Roma, 29 ottobre 2024 – Non si fermano le tensioni tra Israele ed Iran: il vicecomandante dei pasdaran Mohammadreza Naghdi ha minacciato “colpi ancora più devastanti” per lo Stato ebraico, dopo l’attacco missilistico del 1° ottobre che ha causato una rappresaglia israeliana sabato.
Hezbollah ha annunciato il nome del successore di Hassan Nasrallah, assassinato in un raid israeliano su Beirut lo scorso 27 settembre: si tratta di Naim Qassem, che per 33 anni ne era stato il vice.
Nella notte, l’esercito israeliano ha colpito alcuni edifici residenziali a Beit Lahia, nel nord della Striscia di Gaza: almeno 143 persone sono morte, 40 quelle sfollate e indefinite quelle rimaste intrappolate sotto le macerie. Nei giorni scorsi sarebbe stata discussa una tregua di 28 giorni tra Israele ed Hamas: a rivelarlo è Axios, che parla di un incontro a riguardo tra il capo della Cia Bill Burns e funzionari israeliani e qatarioti.
Nelle ultime 24 ore, in Libano 60 persone sono morte sotto gli attacchi israeliani nella regione della Bekaa: il numero totale delle vittime su questo fronte è dunque salito a 2.732. Questa mattina, un missile lanciato da Hezbollah ha colpito la Galilea causando un morto (per le gravi ferite) e 3 contusi.
Le notizie in diretta
Gli Stati Uniti esprimono preoccupazione per il "terribile" attacco di Israele a Gaza in cui sono stati uccisi bambini, lo ha detto il portavoce del Dipartimento di stato Matthew Miller.
Un raid israeliano contro alcuni edifici a Sidone, nel sud del Libano, ha causato la morte di almeno sette persone e il ferimento di altre 20, lo riporta il quotidiano libanese L'Orient Le Jour.
Un razzo caduto su Naqura, in Libano, vicino al confine con Israele, ha ferito in maniera lieve otto soldati austriaci dell'Unifil. Il ministero della Difesa di Vienna ha detto che al momento non si sa chi abbia fatto fuoco, ma "condannandolo fermamente". Secondo alcune fonti sarebbe stato un razzo di Hezbollah intercettato dall'Iron Dome a cadere a Green Hill, una sezione del quartier generale Unifil.
Su X il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha minacciato Naim Qassem, neo leader di Hezbollah, pubblicando una foto del religioso con le parole: "Nomina temporanea. Non per molto". E su Instagram, con la stessa foto, ha aggiunto: "L'abbonamento temporaneo. Il conto alla rovescia è iniziato".
I ribelli yemeniti Houthi hanno rivendicato il lancio dei droni verso una zona industriale nella città israeliana di Ashkelon tramite il portavoce militare del gruppo, Yahya Saree. L'esercito israeliano in precedenza aveva parlato di un drone caduto in uno spazio aperto nella zona.
Sono in corso intensi combattimenti tra miliziani di Hezbollah e soldati israeliani nel sud del Libano nei pressi della cittadina di Khiam, a pochi chilometri dalla linea di demarcazione. I media locali riferiscono di ripetuti bombardamenti aerei e di artiglieria israeliani a copertura dei tentativi della fanteria di avanzare contro le difese di Hezbollah. Khiam è una città chiave strategicamente perché si trova su una collina dalla quale si domina la piana di Marjouyoun e la valle del castello di Beaufort, due direttrici viarie verso il nord del paese.
I tank israeliani entrano a Khiam
Secondo i media statali libanesi, è attualmente in corso un'incursione nel sud del Paese, nella zona di Khiam. La National News Agency ha riferito dell'ingresso di "un gran numero di carri armati appartenenti all'esercito di occupazione israeliano" nella periferia orientale di Khiam, a circa sei chilometri dal confine con Israele. Nel corso di questo conflitto l'Idf non si era mai spinta così 'in profondo' oltre il confine.
