Roma, 27 settembre 2024 – Poco dopo le 17 italiane, Israele ha sferrato un attacco aereo su Beirut. Obiettivo del massiccio attacco aereo era uccidere Nasrallah, il leader del movimento Hezbollah. Una nuova serie di attacchi in Libano in cui l’Idf sta nuovamente puntando alle strutture ritenute essere basi di Hezbollah. Al Jazeera stima che i bombardamenti israeliani hanno causato più di 700 morti da lunedì. Trentamila persone, secondo l’Agenzia Onu per i rifugiati, avrebbero oltrepassato il confine per rifugiarsi in Siria.
Chi è Hassan Nasrallah, il capo carismatico di Hezbollah?
Un nuovo attacco sferrato subito dopo l’intervento di Benjamin Netanyahu all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Un intervento durante il quale diverse delegazioni, in particolare del mondo arabo, hanno l’asciato l’aula e nel quale Netanyahu ha ribadito che “Israele combatterà fino alla vittoria totale, che la pace “ci sarà solo se Hamas si arrenderà” e che “se l’Iran colpirà Israele sarà a sua volta colpito”.
Attacco a Beirut, Netanyahu ha dato l’ordine da New York. Usa: “Non ci ha avvisato”
Le notizie in diretta
L'esercito israeliano non consentirà il trasporto di armi in Libano. Il portavoce Daniel Hagari ha sottolineato che l'esercito israeliano "non permetterà il trasferimento di armi al gruppo terroristico Hezbollah, in nessun modo. Sappiamo del trasferimento di armi iraniane a Hezbollah e li sventeremo. Gli aerei dell'Air Force stanno ora pattugliando l'area dell'aeroporto di Beirut. Fino ad ora il Libano, contrariamente alla Siria, ha agito negli anni in modo responsabile e non ha permesso il trasferimento di armi attraverso l'aeroporto civile". Poi Hagari ha concluso: "Annunciamo che non permetteremo ai voli nemici con armi di atterrare all'aeroporto civile di Beirut. Questo è un aeroporto civile, per uso civile, e deve rimanere tale".
Il portavoce dell'esercito israeliano Daniel Hagari non ha dato per certa la morte di Nasrallah, ma ha spiegato che l'Idf sta ancora esaminando i risultati del suo attacco al quartier generale di Hezbollah a Beirut, dove si ritiene ci fosse anche il leader dell'organizzazione sciita fedele a Teheran Hassan Nasrallah. "Daremo aggiornamenti non appena saremo in grado di farlo. Il nostro attacco è stato molto preciso", ha detto Hagari.
L'esercito israeliano intende colpire le "capacita' strategiche" di Hezbollah nel cuore della roccaforte di Beirut nelle prossime ore. Daniel Hagari, portavoce delle IDF, ha affermato che nelle prossime ore l'esercito attaccherà le "capacità strategiche" che Hezbollah ha seppellito sottoterra a Dahiyeh, a Beirut.
Le vittime del bombardamento aereo israeliano su Beirut potrebbero essere "centinaia", compresi molti civili. Lo sostengono fonti della sicurezza che stanno seguendo l'evolversi della situazione in Libano.
Secondo Channel 12, Zainab Nasrallah, figlia del segretario generale di Hezbollah, è stata uccisa nell'attacco israeliano a Beirut.
Con un annuncio in lingua araba dell'Idf ha invitato i residenti a evacuare il quartiere Dahiyeh, a sud di Beirut, roccaforte di Hezbollah già bombardato nelle ultime ore.
Gli Stati Uniti prenderanno "tutte misure necessarie" se i loro interessi saranno attaccati in Medio Oriente, ha avvertito il segretario di stato Antony Blinken a margine dell'assemblea Onu a New York.
L'esercito libanese ha creato un cordone protettivo attorno all'ambasciata statunitense che si trova nella zona settentrionale di Beirut.
Hezbollah ha lanciato questa sera diversi razzi contro la città settentrionale israeliana di Safad, causando gravi danni. Le notizia su morti e feriti sono ancora frammentarie. Hezbollah ha rivendicato il lancio di razzi. E le sirene hanno risuonato anche nella Bassa Galilea, in particolare a Karmiel, Sakhnin e Deir al-Asad, oltre a Nahariya, nella Galilea occidentale.
La Guida Suprema iraniana, l'Ayatollah Ali Khamenei, ha convocato nella sua residenza una sessione d'emergenza del Consiglio Supremo di Sicurezza Nazionale presso la sua abitazione. Ne dà notizia il New York Times che cita due funzionari iraniani. La riunione è stata convocata a seguito dell'attacco israeliano al quartier generale di Hezbollah nel sud di Beirut.
Jo Biden avrebbe assicurato, riferiscono i media americani, che gli Stati Uniti non hanno avuto alcun ruolo nell'ultimo attacco israeliano a Beirut.
