Roma, 16 febbraio 2024 – Bombardamenti senza sosta sulla Striscia di Gaza. Almeno 12 persone sono morte ieri in seguito a un attacco aereo israeliano sul campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia: 10 delle vittime sarebbero donne e bambini, riferisce la portavoce dell'ospedale dei Martiri di Al Aqsa. Stanotte altri 6 morti e diversi feriti a Rafah dove è stata colpita una casa nel quartiere di Al-Nasr. Altre 2 persone hanno perso la vita in un raid contro due abitazioni a est di Jabalia, nel nord dell'enclave palestinese. Vittime ieri anche per un blitz nell'ospedale di Khan Yunis.
L'Egitto starebbe costruendo un recinto nel deserto del Sinai, vicino al confine con la Striscia di Gaza, una barriera per contenere un eventuale esodo di profughi palestinesi. Lo rivelano funzionari egiziani al Wall Street Journal precisando che nel caso di un grande afflusso di palestinesi da Gaza, l'Egitto cercherebbe di limitare il numero di rifugiati ben al di sotto della capacità dell'area a circa 50.000-60.000 persone. Le autorità egiziane però negano la costruzione dell'opera.
Ieri sera c’è stata una lunga conversazione telefonica tra Netanyahu e Biden. Il premier israeliano boccia il piano di Usa e partner arabi per un accordo sullo Stato palestinese. Il presidente americano ha ribadito che l'operazione militare a Rafah “non può procedere senza un piano credibile ed eseguibile per garantire la sicurezza e il sostegno ai civili”. Oggi atteso un nuovo discorso del capo di Hezbollah, Nasrallah. A Monaco di Baviera al via oggi la Conferenza sulla sicurezza.
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Le ultime notizie
Il New York Times scrive che dietro gli attacchi ai due principali gasdotti iraniani all'inizio di questa settimana c'e' Israele. Le fonti della notizia sono due funzionari occidentali e uno stratega militare affiliato al Corpo delle Guardie Rivoluzionarie iraniane.
Un adolescente di Gaza è stato ucciso a colpi di arma da fuoco dagli agenti di Hamas al valico di Rafah, tra la Striscia e l'Egitto, mentre cercava di recuperare del cibo dai camion con aiuti umanitari. Lo riferisce Channel 12 spiegando che in seguito alla morte del ragazzo sono scoppiati disordini con migliaia di manifestanti palestinesi che urlavano contro Hamas e assaltavano i tir con le derrate alimentari. Filmati mostrano spari ed esplosioni nei pressi del valico, riferiscono i media israeliani e palestinesi. Ynet aggiunge che il giovane ucciso si chiamava Muhammad al-Araja. Hamas ha negato l'incidente.
Migliaia di persone hanno manifestato oggi contro Hamas al valico di Rafah, hanno bruciato pneumatici e gridato slogan contro Hamas e il suo leader Sinwar. Lo riferiscono fonti locali. La folla ha sfondato il cancello danneggiando la recinzione che protegge il valico, poi ha assaltato i camion che trasportavano aiuti umanitari portando via derrate alimentari. Gli agenti di polizia hanno usato la forza e sparato contro le persone che prendevano d'assalto i tir. Il dipartimento del valico ha dichiarato in una nota alla stampa che i manifestanti non hanno attaccato il terminal, ma hanno bruciato le gradinate davanti al cancello.
"L'Ue è molto preoccupata per i piani del governo israeliano relativi a una possibile operazione di terra a Rafah, dove oltre un milione di palestinesi si sta attualmente riparando dai combattimenti. L'Ue riconosce il diritto di Israele a difendersi in linea con il diritto internazionale e il diritto umanitario internazionale" e "chiede al governo israeliano di non intraprendere un'azione militare a Rafah che peggiorerebbe una situazione umanitaria già catastrofica e impedirebbe la fornitura di servizi di base e di assistenza umanitaria necessari". Lo dichiara l'Alto Rappresentante per la Politica Estera Ue Josep Borrell.
Il presidente israeliano Isaac Herzog ha incontrato in segreto il primo ministro del Qatar, Sheikh Mohammed bin Abdulrahman al-Thani, a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco. Al centro dei colloqui i negoziati per la liberazione degli ostaggi. Lo scrive Barak Ravid su Axios, citando due fonti ben informate. Herzog è arrivato a Monaco accompagnato da famigliari di alcuni ostaggi.
"O i nostri ostaggi torneranno o espanderemo l'operazione a Rafah". Lo ha detto il ministro del gabinetto di guerra israeliano Benny Gantz secondo cui "non ci sarà un solo giorno di cessate il fuoco fino a che i nostri ostaggi non saranno tornati a casa. Anche con l'approssimarsi del mese di Ramadan la battaglia può continuare". "Agiremo in dialogo con i nostri partner, Egitto incluso. Indirizzeremo la popolazione - ha concluso - verso le aree protette".