Una persona è stato uccisa da un razzo di Hezbollah a Ma'alot-Tarshiha, in Galilea, nel nord di Israele. Lo rende noto il servizio d'emergenza israeliano Magen David Adom, precisando che l'uomo è rimasto gravemente ferito ed è deceduto per le ferite riportate e che almeno altre tre persone sono rimaste ferite.
Naim Qassem, vice del defunto leader Nasrallah - assassinato in un raid israeliano - è stato nominato nuovo capo di Hezbollah. Basato sulla fede in Dio Onnipotente e sull'impegno per l'Islam autentico, e aderendo ai principi e agli obiettivi di Hezbollah (...), il consiglio di Hezbollah ha approvato l'elezione di Sua Eminenza Sheikh Naim Qassem come Segretario Generale "si legge nella dichiarazione ufficiale del partito libanese su Telegram.
"Il regime sionista dovrà affrontare colpi ancora più devastanti nei prossimi giorni, i sionisti saranno sorpresi dai colpi". Con queste parole il vicecomandante dei pasdaran Mohammadreza Naghdi tuona contro Tel Aviv, minacciando ritorsioni dopo l'attacco-rappresaglia del 26 ottobre, che a sua volta aveva seguito l'ampio raid missilistico dell'Iran su Israele del 1° ottobre.
Wafa fa sapere che il bilancio delle vittime dell'attacco israeliano a Beit Lahia è salito a 77. Si teme che molte persone siano ancora intrappolate tra le macerie.
Il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres ha espresso sdegno per la legge, approvata ieri dal parlamento israeliano, che vieta all'Agenzia per i rifugiati palestinesi delle Nazioni unite di operare in Israele. "Non c'è alternativa all'Unrwa - ha dichiarato in una nota - L'attuazione di queste leggi sarebbe dannosa per la risoluzione del conflitto israelo-palestinese e per la pace e la sicurezza nella regione nel suo complesso".
L'Idf ha fatto sapere su Telegram di aver "eliminato ieri circa 40 terroristi con attacchi terrestri e aerei nell'area di Jabalia", nel nord nella Striscia di Gaza. Le truppe hanno inoltre "smantellato le infrastrutture terroristiche".
Sale vertiginosamente il bilancio delle vittime dell'attacco israeliano su Beit Lahia, nel nord di Gaza: a morire sarebbero state 55 persone. Ad esse si aggiungono decine di sfollati. Secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa Wafa, l'Idf avrebbe colpito due edifici residenziali.
Un drone lanciato dal gruppo filo-iraniano degli Houthi dallo Yemen ha colpito la città di Ashkelon. A riportarlo, mostrando il filmato dell'esplosione,è l'esercito israeliano. Non risultano esserci stati feriti o danni particolarmente gravi, se non per un piccolo incendio che è divampato nell'area dell'impatto.
La tensione resta alta in tutto il Medio Oriente: nella notte gli Houthi hanno rivendicato tre attacchi su navi nel mar Rosso. Nelle prime ore di oggi, l'agenzia di stampa palestinese Wafa ha riportato che almeno 7 persone hanno perso la vita in un attacco israeliano su due edifici residenziali a Beit Lahia, nel nord della Striscia di Gaza. In Libano, nelle ultime 24 ore, 60 persone sono morte per i raid dell'Idf sulla regione della Bekaa.
Il capo della Cia Bill Burns ha discusso una proposta di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e un accordo in un incontro tenutosi domenica con delegati israeliani e qatarioti. La pausa sarebbe di 28 giorni, con un contestuale rilascio di circa 8 ostaggi da parte di Hamas e di decine di palestinesi da parte di Israele. Lo scrive Axios. Nella giornata di ieri i miliziani si sono detti pronti ad accettare una pausa dal conflitto, mostrando apertura per la proposta egiziana di una tregua di due giorni.