Gli Stati Uniti non hanno ricevuto "alcun preavviso" per gli attacchi israeliani a Beirut. Lo ha dichiarato un vice portavoce del Pentagono, Sabrina Singh, precisando che "gli Stati Uniti non erano coinvolti in questa operazione e non avevamo alcun preavviso". La stessa fonte ha invece affermato che il Segretario alla Difesa degli Usa, Lloyd Austin, ha parlato con il suo omologo israeliano, Yoav Gallant, "mentre l'operazione era già in corso".
Teheran avverte Israele. L'ambasciata iraniana in Libano afferma che l'attacco israeliano di oggi a Beirut è una "escalation" che "cambia le regole del gioco".
È di almeno due morti e 76 feriti il primo bilancio ufficiale delle autorità libanesi dopo il raid israeliano a Beirut.
Gli Stati Uniti sono stati informati del raid a Beirut pochi minuti prima che fosse portato a termine. Lo ha rivelato un funzionario informato dei dettagli dell'operazione, secondo quanto riferisce Times of Israel.
Il primo ministro libanese Najib Mikati ha affermato che a seguito dell'attacco israeliano a Beirut si registrano "un gran numero di morti". Mikati ha inoltre attribuito alla comunità internazionale la responsabilità di fermare "l'aggressione israeliana in corso". Lo riferisce la rete legata ad Hezbollah.
L'ufficio del primo ministro israeliano ha diffuso una foto che ritrae Benjamin Netanyahu mentre approva l'attacco aereo sul quartier generale di Hezbollah a Beirut oggi. La foto sembra mostrare Netanyahu nel suo hotel a New York, accanto al suo segretario militare e capo di Stato maggiore. Netanyahu si trovava a New York per partecipare all'Assemblea generale dell'Onu.
Il primo ministro libanese Najib Mikati ha esortato la comunità internazionale a "impedire" a Israele di intraprendere una "guerra genocida" contro il Libano, dopo un massiccio attacco israeliano nei sobborghi meridionali di Beirut. "Questa nuova aggressione israeliana dimostra che il nemico israeliano non si preoccupa di tutti gli sforzi internazionali e chiede un cessate il fuoco", ha detto Mikati, che si trova a New York, in una dichiarazione rilasciata dal suo ufficio, esortando la comunità internazionale a fermare l'aggressione israeliana contro il Libano.
Il ministro degli esteri Antonio Tajani invita "nuovamente tutti gli italiani a lasciare il Libano al più presto" precisando che "per ogni evenienza" bisogna "fare riferimento all'ambasciata italiana in Libano e all'Unità di crisi al numero di telefono +39 06/36225". "Seguo con preoccupazione l'evolversi della crisi in Medio Oriente in contatto costante con la nostra Ambasciata a Beirut", ha aggiunto Tajani in un tweet.
Israele sta verificando se il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah si trovava nel quartier generale del gruppo a Beirut quando è stato colpito dall'aeronautica israeliana poco tempo fa. Lo riferiscono fonti ai media israeliani. L'Idf ha affermato di aver colpito il quartier generale centrale di Hezbollah costruito sotto edifici civili nel sobborgo meridionale di Dahiyeh di Beirut, ma non ha menzionato se Nasrallah fosse l'obiettivo come hanno fatto altre fonti
L'Onu segue con apprensione gli sviluppi sugli attacchi israeliani in Libano. "Le Nazioni Unite stanno seguendo con grande allarme" gli attacchi a
Beirut, ha affermato il portavoce del Palazzo di Vetro, Stephane Dujarric
Il segretario generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah, si trova in un luogo sicuro ed è ancora vivo. Lo riferisce l'agenzia iraniana Tasnim da fonti della sicurezza libanese. Secondo l'emittente al Arabiya, Nasrallah sta bene e tra poco diffonderà un comunicato. Nel raid aereo condotto oggi dai
caccia israeliani sulla periferia sud di Beirut sono state usate bombe da 2 mila libre per sfondare i bunker.
L'Aeronautica israeliana ha attacco il quartier generale principale di Hezbollah a Beirut con bombe penetranti di una tonnellata. Lo riferisce la tv pubblica Kan specificando che gli Stati uniti sono stati informati prima del raid. I media libanesi dicono che il leader Hassan Nasrallah non è stato colpito.
Sui social circolano numerosi video registrati poco fa nella periferia sud di Beirut dove si è abbattuto un bombardamento israeliano senza precedenti su Haret Hreik. In un filmato, i primi soccorritori giunti sul posto camminano sulle macerie ancora fumanti, con diversi incendi ancora attivi tra le lamiere e i calcinacci. In un altro video, gente in fuga e in preda al panico si allontana dall'area colpita poco dopo le prime esplosioni. Dense colonne di fumo e fiamme si levano in cielo: "Oddio, un intero isolato è sparito!", urla un giovane a bordo di un motorino. "È una scena dell'Apocalisse", afferma una donna in fuga.