Israele si coordinera' con l'Egitto in merito ai rifugiati palestinesi e trovera' un modo per non danneggiare gli interessi del Cairo. Lo ha assicurato il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz, a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco, sottolineando che lo Stato ebraico "dovra' occuparsi di Rafah perche' non si puo' lasciare li' Hamas". Interrogato su dove sarebbero andati i palestinesi in fuga da Rafah, il capo della diplomazia israeliana ha suggerito Khan Younis, ma ha detto che Israele si coordinera' con l'Egitto per garantire che gli interessi del Cairo non vengano danneggiati. L'annunciata operazione militare israeliana a Rafah preoccupa la comunita' internazionale, a cominciare dal Cairo che teme l'esodo di massa di palestinesi nel Sinai. Per affrontare una simile emergenza, ha svelato Wall Street Journal, lavori sarebbero in corso dal lato egiziano di Rafah per allestire un'enclave circondata da muri alti fino a 7 metri per alloggiare fino a 100 mila sfollati.
"Il riconoscimento di uno Stato palestinese non e' un tabu' per la Francia". Lo ha detto per la prima volta Emmanuel Macron venerdi' ricevendo a Parigi il re Abdullah II di Giordania. Il presidente francese ha inoltre ribadito che un'offensiva militare israeliana a Rafah porterebbe a "un disastro umanitario senza precedenti e rappresenterebbe un punto di svolta" nel conflitto tra Israele e il movimento islamico palestinese Hamas a Gaza.
Sparatoria a una fermata del bus a sud di Israele: 1 morto e almeno 6 feriti. Il servizio di soccorso israeliano Magen David Adom ha riferito che i suoi medici stanno curando sei persone. I feriti sono stati trasferiti all'ospedale Assuta di Ashdod e all'ospedale Kaplan di Rehovot. I medici stanno cercando di rianimare un uomo di 20 anni in condizioni critiche. Un altro uomo di 20 anni, un ragazzo di 16 e un uomo di 65 sono in gravi condizioni, mentre altre due persone, tra cui una donna di 65 anni, versano in condizioni moderate. La polizia ha dichiarato che il terrorista è arrivato sulla scena a bordo di un veicolo e ha aperto il fuoco su una fermata dell'autobus finché non è stato colpito e ucciso da un civile. Sono in corso indagini per escludere che non siano coinvolti altri terroristi.
Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato che le loro truppe continuano a effettuare perquisizioni nell'ospedale Nasser di Khan Yunis e finora hanno arrestato più di 20 terroristi che hanno preso parte ai massacri del 7 ottobre. Le forze dell'elite Maglan e il commando navale hanno trovato anche mortai, granate e altre armi appartenenti ad Hamas all'interno della struttura medica, dice l'Idf in una nota. Inoltre, decine di sospettati sono stati fermati per essere interrogati.
La crisi della fame a Gaza ha raggiunto "livelli senza precedenti", a Gaza dove la popolazione ha esaurito anche il cibo per gli animali da mangiare. A lanciare il tragico allarme è oggi l'Ong ActionAid. "Una crisi alimentare senza precedenti e totalmente evitabile" ha portato "ogni singola persona nel territorio a sperimentare livelli estremi di fame", si legge in un comunicato dell'organizzazione che avverte che "per quanto cupo sia il quadro, le cose peggioreranno sostanzialmente" se Israele procederà con i suoi piani per un'operazione militare a Rafah.
Il ministero della Sanità di Gaza ha aggiornato il bilancio dei morti nella Striscia, salito a 28.775 palestinesi che hanno perso la vita durante la guerra tra militanti e Israele. Il bilancio comprende 112 vittime nelle ultime 24 ore, mentre sono in tutto 68.552 i feriti.
Un quarto paziente è morto all'ospedale Nasser di Khan Yunisdove manca l'elettricità a causa dei raid israeliani e le forniture di ossigeno sono state successivamente limitate. Lo rende noto il ministero della Sanità di Gaza. Tre pazienti sono morti durante la notte a seguito dell'incursione nell'ospedale, l'ultima di una serie di attacchi contro strutture mediche che ospitano migliaia di pazienti, sfollati e personale sanitario e dove, secondo Tel Aviv, si nasconderebbero anche militanti di Hamas.
Nella notte scorsa - in risposta a una serie di razzi lanciati su Kiryat Shmona dal Libano - l'aviazione israeliana ha colpito oltre confine un "complesso militare di Hezbollah" nella città di Qantara nel sud del paese. Lo ha detto il portavoce militare secondo "sono stati uccisi diversi terroristi". La stessa fonte ha aggiunto che è stata "colpita un'altra struttura militare di Hezbollah nell'area della città".
