Roma, 14 dicembre 2023 – La guerra di Israele a Gaza deve ridursi di intensità “nel giro di settimane e non di mesi”. Lo ha detto il consigliere per la Sicurezza nazionale americano Sullivan a Netanyahu nell’incontro di oggi a Tel Aviv. E’ la risposta americana alle dichiarazioni del premier israeliano che ha annunciato di voler andare avanti nel conflitto “anche senza il sostegno del mondo”. E il presidente Biden si è raccomandato: “Più attenzione nel salvare vite a Gaza”. Mentre proseguono i raid (almeno 13 persone sono morte in un bombardamento aereo su un campo profughi di Rafah), l’esercito israeliano sarebbe riuscito nel tentativo di allagare uno dei tanti tunnel di Hamas pompando dentro acqua marina. Per distruggere i sotterranei dei terroristi il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf) Daniel Hagari ha detto che i soldati useranno una “varietà creativa di modi”.
In Israele continuano le manifestazioni dei familiari degli ostaggi israeliani tenuti a Gaza che si dicono “scioccati” dalla notizia secondo cui il gabinetto di guerra di Israele ha deciso di non inviare il capo del Mossad in Qatar per i negoziati su un nuovo accordo con Hamas e chiedono una “spiegazione immediata” al primo ministro Netanyahu.
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Le ultime notizie
“Voglio che si concentrino su come salvare vite civili, non smettano di dare la caccia ad Hamas, ma stiano più attenti”. Lo afferma su Israele il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, rispondendo alle domande dei giornalisti. La notizia è riportata dalla Cbs.
Il Consigliere per la sicurezza nazionale del presidente americano Joe Biden, Jake Sullivan, ha consigliato a Israele di terminare la sua campagna di terra a Gaza e di condurre un’offensiva più mirata nella sua guerra. Lo scrive il ‘New York Times’. Secondo quanto riferito, Biden vuole che Israele passi a questa nuova fase di guerra entro tre settimane o prima, ha detto un anonimo funzionario americano. La nuova fase immaginata dagli americani - scrive Nyt - coinvolgerebbe gruppi più piccoli di forze d’elite che si muoverebbero dentro e fuori dai centri abitati di Gaza, svolgendo missioni più precise per trovare e uccidere leader di Hamas, salvare ostaggi e distruggere tunnel, hanno detto i funzionari. La richiesta di un cambiamento di tattica arriva quando le differenze tra Stati Uniti e Israele si sono ampliate mentre le condizioni a Gaza diventano catastrofiche.
Il consigliere alla sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan ha detto al premier israeliano Benjamin Netanyahu che è necessaria nel giro di "settimane e non di mesi" una "transizione" dalla fase di alta intensità della guerra "alla prossima fase a più bassa intensità". Lo riporta Axios citando alcune fonti, secondo le quali l'amministrazione Biden ritiene che una fase a più bassa intensità dei combattimento ridurrà il numero delle vittime civili, consentirà maggiori aiuti umanitari a Gaza e ridurrà il rischio di una guerra regionale.
- Le forze armate israeliane hanno compiuto un primo tentativo di allagare con acqua prelevata dal mare un tunnel militare di Hamas nel settore nord della striscia di Gaza. Lo ha reso noto la televisione pubblica Kan secondo cui questo tentativo è stato coronato da successo. Per realizzare questo progetto, ha precisato la emittente, Israele ha montato grandi pompe nel settore nord della Striscia. "Operiamo in modi svariati sotto al livello terrestre" ha affermato il portavoce militare Daniel Hagari, in risposta ad una domanda. "I terroristi devono sapere che non saranno protetti nemmeno nei tunnel".
Gli Stati Uniti vogliono che la guerra tra Israele e Hamas finisca "il prima possibile". lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, John Kirby, in un briefing con la stampa precisando che Washington "non detta i tempi ad Israele".
