Roma, 13 febbraio 2024 – Approvata dalla Camera la mozione presentata dalla maggioranza sulla crisi in Medio Oriente. Via libera anche a parti del documento presentato dal Pd, in particolare al punto che chiede al Governo di "sostenere ogni iniziativa volta a perseguire la liberazione incondizionata degli ostaggi israeliani e a chiedere un immediato cessate il fuoco umanitario a Gaza". Bocciata invece la premessa del testo. Ok anche alle mozione presentata da Azione e a gran parte di quella depositata da Iv. Stop al documento del Movimento 5 stelle, con il via libera però alla parte che chiede l'apertura di corridoi umanitari, il sostegno a iniziative internazionali per la liberazione degli ostaggi, e di informare il Parlamento sull'autorizzazione all'esportazione di armi e sulle missioni del mar Rosso. Bocciata infine la mozione di Alleanza Verdi e Sinistra, tranne l'impegno per la convocazione di una Conferenza di pace.
Intanto in giornata la premier Giorgia Meloni e la segretaria Pd Elly Schlein si sono sentite telefonicamente sulla crisi in Medio Oriente.
Intanto le operazioni dell'esercito israeliano a Rafah proseguono e ieri sono stati liberati due ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre: "Erano nella casa di una famiglia”. Hamas ha invece annunciato che altre tre ostaggi sono morti nei bombardamenti.
Alta tensione anche tra Israele e Onu, dopo che Francesca Albanese, inviata del Consiglio dei diritti umani, si è vista negare l'accesso al Paese.
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Ultime notizie
I colloqui del Cairo sugli ostaggi non hanno ancora portato a un accordo, ma sono stati "produttivi e seri" e andranno avanti. Lo hanno detto fonti ufficiali statunitensi alla Cnn. Il punto su cui sono maggiori le distanze è quello del numero di prigionieri palestinesi da liberare in relazione a ogni ostaggio.
Una fonte egiziana di alto livello ha detto al quotidiano statale Al Qahera che il negoziato a quattro sul cessate il fuoco a Gaza «è stata positiva» e che le consultazioni proseguiranno nei prossimi giorni«. All'incontro di oggi hanno partecipato i capi dell'intelligence di Usa, Egitto, Israele, il vice capo di Hamas a Gaza e Qatar e il vice premier qatariota e ministro degli Esteri Mohammed bin Abdulrahman Al Thani.
Quando sta accadendo in Medio Oriente suscita "sdegno per il genocidio in corso, ma serve coraggio e speranza per trovare una soluzione". Lo ha affermato il segretario di Stato Vaticano il cardinale Pietro Parolin al termine della cerimonia di commemorazione dei 95 anni dei Patti Lateranensi al Palazzo Borromeo, sede dell'ambasciata italiana presso la Santa sede
Passa alla Camera il punto della mozione Pd, a prima firma Elly Schlein, in cui si chiede un immediato cessate il fuoco in Mo. Ok all'impegno ''sostenere ogni iniziativa volta a perseguire la liberazione incondizionata degli ostaggi israeliani e a chiedere un immediato cessate il fuoco umanitario a Gaza al fine di tutelare l'incolumità della popolazione civile di Gaza, garantendo altresì la fornitura di aiuti umanitari continui, rapidi e sicuri all'interno della Striscia''. Intanto, in giornata c'è stata una telefonata tra la premier Giorgia Meloni e la segretaria del Pd Elly Schlein sul Medio Oriente.
La Francia annuncia l'adozione di "sanzioni nei confronti dei coloni israeliani estremisti che si sono resi colpevoli di violenze contro i civili palestinesi in Cisgiordania": è quanto si legge in una nota diffusa dal ministero degli Esteri francese, precisando che "28 individui" sono ora "oggetto di un divieto amministrativo di accedere al territorio francese".
Israele e Hamas stanno facendo progressi verso un accordo che punta a un cessate-il-fuoco e alla liberazione degli ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza. Lo affermano due funzionari con conoscenza diretta dei colloqui, mentre continuano oggi gli incontri chiave tra le parti al Cairo. Un alto funzionario egiziano afferma che i mediatori hanno ottenuto quelli che definisce progressi "relativamente significativi" nei negoziati tra Israele e Hamas in vista dell'incontro previsto oggi tra rappresentanti di Qatar, Stati Uniti e Israele. Il funzionario egiziano afferma che l'incontro si concentrerà sulla "elaborazione di una bozza finale" di un accordo di cessate-il-fuoco di sei settimane, con la garanzia che le parti continueranno i negoziati verso un cessate-il-fuoco permanente.