Il bersaglio del raid israeliano su Beirut era il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah. A riferirne sono media israeliani citati dal Jerusalem Post e Fox News.
Media libanesi affermano che sei palazzi sono stati rasi al suolo nel massiccio raid aereo israeliano sulla periferia sud di Beirut. Secondo le prime informazioni, circa 20 missili sono stati sparati dai jet da guerra israeliani.
Il portavoce dell'Idf Daniel Hagari ha dichiarato che il quartier generale centrale di Hezbollah, situato sotto un edificio residenziale nel quartiere Dahiya a Beirut, è stato colpito questa sera.
Un nuovo attacco aereo israeliano si registra a Beirut. Si vede del fumo salire dall'area della periferia sud della città. I media libanesi segnalano un attacco aereo israeliano a Beirut nella zona della strada che porta all'aeroporto. Si parla di una forte esplosione e di altre 10 esplosioni avvenute di conseguenza. Sono stati colpiti diversi siti della periferia di Beirut e in particolare della zona di Dier Hasan, dietro l'ospedale Zahra.
L'agenzia ufficiale libanese riferisce di una serie di attacchi israeliani nella periferia sud di Beirut. Nel sobborgo è situato il quartier generale di Hezbollah
Una forte esplosione è stata sentita a Beirut. Lo rende noto l'Afp.
L'esercito israeliano ha spostato due brigate operative di riservisti nel nord del Paese, al confine con il Libano. Lo riferisce l'Idf. L'operazione avviene in un contesto in cui le stesse forze di difesa si dicono pronte ad entrare con le loro truppe in territorio libanese per distruggere le postazioni militari di Hezbollah che ogni giorno, dall'8 ottobre 2023, bombarda Israele.
L'esercito israeliano ritiene che Hamas sia stato sconfitto militarmente in tutta la Striscia di Gaza e che ora sia un gruppo terroristico di guerriglia che richiederà ancora del tempo per essere smantellato. Lo riferiscono i media israeliani.
Hamas non è più lo stesso gruppo terroristico che era prima del 7 ottobre, in termini di comando e controllo, armi, razzi e miliziani, almeno la metà dei quali, secondo l'esercito, sono stati uccisi.
"Combatteremo fino alla vittoria totale" e rivolto all'Iran: "Se ci compirete vi colpiremo. Non c'è nessun posto in Iran che Israele non possa raggiungere". Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu nel suo discorso all'Assemblea Generale Onu, ribadendo che "l'aggressione dell'Iran minaccia la regione e il mondo".
"La guerra a Gaza puo' finire oggi: Hamas deve arrendersi, abbassare le armi e liberare gli ostaggi. Se non lo fara', continueremo fino alla vittoria totale". Lo ha affermato il premier israeliano Benjamin Netanyahu alla plenaria dell'Onu a New York.
"Ho un messaggio per i tiranni dell'Iran: se ci colpite, vi colpiremo. Non c'è un posto in Iran che non possiamo raggiungere. E questo vale per l'intero Medio Oriente". Lo ha affermato il premier israeliano Benjamin Netanyahu all'Onu.
Qualche applauso e molte contestazioni hanno accolto l'arrivo del premier israeliano Benyamin Netanyahu nella sala dell'Assemblea Generale dell'Onu per pronunciare il suo discorso. Il presidente dell'Assemblea ha dovuto richiamare all'ordine i presenti, mentre alcune delegazioni abbandonavano la sala. La delegazione israeliana incita con applausi quasi ogni frase iniziale del premier.
"Sono venuto a ristabilire la verità di fronte a falsità dette in questa aula. Israele vuole la pace ma deve difendersi dagli attacchi di chi vuole distruggerla... Stiamo vincendo". Così Benjamin Netanyahu davanti all'assemblea dell'Onu.
Uomini armati palestinesi hanno sparato e ucciso un'operatrice umanitaria di un ente di beneficenza con sede negli Stati Uniti, aprendo il fuoco sulla sua auto in quello che i funzionari di Hamas hanno definito un caso di scambio di persona. Lo riferiscono i media israeliani.
Il ministro della Salute libanese Firass Abiad ha dichiarato che 25 persone sono state uccise negli attacchi israeliani in Libano a partire dalle prime ore di oggi. Lo riporta Haaretz.
Un funzionario della sicurezza israeliana afferma che qualsiasi operazione di terra in Libano sarà "la più breve" possibile
Gli Houthi dello Yemen hanno rivendicato di aver preso di mira le città israeliane di Tel Aviv e Ashkelon con un missile balistico e un drone. Lo riporta il Guardian. Il portavoce militare degli Houthi ha affermato che le loro operazioni non si fermeranno nei prossimi giorni finché non saranno terminate le offensive israeliane a Gaza e in Libano. "Condurremo altre operazioni militari contro il nemico israeliano in segno di vittoria per il sangue dei nostri fratelli in Palestina e Libano", ha affermato Yahya Sarea in un discorso televisivo.
