londra, comunque, vuole inviare "un avvertimento molto chiaro agli Houthi e ai loro sostenitori iraniani: non tollereremo questi continui attacchi contro le navi".