Israele ha elaborato un piano di evacuazione per i civili lungo le coste della Striscia di Gaza e lo ha presentato nei giorni scorsi all'Egitto. Lo riferisce il Wall Street Journal, secondo cui il piano di
Israele prevede 15 siti contenenti 25.000 tende ciascuno in tutta Gaza, dal confine meridionale di Gaza City a sud, fino all'area di Al Mawasi a nord di Rafah, obiettivo della prossima offensiva dell'Idf, secondo i leader israeliani. Secondo il quotidiano, che citando funzionari egiziani, Israele si aspetta che i campi, che includerebbero strutture mediche, siano finanziati dagli Stati Uniti e dai partner arabi.
La Russia sostiene ogni iniziativa per una tregua a Gaza e per la liberazione degli ostaggi: lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. "Siamo pronti a sostenere qualsiasi azione che possa aiutare a liberare gli ostaggi e raggiungere un cessate il fuoco", ha detto Peskov ai giornalisti, commentando l'appello degli Stati Uniti a Israele e Hamas di sospendere le ostilità per almeno sei settimane. Peskov ha aggiunto che "tali azioni dovrebbero essere costruttive e mirare ad una risoluzione globale dei problemi in linea con il diritto internazionale e con i precedenti e ben noti impegni del Consiglio di Sicurezza Onu".
"A questo punto la reazione di Israele è sproporzionata, ci sono troppe vittime che non hanno nulla a che fare con Hamas". Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani, in un intervento stamattina su Radio1. Tajani chiede a Israele di "evitare rappresaglie contro la popolazione civile palestinese". Tornando sulla polemica tra l'ambasciatore israeliano e Sanremo, il vicepremier crede che "sia stato riportato l'equilibrio con l'intervento di Venier. Non credo che ci sia genocidio, certo Israele sbaglia perché sta provocando troppe vittime civili. Bisogna puntare alla liberazione degli ostaggi e far sì che cessi la violenza degli attacchi israeliani".
Le forze di difesa israeliane non hanno ancora presentato al governo il loro piano per l'evacuazione di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, ha detto oggi alla Cnn un portavoce dell'Idf. Venerdì il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ordinato alle forze armate del suo Paese di pianificare "l'evacuazione della popolazione" da Rafah, in vista di un previsto assalto di terra alla città meridionale dell'enclave palestinese.
Sono 133 i palestinesi che sono stati uccisi e 162 quelli che sono stati feriti nei raid israeliani sulla Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore. Lo ha reso noto il ministero della Sanità di Gaza City, governato da Hamas, aggiornando a 28.473 il numero dei morti dall'inizio della rappresaglia israeliana lo scorso 7 ottobre e a 68.146 quello dei feriti.
"Gli appelli per limitare la difesa di Israele rafforzano solo Hamas". Lo ha denunciato il ministro degli esteri israeliano, Israel Katz, in risposta al responsabile della politica estera della Ue, Yosep Borrell, che ha chiesto di limitare la fornitura di armi a Israele. Katz ha ricordato che Israele aderisce "alle leggi internazionali di guerra e assicura il movimento sicuro dei civili a Gaza, a differenza di Hamas che lo impedisce. Israele - ha concluso - è determinato a smantellare Hamas".
Le Guardie Rivoluzionarie hanno lanciato per la prima volta un missile balistico a lungo raggio dalla loro nave da guerra, tra le preoccupazioni degli Stati Uniti e dei loro alleati per le attività missilistiche dell'Iran e il suo sostegno alle operazioni militari delle milizie regionali, chiamate gruppi di resistenza dall'Iran, in particolare nella guerra di Gaza. "Il successo del test ha dimostrato la potenza navale dell'Iran e il miglioramento delle sue capacità navali di colpire qualsiasi obiettivo in tutto il mondo", ha dichiarato il comandante delle Guardie rivoluzionarie Hossein Salami, citato da Mehr.