Le forze israeliane hanno annunciato di aver lanciato una nuova serie di bombardamenti sul Libano, con l'obiettivo di neutralizzare diverse strutture di Hezbollah. L'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati riporta che nelle ultime 72 ore più di 30mila persone hanno lasciato il Paese per rifugiarsi in Siria.
L'Unicef chiede che Israele smetta di colpire le scuole: cinque sono state distrutte negli ultimi quattro giorni nel nord della Striscia di Gaza, portando alla morte di diversi bambini. "Questo deve finire - l'appello dell'organizzazione che difende i minori - i bambini devono essere protetti, cessate il fuoco ora". L'Unicef ha espresso anche preoccupazione per i bimbi vittima in Libano: se la tendenza quotidiana di queste morti si confermasse, il bilancio sarebbe più alto di quello della guerra tra Hezbollah e Israele del 2006. Allora perirono 400 bambini, con una media di 12 al giorno; nei primi due giorni delle attuali tensioni, in Libano sono morti 50 minori.
Un raid dell'Idf su territorio siriano ha portato alla morte di 5 soldati. A riportarlo è l'agenzia di stampa di Damasco Sana, secondo la quale lo Stato ebraico avrebbe "effettuato un attacco aereo... su una delle nostre posizioni militari vicino a Kfar Yabus sul confine siro-libanese". Nel frattempo, un bombardamento israeliano a Shebaa, nel sud del Libano, ha portato alla morte di 9 persone, tra cui 4 bambini.
Altra notte di attacchi sul Libano: secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa locale Ann, le forze israeliane hanno "intensificato" i loro attacchi da mezzanotte fino alle prime ore del mattino e hanno causato un numero imprecisato di "morti e feriti". Secondo Al-Jazeera, i raid aerei di Israele sul Libano hanno causato più di 700 morti da lunedì, 600 delle quali tutte nei primi due giorni dall'inizio delle operazioni.
E' una mattinata di attacchi aerei in Israele: dopo i missili intercettati su Tel Aviv e Haifa, i media israeliani riportano che almeno 5 missili sono esplosi nel lago di Tiberiade. Quattro sono invece stati abbattuti nei pressi di Rosh Hanikra, proprio a sud del confine con il Libano. Un operaio di 25 anni è rimasto ferito in Bassa Galilea per via delle schegge piovute in seguito all'esplosione controllata di un missile. Gli attacchi sono stati rivendicati da Hezbollah.
La Megen David Adom riporta che l'attacco missilistico che nella notte ha colpito la città di Tel Aviv ha causato 18 feriti. Tra di loro, una 17enne colpita da un'auto uscita di strada - cosciente, ma leggermente lesa. Gli altri 17 hanno subito cadute mentre si dirigevano ai rifugi o sono stati vittima di attacchi d'ansia acuta. I danni sarebbero stati maggiori se il missile non fosse stato intercettato.
L'Idf ha fatto sapere di aver intercettato almeno 10 missili lanciati dalle basi Hezbollah in Libano: l'obiettivo era la città costiera di Haifa, nel nord. L'unico missile non bloccato dal sistema di difesa è esploso in mare: alcuni dei suoi frammenti hanno colpito la zona vicina al porto.
Oggi Benjamin Netanyahu parlerà all'Assemblea generale dell'Onu: il premier israeliano è già arrivato a New York, un giorno dopo l'intervento del presidente palestinese Abu Mazen. Le proteste dei manifestanti pro-Gaza sono già cominciate: gruppi di attivisti hanno bloccato l'accesso alla stazione centrale della città, mentre altri si sono radunati sotto al Palazzo di Vetro. "Israele apprezza gli sforzi degli Stati Uniti e le discussioni continueranno nei prossimi giorni", si legge in un comunicato condiviso dall'ufficio del primo ministro israeliano, riguardo ai tentativi di trovare una proposta per il cessate il fuoco.
Un'altra mattinata di allarmi nel nord di Israele: le sirene stanno suonando nel nord del Paese, non si fermano dunque gli attacchi aerei di Hezbollah.
Nella notte, il sistema anti-aereo israeliano ha intercettato un missile terra-aria proveniente dallo Yemen. L'allarme che ne è conseguito è scattato anche a Tel Aviv. Secondo quanto riferito dall'Idf, si sarebbe trattato di un attacco degli Houthi, a due settimane dall'ultimo. "Si sono sentite esplosioni in seguito all'intercettazione e alla caduta di schegge", si legge in una nota dell'esercito israeliano.