Le società di telecomunicazione palestinesi Paltel e Jawwal hanno annunciato che le comunicazioni e i servizi internet sono attualmente interrotti nella Striscia di Gaza. Per le due compagnie la colpa sarebbe della "continua aggressione" nel territorio.
Il ministero della Sanità della Striscia di Gaza, gestito da Hamas, ha affermato che il bilancio delle vittime della guerra tra Israele e Hamas nell'enclave palestinese è salito ad almeno 18.787. Secondo il ministero, nel conflitto sono rimaste ferite 50.897 persone.
I media libanesi hanno appena riferito di raid aerei israeliani nel sud del Libano, lungo il confine del nord di Israele. Filmati pubblicati sui social mostrano grandi pennacchi di fumo che si alzano sui villaggi libanesi di Aitaroun e sull'adiacente Maroun al Ras. Non ci sono a riguardo dichiarazioni immediate da parte dell'Idf.
Almeno 27 persone sono rimaste uccise nei raid sferrati la notte scorsa da Israele contro due edifici a Rafah. A darne notizia è l'agenzia palestinese Wafa. La maggior parte delle vittime appartenevano a due famiglie, secondo quanto riportano i media palestinesi, che parlano di donne e bambini tra i morti.
Israele si è rivolto all'Egitto per mediare un nuovo accordo con Hamas per il rilascio degli ostaggi in cambio di un cessate il fuoco. Lo riporta il quotidiano del Qatar, Al-Araby Al-Jadeed. Un membro dell'Ufficio Politico di Hamas, Bassem Naim, ha risposto al giornale che la posizione ufficiale dell'organizzazione è che finché continuano i combattimenti non ci saranno negoziati su alcun accordo. Fonti palestinesi hanno riferito ad Haaretz che ci sono contatti informali per formulare una bozza di un nuovo accordo, principalmente con Qatar ed Egitto, ma in questa fase non è ancora maturato nulla.
Quasi metà delle bombe sganciate dagli aerei dell'esercito israeliano israeliane (Idf) su Gaza dall`inizio della guerra con Hamas sono "bombe stupide", cioè non guidate e quindi intese per colpire con precisione bersagli specifici. Questa la valutazione dell'ufficio del direttore dell'Intelligence nazionale statunitense, illustrata a Cnn da tre fonti che ne hanno preso visione, riferisce l'emittente Usa. "Il resto è composto da munizioni di precisione a sistemi guidati", stabilisce il documento che fissa tra il 40 e il 45 per cento su circa 29mila bombe terra aria o razzi lanciati su Gaza dopo il 7 ottobre la quota delle munizioni "non intelligenti".
L'esercito israeliano ha reso noto oggi in un comunicato che un riservista di 38 anni è stato ucciso ieri durante combattimenti nella Striscia di Gaza. Quest'ultima vittima porta a 116 il bilancio dei soldati israeliani morti dell'invasione di terra contro Hamas. La nota delle Forze di difesa israeliane (Idf) citata dai media locali afferma inoltre che un altro soldato è rimasto gravemente ferito nello stesso episodio ed è stato portato in ospedale.
L'esercito di Israele utilizzerà una "varietà creativa di modi" per distruggere i tunnel di Hamas, ha detto il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf) Daniel Hagari rispondendo alla domanda se le Idf stessero allagando i passaggi sotterranei dei miliziani palestinesi. "Alcuni di questi modi consistono in attività tattiche, utilizzando qualche tipo di strumento per far uscire i terroristi dai tunnel e con delle distruzioni permanenti in modo che" tali passaggi "non possano più funzionare", ha detto Hagari. "Quanti più modi sono, meglio è: è sbagliato dare al nemico informazioni su quando e in quale luogo", ha aggiunto il portavoce delle Idf.
I familiari degli ostaggi israeliani tenuti a Gaza si dicono «scioccati» dalla notizia secondo cui il gabinetto di guerra di Israele ha deciso di non inviare il capo del Mossad in Qatar per i negoziati su un nuovo accordo con Hamas e chiedono una "spiegazione immediata" al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Lo riportano i media locali.