Gli Hezbollah libanesi hanno affermato di aver preso di mira con dei missili un gruppo di soldati israeliani nel castello di Hunin, che si trova lungo la linea blu dal lato israeliano, annunciando di aver colpito l'obiettivo. Per quanto riguarda gli ultimi sviluppi nell'area del Libano meridionale, le forze israeliane hanno sparato all'alba con mitragliatrici pesanti verso le montagne Labouneh e Al-Allam e la periferia della città di Naqoura e Alma Al-Shaab. Al mattino, gli aerei da ricognizione hanno sorvolato i villaggi dei settori occidentale e centrale, fino al fiume Litani, e di notte hanno lanciato razzi sui villaggi di confine adiacenti alla linea blu e sui villaggi dei distretti di Tiro e Bint Jbeil.
La Wafa, l'agenzia palestinese, ha riferito che un palestinese è stato ucciso a Qalqylia, in Cisgiordania, non lontano da Nablus, dal fuoco dei militari israeliani. Si tratta - ha riferito l'agenzia - di Muhammad Sharif Salmi di 20 anni colpito dai "proiettili dell'occupazione" mentre era "a bordo della sua auto". Portato in ospedale - ha aggiunto - è morto "per le ferite al petto e alla testa". L'esercito israeliano non ha ancora dato la sua versione dei fatti.
Il direttore della Cia, William Burns, è atteso oggi al Cairo per un nuovo ciclo di colloqui su un cessate il fuoco mediato dal Qatar che fermerebbe temporaneamente i combattimenti in cambio della liberazione degli ostaggi da parte di Hamas. Anche se settimane di colloqui devono ancora dare i loro frutti, una fonte vicina ai negoziati ha riferito ai media arabi che Burns è atteso in Egitto per negoziati ad alto livello. Burns faceva parte della squadra che il mese scorso a Parigi ha elaborato una proposta di tregua che deve ancora fare progressi. A seguito delle pressioni degli Stati Uniti, secondo quanto riferito, Israele invierà anche una delegazione al Cairo, che comprende il capo del Mossad, David Barnea, e il direttore dello Shin Bet, Ronen Bar.
La Cina ha esortato Israele a interrompere "il più presto possibile" la sua operazione militare nella città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, avvertendo di un "grave disastro umanitario" se i combattimenti non si fermeranno immediatamente. "La Cina si oppone e condanna le azioni che danneggiano i civili e violano il diritto internazionale", ha affermato in una nota un portavoce del ministero degli Esteri, aggiungendo che Pechino esorta Israele a "fermare le sue operazioni militari il prima possibile, compiere ogni sforzo per evitare vittime civili innocenti e prevenire un disastro umanitario più grave nella zona di Rafah".
"No a una massiccia offensiva di Israele a Rafah senza un "piano credibile" per proteggere più di un milione di persone che vi si rifugiano". Questa la richiesta avanzata dal presidente Usa Joe Biden al primo ministro israeliano Benjamyn Netanyahu. "Molte persone sono state sfollate più volte in fuga dalle violenze nel nord e ora sono stipate a Rafah, esposte e vulnerabili. Hanno bisogno di essere protetti", ha aggiunto.
Le forze armate israeliane hanno annunciato la morte di tre soldati uccisi durante gli ultimi combattimenti nel sud della Striscia di Gaza. Si tratta di tre riservisti, tra cui un alto ufficiale, di 36, 30 e 27 anni. Sale così a 232 il bilancio dei soldati israeliani uccisi nell'offensiva di terra contro Hamas. Altri due soldati del 630 battaglione sono rimasti gravemente feriti nella stessa battaglia, ha riferito l'Idf.
Una nave mercantile di proprietà greca è stata colpita dai ribelli Houthi mentre navigava nel Mar Rosso ed ha subito lievi danni: lo hanno reso noto su X le forze del Comando centrale (Centcom) degli Stati Uniti. Gli Houthi hanno lanciato due missili dalle aree dello Yemen sotto il loro controllo verso lo stretto di Bab el-Mandeb, si legge nel messaggio. Entrambi i missili erano diretti verso la MV Star Iris, una nave mercantile battente bandiera delle Isole Marshall che trasportava mais in Iran dal Brasile. Nessuno è rimasto ferito a bordo della nave, che ha ripreso la navigazione.
"Vi do la mia parola: sto lavorando giorno e notte per trovare i mezzi per riportare a casa tutti gli ostaggi, per alleviare la crisi umanitaria, per porre fine alla minaccia terroristica e per portare la pace a Gaza e in Israele - una pace duratura con due stati per due popoli". Lo scrive su X il presidente Usa Joe Biden, dopo l'incontro di questa sera alla Casa Bianca con il Re di Giordania.