La Russia ha invitato 14 fazioni palestinesi, tra cui Hamas e la Jihad Islamica, a prendere parte a una conferenza intrapalestinese che si terrà a Mosca dal 29 febbraio al 2 marzo. Lo ha detto l'inviato speciale per il Medio Oriente Mikhail Bogdanov, citato dall'agenzia Tass.
Le forze di difesa israeliane (Idf) continuano le operazioni presso l'ospedale Nasser di Khan Yunis, dove fonti di intelligence hanno segnalato la possibilità che vi siano ostaggi israeliani, ma per ora non è stato ritrovato nessun prigioniero, ha confermato ieri il portavoce dell'esercito Daniel Hagari. Secondo Haaretz, le operazioni effettuate ad oggi dai militari israeliani nell'ospedale, che coinvolgono un gran numero di uomini e che dovrebbero lavorare lì per diversi giorni, indicano che Idf non si aspetta di trovare lì alcun ostaggio vivo. L`ospedale intanto riferisce che i generatori hanno smesso di funzionare, mettendo a rischio la vita dei pazienti, tra cui sei persone attaccate ai ventilatori per la respirazione nel reparto di terapia intensiva e tre bambini nati prematuri. È stato inoltre comunicato che centinaia di pazienti e unità del personale sono stati trasferiti in un vecchio edificio nel complesso ospedaliero, dove c'è una grave carenza di cibo, acqua e latte per i bambini.
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato che un altro soldato è morto nei combattimenti nel sud della Striscia di Gaza. Il militare aveva 20 anni, originario di Gerusalemme e apparteneva al 202esimo battaglione della brigata paracadutisti. Sale così a 234 il numero dei soldati uccisi a Gaza dall'inizio dell'operazione di terra.
L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che l'esercito israeliano ha arrestato nelle ultime ore decine di persone nella città di Silat ad-Dhahr a sud di Jenin, in Cisgiordania. I soldati hanno fatto irruzione in oltre 15 case e fermato decine di "giovani", riferisce la Wafa aggiungendo che arresti sono stati eseguiti anche ad Anabta e a Qalqilya.
Centinaia di lavoratori palestinesi provenienti dalla Cisgiordania stanno lavorando in Israele per contribuire a costruire una nuova barriera lungo il confine con la Striscia di Gaza, nonostante il Gabinetto di sicurezza israeliano gli abbia vietato di farlo: lo riferisce il sito di notizie Ynet, citando le testimonianze di soldati delle Forze di difesa israeliane (Idf) schierati nella zona. Ynet afferma che gli operai palestinesi sono impegnati in lavori di ingegneria sulle brecce della recinzione, danneggiata in decine di punti all'inizio della guerra contro Hamas. Il Ministero della Difesa israeliano ha risposto alle indiscrezioni affermando che solo quattro palestinesi stanno lavorando al progetto, specificando di assumere appaltatori "in conformità con le linee guida di sicurezza, la classificazione e la sensibilità del lavoro" e che gli operai provengono da un gruppo di lavoratori palestinesi "approvati per operare su progetti essenziali" per Israele.
Almeno 12 persone sono morte a seguito di un attacco aereo israeliano contro il campo profughi di Nuseirat, situato nel centro di Gaza, secondo quanto riferito da un portavoce dell'Ospedale dei Martiri di Al Aqsa. Dieci delle vittime erano donne e bambini, hanno dichiarato il portavoce e un medico dell'ospedale, secondo quanto riporta la Cnn. Le altre due vittime erano uomini anziani.
Hamas ha rifiutato l'offerta israeliana di liberare tutti gli ostaggi presi nella Striscia di Gaza in cambio della liberazione di 1.500 palestinesi dalle carceri israeliane. Lo ha riferito il media saudita Al-Arabiya rilanciato da media israeliani. Il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, ha detto in una dichiarazione che qualsiasi accordo che Hamas dovesse raggiungere con Israele dovrebbe garantire il cessate il fuoco, il ritiro israeliano dalla Striscia di Gaza e un "importante accordo sullo scambio di ostaggi".
Dopo aver parlato con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha rilasciato una dichiarazione nel cuore della notte, insistendo sul fatto che
Israele non subirà pressioni per accettare uno Stato palestinese. Lo riferiscono i media israeliani. "Le mie posizioni possono essere riassunte nelle seguenti due frasi: Israele rifiuta categoricamente i dettami internazionali per quanto riguarda un accordo permanente con i palestinesi. Tale accordo sarà raggiunto solo attraverso negoziati diretti tra le parti, senza precondizioni", ha affermato Netanyahu in un post su X.